Martin Vasquez (nuovo coach) sembra indicare ai Chivas la strada verso il titolo. Abbiamo qualche dubbio
Stiamo arrivando alla fine delle preview delle varie squadre prima del calcio d'inizio della nuova stagione, previsto per domani sera 25 marzo a Seattle, con l'incontro tra Sounders e l'expansion team Philadelphia Union.
Oggi ci occupiamo dell'"altra" Los Angeles, quei CD Chivas USA che, lungi dall'aver instaurato una reale e sentita rivalità con i "cugini" Galaxy, si sentono profondamente un "equipo" messicano (tanto che non ci stupiremmo se, tra pochissimi anni, apprendessimo della relocation in un'altra città della California: chi ha detto San Diego?). Ma è della stagione 2010 che ci dobbiamo occupare, e per ora non possiamo dire che il front office dei Goats abbia fatto scintille.
La prima mossa è stata disfarsi del "sergente di ferro" Preki, che non è riuscito nell'intento di far fare il salto di qualità alla squadra che invece sembrava destinata da subito a ottenere successi. Il nuovo allenatore è Martin Vasquez, uno che nella sua carriera da allenatore ha fatto da "secondo" anche al Bayern Monaco; perciò un valore aggiunto c'è già , ed è la conoscenza di una mentalità calcistica differente rispetto alla media dei coach nordamericani. Però una cosa bisogna dirla subito: i Chivas quest'anno non ci sembrano attrezzati per vincere il titolo.
Portieri: Zach Thornton, Dan Kennedy, Jon Conway
Molto dipenderà dallo stato di salute di Thornton. Se sta bene i Chivas non devono preoccuparsi di nulla in porta però lui non è certo di primo pelo (37 anni, anche se Onstad a Houston ne ha 41"). Dando uno sguardo in panchina, nonostante i 9 anni di esperienza Conway non dà quelle certezze che per assurdo sono più ravvisabili in Kennedy. In porta i Chivas sono comunque abbastanza coperti, anche se forse non quanto altre concorrenti.
Difensori: Jonathan Bornstein, Yamith Cuesta, Claudio Suarez, Ante Jazic, Michael Umaà±a
Onestamente se la difesa rimane questa sarà molto dura per i Chivas fare una stagione competitiva. Bornstein è in fase involutiva piuttosto preoccupante e in estate mancherà almeno 1 mese per i Mondiali, Suarez (ma non si era ritirato?) è decisamente anziano per reggere un'intera stagione, Cuesta e Umaà±a sono due buoni difensori e piuttosto giovani, Jazic dalla sua ha l'esperienza ma anche lui è nella parte finale della carriera. E allo stato attuale non sono previsti arrivi in difesa. Che facciamo, giochiamo tutto l'anno con centrocampisti arretrati? La cosa mi puzza"
Centrocampisti: Mariano Trujillo, Marcelo Saragosa, Sacha Kljestan, Gerson Mayen, Michael Lahoud, Cesar Zamora, Blair Gavin, Jesus Padilla, Osael Romero
Scontato dire che il centrocampo è messo meglio, fosse solo per il numero di elementi che lo compongono: Kljestan farà una stagione migliore della scorsa, il ragazzo ha talento e l'orgoglio necessari per far vedere che scommettere su di lui vale la pena; però anche lui farà parte della spedizione in Sudafrica. Gavin, Lahoud, Mayen sono giovani interessanti, dai quali, se gli verrà dato spazio, potranno uscire diversi buoni talenti. L'unica cosa che mi dà da pensare è la mancanza di un playmaker; né Trujillo né Saragosa lo sono, e Padilla e Romero non hanno il passo e la personalità sufficiente. Insomma, anche a centrocampo permangono i dubbi"
Attaccanti: Ante Razov, Maykel Galindo, Justin Braun, Maicon Santos, Jorge Flores, Chukwudi Chijindu, Eduardo Lillingston
Anche solo a leggere i nomi si vede che l'attacco è il reparto migliore dei Goats. Ciononostante qualche aggiustamento andrà fatto anche qui: Razov ha un'età e non si può pretendere che canti e porti la croce tutto l'anno; puntare solo su Galindo e Santos potrebbe essere rischioso perché non stiamo parlando di bomber da 15 gol a stagione. Lillingston ha fatto abbastanza bene a Tijuana (dov'era in prestito), ma forse pensare ad un avanzamento di Padilla sulla linea delle punte potrebbe non essere un azzardo. Comunque la si veda i Chivas quest'anno non sembrano molto ben assortiti.
Ciò che balza all'occhio è che l'età media della squadra è piuttosto alta; questo potrebbe provocare una flessione nei mesi più caldi e soprattutto in coincidenza dei Mondiali, quando mancheranno gli elementi più rappresentativi. Auguro ai Chivas di arrivare fino in fondo, ma al momento non darei per scontata neppure la partecipazione alla post-season"