Jaime Moreno, top scorer della MLS. DC conta ancora sul vecchio leone boliviano
Chiudiamo le previews della Eastern Conference col team più vincente della storia della MLS, il DC United, che però sembra ormai solo un lontano parente di quello costruito a fine anni '90 da Bruce Arena in panchina e in avanti dal duo boliviano formato da Jaime Moreno (ancora in campo ma con 15 anni in più sulle gambe) e Marco "El Diablo" Etcheverry.
A parte Moreno, DC si avvicina alla stagione 2010 con tante novità . Innanzitutto in panchina, dove dopo lo smacco del rifiuto di Caleb Porter di accettare il posto lasciato da Tom Soehn (a Vancouver a fare il DT) per rimanere ad allenare l'università di Akron (OH), a guidare la squadra è stato chiamato Curt Onalfo, reduce dall'esonero di Kansas City dopo alcuni anni non certo al top. Ad aiutare Onalfo - che conosce bene l'ambiente rossonero, avendoci giocato nel 1998 e 1999 - ci sarà Ben Olsen, ritiratosi a causa dei mai superati problemi alle caviglie. Ma per quanto il suo ingresso nello staff di Onalfo possa essere di aiuto, la squadra risentirà sicuramente dell'assenza della sua leadership.
Come probabilmente risentirà delle assenze del centravanti brasiliano Luciano Emilio - capocannoniere e MVP 2007, reso Designated Player nel 2009 - che dopo una proposta di rinnovo sotto le sue aspettative (ma giusta visto lo scarso rendimento dell'anno passato), ha preferito tornare in Brasile, al Rio Branco. Via anche l'altro brasiliano, il centrocampista Fred, spedito a Philadelphia in cambio dei diritti di allocation su Perkins. Niente rinnovo anche per l'argentino Christian Gomez, MVP 2006, ripreso da Colorado l'anno scorso, ma a 35 anni ormai impossibilitato a tornare ai livelli degli anni passati. Gli ultimi tagli di Onalfo sono arrivati qualche giorno fa. Via l'ex Manchester United N'Galula, preso in prova ma troppo costoso rispetto al livello, e via anche - un po' a sorpresa – Danny Szetela, tagliato dopo essere sbarcato l'anno scorso a DC alla fine della sua esperienza europea con Racing Santander e Brescia (dove non era andato male). Voci sui forum USA parlano di suoi comportamenti in campo e fuori non proprio professionali.
Portieri: Troy Perkins, Milos Kocic, Josh Wicks, Bill Hamid.
A volte per ritrovarsi si guarda al passato, e così ha fatto DC, che ha richiamato dalla Norvegia a proteggere i pali del RFK Troy Perkins, già rossonero nel periodo 2004-2007 e MLS Goalkeeper of the Year nel 2006. Perkins dovrebbe fornire a DC quella stabilità e tranquillità mancate in questi ultimo anni con i vari Zach Wells (ritiratosi a metà stagione dopo un inizio sconcertante), Louis Crayton (oggi al NSC Minnesota Stars nella USSF Div. II), Kocic e Hamid. Questi ultimi sono rimasti insieme a Wicks, ma nessuno sembra di livello adeguato. L'unico da seguire è Bill Hamid, primo frutto del settore giovanile del DC United.
Difensori: Julius James, Marc Burch, Dejan Jakovic, Devon McTavish, Bryan Namoff, Jordan Graye.
Il gruppo base di difesa non è male, composto da Marc Burch, Devon McTavish, Namoff e il serbpo/canadese Dejan Jakovic (rivelazione del 2009). Il fatto è che non basta. E poi le incertezze. Bryan Namoff si sara ripreso dalla concussion alla testa? Sostituti? A parte Julius James, che probabilmente farà spesso coppia con Jakovic, non c'è altro al momento. E il solo Jordan Graye, unico scelto al Draft 2010 con un passato nell'Academy rossonera, è poco. Onalfo dovrebbe preoccuparsi. E infatti è di oggi la notizia del probabile ingaggio dell'esperto (37 anni) difensore centrale boliviano Juan Manuel Peà±a, reduce da 14 in Spagna con Valladolid, Villarreal e Celta Vigo, è che ha impressionato favorevolmente in ritiro. Potrebbe essere lui il leader di una difesa piena di giovanotti alle prime armi.
Centrocampisti: John DiRaimondo, Christian Castillo, Clyde Simms, Tiyi Shipalane, Rodney Wallace, Brandon Barklage, Santino Quaranta.
A centrocampo il vero upgrade è costituito sicuramente da Christian Castillo. Arrivato in prestito dai messicani del Leon, Castillo è un'ala veloce e tecnica, capace anche di vedere la porta (chiedere agli USA, che ne hanno presi due da lui nelle qualificazioni mondiali) e fornire assist a volontà per gli attacanti. Se rispetterà le attese, e se Santino Quaranta confermerà di essere pienamente recuperato dopo gli anni bui della tossicodipendenza da antidolorifici, allora vedremo sicuramente qualche bella cosa in termini di gioco. Manca però un playmaker capace di dare il ritmo.
Attaccanti: Danny Allsopp, Adam Cristman, Boyzzz Khumalo, Jaime Moreno, Chris Pontius.
L'attacco vede un gruppo interessante. Da una parte i rampanti Pontius e Cristman, dall'altra gli ultra trentenni Moreno e Allsopp. Crsitman è sbarcato a Washington per volere di onalfo, che lo conosce dai tempi di KC. Moreno, pur appesantito dagli anni, assciura comunque un tot di gol e di rigori infilati (non sbaglia praticamente mai). Al posto di Emilio è invece arrivato un giocatore assai diverso quale il nazionale australiano Danny Allsopp - vagabondo del gol tra Qatar, Australia e Inghilterra – più potente e meno tecnico. Il vero punto interrogativo riguarda proprio Aalsopp e Pontius. Il primo sarà in grado di mettere dento una decina di gol? E Pontius da grande sarà un attaccante o un centrocampista offensivo? A Onalfo l'ardua risposta.
Quando si parla di DC è di base inimmaginabile non pensare alla vittoria, che però appare difficile da ottenere con questa squadra e, ancor di più, con questo allenatore. Onalfo non ha mai fatto grande impressione nella MLS, e anche il fatto che la prima scelta della società fosse un'altra dà da pensare. Senza un cannoniere alla Emilio poi, e senza un uomo di gioco (ma pare che dopo l'esperienza Gallardo, andata male, la società non voglia spendere troppo in Sudamerica) sarà ancora più dura per lui.