Uno dei protagonisti più attesi dell'evento sarà David Ortiz, il più votato in assoluto dai tifosi.
Tradizionale appuntamento di metà stagione, anche quest'anno durante la seconda settimana di luglio ci aggingiamo a godere di uno spettacolo sportivo straordinario, l'All Star Game MLB.
Per tre giorni gli assi delle Majors ci deliziaranno con esibizioni balistiche (l'Home Run Derby) ma soprattutto con la partita delle stelle vera e propria, sicuramente il singolo incontro con il più elevato tasso tecnico in assoluto.
Le modalità di partecipazione sono quelle canoniche, ovvero la votazione da parte dei fans di tutto il mondo (si possono esprimere le proprie preferenze online anche più di una volta) per i titolari e le selezioni di pitcher e “riserve” da parte dei rispettivi staff tecnici.
Vediamo dunque chi avrà l'onore di calcare il campo del Comerica Park di Detroit e di ricevere l'ovazione del pubblico in pieno stile hollywoodiano sulla passerella preparata per l'occasione.
Per l'American League, dopo anni di monopolio di Jorge Posada, troveremo dietro il piatto a ricevere il primo lancio il capitano dei Boston Red Sox, Jason Varitek.
Complice anche la vetrina offertagli dalle World Series passate, il catcher dei Sox ha superato nelle preferenze dei tifosi anche un habitué dell'evento, Ivan “Pudge” Rodriguez, che farà parte della partita ma partirà dalla panchina.
In prima base l'amore e la stima per il grande Tino Martinez e l'entusiasmo per l'avvio di stagione di Paul Konerko non sono bastati ad impedire all'interno dei Texas Rangers, Mark Teixeira, di ricevere l'onore della presenza nello starting line-up.
Titolare di una stagione da grandissimo slugger (e fresco di partita da 2 HR e 6 RBI), il prima base dei Rangers rappresenterà gli Stati Uniti anche nell'Home Run Derby, quest'anno vero e proprio campionato mondiale del fuoricampo.
Oltre al già citato Konerko, come prima base ci sarà anche Mike Sweeney dai Kansas City Royals.
Pochi i dubbi sul partente in seconda base, quel Brian Roberts trascinatore dei Baltimore Orioles di inizio stagione che ha prevalso nei confronti di un altro veterano della manifestazione come Alfonso Soriano.
Sorpresa invece nel ruolo di shortstop, per il quale il capitano degli Yankees Derek Jeter non solo non è stato scelto dai tifosi, la cui preferenza è andata all'ex MVP Miguel Tejada, ma neppure dai tecnici, che hanno optato per il pariruolo di Texas Michael Young.
Nessun problema invece per il più pagato tra i compagni di squadra di Jeter, Alex Rodriguez, che ha superato i 2 milioni di voti precedendo di diverse lunghezze il terza base degli Orioles Melvin Mora, che si accomoderà in panchina.
Interessante ma alla fine piuttosto scontata la lotta per i tre posti titolari in esterno, dove i due membri del team campione in carica Manny Ramirez e Johnny Damon saranno affiancati dall'MVP 2004 Vladimir Guerrero, tornato alla grande nelle ultime settimane dopo un infortunio.
Pronti a subentrare Ichiro Suzuki, Gary Sheffield, Garret Anderson ed il vincente della seconda votazione per l'ultimo posto disponibile Scott Podsednik, re delle basi rubate negli ultimi due anni.
Il battitore designato, con un plebiscito che ha reso quasi una formalità la votazione, sarà David Ortiz, con il Blue Jay Shea Hillenbrand a fargli da riserva.
I lanciatori partenti, in attesa di sapere chi sarà nominato starter ufficiale, saranno Mark Buehrle, Bartolo Colon, Jon Garland, Roy Halladay, Kenny Rogers e l'ultimo Cy Young Award Johan Santana.
In realtà l'infortunato Halladay sarà sostituito nel roster dal lanciatore dei Red Sox Matt Clement, per la gioia del suo primo sponsor Terry Francona, manager dei campioni 2004.
Il reparto rilievi sarà composto da Danys Baez, Justin Duchscherer, Joe Nathan, Mariano Rivera, B.J. Ryan e Bob Wickman.
Nella National League la sfida degna di maggior nota è stata sicuramente quella tra i due prima base Albert Pujols e Derrek Lee, che ha visto alla fine prevalere lo slugger dei Chicago Cubs; serio candidato al titolo di MVP, Lee ha relegato il grande trascinatore dei Cardinals al ruolo di riserva.
Molto meno affascinate la corsa al posto di seconda base, andato al solito Jeff Kent con il Marlin Luis Castillo come back-up.
Affollato invece di interbase il roster della NL, che vedrà oltre al titolare David Eckstein (prima apparizione all'All-Star Game per lui al primo anno di NL) anche i pariruolo Cesar Izturis, guanto d'oro 2004 dai Dodgers, Felipe Lopez e Jimmy Rollins.
In terza base, nonostante l'infortunio che lo ha costretto a lungo lontano dal diamante, Scott Rolen ha battuto in volata l'emergente e caldissimo Aramis Ramirez dei Cubs.
Imbarazzo della scelta anche per quanto riguarda il settore esterni, con sua maestà Jim Edmonds a dirigere il resto del reparto composto inizialmente da Carlos Beltran, esterno centro dei Mets dirottato in campo sinistro, e Bobby Abreu.
Pronti ad uscire dal dogout ci saranno Moises Alou, Jason Bay, Miguel Cabrera, Luis Gonzalez, inseme al miglior fuoricampista di questa metà stagione Andruw Jones e ad uno dei più prolifici produttori di RBI Carlos “El Caballo” Lee.
Di altissimo livello anche il pitching staff, che vedrà tra i partenti nomi del calibro di Chris Carpenter, Roger Clemens, Livan Hernandez, Pedro Martinez, Jake “The Snake” Peavy, John Smoltz ed il probabile partente titolare Dontrelle “The D-Train” Willis.
Di lusso anche i back-up: Chad Cordero, Brian Fuentes, Jason Isringhausen, Brad Lidge e Billy Wagner.
Ultimo aggregato al roster è stato il pitcher degli Houston Astros Roy Oswalt, uscito vincitore dalla seconda votazione che nella NL ha visto coinvolti, al contrario che nella AL, i lanciatori.
Tutto pronto dunque a MoTown per il grande evento, che in realtà comincerà già domenica con la sfida tra i prospetti e le Fan Fest.
Lunedì invece sarà il giorno dell'Home Run Derby, esibizione dei migliori slugger della lega che quest'anno prevede la partecipazione di rappresentanti di (quasi) tutti paesi che forniscono giocatori alla lega.
Per gli USA ci sarà Mark Teixeira, per il Canada il “pirata” Jason Bay, per il Venezuela Bobby Abreu, per la Corea del Sud Hee-Seop Choi, ufficialmente per l'Olanda Andruw Jones, per Panama Carlos Lee, per Porto Rico Ivan Rodriguez ed infine per la Repubblica Dominicana David Ortiz, sulla carta il grande favorito e “benedetto” dal placet del campione uscente Miguel Tejada, che ha rinunciato a difendere il titolo conquistato nel 2004 in quel di Houston per permettere a “Big Papi” di rapprsentare i colori del suo paese.
Lo spettacolo sarà dunque assicurato, ma anche le conseguenze sulla stagione non sono da sottovalutare, perché grazie alla regola in vigore dall'anno scorso la lega che si assicurerà la vittoria nella sfida di martedì offrirà alla propria rappresentante alle World Series la possibilità di sfruttare il vantaggio del campo.
Buon divertimento!