Al via sabato sera a Charleston (South Carolina) la settima edizione della Carolina Challenge Cup
Parte sabato sera al Blackbaud Stadium di Charleston la settima edizione della Carolina Challenge Cup, ormai tradizionale appuntamento precampionato, che vedrà scendere in campo squadre di MLS e gli ospiti i Charleston Battery, quest'anno autoretrocessisi in USL 2nd Division.
Nell'edizione di quest'anno, oltre ai padroni di casa ci saranno D.C. United – che nel 2007 ha battuto proprio Charleston in finale di US Open Cup – Real Salt Lake, vincitore l'anno scorso all'esordio nella competizione e campione MLS in carica, e i canadesi del Toronto FC. Incredibile la correlazione tra il successo nella Carolina Challenge Cup e quello in Major League Soccer. Infatti, in ogni anno della competizione - a parte il 2008 - il vincitore della Carolina Challenge Cup è andato poi ad aggiudicarsi l'MLS Supporters Shield (che va al campione della regular season) o la MLS Cup. La tradizione, iniziata col Columbus Crew nel 2004, è continuata nel 2009 con il Real Salt Lake, che ai rigori ha superato in finale di MLS Cup 2009 i Los Angeles Galaxy. E anche nel 2008 due delle partecipanti - DC United e NY red Bulls - la prima ha vinto al US Open Cup (in finale sul Charleston Battery!), la seconda è arrivata per la prima volta nella sua storia alla finale di MLS Cup.
Le radici del torneo affondano in quella che oggi viene chiamata Coffee Pot Cup (leggi gli articoli di Playitusa sulle rivalità della MLS, Link 1 e Link2) , e cioè un match tra D.C. United in casa dei Charleston Battery, un raro esempio di rivalità fra team MLS e USL. La storia risale al Third Round della US Open Cup del 1999, in cui i Battery buttarono fuori i D.C. United con un incredibile 4-3. Dopo il match i giocatori rossoneri si sfogarono sugli spogliatoi del Blackbaud Stadium, spedendo un paio di Coffe Pots sulle teste degli avversari. Quel match fu considerato, in una cronaca della US Soccer Federation, "una delle più grandi sorprese nella storia del soccer americano". Dopo alcuni anni, i tifosi di entrambe le squadre, nel rispetto del fair play, decisero di organizzare una competizione amichevole cui venne dato proprio il nome di Coffee Pot Cup. Il vincitore avrebbe visto la coppa riempita di birra da parte degli avversari. Coppa che va in palio ogni volta che le due squadre si incontrano, che sia amichevole o US Open Cup. Primi vincitori della coppa furono i D.C. United nel 2004, che batterono Charleston 2-1 nella prima edizione della Carolina Challenge Cup. Nel 2005 e 2006 le due squadre hanno giocato due volte, pareggiando entrambi I match (2-2, 1-1), il che ha significato niente cerimonia della birra e mantenimento del possesso della coppa da parte dei D.C. United, dove l'ha tenuta sino a oggi grazie alle vittorie in USOC 2008 e nel confronto del 2009 in CCC 2009 (2-0 per i rossoneri).
Il calendario
Come l'anno scorso, il torneo si svolgerà con girone all'italiana. Primo match sabato sera alle 23 italiane con Battery vs. Toronto, cui seguirà D.C. United vs. Real Salt Lake. Seconda giornata mercoledì 17 marzo, con Charleston Battery vs. Real Salt Lake e Toronto FC vs DC United. Terza e ultima giornata sabato 20 marzo, con la rivincita della finale di USOC 2008 fra Battery e D.C. United e infine Toronto vs. RSL. I match (almeno quelli col Toronto FC) andranno in diretta streaming su [url]www.TorontoFC.ca[/url]
Sabato, 13 marzo
Real Salt Lake vs. D.C. United – 5:00 p.m. ET
Toronto FC vs. Charleston Battery – 7:15 p.m. ET
Mercoledì, 17 marzo
Charleston Battery vs. Real Salt Lake – 5:00 p.m. ET
Toronto FC vs. D.C. United – 7:15pm ET
Sabato, 20 marzo
Toronto FC vs. Real Salt Lake – 5:00 p.m. ET
Charleston Battery vs. D.C. United – 7:15 p.m. ET
Charleston Battery
Charleston si presenta al torneo con davanti un mese prima del via della regular season, con la rosa diretta per il sesto anno dal coach Michael Anhaeuser con però alle spalle una sola settimana di allenamento. I Battery - nonostante l'autoretrocessione in USL 2nd Division seguita alla faida tra USL e NASL – hanno comunque apportato alcuni miglioramenti alla squadra dello scorso anno con l'ingaggio di un paio di nomi ottimi a questi livelli, come l'attaccante brasiliano Amaury Nunes e il centrocampista senegalese Alioune Gueye. Il 27enne Nunes è cresciuto nelle giovanili del Flamengo, ma poi a 20 anni si è spostato negli USA per andare al college, dove ha giocato per 4 anni prima con la Oklahoma Baptist University e quindi alla Fresno Pacific University. Da pro ha giocato in PDL col Fresno Fuego e poi in USL l'anno scorso prima coi Charlotte Eagles e poi in prestito ai Rochester Rhinos. Gueye invece è invece cresciuto in Senegal dove ha esordito nel Casa Sport nella Senegal Premier League, per poi spostarsi in Nigeria nel 2006 per giocare nel Dolphins FC della Nigerian Premier League. Nel 2009 è sbarcato in America ai Cleveland City Stars della USL 1st Division, oggi falliti. Anhaeuser ha inoltre preso il centrocampista inglese Mark Briggs - che in Inghilterra ha militato con West Bromwich Albion e Notts County tra le altre - e l'iralandese difensore Colin Falvey, formatosi nelle giovanili di Gillingham e Carlisle United. Ha infine prelevato dagli Atlanta Silverbacks il centrocampista Josh Bolton e ha preso in prestito dal Montreal Impact il 21enne prospect Pierre-Rudolph Mayard.
Della squadra dello scorso anno , eliminata ai playoff di USL1 da Montreal, ritornano il portiere Keith Wiggans i difensori Yeniel Bermudez, Nigel Marples, John Wilson, O'Brian Woodbine e Patrick Tate, e gli attaccanti Stephen Armstrong e Tom Heinemann. Mancherà invece il portiere recordman Dusty Hudock, ritiratosi l'anno scorso dopo la rottura dei legamenti. Al suo posto in prova c'è l'ex Clemson University Hunter Gilstrap.
Nel torneo giocheranno in prova coi Battery il difensore Mike Zaher, l'anno scorso coi San Jose Earthquakes, il difensore giamaicano Lance Laing e l'attaccante Brandon Massie. Con loro l'ex ala dei Wilmington Hammerheads Chris Murray, Jon Gruenewald (già Rollins College), e il giovane Zach Prince. Si rivedrà anche il centrocampista Kevin Jackson, uno dei membri del Charleston che vinse lo USL Championship nel 2003.
Toronto F.C.
Il Toronto FC è alla sua quarta partecipazione consecutive alla CCC, e quest'anno vi si avvicina, come anche alla MLS 2009, con ambizioni ben maggiori che in passato. L'acquisto l'anno scorso in offseason dell'asso di casa Dwayne De Rosario - arrivato dalla Houston Dynamo - cui si è aggiunto in autunno l'asso della Nazionale canadese ed ex Deportivo La Coruna Julian De Guzman, e il centravanti ex MK Dons Ali Gerba (canadese ma nato in Camerun), danno speranza ai caldissimi tifosi canadesi. Il nuovo allenatore - Preki, arrivato dal Chivas USA, ha fatto repulisti dei veterani: via l'MVP 2004 Amado Guevara (tornato in Honduras), il rude Adrian Serioux (rispedito a Houston) e il centrale gallese Carl Robinson (a NY), oltre a Danny Dichio ritiratosi, Preki punta sui grossi nomi canadesi e su ungruppo di giovani quali il velocissimo terzino Marvell Wynne, il centrocampista Sam Cronin, che da rookie ha fatto vedere belle cose nel 2009, e l'attaccante O'Brian White, che ormai pare aver superato i problemi al ginocchio che lo hanno tenuto fermo a lungo.
Real Salt Lake
Seconda partecipazione consecutiva per il Real Salt Lake, reduce dalla stagione più di successo dei suoi 6 anni di storia, in cui si è aggiudicata la sua prima MLS Cup e la qualificazione alla CONCACAF Champions League 2010/11. Al suo terzo anno in panchina dall'inizio, coach Jason Kreis (il più giovane coach ad aver vinto la MLS Cup) ha puntato a consolidare il gruppo che tanto ha dato nel 2009 (principalmente nei playoff, dove la qualificazione è arrivata all'ultimo momento), a cominciare dal difensore colombiano Jamison Olave, preso nel 2008 Deportivo Cali. Con lui ci sono ancora in mezzo l'argentino Javier Morales, il nazionale USA Kyle Beckerman dietro al duo d'attacco formato dal veloce nazionale USA Robbie Findley e dal canadese Will Johnson, mentre ha lasciato Yura Movsisyan, volato ai danesi del Raenders. Tra i nuovi acquisti da segnalare il giovanissimo (17 anni) talento Luis Gil, a lungo seguito dall'Arsenal, ma forse ancora acerbo per la prima squadra.
DC United
Il D.C. United - rivale storico dei Battery – ritorna a partecipare, è la quinta volta ma non l'ha mai vinta, alla Carolina Challenge Cup, dove è mancato solo due anni per partecipare alla "vecchia" CONCACAF Champions Cup. A guidarlo quest'anno c'è un nuovo coach, l'ex nazionale USA Curt Onalfo, reduce da una buona esperienza coi Kansas City Wizards. Per la stagione 2010 la società ha richiamato in patria il portiere Troy Perkins, reduce da tre anni in Norvegia col Valerenga. In mezzo ecco il costaricano Kurt Morsink, 26 anni, nelle ultime 3 stagioni ai Kansas City Wizards, mentre è stato tagliato l'ex Manchester United Flo N'Galula. Ma l'acquisto di maggior rilievo è sicuramente quello dell'ala salvadoregna Christian Castillo, chiamato a dare fantasia alla squadra insieme a Santino Quaranta, mentre davanti è confermato il duo fatto d'esperienza e gioventù: Jaime Moreno, 36enne boliviano recordman dei gol in MLS, e Chris Pontius, raggiunti dal possente centravanti australiano Danny Allsopp.
DC - reduce da due brutti anni in cui è rimasta fuori dai playoff – sbarca a Charlotte con l'iniziene di fiducia derivante dalla vittoria in Messico in amichevole per 3-2 sul campo del Santos Laguna, con gol di Pontius, Moreno e Boyzzz Khumalo.
Ricordiamo che il D.C. United è la squadra più vincente della MLS. In bacheca: 4 MLS Cup (1996, 1997, 1999 and 2004), 2 U.S. Open Cup (1996e 2008), la CONCACAF Champions Cup (1998), Copa Interamericana (1998) e l'MLS Supporters Shield (1997, 1999, 2006 e 2007).
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Carolina Challenge Cup – Albo d'oro
# 2004: Columbus Crew
# 2005: San Jose Earthquakes
# 2006: Houston Dynamo
# 2007: Houston Dynamo
# 2008: San Jose Earthquakes
# 2009: Real Salt Lake
San Jose – Carolina Challenge Cup 2008