Da sinistra, il presidente Bob Lenarduzzi, Tom Soehn, coach Teitur Thordarson e Greg Anderson
A Tom Soehn piacciono le sfide, e questa è una buona notizia per i Vancouver Whitecaps, perché ha una lavoro non semplice tra le mani.
Soehn è stato infatti recentemente nominato "direttore delle operazioni di calcio" [traduzione letterale, ndt] , un nome di fantasia per il ruolo reale di direttore generale. E 'un lavoro importante, visto a lui è stata affidata la responsabilità di accompagnare i Vancouver Whitecaps nella Major League Soccer quale expansion team, insieme a Portland, nel 2011.
Soehn scelto di intraprendere la carriera dirigenziale dopo aver dato lasciato il posto da allenatore del DC United nel novembre 3009, al termine di tre stagioni al timone del club della capitale.
“Sapendo che stavo entrando in un'organizzazione [Vancouver] assai strutturata, e volevo entrarne a far parte dal di dentro, contribuendo a costruire qualcosa di importante mettendoci il mio nome sopra. Lo trovo molto stimolante“, ha detto Soehn. "E' stato questo ad avere pesato realmente sulla mia decisione di diventare un manager invece di accettare un altro lavoro da coach".
Il primo compito per Soehn, 43enne di Chicago, sarà di scovare e ingaggiare per i Whitecaps che dovranno affrontare il campionato di USSF Division 2 nella stagione prima di fare il salto di MLS. “Abbiamo bisogno di tempo per valutare la squadra che abbiamo, per trovare ragazzi che a nostro avviso possono fare bene quest'anno, e giocatori che pensiamo possano entrare in rosa l'anno prossimo in MLS", ha detto Soehn.
Per Soehn l'equilibrio sarà il principio guida nella sua attività di costruzione dei Whitecaps in vista della MLS. “C'è sicuramente bisogno di grandi giocatori, ma da soli non bastano", ha spiegato Soehn. "Hai anche bisogno di lavoratori inotrno a loro, in modo da avere un nucleo forte e completo di stelle e giovani pronti a fare il lavoro duro".
Il lavoro di Soehn di scoprire giovani talenti per il la prima squadra è sicuramente reso molto più facile - rispetto alle altre franchigie USA e canadesi – dalla presenza di un'Academy, un settore giovanile, definito "secondo a nessuno in Nord America". “Essere in grado di crescere i ragazzi all'interno è qualcosa che poche altre squadre possono fare, e sarà un vero vantaggio per noi“, ha detto Soehn.
È stato Soehn ad approcciare i Whitecaps nel novembre scorso, affrontando una serie di colloqui con il presidente del club Bob Lenarduzzi [ex giocatore dei Whitecaps della NASL] circa la posizione di GM.
La vasta esperienza di Soehn nella MLS - vi ha giocato dal 1996 al 2000 con Dallas e Chicago, è stato assistant coach a DC per quattro anni e poi coach per 3 anni - ha fatto di lui il candidato ideale agli occhi di Lenarduzzi, che ha voluto assumere qualcuno che avesse grande familiarità con la peculiare struttura del campionato e salary cap.
“La Major League Soccer è un campionato unico nel suo genere, per le tante regole e per le situazioni cui bisogna adattarsi", ha detto Soehn. “Penso che l'unico modo per capire veramente come funziona sia fare esperienza".
Per quanto riguarda fare il salto dal ruolo di coach a quello di GM, Soehn non lo vede così grande come potrebbe sembrare. “Già come allenatore a DC indossavo cappelli diversi, a seconda che dovessi fare l'osservatore, il dirigente o occuparmi del salary cap“, ha detto Soehn. “È qualcosa che si fa su base giornaliera e non è molto diverso da quello che farò a Vancouver“.
L'obiettivo a breve termine per Soehn è quello di costruire una squadra pronta a giocarsela nella MLS. L'obiettivo a lungo termine è invece mettere insieme una squadra di cui la città di Vancouver possa essere orgogliosa. “Tocca a noi costruire un prodotto sul campo che le persone vogliano venire a vedere“.
John Molinaro è un giornalista della CBC, la TV canadese