Toni Tchani, seconda scelta assoluta di NY, e il Commissioner Don Garber
È stata sicuramente Philadelphia, città expansion e padrona di casa, la protagonist del MLS SuperDraft 2010, mettendosi in mostra sin da prima dell'apertura del Draft portandosi a casa una scelta extra e il centrocampista brasiliano Fred dal DC United in cambio dei diritti sul portiere Troy Perkins, tornado quindi a vestire la maglia rossonera. Ma non è stato l'unico trade nella giornata del Draft, visto che han cambiato squadra anche i veterani Chris Albright (dai Revs a NY in cambio delle scelte 31 e 48) e Clint Mathis (che lascia il Real Salt Lake per LA per motivi familiari) con quattro scelte che si sono spostate qua e la. Solo voci invece quelle che avrebbero voluto il difensore centrale della Nazionale USA Jimmy Conrad lasciare Kansas City per NY.
Le prime quattro scelte del Draft – Danny Mwanga (Union), Tony Tchani (New York, nella foto a destra con Don Garber), Ike Opara (San Jose), e Teal Bunbury (Kansas City) - non hanno di certo sorpreso nessuno, ma sicuramente l'aggressività di Philadelphia invece sì.
La Union ha infatti usato parte dell'allocation money quale expansion team per acquistare da FC Dallas il diritto di scelta numero 6, mentre la 7 è arrivata da DC insieme a Fred. Il coach del FCD Schellas Hyndman ha invece voluto tenere la scelta numero 5 per orientarla sul nazionale USA Zach Lloyd (North Carolina), centrocampista di ottime prospettive che ha rinunciato alla corte del Colonia.
Comunque, cone 3 delle prime 7 scelte a disposizione, Philadelphia ha puntato pesantemente su un gruppo di giovanissimi: l'attaccante Danny Mwanga (18 anni), il centrocampista Amobi Okugo (18 anni) e l'attaccante Jack McInerney, di soli 17 anni, per un totale combinato in 3 di 53 anni. “Piuttosto che fare delle scelte-riempitivo attraverso il Draft, abbiamo preferito puntare su ragazzi che conosciamo bene - ha dichiarato l'ex CT della Nazionale Under 17 e vice di Nowak a Phila John Hackworth - per inserirli subito in squadra. Ho allenato personalmente Amobi per due anni, e ho sempre pensato che fosse uno dei migliori talenti in prospettiva nazionale sia dal punto di vista tecnico che mentale. Ho poi seguito Jack McInerney per alcuni anni, e per la sua età è uno dei migliori attaccanti che abbia visto da anni". Da segnalare anche la scelta del portiere di UCLA Brian Perk. Phila si ritrova così con tre possibili ottimi portieri.
Philadelphia si è poi portata a casa il duro centrocampista Toni Stahl (UConn) con la prima scelta al second round, durante il quale due attaccanti molto quotati – Andrew Wiedeman (California) e Andre Akpan (Harvard) - sono finiti rispettivamente a FC Dallas e Colorado. I Rapids, che non avevano scelte al primo round, hanno quindi preso anche il centrocampista di Virginia Ross LaBauex col numero 23.
New York ha iniziato al ricostruzione sotto la guida dell'allenatore svedese Hans Backe puntando col numero 2 sul quotato centrocampista Tchani, il migliore nel ruolo disponibile al Draft, e col 14 sul tecnico centrocampista Austin da Luz. “Tony era il migliore che potessimo prendere - ha detto l'assistant coach dei red Bulls Richie Williams, che ha seguito l'attività degli osservatori negli ultimo mesi - ed è è stato anche il migliore alla MLS Combine: alto, potente, bravo a difendere e a spingere, ha ottimi piedi. L'ho seguito a lungo e so che farà bene". Da Luz è invece uno dei 4 Demon Deacons presi al primo round, che dimostra ancora una volta la capacità di Wake Forest (dove suo padre allena le ragazze del soccer) di generare giocatori pronto per la MLS. Oltre Tchani e da Luz quest'anno è toccato a Zack Schilawski (Revs) e Corben Bone (Fire).
Ma New York punta molto anche sul rientro di Chris Albright, reduce da tre anni di infortuni diversi, ma ottimo terzino di spinta e calciatore d'esperienza anche con la Nazionale.
Akron, che ha dato al Draft la scelta numero 1 nel 2009 con Steve Zakuani (Seattle), ha presentato quest'anno l'attaccante canadese Teal Bunbury vincitore dell'Hermann Trophy (scelto al numero 4 da Kansas City, dove gioco anche suo padre Alex) e il numero 10 Blair Gavin (Chivas USA).
UCLA ha contribuito con tre prime scelte: Okugo al numero 6, David Estrada (Seattle) al numero 11 e al 16 Michael Stephens (Galaxy). Un altro Bruin, l'ex centrocampista dell'Under U-20 Kyle Nakazawa, centrocampista offensivo tecnico ma forse un po' lento, atteso molto prima ma scelto solo al terzo round, è finito all'Union col numero 33. La scelta numero 18 New York l'ha usata per il difensore Tim Ream. Mente i Wizards hanno preso l'altro difensore Olukorede Aiyegbusi.
Nonostante per lui si desse per scontato uno sbarco a NY, dove aveva anche giocato nell'Academy dei Red bulls, il talentuoso centrocampista Dilly Duka è finite a Columbus, dove crescerà sotto l'ala protettiva di Guillermo Barros Schelotto. Con lui anche il potente centravanti Bright Dike, preso a sorpresa col numero 12 e fortemente volute da coach Warzycha. "Ho visto giocare spesso Duka - ha detto il vice Brian Bliss - e può fare ottime cose. Ma nella MLS, con raggazzi più grossi di quelli cui è abitutato, lo vedo meglio sulla fascia sinistra, con possibilità di inserirsi col suo ottimo destro. È probabile che Robbie Rogers sia via spesso con la Nazionale, quindi epr lui potrebbero esserci spazi per farsi valere. Per quanto riguarda Dike, è stat oil second/terzo milgior giocatore della Combine, e lo abbiamo visto spesso con Notre Dame. Ci piace il suo fisico, che magari dovrà a asciugare un po', ma a questo provvederemo in ritiro".
Dopo il trade di Clint Mathis (su di lui Bruce Arena: "Mathis può giocare ovunque in mezzo, e con l'assenza di Donovan sarà molto utile"), che ha visto LA e RSL scambiarsi le scelte 15 e 16, entrambe hanno puntato su centrocampisti: I campioni in carica di Salt Lake hanno preso Collen Warner, da Portland, mentre i Galaxy hanno scelto un ragazzo di casa, Michael Stephens di UCLA.
Secondo gli analisti USA, ottimo il draft del Chicago Fire, che pur partendo dalla scelta numero 13 sono riusciti a portare in Illinois gente da top 5 come il centrocampista Corben Bone e il centrale di difesa Kwame Watson-Siriboe, oltre a Drew Yates, considerato dal DT del Fire Frank Klopas una copia di Chris Rolfe, appena ceduto all'Aalborg .
Non pervenute DC, Seattle e Toronto. Il TFC aveva dato via I suoi diritti di scelta miglio lo scorso anno, quando invece ne ebbero tre al primo round. Quest'anno son finiti a prendere due giocatori che non sembrano assolutamente pronti per la MLS quali il difensore Zach Herold e il centrocampista Nane Joseph, mentre hanno lasciato per strada il laterale sinistro Julien Edwards,oltretutto canadese e quindi utile per i limiti alla rosa di Toronto. Incomprensibile. DC invece aveva persino pagato il viaggio ad un gruppo di tifosi, che si sono ritrovati col solo Jordan Graye, buon terzino ma niente più. Seattle infine, la cui prima scelta stata David Estrada (UCLA), ha lasciato tutti un po' perplessi. Nemmeno il 21enne attaccante se lo aspettava. Ma se Sigi Schmid si fida"