Prima della MLS: Rochester

I Rochester Lancers nel 1971, anno di partecipazione alla CONCACAF Champions Cup

Rochester è oggi una delle franchigie guida della neonata NASL (North American Soccer League), parte delle USSF Division II del soccer USA. E' infatti la squadra da più a lungo presente consecutivamente nei campionati USA. Ma la storia va ancora più indietro.

La città  di Rochester viene contaggiata dalla soccer mania nel 1967, quando i Rochester Lancers vedono la luce disputando per la prima volta il campionato A.S.L. durante la stagione 1967/68. L'esordio non è esaltante ed i neonati lanceri mancano l'accesso ai play-off raggiungeno il quarto posto della First Division con 14 punti frutto di sei vittorie, due pareggi e sette sconfitte. Nelson Bargamo è secondo in classifica marcatori con 12 centri stagionali.

Nel 1969 le cose per Rochester sembrano girare meglio, perchè grazie al secondo posto nella Northern Division ottenuto in virtù di dodici vittorie, cinque pareggi ed appena due sconfitte, i Rochester Lancers disputano i play-off, dove vengono però eliminati al primo turno dai Syracuse Scorpions che li sconfiggono per 2-1 in una partita secca. Il terzino Charlie Mitchell viene convocato nell'ASL All Star Team '69. Al termine della stagione, dopo alcuni colloqui tra i dirigenti della squadra e Phil Woosnam, la compagine dei Lanceri lascia la A.S.L. assieme ai Washington Darts per militare nella N.A.S.L. sborsando 10.000 presidenti morti di expansion fee. La squadra prende casa all'Aquinas Stadium (ribattezzato Holleder Stadium nel 1974) dove rimarrà  fino al 1980, anno del fallimento. Capitanati dal coach Alex Perolli i Lancers conquistano la vetta della Northern Division con nove vittorie, sei pareggi e nove sconfitte. Rochester non fa bene nella seconda NASL International Cup perdendo per 2-1 contro il Coventry City, 3-1 contro i tedeschi dell' Herta Berlino, ottenendo un risultato ad occhiali contro i modesti israeliani dell' Hapoel Petah Tikva e concludendo la competizione con una vittoria per 3-2 contro i portoghesi del Varzim. Ciononostante Rochester si aggiudica il campionato NASL 1970 battendo i vincitori della International Cup, vale a dire i Washington Darts in doppia finale coi risultati di 3-0 e 3-1 per i Lanceri. L'italo-brasiliano Carlos Metidieri è secondo in classifica cannonieri con 14 centri e 7 assist, ed oltre ad essere nominato NASL MVP '70 viene convocato nella formazione All Stars assieme al terzino Charlie Mitchell che già  aveva avuto questo onore quando Rochester militava nella meno prestigiosa ASL. La media spettatori si attesterà  sui 4506 presenti, il pubblico più numeroso della lega.

Nel 1971 la panchina viene affidata all'italo-americano Sal Da Rosa ed i Rochester Lancers partecipano alla Concacaf Champions' Cup, uncio caso per un team della vecchia NASL. Durante il turno preliminare i Lancers si sbarazzano facilmente dei bermudegni del Pembroke Hamilton con un inconfutabile 4-1, pareggiando successivamente nelle isole Bermuda con il risultato di 1-1. Il turno successivo viene passato d'ufficio grazie al ritiro dei messicani del CD Guadalajara, così i Rochester Lancers possono accedere alla fase finale con girone all'italiana includente i messicani del Cruz Azul, futuri vincitori del torneo, l'SV Estrella proveniente da Aruba, l'SV Transvaal del Suriname, i costaricani dell'LD Alajuense, e i guatemaltechi del CSD Comunicaciones. Durante la competizione Rochester vince per 2-0 contro l'SV Transvaal, pareggia per 1-1 contro il Cruz Azul, e vince per 2-0 contro l'SV Estrella. Successivamente però i Lancers soccombono per 3-1 contro il CSD Comunicaciones e di misura contro l' LD Alajuense, piazzandosi quarti nel girone di qualificazione a pari punti col CSD Comunicaciones che si piazza però al terzo posto per migliore differenza reti. Questa sarà  la prima ed ultima volta che un club della NASL parteciperà  ad una competizione ufficiale continentale.

Durante la stagione NASL 1971 i Rochester Lancers arrivano ancora una volta primi nella loro conference con tredici vittorie, sei pareggi e cinque sconfitte. Il pubblico, ancora una volta il più numeroso della lega, tocca i 5871 presenti. La corsa ai play-off però questa volta si infrange contro i futuri vincitori del torneo, vale a dire i Dallas Tornado durante la partita più lunga mai giocata nella storia della NASL durata 176 minuti prima che Carlos Metidieri mettesse la palla in rete. Le due partite successive arridono ai Dallas Tornado che in virtù del 3-1 tra le mura amiche e il 2-1 conseguito a Rochester dopo 58 minuti di tempi supplementari staccando così il biglietto per la finale. Con 19 reti e 8 assist Carlos Metidieri è capocannoniere di lega e viene ancora una volta nominato NASL MVP, l'unico giocatore ad aver militato nella NASL che sia stato insignito di questo premio per due volte consecutive. Il portiere Claude Campos è secondo nella sua classifica, ed oltre Metidieri, Rochester può vantare nella selezione All Stars '71 il difensore Peter Short e l'attaccante Manfred Seissler.

Da segnalare nel 1971 con la maglia dei Lancers uno dei primi calciatori italiani di livello emigrati negli USA, anni prima di Chinaglia e Wilson. Si tratta di Adolfo Gori, terzino e mediano ex di Juventus, Spal, Palermo, e Brescia, con alle spalle anche una presenza in Nazionale.

Nel 1972 la stagione viene accorciata a 14 partite,e la panchina cambia ancora una volta gestione, questa volta è il turno di Adolfo Gori che ricopre la carica di giocatore/allenatore, una consuetudine non di rado applicata nella NASL. i Lancers con sei vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte arrivano secondi nella Northern Division. Il pubblico, leggermente il flessione tocca i 5505 paganti. Anche questa volta i play-off terminano al primo turno causa una secca sconfitta per 2-0 ad opera di St Louis. Con 5 reti ed 1 assist Metidieri è capocannoniere sociale, e Peter Short è l'unico giocatore dei Lancers a figurare tra i convocati nella formazione All Stars '72.

Nel 1973 Sal Da Rosa torna alla guida della squadra ma i Lancers non si qualificano per i play-off causa ultimo posto nella Northern Division totalizzando quattro vittorie, sei pareggi e nove sconfitte inclusa la sconfitta di misura contro i messicani del Veracruz valevole per la classifica. Il pubblico diminuisce ancora toccando le 4069 unità . Nessun giocatore dei Lancers figura nei piani alti della classifica marcatori o viene insignito di alcun premio o tantomeno convocato nella formazione All Stars '73. La storia sembra ripetersi nel 1974 sotto la guida tecnica del nuovo allenatore Bill Hugues che non terminerà  il campionato. Verrà  infatti sostituito dall'italo-americano John Petrossi che verrà  a sua volta sostiuito da Ted Dimitru, il quale resterà  in carica fino al termine della stagione successiva. Rochester manca ancora una volta i play-off arrivando terza nella Northern Division con un ruolino di marcia composito di otto vittorie, due pareggi e quattordici sconfitte. Il pubblico non abbandona la squadra e aumenta consistentemente raggiungendo i 5908 paganti. Tra le amichevoli internazionali resta agli onori della cronaca una sconfitta di misura contro la Nazionale Militare Italiana.

Nel 1975, anno dell'arrivo di Pélé nei Cosmos ed anche della sparizione del pareggio, i Rochester Lancers conducono un campionato peggiore del precedente terminando il campionato al penultimo posto del loro girone con sei vittorie e sedici sconfitte, l'umiliazione dell'ultimo posto viene evitata grazie a qualche goal segnato in più rispetto ai derelitti Hartford Bicentennials che avevano comunque il medesimo ruolino di marcia. Il pubblico diminuisce attestandosi a 5333 unità , una sostanziale tenuta tenuto conto dell'annata disastrosa oltre che essere il terzo anno consecutivo senza play-off. Tommy Ord figura in classifica marcatori con 16 reti e 3 assist.

Nel 1976, sotto la guida del nuovo allenatore Dragan Popovic, che resterà  in carica fino alla stagione 1979, i Lancers grazie al terzo posto nella Northern Division ottenuto con tredici vittorie ed undici sconfitte torna dopo anni a riassaporare i play-off, anche se saranno i futuri vincitori del titolo, i Toronto Metros-Croatia del portoghese Eusebio ad eliminarli al primo turno col risultato finale di 2 reti a 1. Mike Stojanovic è quarto in classifica marcatori con 17 centri e 7 assist. Nonostante il campionato sia stato migliore rispetto agli anni passati, il pubblico volta le spalle alla squadra attestandosi sui 5159 paganti.

Il 1977 è un anno decisamente migliore per la compagine dello stato di New York, che con undici vittorie e quindici sonfitte ed una media spettatori in consistente aumento che si attesta sulle 6065 unità , raggiunge ancora una volta il traguardo dei play-off e supera il primo turno sconfiggendo agli shoot-out St Louis per 1-0. Nel turno successivo è il turno di Toronto a soccombere in una doppia sfida terminata entrambe le volte con una vittoria di misura per i Lancers, la prima delle quali ancora una volta agli shoot-out. Saranno però i Cosmos a prevalere nel derby fratricida vincendo la prima sfida per 2-1 a Rochester (partita dove si registerà  il massimo storico di spettatori per Rochester, 20.000 paganti circa) e la seconda tra le mura amiche per ben 4 reti ad 1, arrivando così in finale contro i Seattle Sounders e il resto è storia…Mike Stojanovic figura quinto in classifica marcatori con 14 reti e 5 assist.

Il 1978 sarà  per i Lancers un altro annus horribilis, la compagine di Rochester si piazzerà  infatti all'ultimo posto della Eastern Division con quattordici vittorie e sedici sconfitte. Il pubblico cresce ancora una volta e si attesta sui 6758 spettatori paganti. Il 1979 sarà  praticamente la fotocopia dell'anno precedente, i Rochester Lancers concludono ancora una volta il loro mesto campionato sul basamento della Eastern Division, con quindici vittorie e quindici sconfitte, ma ancora una volta il pubblico aumenta come non mai, 8680 presenti all'Holleder Stadium, cionostante una delle peggiori medie della NASL migliore solo di Boston, Philadelphia, Memphis ed Atlanta.

Il 1980 sarà  l'ultimo anno di Rochester nella N.A.S.L. , durante il quale i Lancers arrivano ancora una volta ultimi nella Eastern Division con dodici vittorie e venti sconfitte, nonostante la guida tecnica del figliol prodigo Alex Perolli succeduto durante l'anno a Ray Klivecka. Il pubblico, sceso a 7757 spettatori è in assoluto il quinto peggiore della lega, migliore solo di Atlanta, Philadelphia, Houston e Anaheim. La notizia della fine dei Lancers sarà  una boccone amaro per la N.A.S.L. da mandare giù, e precede la fine della lega di soli quattro anni.

Dal 1996 il soccer è rappresentato a Rochester dai Rochester Rhinos, conosciuti fino al 2007 come Rochester Raging Rhinos, militanti nella lega USL I, e sotto la guida del coach Pat Ercoli, in panchina dal 1996 al 2003, ha conquistato tre campionati premiati con la Commissioner's Cup nel 1998, 2000 e 2001, ma il trofeo più importante per i Rhinos è la U.S. Open Cup del 1999, conquistata a sorpresa a spese dei Colorado Rapids dopo aver eliminato in semifinale i Columbus Crew diventando così l'unica squadra a non far parte della MLS a vincere il titolo da quando è stata creata la nuova lega pro soccer.

Altri piazzamenti degni di nota sono le finali (entrambi perse) raggiunte nel 1996 in U.S. Open Cup e nella Commissioner's Cup, da aggiungere alle altre due finali perdute sotto la guida di Laurie Calloway nel 2005 e 2006. La squadra ha dichiarato fallimento nel 2008 ma grazie al magnate Rob Clark la squadra è stata rinominata Rochester Rhinos ed ha cambiato logo, rimanendo così in USL I. I neo rinominati Rhinos, allenati ora dall'inglese Darren Tilley, giocano le partite casalinghe al Rochester Rhinos Stadium (ex PAETEC Park), soccer specific stadium da 13.500 posti espandibile fino a 20.000 di proprietà  del comune. In passato la squadra ha giocato alcune partite al Fauver Stadium nel 1996, prima di accasarsi fino al 2005 al Frontier Field.

Tra gli ex giocatori più famosi il sodalizio di Rochester può annoverare il portiere canadese Pat Onstad, campione MLS nel 2003 con i San Jose Eartquakes e bicampione 2006 e 2007 con gli Houston Dynamo, oltre l'attaccante Doug Miller, conosciuto molto nel panorama dell'indoor soccer, avendo militato nei Baltimore Blast ma anche nei Cleveland Crunch e nei Buffalo Blizzard, l'ex nazionale olimpionico Yari Allnut, il difensore Carlos Mendes in forza ai Red Bulls New York, l'attaccante giamaicano Onandi Lowe, con un passato nei Montreal Impact e nei Richmond Kickers nonchè qualche apparizione nella MLS con la maglia dei Kansas City Wizard nel 2001 e nelle serie minori inglesi in forza a Port Vale e Rushden & Diamonds, il centrocampista sudafricano Lenin Steenkamp bandiera dei Rhinos dove ha militato dal 1996 al suo ritiro avvenuto nel 2005, coi quali ha totalizzato 219 presenze e 35 reti, e il trinidegno tragicamente scomparso in un incidente nella sua natia Port of Spain il 1 Ottobre del 2001 Mickey Trotman.

Pochi anni fa la MLS aveva puntato gli occhi su Rochester per un possibile ingresso nella MLS vista anche l'affluenza del pubblico mediamente calcolata in 11273 spettatori, la vicinanza con New York, e l'esistenza di un soccer specific stadium, ma la mancanza di un solido mercato televisivo locale e il costo eccessivo per i Rhinos dell'expansion fee hanno fatto si che lo staff di Don Garber guardasse in altri lidi allo scopo di impiantare nuove expansion franchises, mettendo così la pietra tombale alle già  poche speranze di Rochester di tornare nella premiership dopo il fallimento dei Rochester Lancers.

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