Amado Guevara, MLS MVP 2004, lascia e torna in Honduras
Il calcio come in tutti gli sport,ha le sue bandiere giocatori straordinari nei quali un'intera tifoseria o città s'identifica non appena il proprio club calca il manto erboso. Di bandiere nel calcio c'è ne sono state tante,c'è ne sono e continueranno ad esistere,esempi indelebili sono Paolo Maldini, che ha donato la sua intera carriera al Milan,con cui ha vinto e tanto,mettendo nella propria bacheca anche il Mondiale, che con la Nazionale ha solo sfiorato ad USA 94. Altri grandi esempio è Alex Del Piero alla Juve e Totti alla Roma,il quale proprio nei giorni scorsi ha nuovamente rinnovato il contratto con la Roma con cui chiuderà la sua carriera, una scelta di vita e di cuore, perché il pupone di offerte importanti da club ben più forti e quotati con cui poter vincere non solo scudetti ma anche la Champions ne ha avute.
Ma le bandiere non esistono solo in Italia o in Europa,perché anche oltre oceano ossia nel nuovo continente, di bandiere c'è ne sono state tante, basti pensare al Football o il basket, che in molti club ci sono state e ci sono tutt'oggi bandiere d'intere tifoserie ma soprattutto d'intere città . La stessa cosa sta avvenendo con la giovane MLS, che nel corso dei suoi anni d'attività ha offerto e sta offrendo tante bandiere, creando quel minimo di tradizione fondamentale anche nel calcio moderno.
E' stato il caso del centrocampista offensivo Amando Guevara,che dal 2003 al 2009 ha calcato i campi del campionato americano,con i New York MetroStars / Red Bulls prima, Chivas USA poi, ed in fine Toronto. In USA per via delle sue qualità tecniche e le sue micidiali punizioni era diventato ben presto un grande idolo, tanto che nella grande mela nel suo primo triennio di MLS, totalizza ben 102 presenze scandite da 32 reti.
Ma il passaggio al Chivas spezza qualcosa in Amado, che nei primi mesi totalizza solo 4 presenze con 0 reti,cosi la dirigenza dei Chivas decide di mandarlo in prestito al Motagua,formazione del campionato honduregno,con la speranza che l'aria di casa poteva fargli bene,ed in effetti è cosi.
Tornato in patria Amado pur giocando sole 5 gare ritrova il feeling con la rete,realizzando ben 2 marcature. Nella stagione 2008/09 conclusa da un mese fa tappa in Canada,vestendo la maglia del Toronto FC, con i rosso grigi,gioca una grande stagione, calca il terreno di gioco ben 46 volte,realizzando 9 reti, ma venendo squalificato per due giornate vista la gomitata rifilata a Pablo Ricchetti nel match contro i Dallas,conquistando però il titolo del campionato canadese, diversi riconoscimenti personali MVP nel 2004,il Golden Boot sempre nel 2004, MLS Best XI sempre nel 2004, MLS All-Game nel 2004,che di fatto rappresenta la sua stagione migliore di sempre negli USA.
Ma Amando al pari di tanti altri campioni che hanno calcato e calcano ancora oggi i campi della MLS,ha anche lui un curriculum ed un passato di tutto rispetto. Infatti la sua carriera prende il via nelle giovanili del Motagua,dal 1992 al 1993 milita nell'Olimpia dove in una sola stagione realizza 6 reti,che gli valgono il ritorno alla casa madre Motagua per la stagione 1993/94,che si rivela essere ricca di soddisfazioni per il centrocampista che realizza ben 19 reti. Cosi il nome di Amando comincia a circolare anche in Europa ad in Spagna il Real Valladolid decide d'investire nel ragazzo,ma l'avventura spagnola per l'honduregno è avara di soddisfazioni,infatti gioca solo la miseria di 8 gare senza mai segnare.
Cosi ancora una volta Amando è costretto a dover ricominciare dal Motagua,dove vi resta dal 1996 al 2000 realizza ben 15 reti,chiusa la parentesi honduregna,per Amado ricomincia il girovagare,nel 2001/02 approda al Tortos Naza nel campionato messicano,realizzando 9 reti,nella stagione seguente resta in Messico in forza allo Zacatepec,per poi approdare in Costarica al Saprissa dove totalizza 19 presenze condite da ben 9 reti,chiudendo il 2003 nuovamente in forza al Motagua dove realizza ben 20 reti.
Le buone prestazioni e le tante reti realizzate nelle ultime due stagioni girovagando tra Messico, Costarica ed Honduras gli consentono di approdare negli USA. Ora per il centrocampista diventato una leggenda nel suo paese,visto che Amado ha anche vestito la maglia della nazionale, realizzando 5 reti con quella Under 20, e disputando ben 130 gare con 29 centri con la Nazionale maggiore, con cui ha conquistato il terzo posto nella Coppa America del 2001 e più recentemente la qualificazione ai Mondiali che si disputeranno in Sud-Africa il prossimo giugno, che quasi sicuramente vedranno tra i protagonisti anche Amado, che con la sua nazionale è stato inserito nel gruppo H insieme ai campioni d'Europa della Spagna, la Svizzera ed il Cile.
Ma a livello personale per Amado, è giunto il momento di far ritorno in patria e sempre alla casa madre Motagua, con cui prepararsi ai mondiali, ma che al tempo stesso, ha segnato non solo il lancio nel calcio giovanile e poi professionistico e con molta probabilità vedrà anche la chiusura della sua lunga carriera, perchè avendo ormai raggiunto la soglia dei 33 anni e navigando verso i 34 che compirà il prossimo 2 maggio, per Amado sembra ormai essere giunta agli sgoccioli una carriera,che molto probabilmente lo vedrà protagonista ancora per un paio di stagioni. Dopo di che quasi sicuramente comincerà la sua nuova attività come allenatore, probabilmente partendo dalle giovanili del Motagua, con cui scoprire,coltivare e lanciare i futuri Amado Guevara, e magari un giorno tornare da coach straniero nella MLS, in cui diventare vincente come da giocatore.