La mappa delle città scelte per la candidatura ai Mondiali 2018 e 2022
Lo USA Bid Committee ha annunciato ieri i nomi delle 18 città per la candidatura che presenterà alla FIFA il prossimo 14 maggio in vista dell'assegnazione dei Mondiali 2018 o 2022 (che verranno assegnati insieme). I 21 stadi preselezionati presentano una capacità media di 77.000 posti, e sono una dimostrazione dell'enorme sforzo portato avanti negli Stati uniti in questi anni per il rinnovo del parco-stadi, quasi completamente cambiato rispetto ai Mondiali del 1994. Solo due degli stadi scelti per l'edizione 1994 - tutt'ora quella con più spettatori presenti - infatti, sono ancora in lista: si tratta del Rose Bowl di Pasadena e il Cotton Bowl di Dallas, e nessuno dei due appare favorito a rientrare nella lista finale in caso di vittoria della candidatura USA.
Della lista pubblicata ieri sorprende l'assenza di Chicago, sede della U.S. Soccer Federation e della finale della Gold Cup 2007 - presso il Soldier's Field recentemente rinnovato - per non menzionare poi il fatto che la città d'origine e d'elezione del Presidente Barack Obama e il terzo maggior mercato metropolitano degli USA dopo NY e LA. Con Chicago, rispetto al '84, sono state tagliate anche Detroit, Orlando e San Francisco Bay Area. Le altre quattro città tagliate rispetto alla lista precedente sono state Charlotte, Cleveland, Jacksonville e St. Louis.
Secondo Sunil Gulati, Chairman della candidatura USA e Presidente della U.S. Soccer Federation, gli stadi scelti consentiranno la vendita di più di 5 milioni di biglietti. “In tempi difficili dal punto di vista economica com quelli attuali, avere 18 stadi di classe mondiale senza necessità di ricevere fondi pubblici o infrastrutture ci dà un grosso vantaggio competitivo". Da precisare una cosa che Gulati dimentica, o omette, che buona parte di quegli stadi sono stati costruiti in gran parte proprio con fondi pubblici - attraverso finanziamenti diretti o indiretti (ad es. terreni) - provenienti da stati, città o contee, spesso quasi ricattati dai team delle varie NFL o Major League Baseball di lasciare la città in caso di mancato supporto al nuovo stadio. La decisone finale della FIFA è comunque attesa per il 2 dicembre 2010.
Le città del 1994
A parte Los Angeles (Rose Bowl e Coliseum) e Dallas (Cotton Bowl e il nuovissimo e bellissimo Dallas Cowboys Stadium), alter tre città presenti nel 1994 sono nella candidature. Si tratta di New York/New Jersey, che metterà a disposizione il quasi terminato New Meadowlands Stadium in cui giocheranno dal 2010 i NY Giants e i NY Jets della NFL dopo aver lasciato il mitico Giants Stadium. A Washington (DC) il FedEx Field della squadra di football Washington Redskins sostituisce il decrepito RFK Stadium (casa del DC United della MLS), mentre il Gillette Stadium, dove giocano i Patriots della NFL e i Revolution della MLS, è stato costruito per sostituire il Foxboro Stadium in quel di Foxborough, Mass.
Riguardo a Chicago, Gulati ha riconosciuto che l'esclusione è una conseguenza della sconfitta della candidature Olimpica di qualche mese fa. Infatti, il Chicago Park District, che gestisce il Soldier Field, “ha avuto grossi problemi nell'adattarsi in poco tempo alle regole FIFA dopo la decisione del CIO".
Per quanto riguarda gli altri stadi, l'antiquato Stanford Stadium (dove hanno giocato a lungo i San Jose Earthquakes prima della relocation a Houston), sito di USA '94 nella Bay Area, è stato ristrutturato, ma la sua capacità è stata ridotta di molto. Inoltre è rimasto il problema della scarsa larghezza del campo, nato per il football. E quindi, almeno fino a quando i San Francisco 49ers non troveranno un luogo adatto nella Bay Area e costruiranno un nuovo stadio, per Frisco niente Mondiali 2018/2022.
In Florida Orlando battè Tampa nel 1994, mentre stavolta Tampa ce l'ha fatta insieme a Miami, mentre Orlando è rimasta fuori. Gulati ha infatti voluto il Dolphin Stadium di Miami, costruito da Joe Robbie quale primo stadio americano con in mente il calcio e le conseguenti dimensioni del campo. Nel 1994 non vi si giocò a causa di un conflitto con la stagione MLB, ma nel 2012 i Florida Marlins si trasferiranno in un nuovo stadio solo per il baseball da 37.000 posti in quel di Little Havana.
Non ci sara il Detroit Silverdome, recentemente venduto ad un investiture private che deve ancora deciderne il future, e al momento non più usato per grandi eventi sportive. Nel 1994 fu però una novità assoluta: il primo stadio coperto ad ospitare un match dei Mondiali. Ma stavolta ce ne saranno altri di stadi coperti. Saranno infatti ben 5 ad essere totalmente coperti (come ad es. il Georgia Dome di Atlanta) o con tetto retraibile. Un fattore questo molto importante, visti i notevoli problemi vissuti dalle nazionali nel 1994, quando furono costrette a giocare sotto il sole di mezzogiorno in piena estate,con notevole detrimento dello spettacolo sul campo. Con gli stadi con l'aria condizionata questo problema non ci sarà , mentre purtroppo in posti quale NY e LA invece il problema rimarrà . Per quanto riguarda la presenza di terreni sintetici, ovviamente in occasione dei Mondiali verranno stesi appositi manti in erba, come peraltro avvenuto nell'estate 2010 in occasione delle amichevoli di Milan, Inter e Chelsea in posti quali Seattle, Atlanta e Dallas.
I crtiteri
Lo USA Bid Committee ha valutato ogni proposta proveniente dale città individualmente sulla base di 21 criteri, in ordine al poter rispettare i requisiti imposti dalla FIFA. Tra questi, la grandezza del mercato metropolitano, la localizzazione geografica, il clima, ospitalità in hotel, facile trasporto ai centri di allenamento, distanza tra le strutture e diversity (che fa molto politically correct, ndr). È stata poi presa in considerazione la storia di ogni città in relazione al soccer (e allora Indianapolis, Nashville e Phoenix, che c'entrano, mentre manca St. Louis, culla del soccer americano?) , l'attrattività quale destinazione turistica, l'esperienza nella gestione di grandi eventi sportivi o culturali, ed infine il supporto di autorità e comunità locali.
A parte il Qwest Field di Seattle e il Foxboro Stadium, non sono presenti altri stadi in cui giocano franchigie MLS, a parte il Lincoln Financial Center di Philadelhia, dove l'expansion team Philadelphia Union giocherà in attesa della consegna del nuovo stadio di Chester da 19.000 posti. La lega calcistica USA infatti da alcuni anni sta puntando su Soccer Specific Stadium di dimensioni ridotte, sì da poter fornire uno scenario adeguato per le sue platee. Ne sono esempi l'Home Depot Center di Carson, California, (27.000 posti), – dove giocano i Los Angeles Galaxy di David Beckham e il Chivas USA – o la costruenda e bellissima Red Bull Arena di Harrison (NJ), da 25.000 posti, futura casa dei NY Red Bulls.
Ecco comunque la lista completa degli stadi, anche se non è però garantito che tutte possano ospitare match mondiali, in quanto la FIFA richiede la presentazione di una lista di 18 città ma gli stadi usati saranno da 9 a 12.
Atlanta, Georgia Dome (al chiuso, campo sintetico), 70,868
Baltimore, M&T Bank Stadium (campo sintetico), 71,008
Boston, Gillette Stadium (campo sintetico), 73,393
Dallas, Cowboys Stadium (tetto apribile), 91,600
Dallas Cotton Bowl (campo sintetico), 89,000
Denver, Invesco Field, 75,165
Houston, Reliant Stadium (tetto apribile), 76,000
Indianapolis, Lucas Oil Stadium (tetto apribile, campo sintetico), 66,500
Kansas City, Arrowhead Stadium, 75,364
Los Angeles, Rose Bowl 89,000
Los Angeles, Memorial Coliseum, 93,607
Miami, Dolphin Stadium, 80,240
Nashville, LP Field, 75,000
New York/New Jersey, New Meadowlands Stadium, 84,046
Philadelphia, Lincoln Financial Field, 69,111
Phoenix/Glendale, University of Phoenix Stadium (tetto apribile), 71,362
San Diego, Qualcomm Stadium, 67,700
Seattle, Qwest Field (campo sintetico), 68,056
Seattle Husky Stadium (campo sintetico), 72,500
Tampa, Raymond James Stadium, 75,000
Washington, D.C., FedEx Field, 89,690