Le rivalità  nella MLS (Part 2)

Ecco quanto vale la Trillium Cup: migliaia di tifosi del Toronto FC in trasferta a Columbus

Come avevamo già  scritto tempo fa, all'interno della MLS esistono varie rivalità  interne sancite da una coppa che viene assegnata a chi si aggiudica la maggior parte degli scontri diretti durante la regular season o che a volte tiene anche conto di eventuali scontri diretti nei play-off o nella Us Open Cup, rivalità  che a volte possono parzialmente lenire stagioni amare o che aggiungono ulteriore blasone, come le più importanti e sentite quali la Atlantic Cup, che sancisce un vincitore tra la capitale politica Washington e quella culturale ed economica New York, il derby del Texas tra FC Dallas e Houston Dynamo, che vede la vincitrice premiata con un inusuale trofeo, un cannone chiamato El Capitan, il derby tra Los Angeles Galaxy e Chivas Usa detto El Super Clasico, sulla falsariga dei derby europei e sudamericani. Queste rivalità  (a volte create un po' a tavolino) servono a tenere vivo l'interesse dei tifosi e ravvivare la passione sportiva in un paese che ancora molto ha da imparare sotto questo punto di vista, almeno per quel che riguarda il soccer, che differisce dagli altri sport americani anche per questo, ovverosia l'attaccamento ai colori sociali ed alla città , che negli sport tradizionalmente yankees pare mancare in quanto a volte la partita sembra essere diventata un pretesto ben incastonato tra pubblicità , marching bands, cheerleaders e lotterie con premiazioni di ogni tipo e buoni omaggio per hamburger da McDonald's o le altre catene di fast food sparse in ogni angolo degli Stati Uniti.

Questo è possibile anche per i maggiori tempi morti e break tra uno spicchio di gara e l'altro, mentre nel soccer questo non sarebbe possibile in quanto l'unico intervallo sono quei fatidici quindici minuti tra un tempo e l'altro, troppo poco per poter trasformare anche questo sport in puro entertainment. Con la nascita del sodalizio canadese Toronto FC e la venuta in MLS degli storici Seattle Sounders, ritornati in prima divisione dopo il fallimento del 1983 ed anni passati nella seconda divisione Usa che negli anni ha più volte cambiato nome, il panorama delle competizioni interne si è arricchito di due nuove competizioni mentre ha visto sparire la Lamar Hunt Pioneer Cup, che veniva disputata tra le due squadre di prorietà  dell' Hunt Sports Group, vale a dire Columbus Crew ed FC Dallas.

Trillium Cup

Proprio Columbus, subito dopo la sparizione della competizione precampionato con Dallas, è stata coinvolta nella nuova Trillium Cup, che la vede rivaleggiare contro i canadesi di Toronto in una competizione basata sui tre scontri diretti previsti in campionato, sia per contendersi il primato del nord-ovest, sia per tenere viva la storica rivalita tra gli Usa ed i loro vicini dalla foglia d'acero. La competizione viene così chiamata perchè il Trillium (Trillium Ovatum il nome scientifico) è un fiore che cresce sia in Canada che nello stato dell'Ohio, ed è il fiore ufficiale dello stato candese dell'Ontario, mentre nello stato americano è stato insignito dell'encomio di fiore selvatico ufficiale. In più le due città  sono per alcuni versi molto simili, in quanto entrambe sono molto vicini ai Grandi Laghi, che separano il Canada dagli Usa, ed entrambe le squadre giocano in soccer specific stadia costruiti nel centro cittadino invece che nei sobborghi come invece ha optato la maggior parte delle altre franghige MLS. La competizione è stata varata nel 2008, e come nella migliore tradizone americana, i sindaci Michael Coleman, primo cittadino di Columbus ed il suo corrispettivo canadese David Miller, hanno aggiunto un'ulteriore scommessa che arricchiesce il tutto di una nota goliardica, ovverosia il sindaco della squadra perdente deve indossare per penitenza la maglietta dei vincitori. Per ora gli americani non hanno dovuto subire questa umiliazione perchè in entrambe le edizioni è stata Columbus ad aggiudicarsi l'ambito trofeo. Durante la prima edizione le due squadre si sono affrontate in casa degli americani il 29 Marzo 2008, e in quell'occasione i Crew hanno ragione di Toronto per 2 reti a 0 con grande delusione dei ben 2500 tifosi canadesi che erano accorsi in massa organizzandsi come fanno le tifoserie europee per gli incontri internazionali. Il ritorno, disputatosi il 27 Maggio dello stesso anno vede le due squadre impattare con un risultato ad occhiali, mentre il 13 Settembre, atto finale della prima edizione, nonostante anche questa volta la sfida andasse in scena nel casalingo B.M.O. Field, i canadesi non riescono ad andare più in là  di un 1-1 che fa si che gli americani vengano insigniti del trofeo davanti ai tifosi di Toronto, come ulteriore smacco per la mancata vittoria di Toronto. Durante il campionato successivo le due compagini si incontrano ancora una volta al Columbus Crew Stadium il 28 Marzo 2009 e la partita tra i campioni in carica ed i canadesi termina dopo un match molto combattuto col risultato di pareggio per 1-1. Stessa musica per la gara di ritorno in Ontario disputatasi il 2 Maggio, ma ancora una volta è Columbus che il 25 Luglio 2009 tra le mura casalinghe si aggiudica la seconda edizone del trofeo avendo ragione dei canadesi per 3 reti a 2, con Eddie Gaven che al 32' sblocca in risultato in favore dei padroni di casa, ma pochi minuti dopo è la bandiera di Toronto Dwayne De Rosario a riequlibrare le sorti dei canadesi, mentre al 49' grazie ad Ali Gerba Toronto si porta addirittura in vantaggio. I Crew non ci stanno a perderee al 76' Steve Lenhart evita la beffa per Columbus, ma è al secondo minuto di recupero che grazie a Jason Garey imboccato da Frankie Hejduk che da ai Crew la gioia della vittoria della seconda Trillium Cup e lascia ancora una volta l'amaro in bocca a Toronto, che peraltro non è mai riuscita a sconfiggere i Columbus Crew.

Heritage Cup

Un'altra nuova competizione nata con l'ingresso in MLS dei redivivi Seattle Sounders, e che appassiona i nostalgici della NASL è la Heritage Cup che è stata disputata per la prima volta quest'anno tra i Sounders ed i californiani dei San Jose Earthquakes. Questa coppa viene così chiamata perchè le due compagini in competizione sono le uniche due franchigie MLS ad avere concorso anche nella oramai defunta ma mai dimenticata NASL, ed entrambe sono nate alla vigilia del campionato NASL 1974, durante la prima grande espansione, quando la lega tornò dopo l'ecatombe a seguito del campionato 1968 ad organizzare un campionato realmente nazionale. Anche dopo la fine della North American Soccer League le due squadre, tra vari fallimenti e rifondazioni hanno continuato ad esistere nell'immaginario dei tifosi ed hanno continuato a militare nelle leghe minori successive alla fine della NASL. I San Jose Earthquakes possono vantare un campionato NASL indoor conseguito nel 1975, ed uno nella lega semipro W.S.A. datato 1985, mentre parlando propriamente di MLS, i Quakes, rinati alla fine del 1999 per volere della famiglia Kraft che in quel periodo era investitore/operatore dei San Jose Clash, possono vantare due MLS Cup datate 2001 e 2003. Discorso differente per i Seattle Sounders che vantano nel palmares una Transatlantic Challenge Cup vinta al Giants Stadium nel 1981 a danno dei New York Cosmos, ed un prestigioso Europac Tourneament l'anno seguente grazie a due vittorie contro Hajduk Split e Manchester United entrambe battute per 3 reti a 0, che attutiscono in parte i dispiaceri per le due finali perse contro i Cosmos nel 1977 e 1982. A livello di USL invece sulla bacheca della Emerald City troneggia una Commissioner Cup datata 1994 e quattro campionati conquistati nel 1995, 1996, 2005 e 2007, e quest'anno, oltre ad aver già  raggiunto i play-off, cosa rara oramai per una expansion franchise, ha arricchito la già  pingue bacheca di una U.S. Open Cup ottenuta ai danni dei capitolini di Washington il 2 Settembre 2009 all'R.F.K. Stadium di Washington per 2-1, ma purtroppo per loro non sono riusciti a portarsi a casa la prima edizione della Heritage Cup che è stata invece vinta da San Jose che almeno in parte riscatta la seconda stagione consecutiva senza play-off. Il 13 Giugno 2009 le due squadre si affrontano al Qwest Field di Seattle, e il primo confronto depone a favore della compagine casalinga che ha ragione dei californiani per 2-1, durante una partita molto combattuta si conclude con ben sette ammonizioni, quattro per i californiani e tre per i padroni di casa che aprono le danze gelando San Jose al 42' minuto di gara con una rete dello svedese Freddy Ljunberg, mentre il raddoppio ad opera del colombiano Fredy Montero avviene nel secondo tempo al 59, inutile il goal della bandiera dell'inglese Darren Huckerby. Il ritono invece, disputatosi il 2 Agosto al Buck Shaw Stadium, casa dei Quakes per le partite ordinarie, i ragazzi dello stato di Washington prendono una sonora e indimenticabile scoppola ad opera dei californiani che li sbaragliano per ben 4-0, portandosi così a casa l'ambito trofeo. Il primo marcatore è lo sfortunato Osvaldo Alonzo che con un'autorete apre le danze al 2' minuto di gara, ma il primo tempo si conclude sull' 1-0 per i padroni di casa. Seattle, sebbene in dieci per l'esplusione di James Riley avvenuta al 33' ha ancora un tempo per rimontare ma invece segue il raddoppio del trinidegno Cornell Glenn al 54', ma il peggio deve ancora venire con i goal di Huckerby al 78' e la rete della disfatta finale per i Sounders all'84 che porta il nome di Chris Wondolowski, entrato al 59' per sostituire Ryan Johnson. E' molto probabile che dal 2011 a far parte di questa competizione entreranno a far parte anche le expasion franchises Portland Timbers e Vancouver Whitecaps, che già  concorrevano con Seattle nella Cascadia Cup e che oltre ad avere con la capitale dello stato di Washington una rivalità  molto accesa – nel caso di Portland addirittura esiteva già  ai tempi della NASL la Mountain Bar Cup – ed assieme a Sounders ed Earthquakes condividono blasone e storia in quanto anche i nomi delle squadre di Portland e Vancouver risalgono all'epoca della NASL, per cui molto probabilmente quest'ultima coppa nei prossimi anni salirà  di valore e di grado di competizione.

Coffee Pot Cup

Un raro esempio di competizioni tra squadre di MLS e della meno prestigiosa USL è la Cofee Pot Cup, nata dopo un increscioso incidente dopo una partita di Us Open Cup tra Washington DC United e Charleston Battery avvenuto nel 1999, quando dopo una clamorosa vittoria per i Battery per 4-3 gli atleti capitolini, uno dei risultati più clamorosi della storia recente della competizione, frustrati per l'inaspettata eliminazione danneggiarono lo spogliatoio del Blackbaud Stadium rompendo alcune docce e due macchine per il caffé, così riportò il rapporto ufficiale. Il direttore generale dei Battery commentò l'accaduto con un laconico :”Gli manderemo la fattura a casa.”
Qualche anno dopo i tifosi delle due squadre decisero, dopo un incontro, di inventare questa competizione, che prende il nome dalle macchinette del caffé sfasciate per rabbia dai capitolini, per l'appunto Coffee Pot Cup, e nel solco della tradizione goliardica mutuata dai college britannici e statunitensi, i tifosi della squadra perdente devono riempire di birra la coppa per la squadra vincitrice. Di solito le due squadre si affrontano durante la Carolina Challenge Cup, oppure in Open Cup, ma in caso non si riescano ad incontrare viene organizzata un'amichevole ad hoc. In caso di pareggio nessuno deve pagare da bere ma la vincitrice dell'edizione precedente mantiene il trofeo nella propria bacheca. Per il momento i tifosi di Washigton non hanno mai dovuto pagare per la birra, in quanto i Charleston Battery, da quando è stata istituita la competizione la squadra della Carolina non ha mai vinto. La prima singolar tenzone avviene nel 2004 durante la Carolina Challenge Cup del 2004 e la sputano i capitolini per 2-1, e l'anno dopo sempre nella stessa competizione Washignton non perde il titolo squadra vincitrice in virtù di un animato 2-2. Nel 2006, durante la oramai classica competizione precampionato, il risultato finale è ancora un pareggio, questa volta per 1-1, ma lo stesso anno a Carey, nella Carolina del nord, le due squadre si affrontano ancora in amichevole ed ai tifosi dei Battery tocca un'altra volta pagare la birra, perchè sono ancora i capitolini ad avere ragione della squadra di Charleston grazie ad un rotondo 2-0. Nel 2007 la competizione non ha avuto luogo per via degli impegni di Concacaf Champions' Cup di Washington, e per lo stesso motivo nemmeno l'anno seguente i capitolini sono di visita a Charleston, ma le due squadre si affontano il 3 Settembre 2008 all'R.F.K. Stadium della capitale per una partita di Open Cup che vede un'altra volta Washington avere ragione della compagine USL ancora per 2 reti a 1, mentre l'ultimo confronto tra i due club risale all'ultima Carolina Challenge Cup disputatasi quest'anno che ha visto ancora una volta la squadra della capitale trionfare ed aggiudicarsi l'ennesima vittoria in questa competizione con il risultato finale di 2-0.

Carolina Challenge Cup

Un discorso a parte merita invece la Carolina Challenge Cup, torneo a girone diventato oramai un'istituzione nel panorama pre campionato del soccer Usa come le consuete amichevoli d'Agosto ed i trofei estivi che ci preparano al campionato nostrano. Questa competizione è stata organizzata per la prima volta del 2004 dai dirigenti dei Charleston Battery e vede la squadra della North Carolina scontrarsi contro squadre della MLS, con l'eccezione della prima edizione dove oltre i Battery fu invitato anche il team dei Wilmington Hammerheads, mi,litante nella USL II. Dal 2004 al 2007 la tradizione voleva che la squadra vincitrice di questa competizione estiva avrebbe ben fatto anche in campionato, difatti i Columbus Crew, vincitori della prima edizione si agguidicarono alla fine del campionato il Supporters Shield, trofeo che premia la squadra con il maggiore numero di punti durante la regular season, mentre nel 2005 è il turno dei San Jose Earthquakes a collezionare entrambi i trofei. Nel biennio 2007/08 gli Houston Dynamo oltre ad essere campioni estivi riusciranno a diventare bicampioni MLS, cosa che fino a quel momento era riuscita solo ai Washington DC United nel 1996 e 1997, ma questa tradizione è stata spezzata nel 2008, quando i neo ricostituiti San Jose Earthquakes dopo aver arricchito la loro bacheca con questo oramai prestigioso trofeo si sono piazzati all'ultimo posto della propria conference ai pari dei terribili Los Angeles Galaxy di David Beckham, fino a metà  campionato tra le papabili al titolo prima di crollare rovinosamente, ma questa è un'altra storia…quest'anno il Real Salt Lake vincitore dell'ultima edizione, dopo aver raggiunto la qualificazione ai play-off per il rotto della cuffia, si è laureato campione a spese dei Galaxy di Beckham e Donovan, rinnovando così la tradizione della Carolina Challenge Cup che grazie a questa clamorosa e imprevista vittoria della compagine dello stato dei mormoni ha mantenuto il suo blasone senza perdere di valore come certi trofei che nel nostro Belpaese vengono chiamati “campionato di ferragosto”, che hanno spesso visto le squadre vincitrici dei suddetti tornei estivi fallire clamorosamente la stagione…

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