All Star Game, ecco l’Everton

Kasey Keller in allenamento al Rio Tinto Stadium in preparazione all'All Star Game contro l'Everton

Per il piacere degli appassionati di calcio in America e non solo, continua la Summer Feast of Soccer che sta travolgendo gli USA tra competizioni ufficiali e amichevoli con squadre europee che riempiono gli enormi stadi della NFL. Si gioca infatti stasera nel tutto esaurito del Rio Tinto Stadium di Sandy (Utah), subito fuori Salt Lake City, l'All Star Game 2009 tra le stelle MLS e gli inglesi dell'Everton. Gli appassionati di sport USA, dal basket al baseball passando per il football (un po' meno), da sempre impazziscono per l'All Star Game. Ma il calcio innanzitutto non è uno "sport USA" per antonomasia, cioè non è nato oltreoceano, e i puristi del calcio di fronte ad un tale evento da sempre alzano il sopracciglio. Basti pensare all'esperimento ripreso e abbandonato a fine anni '80 della Nazionale di Lega. Ma tant'è, siamo negli USA, e la MLS sin dal suo debutto ha aperto le porte all'All Star Game annuale, che dal 1996 ad oggi si è svolto nei modi più diversi.

Quando la MLS prese il via, nel 1996, il format scelto fu inevitabilmente quello classic di East contro West, che consentiva di mettere in campo il meglio della lega in un match privo assolutamente di schemi difensivi. Ed ecco risultati come il 5-4 per l'East del 1997, il 6-4 per la West nel 1999 o il 6-6 del 2001, per non parlare poi del 9-4 per l'East nel 2000. Ridicolo. In mezzo il tentativo del 1998, con il confronto tra i migliori americani che militavano nella MLS e le stelle straniere, apparso assai squilibrato e terminato 6-1 in favore degli americani.

Da allora la MLS ha deciso di puntare sul fatto che il calcio, a differenza degli altri sport USA, ha respiro internazionale e che quindi in giro per il mondo c'era ottimo materiale su cui lavorare attraverso l'organizzazione di amichevoli di alto livello. Assai più facile che vedere le stelle della NBA contro il resto del mondo (ma chissà  che un giorno") o quelle della NFL contro le stelle (?) della Canadian League.

Il primo All Star Game con ospite straniero è del 2003, con ospiti i messicani del CD Guadalajara, sconfitti 3-1 nel tutto esaurito dell'Home Depot Center. Un successo per gli organizzatori. Dopo un breve passo indietro al formato East/West nel 2005, la MLS ha messo nel mirino la Premier League, il cui campionato è il più seguito dai tifosi americani. Primo ospite il Fulham dei ragazzi di casa Carlos Bocanegra e Brian McBride, battuto 4-1, e nel 2006 addirittura il Chelsea di Claudio Mourinho, superato per 1-0 con gol di Dwayne de Rosario nell'appena inaugurato Toyota Park. Da dimenticare nel mezzo, nell'agosto 2005, la trasferta a Madrid e la sconfitta per 5-0 subita dalle MLS All Stars, invitate per la XXVII edizione del Trofeo Santiago Bernabéu contro il Real Madrid. Nel 2006 infine, ancora una vittoria, stavolta per 2-0, sul Celtic Glasgow, grazie ai gol dei colombiani Juan Pablo Angel e Juan Toja. Nel 2008 infine, è toccato al West Ham (vittoria 3-2 per le All Stars), con Beckham in campo per la prima volta in un All Star Game e tutte le televisioni presenti per seguirlo. La scelta di giocare contro team stranieri si è quindi dimostrata la migliore sia per i giocatori, motivati dalla grande vetrina e dall'orgoglio di rappresentare un campionato spesso sottovalutato. Attenzione però, perché comunque sempre di un'amichevole parliamo.

Numerose le defezioni quest'anno, a causa del solito incasinamento del calendario MLS (Gold Cup fino a domenica, CONCACAF Champions League in questi giorni). La rosa che sarà  guidata stasera dal coach della Houston Dynamo Dominic Kinnear vede i seguenti nomi.
Portieri, Kasey Keller (Seattle) e Zach Thornton (Chivas USA), che sostituisce l'infortunato Pat Onstad (Houston). In difesa il possente centrale maliano Bakary Soumare (Chicago Fire), Geoff Cameron (Houston Dynamo), i colombiani Wilman Conde (Chicago Fire) e Jhon Kennedy Hurtado (Seattle Sounders FC), e Chad Marshall (Columbus Crew). Tutti centrali, probabile una difesa a tre all'inizio.
A centrocampo molti reduci dalla Gold Cup, quali, Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Davy Arnaud (Kansas City Wizards), l'ottimo Stuart Holden (Houston Dynamo). Con loro Brad Davis (Houston Dynamo), lo svedese Freddie Ljungberg (Seattle Sounders FC), il fantasista argentino, idolo casalingo, Javier Morales e il compagno di squadra Will Johnson (Real Salt Lake). A chiudere, il messicano Cuauhtemoc Blanco (Chicago Fire) in sostituzione di Dwayne de Rosario, impegnato in Champions con Toronto. Assenti anche gli infortunati Guillermo Barros Schelotto (Columbus Crew) e Shalrie Joseph (New England Revolution),
In attacco, ecco Conor Casey (Colorado Rapids), Brian Ching (Houston Dynamo), Landon Donovan (LA Galaxy) – a rischio per un problema fisico, arriverà  solo oggi in Utah – e Fredy Montero (Seattle Sounders FC).
Niente David Beckham ovviamente (ma non troppo, visto il marketing approach al calcio della MLS), che quest'anno ha giocato in America solo due match prima della partita di stasera. Giusto così quindi.

Le MLS All Stars si troveranno di fronte un Everton ancora alla ricerca della forma migliore, e reduci da due sconfitte in tre partite di precampionato. I Toffees del manager David Moyes – che puntano apertamente ad un posto in Champions nella Premier di quest'anno – si presentano con in porta un idolo di casa, Tim Howard, portiere della Nazionale USA, che si troverà  di fronte al suo maestro Keller. In difesa l'ottimo Joleon Lescott e Joseph Yobo, con assente l'indisponibile Phil Jagielka. A sinistra Leighton Baines, stella emergente della squadra, l'anno scorso chiamato anche in Nazionale. in mezzo è il dinamismo dell'australiano Tim Cahill a reggere il tutto, con al suo fianco Phil Neville, gli inserimenti di Marouane Fellaini e la creatività  di Steven Pienaar e Leon Osman sulle ali. Sicuramente il reparto migliore dell'EFC. In attacco invece c'è qualche problema, con Yakubu e Louis Saha entrambi reduci da stagioni piene di infortuni. Di conseguenza molto dipenderà  dal giovane (22 anni) brasiliano Jo, alla sua prima stagione dall'inizio con l'Everton, dove è sbarcato lo scorso inverno, e dove è stato confermato in prestito dal Manchester City con diritto di riscatto a favopre dei Toffees.

Si gioca alle 3.30 del mattino italiane. Per i nottambuli, diretta dalle 3.25 su SKY Sport 1, altrimenti replica giovedì alle 17.00 su SKY Supercalcio.

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