Hideki Matsui, uno slugger per gli Yankees…
Non e' il remake del film sullo sbarco del lucertolone più famoso dei fumetti manga nella Grande Mela, ma il titolo era doveroso visto il soprannome che i giapponesi hanno dato a Hideki Matsui e al fatto che il prossimo anno lo slugger dagli occhi a mandorla avrà casa a New York, sponda Yankees, cioè la squadra più blasonata d'America.
Gli Yankees e Steinbrenner vogliono in questa stagione una pronta rivincita dopo lo smacco dell'eliminazione prematura ai playoff 2002 e, come al solito, lo hanno fatto senza badare a spese. Oltre però a rifirmare i free agents più importanti, due sono state le mosse della dirigenza: presentare ai tifosi dello Yankee Stadium due dei più grandi giocatori non americani che ancora non avessero calcato i diamanti della MLB, cosa che oltre a dare frutti immediati da un punto di vista prettamente tecnico, potrebbe aprire numerose porte al merchandising degli Yankees, già di per se attivo esponenzialmente, ma sempre alla ricerca di nuove risorse da cui attingere.
Ecco spiegati gli ingaggi di Jose Contreras (icona dei pitcher cubani) e di "Godzilla" Hideki Matsui, due rookie molto atipici, che però dovranno dimostrare di sapersi adattare prontamente alla vita americana e al gioco della MLB, anche perché essendo agli Yankees non ci sono possibilità di stagioni di transizione, Steinbrenner spende e spande e vuole vincere subito.
L'arrivo nella Grande Mela dello slugger giapponese completa il vuoto del battitore di potenza proveniente dal Sol Levante, dopo i precedenti arrivi dei suoi connazionali Hichiro Suzuki (battitore di contatto) o Hideo Nomo (pitcher), un battitore capace di essere tremendamente intimidatorio nel box di battuta, cosa che Hichiro non ha, visto la sua predilezione per le valide, ma non per i fuoricampo.
Matsui in Giappone è una stella e le sue statistiche negli 8 anni trascorsi ai Giants nella Japan League parlano chiaro e fanno capire il motivo di tanta popolarità . Fin dal primo anno nella Lega giapponese il 28enne nuovo esterno degli Yankees ha conquistato la platea con statistiche di prim'ordine, homerun e valide in serie, che gli hanno valso il titolo di battitore dell'anno nel 2001 e il titolo di miglior fuoricampist e RBIer per ben 3 volte.
La stagione migliore però è stata l'ultima in cui ha raggiunto la fatidica cifra di 50 home runs, conditi da 107 RBI e da una media di .334 assolutamente incredibile per un battitore di potenza.
Le sue doti sono chiare e parlando di uno slugger capace di avere medie altissime in fatto di fuoricampo e RBI, classico 3°-4° battitore del lineup che può mettere pressione al pitcher viste le sue caratteristiche, che non nascondono anche una certa predilezione per le battute ad ampio raggio come i tripli o i doppi, per consentire alla propria squadra di segnare molti punti pur non battendo dei fuoricampo.
La MLB è tutt'altra cosa rispetto alla Japan League e Matsui l'ha dimostrato ciccando completamente la sfida USA-Japan di qualche mese fa, in cui ha battuto a .161 in 31 apparizioni senza mandare mai la palla oltre la recinzione: i lanciatori delle Major sono di tutto altro calibro rispetto ai connazionali di "Godzilla", ma la dedizione al lavoro dei giocatori del Sol Levante pone dei punti a favore per un miglioramento nel corso del training camp e anche nel corso della lunga stagione del baseball USA.
Gli Yankees gli hanno fatto firmare un contratto di 3 anni per 21 milioni di dollari in totale, ciò vuoldire che Streinbrenner ha fiducia nel giapponese e sa che oltre che in battuta, il giocatore può dare un buon contributo anche in fase di difesa nel ruolo di esterno, oppure potrà essere eventualmente utilizzato come battitore designato, soprattutto nei primi tempi di ambientamento, così da rafforzare un lineup di battuta già di per se devastante come quello degli Yankees.
Il compito di Matsui non sarà facile perché la pressione su di lui sarà alta, in particolar modo nei Bronx-Bomber di quest'anno, pronti con il dente avvelenato ad azzannare qualsiasi avversario, per ritornare la squadra campione della MLB dopo il deludente 2002.
Steinbrenner poi non è un proprietario che ama aspettare e quindi il giapponese dovrà mettercela tutta per conquistare la fiducia della squadra e di coach Joe Torre, fin dalle prime battute dello spring training e nelle amichevoli pre-stagionali molti occhi degli addetti saranno puntati su "Godzilla" per vedere se, dopo Hichiro, un altro giapponese possa sfondare come battitore all'interno della Major League.
Riuscire ad arrivare a solo la metà di quello che Ichiro ha conquistato in termini di popolarità e rispetto all'interno della MLB sarebbe un sogno per Matsui, oltretutto essendo uno slugger e quindi mandato da Torre in campo per aumentare homerun e soprattutto RBI nel lineup, per sopperire alle giornate di scarsa vena di Jeter, William, Giambi e Mondesi.
I NY Yankees puntano a riconquistare il titolo quest'anno e Hideki Matsui potrebbe essere una delle loro armi segrete.