Cuahtémoc Blanco cercherà di guidare il Chicago Fire alla vittoria nella SuperLiga 2009
Prende il via oggi la terza edizione della SuperLiga, il torneo organizzato dalla Soccer United Marketing (braccio business della MLS) insieme alla FMF (la Liga messicana). SuperLiga che però quest'anno appare un po' sottotono rispetto al clamore degli anni passati, e le cui grandi premesse sembrano andare scemando col passare degli anni.
Comunque, a scendere in campo saranno alcuni dei migliori team americani e messicani, e ciò dovrebbe rendere in ogni caso interessante il torneo, vista anche la rivalità fra i team dei due paesi. A differenza delle edizioni precedenti però, mancheranno i team migliori. Da quest'anno infatti, le migliori squadre della MLS e della FMF parteciperanno esclusivamente alla CONCACAF Champions' League, la competizione continentatle riformata l'anno scorso sul modello europeo proprio sulla spinta del successo della prima edizione della SuperLiga (che fu però aiutata dalla presenza di David Beckham). Altri problemi del torneo sono relative sicuramente alla scarso entusiasmo da parte delle squadre messicane, che si trovano ad affrontare una competizione difficile all'estero (si gioca infatti sempre negli USA) e in un period precedente all'inizio del loro campionato. Ma per certi versi ciò rende più equilibrati i match, essendo ovviamente le squadre USA ancora un passo indietro, anche per ragioni relative alla differente struttura della lega (vedi acquisti e salary cap).
Da vedere poi come reagirà il pubblico negli stadi - considerando la crisi economica che attanaglia gli USA e che ha già impattato sull'attendance della MLS - che già l'anno scorso ha dato cenni di disinteresse, specie con una finale tutta americana (vinta da New England su Houston).
Le 8 squadre sono raggruppate in due gironi.
Girone A: Chicago Fire, Chivas USA, San Luis e Tigres UANL
Girone B: New England Revolution, Kansas City Wizards, Santos Laguna, Atlas.
Il Santos Laguna è sicuramente il team messicano più prestigioso tra quelli partecipanti. Ma il fatto che nessuna delle 4 messicane abbia partecipato ai playoff della Liguilla nell'ultimo Clausura 2009 non depone certo a favore del torneo. Aggiungiamo poi che tre su quattro – Santos, Tigres e Atlas - hanno esonerato l'allenatore durante la stagione e la quarta – il San Luis (team con assai poco seguito negli USA) - lo ha fatto a fine stagione. Tanto per far capire la situazione. In realtà secondo le regole alla SuperLiga avrebbe dovuto partecipare il Chivas de Guadalajara, uno dei club più amati del Messico e anche tra i messicani emigrati negli USA, ma il Chivas originale ha preferito non partecipare. Se poi aggiungiamo la recente decisione dell'allenatore dell'Atlas, Ricardo La Volpe, di inviare alla SuperLiga una squadra infarcita di riserve e primavera, preferendo tenere i titolari ad allenarsi in Messico, allora si capisce come il rischio flop sia ssai alto.
Dall'altra parte il problema per i team MLS è invece relative al sovrapporsi di SuperLiga e regular season. Qualcosa di normale per i team messicani come per quelli europei. Meno per squadre, come quelle americane, che dispongono di una rosa assai ridotta e che sono costrette a viaggiare per molte ore in aereo - con annesso fuso orario – per la maggior parte delle trasferte (avranno comunque un mese off per il torneo). E il rischio è quello di perdere terreno nella corsa ai playoff in un momento fondamentale della stagione. Basti pensare come lo scorso anno New England - fino ad allora prima nella MLS - sia crollato dopo la vittoria in SuperLiga. Cosa accadrà a Chicago, Kansas City o alla capolista Chivas USA? Per quanto riguarda l'impegno dei giocatori MLS non abbiamo dubbi però, considerato il montepremi da 1 milione di dollari in rapporto ai magri stipendi.
Diciamo innanzitutto che in un anno che vede i club USA con molti giocatori impegnati tra Confederations Cup, qualificazioni mondiali, Gold Cup e Mondiale Under 20, cui si aggiungono regular season e CONCACAF Champions Cup, tutta questa necessità di un altro torneo nel 2009 non sembrava così sentita. Aggiungiamo poi che questi tornei nati più per far soldi che per altro (a meno che un giorno al Superliga qualifichi per la Copa Libertadores) tendon a fare una brutta fine dopo poche edizioni. Basti pensare alla Royal League scandinava - con squadre di Danimarca, Norvegia e Svezia - durata solo tre edizioni, o l'A3 Champions Cup (Cina, Corea del Sud e Giappone) arrivata a cinque edizioni, o alla Champions araba, sospesa per quest'anno. E il futuro - anche a breve - di SuperLiga e Pan-Pacific Championship (torneo precampionato con team di MLS, Corea del Sud, Cina, Giappone e Australia), non sembra avviato a qualcosa di meglio. Diverso sarebbe - forse - se la SUM puntasse ad un qualcosa di più vicino all'esibizione, magari coinvolgendo squadre come Barcellona, Real Madrid, Chelsea e Milan, che ad esempio quest'estate come in passato saranno in tournée negli USA. Ma sempre di calcio televisivo parliamo. E niente più.
Per chiudere, a proposito di televisione, tutti i match di SuperLiga saranno visibili gratuitamente in diretta su SuperLiga2009.com. Ecco il calendario completo dei match.
Si apre con Chicago Fire vs. San Luis al Toyota Park e Chivas USA vs. Tigres all'Home Depot Center di Carson (CA). Il Fire del messicano Cuauhtémoc Blanco – dopo una lunga serie di 11 match senza sconfitte, è reduce però da 3 battute d'arresto consecutive, che hanno minato alcune sicurezze del gruppo di coach Denis Hamlett. C'è comunque molta fiducia tra i rossi dell'Illinois, che puntano dritti alla vittoria. Nel San Luis a disposizione dell'allenatore Juan Antonio Luna, si punta sui rinforzi Eduardo Coudet e Alfredo Moreno.
Brutto cliente per il Chivas USA – alla seconda partecipazione – che si ritrova di fronter il Tigres, vincitore in passato due volte dell'Interliga (torneo che qulifica alla Libertadores due squadre messicane). Il Chivas arriva però alla Superliga mentre è in testa alla MLS (seppur con un match in più di Houston), e con la miglior difesa del torneo sino a questo momento. Preki si affiderà molto all'esperienza dell'attaccante messicano Eduardo Lillingston, ex proprio del Tigres, ingaggiato quest'anno, ma la squadra sentirà la mancanza del centrocampista Sascha Kljestan e del difensore Jonathan Bornstein, impegnati con la Nazionale USA in Confederations Cup e poi in Gold Cup. Ma il Tigres è insieme al Santos Laguna una delle favorite. L'allenatore Daniel Guzmà¡n presenta la squadra al completo con gli acquisti Fernando Ortiz, il terzino sinistro Edgar Castillo (nato negli USA, ex Satos Laguna), José Alfredo Gonzà¡lez Tahuilà¡n, Javier Saavedra, Gastà³n Fernà¡ndez, David Toledo e l'attaccante Itamar Batista de Jaguares.
Le altre – KC Wizards (ci sarà Claudio “el piojo” Lopez), gli Zorros dell'Atlas, New Englad Revolution e los Guerreros del Santos Laguna (in dubbio l'attaccante colombiano Darwin Quintero e Juan Carlos Mosqueda), scenderanno invece in campo domenica.