Primo gol nella MLS per Fredrick Ljungberg
E tre" Il numero perfetto per alcuni è quantomeno quello più ricorrente nella terza settimana della Major League Soccer 2009. Tre gare ed altrettanti successi per Chivas e Sounders, tre come le prodezze multiple realizzate da Conor Casey (Colorado) e Robbie Findley (RSL).
Il dato sicuramente più sorprendente viene sempre dalla "matricola" Seattle che s'impone sul campo di Toronto per 2-0 grazie alle reti dello svedese Freddy Ljungberg e della prima scelta del Super Draft Steve Zakuani.
La formazione di Sigi Schmid supera con grande autorità ed apparente facilità l'ambizioso team canadese quasi mai pericoloso per la porta dell'ottimo Keller. L'ex portiere della nazionale statunitense firma il successo con una paratona delle sue sulla conclusione dell'argentino Pablo Vitti e mantiene inviolata la propria porta.
Ed è questo un dato da non trascurare, finora i Sounders non hanno incassato alcuna rete nelle tre gare disputate e questo è sicuramente un dato "anomalo" per il torneo, ed inoltre il team dello stato di Washington non ha risentito neppure dell'assenza del colombiano Montero, ufficialmente malato ed indagato per un possibile reato di stalking ai danni di una donna. Toronto ne esce ridimensionata, ed assai amareggiati erano i loro tifosi che hanno iniziato a lasciare delusi gli spalti dello stadio ben prima del triplice fischio finale (direzione in realtà assai mediocre senza favorire nessuna delle due formazioni).
In vetta continuano a veleggiare anche i Chivas di Preki che nel posticipo domenicale mandano al tappeto i Crew campioni in carica che a metà settimana avevano rimediato un poker di reti nel prologo di Salt Lake City. I "goats" firmano il loro successo grazie alle reti di Harris e di Lillingston, intervallate dalla marcatura ospite del difensore inglese Iro che oltre al gol rimedia anche un rosso diretto per un entrataccia su Talley. Con un Sacha Kljestan sottotono, le note positive per Preki giungono dal giovane Gerson Mayen, autore di un'ottima prova e dell'assist per la prima rete che bissa quello della settimana passata. L'oggetto misterioso del roster della passata stagione sembra avere numeri interessanti e già per lui sembra aprirsi un contenzioso tra le selezioni di Usa ed El Salvador, sebbene il ragazzo abbia già vestito la maglia dell'under 20 del ct Tomas Rongen.
Per Robert Warzycha i problemi invece non mancano: la difesa del team dell'Ohio è stata assai imbarazzante al Rio Tinto in settimana, dove la velocità della coppia Findley-Movsisyan ha mandato in crisi il team. Per di più a spianare la strada al team dell'Utah vi ha pensato Will Hesmer con una respinta sfortunata ed un rinvio sciagurato. Neppure l'attacco sembra in grado di pungere nonostante le invenzioni di Schelotto, e forse in Ohio farebbero bene a reperire un rinforzo in queste ultimi giorni di mercato.
Alle spalle delle due capoliste a punteggio pieno, quasi a fari spenti sembrano viaggiare New England e Chicago Fire. Due formazioni sornione ed assai abili a capitalizzare le occasioni in loro favore: ancora inbattute con 7 punti in classifica.
L'ex difensore del Liverpool Steve Nicol continua a far nozze coi fichi secchi, i Revs nonostante il mercato poco appariscente ed una lunga serie di infortuni superano in rimonta Dallas al debutto al Foxboro Stadium. Partita aperta dagli ospiti con Kenny Cooper, prima del pari di Sainey Nyassi (il fratello gemello Sanna milita a Seattle) e del rigore, assai dubbio in verità perché Kenny Mansally sembra accentuare la caduta, che il rientrante capitan Ralston trasforma per la gioia dei fucili dei bostoniani.
I Fire superano di misura i Red Bulls dell'ex coach Juan Carlos Osorio grazie ad una rete del sempre più convincente guatemalteco Pappa e nonostante che dal quarto d'ora del primo tempo fosse rimasta in inferiorità numerica per l'espulsione di John Thorrington. Per di più l'allenatore di Chicago Denis Hamlett può permettersi il lusso di non impiegare neppure part-time il messicano Cuahutémoc Blanco. Che sia in atto una guerra silenziosa tra il tecnico costaricano e il campione messicano non è dato sapersi, l'unica certezza viene dalle parole del fantasista che ha annunciato l'addio ai Fire al termine di questa stagione per tornare in Messico o magari approdare in un altro team (Philadelphia?). Il team newyorkese continua a non convincere: senza Juan Pablo Angel a mascherare i limiti del team e senza la fortuna ad assisterla di fronte ai harakiri di Cepero e di una difesa assai approssimativa. I miracoli, come la finale della passata stagione, sono assai lontani.
In quanto a suicidi presunti o tali basta chiedere ai Galaxy di Bruce Arena, capaci di spianare la strada della rete ai Rapids dopo appena 15" dal calcio d'inizio, e dopo aver ribaltato il risultato con il rookie Omar Gonzalez e con Alan Gordon, perdono per espulsione Dema Kovalenko e subiscono la contro-rimonta da Conor Casey, che si conferma killer designato dei californiano.
In una settimana priva di pareggi, completano il quadro i successi interni di DC e Wizards. Ancora imbattuti i DC che superano di misura i Dynamo grazie alla seconda rete stagionale del brasiliano Luciano Emilio, mentre al CommunityAmerica arriva il primo successo stagionale della formazione di Onalfo che piega per 2-0 gli Earthquakes con le reti di Hohlbein in mischia su azione da corner e con un diagonale de "el Piojo" Claudio Lopez.