Eduardo Sebrango, autore della doppietta vincente contro il Santos Laguna
A volte l'incredibile accade. Altre volte addirittura l'impossibile. Anche se chi conosce il calcio sa che sul singolo match (quasi) nulla འimpossibile. Quello che འcerto འche la la Liga Mexicana འil miglior campionato della CONCACAF, mentre la USL 1st Division non lo འnemmeno degli Stati Uniti, essendo la Major League Soccer il campionato considerato di “prima divisione”à½. Ma tutti questi schemi nella notte di mercoledའsono saltati, una notte in cui tutto ciའche esperti e tecnici avevano previsto འcrollato miseramente. Parla il risultato: Montreal Impact due. Santos Laguna zero. Tutto il resto འnoia.
Nessuno dei due team འapparso in forma. Il Santos era in campo mercoledའper la quarta volta in 11 giorni, ma molti titolari non erano in campo, e la difesa འsembrata a dir poco imbarazzante. Ad aggravare la colpa dei messicani l'avere davanti una squadra tecnicamente inferiore con alle spalle solo poco piའdi due settimane di preparazione e qualche amichevole con squadre di B, C e dilettanti in Italia, e con davanti ben un mese prima dell'avvio della nuova stagione. Ma dopo 5 minuti era l'Impact ad essere in vantaggio, e nonostante il Santos da quel momento abbia dominato (6 tiri contro 3) mai si འreso realmente pericoloso dalla breve distanza. Montreal ha quindi portato a casa il match nello stesso modo in cui lo ha fatto alter volte in questa prima edizione della CONCACAF Champions League, e cioའgiocando un match aggressivo fatto di pressing, difesa granitica (specie nella coppia centrale e nel portiere) e contropiede fulminante.
Fulminante principalmente grazie alla capacitའdell'ormai 35enne attaccante cubano Eduardo Sebrango che ha infilato due volte il portiere piའodiato dagli americani, Oswaldo Sanchez, colpevole in particolare sul secondo gol su cui འuscito in maniera sconsiderata. Al ritorno sarའassai piའdura per i quebeà½ois, ma conta poco. Ciའche conta ora འil risultato del campo.
Chi non ha idea di cosa sia il calcio in Canada, anche a causa dei pessimi risultati della Nazionale della foglia d'acero, si sorprenderའa sapere di come mercoledའil match abbia avuto un'audience televisiva molto alta, con pub pieni di appassionati e con alcuni – quelli del Toronto FC – attentissimi a “gufare”, come in ogni altro paese malato di calcio. Ma anche a rosicare, essendosi resi conto che se Jeff Cunningham non avesse sbagliato un gol incredibile contro Vancouver che sarebbe valso al TFC il Canadian Championship (vinto poi da Montreal), quella di mercoledའsarebbe potuta essere la loro notte. Ma non lo འstata…
Curiosa la reazione della folla dello stadio Olympique di Montreal al fischio finale. Niente esplosioni di gioia o fischi, ma solo un immenso applauso che dའl'idea della consapevolezza della grande impresa compiuta dai giocatori dell'Impact di fronte ai 55.000 e piའpresenti, nuovo record per un torneo CONCACAF. Un numero incredibile per il Canada, tanto piའin pieno inverno, la stagione dell'hockey. Solo altre due partite avevano attirato piའspettatori in Canada: la finale di calcio dei Giochi Olimpici 1976 (71,617 presenti) e il match dei playoff della NASL 1981 fra Montreal Manic e Chicago Sting (58,000). La partita di ieri potrebbe essere un punto di svolta per il martoriato (dalle divisioni fra federazioni provinciali) calcio canadese, e forse Montreal non འstata l'unica vincitrice.
Ma questi sono interrogativi per un altro giorno. Per adesso l'attenzione deve andare al match di ritorno, in cui per l'Impact sarའveramente dura. Perchའandare a giocare in Messico – dove mai nessuna squadra canadese o americana ha mai vinto -, davanti a 20.000 tifosi avvelenati, sarའben altro affare. In ogni caso fare due gol al Santos Laguna senza prenderne rimane un'impresa storica. Ne servirའuna ancor piའgrande la prossima settimana, ma adesso la distanza dalla semifinale di CONCACAF Champions League འdi soli 90', e Montreal parte con un vantaggio rassicurante.
A volte accadono strane cose. Come mercoledའall'Olympique.