Prima della MLS: Seattle

1978, due leggende del calcio inglese a Seattle: Bobby Moore e Mike England

Il soccer prende vita a Seattle nel 1974, anno nel quale la NASL torna dopo 6 anni ad essere una lega realmente nazionale. La squadra prende casa al Memorial Stadium ed è allenata da John Best, che molti a Dallas ricordano per la sfortunata autorete che solo un anno prima ha regalato il titolo agli Atoms. I Seattle Sounders vengono assegnati alla Western Division, con altre tre squadre esordienti, vale a dire Vancouver Whitecaps, Los Angeles Aztecs e San Jose Earthquakes. Nonostante il mancato raggiungimento dei play-off visto il piazzamento al terzo posto del proprio girone in virtù di 10 vittorie, 3 pareggi e 7 sconfitte, il pubblico dei Sounders è uno dei più numerosi, circa 13.454 spettatori presenti ogni domenica alle partite dei loro beniamini, tanto da far registrare il primo tutto esaurito nella storia della NASL, e l'avvenimento si ripeterà  per altre sei volte nel corso dell'anno. L'attaccante John Rowlands mette assieme 10 goal e 8 assist mentre l'inglese David Butler totalizza 10 reti ed 1 assist. Il portiere Barry Watling conquista la vetta della classifica estremi difensori, e assieme a Rowlands viene convocato nella selezione All Stars '74.

Nel 1975, sulla scia dell'arrivo di Pélé a New York, Seattle fa arrivare nello stato di Washington l'inglese Paul Crossley e come colpo di mercato il leggendario difensore gallese Mike England, già  bandiera di Blackburn Rovers e Tottenham Hotspurs, con i quali aveva anche vinto una F.A. Cup nel 1967. Con l'aggiunta dei Portland Timbers (e la rivalità  che ne nascerà  di conseguenza) la Western Division cambierà  nome in Pacific Division. I Seattle Sounders registrano un incremento di pubblico arrivando a 16.826 spettatori, e con 15 vittorie e 7 sconfitte si piazzano secondi dietro ai Portland Timbers, che tra le altre cose li elimineranno dalla corsa al titolo sconfiggendoli per 2-1 ai supplementari. Con 9 reti e 5 assist Rowlands è ancora una volta il capocannoniere sociale, il portiere Watling si piazza al secondo posto della sua classifica. Mike England e il centrocampista Arthon Griffiths vengono convocati tra gli All Stars '75.

Nel 1976 i Seattle Sounders si spostano nell'appena inaugurato Kingdome – ufficialmente King County Domed Stadium – imponente complesso sportivo casa tralaltro dei Seattle Seahawks e dei Seattle Supersonics, demolito nel 2000 e sostituito dal Qwest Field, costruito sulla stessa area. Per rendere la squadra più competitiva vengono acquistati il centrocampista scozzese Dave Smith, l'inglese Harry Redknapp, anche lui centrocampista e già  in forza a West Ham e Bournemouth, e il portiere candese Tony Chursky, mentre Paul Crossley lascia l'Emerald City. Ma il colpo di mercato che porterà  l'attenzione dei media sui Sounders è l'acquisto della leggenda britannica Geoff Hurst, l'autore del famoso goal-non goal durante la finale di Coppa del Mondo tenutasi nel 1966 in Inghilterra che aveva prestato servizio nel West Ham durante i suoi anni migliori finendo poi nello Stoke City e nel West Bromwich Albion. Hurst era al momento svincolato, per cui i Sounders non dovettero nemmeno pagare per l'acquisto del cartellino, ma questo avrebbe dovuto far ragionare i dirigenti sia dei Sounders che delle altre franchigie NASL, a dimostrazione che gran parte di campioni che accettarono al tempo di giocare nella lega pro americana avevano già  passato i loro anni migliori e, come nel caso di Hurst non erano più ricercati nella loro madrepatria. Il debutto del decotto fuoriclasse inglese nella NASL sul campo dei St Louis Stars verrà  tramesso in diretta televisiva, ma all'atto pratico Geoff Hurst mise a segno solo 8 reti e 4 assist, ed avrebbe lasciato Seattle alla fine dell'anno. Nonostante la resa sotto le aspettative di Hurst, con 14 vittorie e 10 sconfitte i Seattle Sounders conquistano il secondo posto della Western Division, sospinti da 23828 spettatori. Gordon Wallace è l'attaccante più prolifico dei Sounders con 12 reti e 4 assist e Tony Chursky è primo nella classifica portieri, ciononostante sarà  Arnie Mausser e non lui ad essere convocato tra gli All Stars '76, dove ancora una volta figura per Seattle Mike England. Durante i play-off i Sounders avanzano sconfiggendo di misura i Vancouver Whitecaps, ma cadranno nel secondo turno sconfitti dai Minnesota Kicks per ben 3 reti a 0.

Nel 1977 John Best lascia la panchina per Jimmy Gabriel, che diventa così giocatore/allenatore. Paul Crossley torna a Seattle ed arrivano con lui altri giocatori inglesi, quali Mel Machin, che conclude proprio a Seattle la sua carriera, il centrocampista Micky Cave, che già  aveva giocato negli Usa in forza ai Los Angeles Skyhawks nella ASL, Steve Buttle e l'attaccante scozzese Jocky Scott. Conclude la carellata di nuovi arrivi l'esordiente canadese Ian Bridge, che presenzierà  con la Nazionale canadese nella Coppa del Mondo 1986 tenutasi in Messico. Con 14 vittorie e 12 sconfitte Seattle stenta in campionato, piazzandosi al terzo posto della Western Division, ma ancora una volta si registra un aumento degli spettatori al Kingdom, 24.228 presenze. Durante i play-off, i Sounders sembrano revitalizzati, e dopo aver eliminato Vancouver per 1-0, approda in finale dopo aver eliminato i Minnesota Kicks in una duplice sfida terminata 2-1 ai tempi supplementari e 1-0 ed i Los Angeles Aztecs, sbaragliati in semifinale coi risultati di 3-1 e 1-0. Al Civic Stadium di Portland, una folla di 35.000 persone assiste ed un' avvincente sfida per il soccer bowl che viene sbloccata dai Cosmos quando Steve Hunt ruba la palla al portiere Tony Chursky ed insacca il rete l'1-0. Seattle riesce nel secondo tempo a pareggiare ma un colpo di testa di Chinaglia nelle battute finali regala a Pélé e soci il Soccer Bowl '77, così che il brasiliano possa ritirarsi aggiungendo il titolo finale al suo già  ricco palmares. Micky Cave è capocannoniere sociale con 12 reti e 6 assist, Jim Mc Allister è nominato rookie of the year, Mike England e Mel Machin figurano nella selezione All Stars '77. Dal punto di vista delle amichevoli internazionali risulta una partita con il Santos disputata il 1 ottobre 1977 e vinta dai brasiliani per 2-0.


1977 NASL Playoff Highlights

Nel 1978 la squadra non subisce grossi sconvolgimenti, il ritiratosi Mel Machin viene sostituito da un altro decotto eroe di Inghilterra '66, il difensore inglese Bobby Moore, che già  aveva giocato nella NASL coi San Antonio Thunder. L'apporto di Moore non sarà  determinante per i Sounders, anche perché totalizzerà  solo 7 presenze. Seattle stenterà  in campionato totalizzando 15 vittorie e 15 sconfitte, e verrà  eliminata dai play-off al primo turno per opera dei Cosmos, che asfaltano i Sounders col risultato di 5-2. Il pubblico, ancora con l'amaro in bocca per la finale persa l'anno passato e per il mediocre andamento durante l'anno in corso, registra una leggera flessione attestandosi sui 22.578 paganti. Micky Cave totalizza 13 reti e 6 assist e Mike England è ancora una volta convocato nella formazione All Stars.

Al termine della stagione Bobby Moore lascia il calcio giocato e con lui lascia Seattle anche Dave Gillet. Arrivano Frank Burton, Alan Hudson, centrocampista inglese già  stella di Chelsea, Stoke City e Arsenal, e John Impey, avuto in prestito stagionale dal Bournemouth. Nonostante i nuovi arrivi i Sounders non centrano i play-off, in virtù del terzo posto ottenuto nella Western Division con un cammino stagionale composito di 13 vittorie e 17 sconfitte. Gli spettatori caleranno ancora attestandosi sui 18.997 paganti.

Al termine di questa stagione fallimentare Jimmy Gabriel lascia la guida dei Sounders, che per la prima volta dopo tanto tempo non hanno nessun giocatore convocato tra gli All Stars. Assieme a lui lasciano Seattle Paul Crossley, Mike England, John Impey, Tommy Jenkins ed Harry Redknapp, così come l'americano Jimmy McAlister, venduto ai Toronto Blizzard. Arrivano l'esordiente americano Jeff Stock, in arrivo dal club giovanile Northpoint Royals, il difensore inglese David Nish, prelevato dai Tulsa Roughnecks centrocampista scozzese Michel Hutchinson, avuto in prestito dal Coventry City,l'attaccante Alan Hinton, un tempo stella di Wolverhampton, Derby County e Nottingham Forest, assieme ad un altro attaccante inglese, Roger Davies, che oltre ad aver giocato in Inghilterra aveva già  giocato all'estero con la maglia dei belgi del Club Brugge. Tra i pali il tedesco-canadese Jack Brand succede al connazionale Tony Chursky, e Jeff Bourne, inglese già  conosciuto negli Usa per aver vestito le maglie di Atlanta Chiefs e Dallas Tornado viene anche lui acquistato dai Sounders. Da ricordare anche l'anglo-scozzese Bruce Rioch, che prima di approdare alla corte dello Zio Sam aveva militato nel Luton Town, ma anche in Aston Villa, Derby County ed Everton. Concludono la pletora di nuovi arrivi l'inglese Roy Greaves,e l'attaccante americano Mark Peterson, anche lui proveniente dai Northpoint Royals, mentre la panchina viene affidata ad Alan Hinton, che nel 1980 sarà  giocatore ed allenatore,e resterà  in panchina fino al 1982. Con la formazione sostanzialmente rivoluzionata i Sounders sembrano risorti, e con 25 vittorie all'attivo e solo 7 sconfitte. Il pubblico torna quello delle grandi occasioni, ben 24.246 presenze al Kingdom. Con 25 reti ed 11 assist Roger Davies è terzo in classifica marcatori, e Jack Brand conquista la vetta della classifica riservata ai portieri. Roger Davies è sia convocato nella formazione All Stars '80 che nominato MVP, e Alan Hinton ottiene il premio di Coach of the year. Altro giocatore di Seattle convocato tra gli All Stars è il sopraccitato Bruce Rioch. Durante i play-off Seattle elimina in doppia sfida i Whitecaps di Vancouver con i risultati di 2-1 e 3-1, mentre nel turno successivo è Los Angeles a prevalere su Seattle, vincendo la prima sfida per 3-0 ma perdendo nello stato di Washington per ben 4-0. Si rende necessario un mini-game che verrà  vinto da Los Angeles per 2-1 agli shoot-out.

Al termine della stagione Alan Hinton si ritira dal calcio giocato e Tommy Hutchinson torna in Gran Bretagna, arrivano il difensore centrale Kevin Bond dal Norwich City, il centrocampista offensivo Stan Cummings, già  conosciuto negli Usa per aver indossato la maglie dei Minnesota Kicks nel 1977 ed aver giocato in Inghilterra con Middlebrough e Sunderland, il centrocampista del Steve Daley dal Manchester City, il difensore centrale Shaun Elliott, anche lui inglese,ed il portiere Paul Hammond, già  di Tampa Bay Rowdies, Houston Hurricane e Houston Summit nella MISL In campionato Seattle stenta, concludendo la regular season al quarto posto della Northvest Division con 15 vittorie e 17 sconfitte, ed una media spettatori calata ancora a 18.224 paganti, la più bassa fino al allora registrata, ma in virtù del controverso sistema di punteggio in voga nella NASL, la squadra della Emerald City riesce a disputare i play-off contro i Chicago Sting, che vincono la prima gara per 3-2. Il ritorno tra le mura amiche del Kingdom si conclude col risultato di 2-0 per i Sounders, ma la gara successiva a Chicago da ragione alla formazione di casa con lo stesso risultato del primo match. La stagione indoor sarà  anche peggiore, con la squadra ultima nella Western Division con 9 vittorie e 9 sconfitte, seguita mediamente da 6.751 tifosi. La franchigia di Seattle si consola però con la prestigiosa Trans-Atlantic Challenge Cup, battendo gli inglesi del Southampton per 3-1 davanti ai 22449 spettatori accorsi al Kingdom il 10 Luglio del 1981. Quattro giorni dopo è il Celtic Glasgow a soccombere per 2-1 per la gioia dei 20.486 presenti. La finale viene giocata contro i New York Cosmos al Giant Stadium, davanti a 40.000 spettatori quasi tutti tifosi dei Cosmos, ma i Seattle Sounders riescono grazie al 3-3 ottenuto sul campo a portarsi a casa la coppa.

Finita la stagione 1981, Bruce Rioch, David Nish, Shaun Elliott, Jeff Bourne, Stan Cummings e David Bond fanno le valige. Prendono il loro posto l'americano Benny Dargle, gli inglesi Ray Evans, Peter Ward, il centrocampista Gary Mills, acquistato dal Nottingham Forest, e Kenny Hibbit, anche lui centrocampista avuto in prestito dal Wolverhampton. Con 18 vittorie e 14 sconfitte i Sounders si piazzano al primo posto della Western Division, ma il pubblico, cosa purtroppo comune in una NASL sull'orlo del fallimento che averrà  solo due anni più tardi, diminuisce fino a toccare le 12.539 unità . Nel primo turno dei play-off i Sounders sbaragliano Toronto per 4-2, ma la trasferta in Canada si conclude con una sconfitta per Seattle per 2-1, rendendo così necessario lo spareggio che verrà  vinto dalla squadra dello stato di Washington ancora una volta per 4-2. La sfida successiva è contro gli Strikers di Fort Lauderdale, che vincono in Florida per 2-0, ma tra le mura amiche del Kingdom, i Seattle Sounders vincono per 4-3 al termine di una gara combattutissima e finita ai tempi supplementari. I Sounders espugnano Fort Lauderdale nella gara successiva vincendo in Florida di misura, staccando così il biglietto per il soccer bowl '82 che si tiene a San Diego, dove Seattle incontra ancora una volta i Cosmos, che la spunteranno davanti ai 22634 spettatori vincendo 1-0 grazie ad un goal di Giorgio Chinaglia, una delle poche emozioni di una partita prevalentemente difensiva. Peter Ward è terzo in classifica marcatori con 18 reti e 13 assist, Mark Peterson totalizza invece 17 reti e 5 assist. Paul Hammond figura al terzo posto della classifica portieri, mentre Peter Ward, oltre che essere convocato nella formazione All Stars '82 viene anche nominato MVP. La squadra della Emerald City comunque si consola con la vittoria del prestigioso Europac Tourneament, battendo in ordine l'Hajduk Split per 3-0 il 17 Maggio 1982, e successivamente il Manchester United con lo stesso risultato appena tre giorni dopo. Rimane da giocare l'ultima partita contro i Vancouver Whitecaps in Canada, con la franchigia di Vancouver che in caso di vittoria può mettere le mani sul trofeo. Entrambe le squadre partono a razzo, ma è Seattle a passare in vantaggio al 27' con goal dell'americano Jeff Stock, mentre il pareggio dei canadesi avviene ad opera dell'inglese Peter Beardsley al 69'. Il pareggio fa si che per differenza di punti siano i Sounders ad aggiudicarsi così la prestigiosa coppa.

Frank Burton, Steve Buttle, Jack Brend, Roger Davies, Roy Greaves, Paul Hammond, Kenny Hibbit e Nicky Reid lasciano i Sounders al termine della stagione NASL '82. Arrivano lo scozzese John Bain, centrocampista acquistato dai Portland Timbers, ritorna l'inglese Dave Butler, come inglese è il portiere Joe Corrigan, a lungo tra i pali del Manchester City. Concludono la lista dei nuovi arrivi l'attaccante inglese David Kemp ed il connazionale Tony Powell, quest'ultimo difensore. La panchina viene affidata all'allenatore inglese Laurie Calloway, ma sotto la sua gestione i Sounders si piazzano al terzo posto della Western Division con 12 vittorie e 18 sconfitte, mancando così i play-off. La media spettatori crolla a 8.317 presenze ed al termine della stagione i Sounders falliscono, precedendo la NASL di un solo anno.

La fine dei Seattle Sounders non coincide però con la fine del soccer nell'area di Seattle. Nel 1985 nasce nella Western Soccer Alliance un nuovo sodalizio chiamato F.C. Seattle, che gioca le partite casalinghe al Memorial Stadium, già  casa dei Sounders durante le stagioni 1974 e 1975. Le altre squadre che partecipano alla nuova lega semipro sono Victoria Riptide (che si ritirerà  a fine campionato), F.C. Portland e San Jose Eartquakes, che vinceranno il titolo. Le squadre si affrontano due volte, una in casa ed una in trasferta, in più vengono disputate alcune partite contro la nazionale canadese e gli Edmonton Brickmen, con risultati valevoli per la classifica,oltre che col Santos e lo Sporting Lisbona, che entrambe in tournée prendono il posto di Aston Villa e West Bromwich Albion perchè causa bando della FIFA a tutte le squadre inglesi, Nazionale esclusa, ad oltrepassare i confini della madrepatria, a seguito della tragedia avvenuta allo stadio Heysel di Bruxelles non possono venire negli Usa. Seattle vince 3 partite, ne perde 3 e ne pareggia una piazzandosi al terzo posto. Non è dato di sapere chi giocasse in quella squadra né l'affluenza media della WSA, si sa solo che durante la prima partita disputatasi al Civic Stadium di Portland erano presenti circa 2906 persone. Nel 1986 la WSA si espande, includendo Edmonton Brickmen, Los Angeles Heat, Hollywood Kickers e San Diego Nomads, mentre la squadra di Seattle cambia nome in Seattle Storm. Hollywood si laurea campione, Seattle si piazza al terzo posto. Nella classifica vengono contate anche alcune partite disputate contro Manchester City e Dundee FC. Dennis Gunnle mette assieme 7 reti ed 1 assist, e Jeff Koch è secondo in classifica portieri. Nel 1987, in una lega ridotta di numero per la defezione di Edmonton, che si è unita alla CSL, Seattle arriva seconda dietro San Diego, con 5 vittorie, 5 sconfitte ed 1 pareggio. Nei play-off però sono i San Jose Earthquakes a prevalere sui Seattle Storm per 3-0. Geoff Wall è capocannoniere sociale con 4 goal e 4 assist. Jeff Koch si piazza ancora una volta secondo nella sua classifica.

Nel 1988 viene introdotto un nuovo sistema di punteggio e viene soppresso il pareggio, sostituito dai rigori. I Seattle Storm vincono dieci volte e perdono solo due partite, piazzandosi così al primo posto. La finale arride agli Storm che si aggiudicano il titolo battendo i San Jose Earthquakes per ben 5 reti a 1. Eddie Henderson è l'attaccante più profilico con 5 reti e 4 assist, Jeff Koch è finalmente primo in classifica portieri e Grant Gibbs, Jeff Stock, vecchia conoscenza della NASL, Peter Hattrup e lo stesso Henderson sono convocati nella formazione All Star WSA. Al termine della stagione i Seattle Storm effettuano un tour in Inghilterra, dove affrontano Sunderland, Lincoln City, Hull City, Oldham e Middlesbrough, prevalendo per 2-1 su questi ultimi.

Nel 1989, in una WSA che si espande ad 8 squadre e si divide in due conference e cambia nome in WSL, gli Storm non si ripetono e con 10 vittorie e 6 sconfitte arrivano terzi nella North Division mancando così i play-off. Henderson si ripete con lo stesso numero di reti ed assist, e viene convocato anche nel 1989 tra gli All Stars. Nel 1990, nasce la APSL, risultato della fusione tra ASL e WSL, primo e per molti versi fallimentare esperimento di creazione di un campionato pro soccer nazionale dopo la fine della NASL. I Seattle Storm vengono assegnati alla North Division all'interno della WSL Conference assieme a Colorado Foxes, Portland Timbers, San Francisco Bay Blackhawks e Salt Lake Sting. Con 10 vittorie e 10 sconfitte i Seattle Storm arrivano ultimi nella regular season, ed al termine della stagione falliscono, come molte squadre che avevano preso a parte al campionato APSL. Unica nota positiva le 9 reti e i 3 assist dell'italo-americano Scott Benedetti.

Nel 1994 però una nuova cordata di imprenditori riporta il soccer a Seattle, scegliendo un nome che negli appassionati riporta la memoria agli antichi fasti, resuscitando così i mitici Seattle Sounders undici anni dopo dal loro fallimento. La squadra è allenata da Alan Hinton, che già  si era seduto sulla panchina dei Sounders ai tempi della NASL. La squadra prende casa al Memorial Stadium, così come avevano fatto i Seattle Storm ed i Sounders della NASL, giocando però anche alcune partite al Tacoma Dome. La regular season vede i neonati Sounders al comando della APSL con 14 vittorie e 6 sconfitte,aggiudicandosi così la Commissioner Cup, non male per un expansion team. Durante le eliminatorie Seattle cade per 2-0 in casa dei Colorado Foxes, rifacendosi però ampiamente in casa asfaltando la franchigia di Denver per 4-1. Saranno però le volpi del Colorado a passare il turno vincendo la sfida successiva in casa agli shoot-out per 1-0. Chance Fry, terzo in classifica marcatori con 11 reti e 4 assist, il portiere Marcus Hanneman, primo tra gli estremi difensori, e il centrocampista Shawn Medved sono convocati nella formazione All Stars. Nella stagione successiva, con 13 vittorie e 5 sconfitte i Sounders finiscono al secondo posto dietro Montreal, seguiti mediamente da 4571 spettatori. Nei play-off il sodalizio di Seattle vince di misura sui Vancouver 86ers, e si ripete in Canada vincendo ancora di misura sebbene agli shoot-out. In finale sarà  il turno degli allora Atlanta Ruckus (ora Silverbacks) di affrontare Seattle. Invero il primo match arride alla compagine georgiana che riporta una vittoria agli shoot-out per 2 reti a 1. Seattle però non si perde d'animo e sbaraglia i Ruckus col risultato finale ed inconfutabile di 3-0. La sfida finale si gioca ancora ad Atlanta ed ancora una volta terminerà  agli shoot-out, saranno però questa volta i Seattle Sounders a prevalere, beffando i Ruckus con lo stesso risultato con il quale avevano vinto all'andata. E' il primo trionfo nazionale di Seattle, che non era mai riuscita a vincere un titolo ai tempi della NASL, pur arrivando due volte in finale. Peter Hattrup è capocannoniere di lega con 11 reti e 8 assist, Marcus Hanneman è ancora il portiere migliore della A-League (così è stata ribattezzata la APSL -ndr-) ed entrambi vengono convocati nella selezione All Stars, ma Hattrupp viene anche onorato del titolo di MVP della stagione. Al termine della stagione Hinton lascia la panchina dei Sounders, il suo posto viene preso dall'americano Neil Megson. Lasciano Seattle anche lo scozzese Dominic Kinnear, che diventerà  negli anni a venire vincerà  due MLS Cup da coach con la Houston Dynamo, così come l'attaccante Peter Hattrup, attratto dalle sirene della neonata MLS. In campionato Seattle conclude la stagione al terzo posto, con 12 vittorie ed 11 sconfitte, nei play-off però la squadra, che un poco aveva stentato in campionato comincia bene sconfiggendo tra le mura amiche i Colorado Foxes per 1-0, anche se il ritorno, disputatosi a Denver, vedrà  le volpi del Colorado sbaragliare i Sounders per 2-0. La sfida conclusiva però vedrà  Seattle vincere per 3-0 in casa, conquistando così la finale dove conquisterà  il titolo sconfiggendo per 2-0 i Rochester Rhinos, conquistando così il secondo titolo consecutivo. Il difensore Dave Webber è convocato nell'All A-League Team.

Alla fine dell'anno la A-League chiude i battenti, ma la vecchia USISL Select League ne prende il posto, cambiando nome in A-League e assorbendo le squadre che fino a quel momento vi avevano militato. Arriva il portiere Preston Burpo, prelevato dai Boston Storm, mentre Jason Farrel lascia Seattle per tentare l'avventura indoor nei Kansas City Attack. Anche il portiere Marcus Hahnemann lascia Seattle per unirsi ai Colorado Rapids. Da segnalare anche il ritorno di Peter Hattrup dopo 7 partite giocate con la maglia degli allora Dallas Burn nella MLS. Nella nuova lega Seattle viene assegnata alla Pacific Division, dove conclude la stagione al secondo posto con 18 vittorie e 10 sconfitte. I play-off cominciano bene per i Sounders, primo turno agevolmente superato con doppia vittoria sui Colorado Foxes per 3-0 e 2-0. Nella sfida successiva però i Vancouver 86ers suonano la sveglia a Seattle con un secco 3-0. Il ritorno si conclude con una vittoria di misura per la compagine dello stato di Washington, occorrerà  quindi un mini-game che i canadesi vinceranno per 2-1 agli shoot-out. Con 20 goal e 4 assist Mark Baena è secondo in classifica marcatori, bene anche Michael Galley, con 10 reti e 7 assist, mentre il portiere Dusty Hudock viene nominato goalkeeper of the year e viene convocato, assieme al difensore Mark Watson nell'All A-League Team. Al termine della stagione Chance Fry, bandiera della squadra in quanto ne aveva fatto parte nel 1983, ultimo anno di militanza nella NASL ed aveva poi giocato coi Seattle Storm lascia il calcio giocato. Viene prelevato dalla Universtity of Washington il centrocampista Ian Russell. I Sounders, sospinti dal capocannoniere di lega Mark Baena, 24 reti e 5 assist per lui, arrivano secondi nella Pacific Division con 18 vittorie e 10 sconfitte. Nei play-off si vendicano dell'eliminazione subita l'anno precedente ad opera dei Vancouver 86ers tagliandoli fuori dai giochi sconfiggendoli tra le mura del Memorial Stadium per 2-1. Durante il secondo turno però saranno i Minnesota Thunder a sbarazzarsi dei Sounders sconfiggendoli per 2-1 sia in casa che in trasferta. Oltre che vincere il premio come top scorer, Mark Baena è nominato MVP '98 e viene anche quest'anno convocato nell'All A-League Team, ma vale la pena di ricordare anche i 12 centri e i 4 assist di Patrick Beech.

All'inizio della stagione 1999 viene prelevato dagli Spokane Shadow il difensore Craig Waibel. Il campionato si conclude per Seattle al terzo posto, con 19 vittorie e 9 sconfitte, Niall Thompson è capocannoniere di lega, con 20 reti e 7 assist, secondo è Mark Baena che pur avendo lo stesso numero di reti, ha un assist in meno. Ian Russell mette assieme 14 reti e 8 assist. I play-off cominciano ottimamente per Seattle, con una goleada contro Orange County, 6-3 il risultato finale. Nel turno successivo però i Sounders devono purtroppo ritornare sulla terra, in quanto vengono annichiliti dai San Diego Flash con un sonoro cappotto, 6-0 il risultato finale. Sia Niall Thompson che Mark Baena sono convocati nell'All A-League Team. Al termine della stagione '99, Ian Russell viene ceduto ai San Jose Earthquakes, mentre Mark Baena si unisce ai San Diego Flash. Anche Peter Hattrupp lascia un'altra volta Seattle per tentare l'avvenuta indoor nei Milwakee Wave. Dall'Oregon State University viene prelevato l'attaccante Greg Howes, che grazie ai suoi 17 goal e 7 assist si guadagna il premio di rookie of the year. Seattle arriva prima nella Pacific Division, con una media di 18 vittorie, 7 sconfitte e 3 pareggi, saltando così il primo turno dei play-off. E' comunque Milwakee ad eliminare i Sounders vincendo per 2-1 sia in casa che nella Emerald City. Oltre a Greg Howes vale la pena di ricordare i 16 goal e 9 assist di Darren Sawatzky, che viene anche convocato nell'All A-League Team. L'allenatore Neil Megson, che lascia a fine stagione, è nominato coach of the year. Jason Farrel ritorna dopo aver giocato sia nelle varie leghe indoor che nella MLS con la maglia dei Columbus Crew. La gestione di Bernie James, che sarà  coadiuvato dal cavallo di ritorno Peter Hattrupp, sarà  purtroppo sfortunata, i Seattle Sounders, sotto la sua gestione tecnica si piazzeranno quinti nella Western Conference, con un cammino di 13 vittorie, 12 sconfitte ed un pari. L'unica nota positiva sono gli 11 centri ed i 7 assist di Leighton O'Brien. James lascia alla fine dell'anno, al suo posto arriva Brian Schmetzer, tutt'ora alla guida del club nella MLS come secondo di Sigi Schmid. Peter Hattrupp al termine della stagione lascia il calcio giocato. Arriva dai Los Angeles Galaxy l'hawaiano Brian Ching, e ritorna ai Sounders il centrocampista Jason Farrell.

Grazie ai nuovi acquisti e nuova direzione tecnica, i Sounders rinascono e conquistano la vetta della Pacific Division con 23 vittorie, 1 pareggio e quattro sole sconfitte. Il 2002 è anche l'anno in cui la franchigia di Seattle comincia a giocare alcune partite al Qwest Field. La prima in assoluto si terrà  il 28 Luglio 2002 davanti ad un pubblico di 25000 persone. Brian Ching mette a segno 16 reti ed 8 assist, dietro di lui Leigthon O'Brien con 13 goal ed 11 assist. Torna a farsi sentire anche Darren Sawatsky, 9 marcature 10 assist per lui. I play off però finiscono, parafrasando un'espressione latina "a coda di pesce", doppia sconfitta contro i Vancouver Whitecaps, 2-0 a Seattle e ben 6-2 in Canada. Leighton O' Brien è MVP '02, Brian Schmetzer è coach of the year, e O'Brien, Gregor e Ching vengono convocati nella selezione Top 11 della lega. Nel 2003 arriva a Seattle l'attaccante americano di origine messicana Hercules Gomez, che prima di approdare a Seattle aveva giocato in Messico con Puebla, Cruz Azul e Aguila Blanca de Pueblas, mentre negli Usa aveva vestito in precedenza le maglie di San Diego Gauchos e San Diego Sockers. Andrew Gregor lascia temporaneamente la città  del grunge durante il riposo stagionale per prestare i propri servigi alla franchigia indoor dei Cleveland Crunch. La perdità  più grossa è però Brian Ching, che lascia i Sounders per vestire la casacca dei San Jose Earthquakes. Nonostante questa importante defezione Seattle riesce, grazie al collettivo, ad arrivare ancora una volta prima nella Pacific Division, con 16 vittorie, 7 sconfitte e 5 pareggi. Durante i play-off Seattle pareggia entrambe le partite contro i Vancouver Whitecaps per 0-0 e 1-1, sarà  la lotteria dei rigori ad essere benevola con la Emerald City che passa il turno battendo i canadesi per 6-5. In semifinale sono ancora i Minnesota Thunder a prevalere su Seattle vincendo di misura sia in casa che tra le mura del Qwest Field. Il portiere Rich Cullen si piazza al secondo posto, Andrew Gregor e Danny Jackson sono convocati negli All Stars.

Al termine della stagione 2003 Gomez lascia Seattle per militare nei Los Angeles Galaxy. Durante il campionato 2004, l'ultimo della A-League sotto tale nome (diventerà  USL 1 l'anno successivo) i Seattle Sounders stentano in campionato,nonostante l'arrivo del brasiliano Welton, già  di New England Revolution, Los Angeles Galaxy e Miami Fusion, che metterà  assieme un magro bottino di 5 goal e 10 assist. La stagione dei Sounders si conclude con un mediocre quarto posto nella Western Conference in virtù di 13 vittorie, 11 sconfitte e 4 pareggi, abbastanza però per entrare nei play-off. Come visto altre volte, la squadra sembra aver cambiato pelle, e dopo aver perduto la prima contro i Portland Timbers per 2-1, si riscatta eliminando i rivali di sempre sconfiggendoli al Qwest Field per 2-0, passando il turno per differenza reti. Successivamente tocca a Vancouver di essere l'agnello sacrificale di Seattle, che vincendo la prima di misura e pareggiando la successiva col risultato finale di 1-1 conquista la finale, che purtroppo per le orche di Seattle avrà  un sapore amaro, perché saranno gli Impact de Montreal a portarsi a casa il titolo 2003 sconfiggendo gli americani per 2-0. Per la prima volta dopo molto tempo nessun giocatore di Seattle è insignito di alcun premio né viene convocato tra i migliori giocatori dell'annata, né tantomeno figura nella classifica dei marcatori.

Il 2005 è però l'anno della riscossa per la squadra di Seattle. Tra i nuovi arrivati, oltre il difensore nazionale portoricano Taylor Graham, prelevato dai Kansas City Wizard, figura il cubano Maikel Galindo, che ha abbandonato il ritiro della nazionale cubana dopo la Gold Cup disputatasi negli Usa ed ha ottenuto lo status di rifugiato politico. Conclude i nuovi arrivi il figliol prodigo Andrew Gregor. Il campionato si conclude per Seattle al quarto posto, 11 vittorie, 11 sconfitte e 6 pareggi. Durante la prima fase di eliminatorie i Sounders eliminano facilmente Portland vincendo sia all'andata che al ritorno, 1-0 e 2-0. Le semifinali hanno ancora una volta il gusto della vendetta in quanto sulla loro strada si ripresentano gli Impact de Montreal. Il destino stavolta dice bene alla capitale dello stato di Washington che elimina i québequois pareggiano la prima partita col risultato di 2-2 e vincendo la gara di ritorno per 2 goal a 1. La finale, presa l'anno prima contro Montreal, viene invece questa volta vinta ai calci di rigore contro i Richmond Kickers, dopo che i tempi regolamentari e supplementari erano terminati con il risultato di 1-1. 4-3 è il risultato finale e Seattle porta così a casa il suo terzo titolo. Preston Burpo è il secondo miglior portiere della USL 1 e Taylor Graham è tra i convocati nell'All League Team, oltre che essere nominato defender of the year, ma dopo questa strepitosa stagione cederà  alle sirene della MLS finendo nei New York Red Bulls, così come Preston Burpo, che si stabilisce invece a Los Angeles sponda Chivas Usa. Welton appende gli scarpini al chiodo.

L'annata 2006 sarà  una delle peggiori per Seattle, che con 11 vittorie, 13 sconfitte e 4 pareggi si piazza proprio a centro classifica della USL 1 mancando così i play-off. Di buono ci sono le 18 reti ed i 3 assist del rookie of the year Cam Weaver, prelevato dalla Seattle University e secondo in classifica marcatori, e la Cascadia Cup, competizione tra le squadre rivali tra loro Settle Sounders, Portland Timbers e Vancouver Whitecaps. Purtroppo per i tifosi dei Sounders, Cam Weaver lascia gli Usa per andare a giocare in Norvegia, vestendo la casacca dell'FK Haugesund. Anche Maykel Galindo lascia Seattle per seguire l'ex compagno di squadra Preston Burpo nei Chivas Usa. Andrew Gregor viene anche lui venduto, peraltro agli arci rivali Portland Timbers. Dalla Francia arriva però l'attaccante Sébastien Le Toux, che si rivelerà  di vitale importanza per la squadra, con lui arriva un altro francese, Roger Levesque. Seattle conquista la vetta della classifica con 16 vittorie, 6 pareggi e altrettante sconfitte, Le Toux è secondo in classifica marcatori con 10 reti e 2 assist e viene nominato MVP del torneo. Bene anche Levesque con 8 reti e 5 assist. Nelle eliminatorie Seattle ha gioco facile coi Carolina Railhawks, doppiamente battuti coi risultati di 2-0 e 1-0, e successivamente elimina i Puerto Rico Islanders vincendo la prima gara col risultato di 2-1 e pareggiando in trasferta 1-1, conquistando così la finale dove Seattle sbaraglierà  inconfutabilmente gli Atlanta Silverbacks vincendo per 4-0. Oltre il titolo USL 1 va aggiunta la seconda Cascadia Cup consecutiva e il 5-1 rifilato durante i quarti di finale di Us Open Cup ai Colorado Rapids.

Il 13 novembre 2007 viene dato l'annuncio ufficiale che Seattle ospiterà  nel 2009 una franchigia MLS, surclassando così Philadelphia che tutti vedevano come favorita tra le nuove possibili expansion franchises. La notizia viene accolta con gioia dai tifosi dei Sounders ma dopo poco tempo la gioia lascia spazio alle perplessità , in quanto si vocifera che la nuova squadra non avrà  lo storico nome Sounders, le ipotesi per il nuovo sodalizio sono Seattle FC, Seattle Greens, Seattle Republic, Seattle Alliance ma addirittura un improbabile e pacchiano Seattle Maremonti. Grazie a Dio il buon senso prevale, e la nuova franchigia, che annovera tra i proprietari oltre che l'attuale proprietario dei Sounders Adrian Hanauer anche il socio di Bill Gates Paul Allen, il produttore Joe Roth e l'attore Drew Carey, svela ufficialmente il nome della nuova squadra il 7 Aprile 2008, assieme al nuovo logo. La squadra, grazie a un sondaggio effettuato tra gli appassionati di soccer locali, si chiamerà  Seattle Sounders FC, e giocherà  le partite casalinghe al Qwest Field. I colori sociali sono il verde ed il blu, e nel logo sono riprodotte sia la torre che ha reso famosa Seattle, sia la Cascade Range a est della città . Il 28 maggio viene mostrata la maglia ufficiale con lo sponsor che per i prossimi anni figurerà  sulla casacca dei Sounders. Un lucroso accordo fa si che XBOX Live sia presente vicino al logo della squadra per i prossimi 5 anni, in cambio di 20 milioni di dollari. Sebastien Le Toux sarà  presente nel nuovo sodalizio,così come il portiere Kasey Keller e il centrocampista gambiano Sanna Nyassi, e come colpo di mercato lo svedese Frederik Ljungberg ex capitano della nazionale svedese già  stella dell'Arsenal e nella passata stagione in forza al West Ham. Intanto durante l'Expansion Draft tenutosi a St Louis il 27 novembre i Seattle Sounders hanno arricchito la rosa di dieci nuove unità  prelevate dalle altre compagini MLS alle stesse condizioni contrattuali dei rispettivi precedenti club come da regolamento. Porteranno in alto il blasone della Emerald City Jeff Parke (New York Red Bulls), Tyson Wahl (Kansas City Wizard), James Riley(San Jose Earthquakes), Nathan Sturgis(Real Salt Lake), Peter Vagenas (Los Angeles Galaxy), Brad Evans(Columbus Crew), Khano Smith(New England Revolution), Stephen King(Chicago Fire), Nate Jaqua(Houston Dynamo) e Jarrod Smith(Toronto FC),in più si pensa che come Le Toux almeno 6/7 giocatori del sodalizio che per l'ultimo anno ha militato in USL 1 seguano con lui il trasferimento dalla USL alla MLS, così come l'allenatore Brian Schmetzer, il fabbro del loro successo insieme a quello del Columbus Crew Schmid. Intanto il conto alla rovescia verso il ritorno al soccer che conta è iniziato, e già  in 19.000 (su 23.000 posti disponibili) hanno acquistato l'abbonamento annuale per rivedere il grande calcio a Seattle.

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