Sacha Kljestan congratulato da Kenny Cooper e Brian Ching dopo la tripletta alla Svezia
Si è giocato ieri notte all'Home Depot Center di Carson (CA) il primo atto della nuova stagione del soccer USA con il match fra Stati Uniti e Svezia, replica di quello dello scorso anno, che ha visto affrontarsi due nazionali composte principalmente da giocatori provenienti dai rispettivi campionati attualmente fermi a seguito della sosta invernale prevista dal calendario nordico. E come l'anno scorso sono gli USA ad uscire vincitori dal confronto - 3-2 il risultato finale -, grazie alla tripletta di Sacha Kljestan, centrocampista del Chivas USA in procinto di trasferirsi al Celtic Glasgow dove è stato in prova fino a venerdì.
L'ormai tradizionale match che gli USA giocano a gennaio - quest'anno al termine di un ritiro finalizzato principalmente ad avere un gruppo già pronto per le qualificazioni mondiali che partono a febbraio, mentre la MLS riprenderà solo a marzo - dà il via ad una stagione cruciale che avrà i suoi momenti più importanti oltre che nell'Hexagonal di qualificazione nella Confederations Cup e nella Gold Cup.
Il CT degli USA Bob Bradley ha presentato un undici composto da 7 giocatori provenienti dalla Major League Soccer, incluso Kljestan, che proprio Bradley aveva scelto al 5° posto assoluto nel SuperDraft 2006. Con lui in campo anche un altro pupillo del CT, il terzino sinistro Jonathan Bornstein, altra scelta di Bradley nel 2006. Quattro invece gli Yanks Abroad - tutti da campionati scandinavi: l'ex portiere del D.C. United Troy Perkins (Và¥lerenga IF, Norvegia), dalla Danimarca l'ex centrale di difesa di Galaxy e San Jose Earthquakes Danny Califf (FC Miditijland) e l'ex Michael Parkhurst (AGF Aarhus), dalla Svezia infine l'attaccante Charlie Davies (Hammarby IF). Tre gli esordienti della serata: oltre a Perkins – che si candida come terzo dietro Tim Howard e Brad Guzan per i Mondiali - l'ala campione con Columbus Robbie Rogers e il giovane difensore del Real Salt Lake Chris Wingert, entrato nel secondo tempo.
Il CT svedese Lars Lagerbà¤ck, impossibilitato ovviamente ad avere Zlatan Ibrahimovic - impegnato con l'Inter (anche se squalificato) - e Frederick Ljungberg (Seattle Sounders FC) infortunato - a due giorni dal match si è ritrovato anche senza l'attaccante (ex Celtic, Barà§a e Manchester United) Henrik Larsson. Ha dovuto quindi mettere in campo un undici fatto di giovani, con l'esperto regista Daniel Andersson (8 anni in Italia con le maglie di Bari, Venezia, Chievo e Ancona, per poi tornare al Malmචnel 2004) a far da chioccia.
Americani in controllo della partita sin dall'inizio, capaci di dettare il gioco con un Kljestan super, Ricardo Clark (Houston Dynamo) a correre senza sosta, Marvell Wynne (Toronto FC) e Bornstein a spingere - che vuole riprendersi il posto toltogli l'anno scorso da Heath Pearce – e Brian Ching (Houston Dynamo) bravo a far salire i suoi. Il vantaggio degli USA arriva al 16', quando è bravo Kljestan ad infilare un gran calcio da fermo dai 20 metri, piegando le mani al portiere svedese Johan Dahlin. A 5 minuti dalla fine del primo tempo arriva il raddoppio di Kljestan, stavolta su un rigore assegnato dall'arbitro per un fallo subito in area da Marvell Wynne.
USA vs. Svezia 3-2 – Gli highlights di Fox Soccer Channel
All'inizio del secondo tempo Bradley mette dentro al posto di Davies Kenny Cooper, attaccante del FC Dallas cresciuto nel Manchester United e vicecannoniere MLS 2008, ma Cooper si vede poco, venendo anche spesso ripreso da Bradley che lo invita da bordo campo ad una maggiore incisività . E da quanto si è capito sarà Ching, che seppure senza segnare ha contribuito notevolmente, a guidare l'attacco USA contro il Messico.
Gli svedesi si vedono finalmente al 73', quando ormai era iniziata la girandole delle sostituzione che ha visto l'ingresso in campo di Chris Rolfe al posto del bravo tuttofare John Thorrington (entrambi Chicago Fire), del dei difensori Ugo Ihemelu (Colorado) e Wingert, e del centrocampista Brian Carroll al posto dello spento Rogers. Il gol che accorcia le distanze e di Daniel Nannskog, che di testa infila Perkins. Ma passa solo un minuto e ancora Kljestan va in gol grazie al bel movimento di Ching che dopo un bellissimo aggancio al volo gli appoggia il pallone che vale la tripletta.
Al 77' esce Ching e c'è spazio anche per Eddie Gaven (Columbus), che in nazionale non ha mai fatto vedere pienamente il talent promesso da giovanissimo. Ma la partita sta ormai volgendo al termine, e il gol di testa di Mikael Dahlberg ne segna l'atto finale, seguito solo da un tentativo di Cooper senza risultato.
Eroe della serata quindi il centrocampista di origine serba Sacha Kljestan, primo giocatore Americano a segnare tre gol dopo Aldo “Buff” Donnelli, che ne fece addirittura 4 contro il Messico in un match di qualificazione ai Mondiali d'Italia, quelli del 1934 però! Per la cronaca, era il 24 maggio 1934, e gli USA batterono per 4-2 il Messico allo stadio del PNF di Roma. Asceso alla U.S. Soccer Hall of Fame, in seguito Donnelli si dedicò al football, arrivando poi ad allenare nella NFL Pittsburgh Steelers e Cleveland Rams. Per Kljestan invece il futuro è nel calcio, magari in Scozia con la maglia del Celtic. Il problema è che i $3 milioni offerti dagli scozzesi non sembrano abbastanza per convincere la MLS, e certo la prestazione di ieri costringerà il team di Gordon Strachan ad alzare di un bel po' l'offerta.
Dal punto di vista delle indicazioni tecniche – in vista del match di qualificazione che gli USA giocheranno contro il Messico il prossimo 11 febbraio nel gelo del Columbus Crew Stadium – a parte Kljestan, assicuratosi il posto da titolare accanto a Michael Bradley (con Clark pronto a subentrare), e Ching, poco altro. Wynne non sembra pronto a prendere il posto dell'esperto Steve Cherundolo e deve lavorare ancora sulla tecnica, visto che a certi livelli la sola velocità non basta. Segnali positivi oltre che da Perkins e Parkhurst (poco impegnato) da John Thorrington: cresciuto anche lui nel Manchester United, reduce da un'ottima stagione a Chicago, bravo sulla fascia e buono per ogni ruolo, se riesce a mantenersi in salute (i continui infortuni lo hanno spesso frenato) potrebbe essere il nome nuovo in vista dei Mondiali. Deludente invece Cooper, che appare privo di quel carattere necessario a farsi valere negli appuntamenti importanti.
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Sabato 24 gennaio, 2009 – The Home Depot Center; Carson (CA).
USA vs. Svezia 3-2
Marcatori:
USA - Sacha Kljestan 17
USA - Kljestan (PK) 40
SVE - Daniel Nannskog (Alexander Farnerud) 73
USA - Kljestan (Brian Ching) 74
USA - Mikael Dahlberg (Farnerud) 89
USA: 1-Troy Perkins; 12-Marvell Wynne, 2-Danny Califf (cap.), 4-Michael Parkhurst (3-Ugo Ihemelu, 82), 6-Jonathan Bornstein (15-Chris Wingert, 79); 17-John Thorrington (20-Chris Rolfe, 61), 13-Ricardo Clark, 16-Sacha Kljestan, 30-Robbie Rogers (22-Brian Carroll, 69); 10-Charlie Davies (27-Kenny Cooper, 46), 11-Brian Ching (29-Eddie Gaven, 77)
Non entrati: 18-Jon Busch
CT: Bob Bradley
SVEZIA: 12-Johan Dahlin, 7-Markus Jonsson, 8-Marcus Lindberg, 9-Max von Schlebrà¼gge, 5-Adam Johansson; 10-Andreas Dahl (14-Rasmus Elm, 62), 6-Daniel Andersson (capt.) (13-Martin Ericsson, 71), 20-Gustav Svensson, 16-Samuel Holmén (15-Alexander Farnerud, 62); 11-Mikael Dahlberg, 19-Daniel Nannskog
Subs not used: 1-John Alvbà¥ge, 2-Patrik Anttonen, 3-Rasmus Bengtsson, 4-Mattias Bjà¤rsmyr, , 17-Andreas Johannson, 18-Andreas Landgren, 21-Denni Avdic
CT: Lars Lagerbà¤ck
Ammoniti:
SVE - Daniel Andersson 27'
USA - Danny Califf 59'
Arbitro: Silviu Petrescu (CAN)
Man of the Match: Sacha Kjestan
Spettatori: 9.918