Si riparte come ogni anno con lo spring training in Arizona e Florida
Pitchers e catchers. Quando a febbraio si sente nominare questa accoppiata vuol dire che finalmente ci risiamo. Sì, come ogni stagione è tempo di spring training per il mondo del Baseball. Lo sport che per antonomasia è così strettamente legato alle sue origini, alle sue tradizioni ed ai suoi rituali, passa dal periodo della “hot stove”, la stufa calda al centro del negozio del barbiere, intorno alla quale i tifosi si riunivano per parlare degli acquisti, per commentare la stagione terminata e per sognare rispetto a quella prossima ad iniziare, alla preparazione primaverile.
Pitchers e catchers, perchè sono loro i primi a ritrovarsi sui campi di allenamento per iniziare la preparazione. Dopo pochi giorni toccherà ai role players, cioè a tutti gli altri, unirsi ai primi e completare i rosters delle squadre impegnate nello spring training. Ma al di là del valore che ogni preparazione pre stagionale ha, cosa significa veramente lo spring training?
Spring training è soprattutto un idea astratta che fa parte di quell'immaginario che il national pastime riesce sempre a far vivere dentro ogni suo appassionato. Le squadre vanno in Arizona ed in Florida e tutto sembra per incanto diventare bello e gioioso nonostante ogni anno si arrivi allo spring training in un ambiente non proprio pacifico ed idilliaco, basti pensare allo scandalo steroidi di questi giorni, con tanto di pubblicazione del diario di “dopato pentito” che furbescamente quel singolare personaggio di Josè Canseco ha prodotto, proprio quando le fatidiche parole pitchers e catchers iniziavano a risuonare dai diversi lati degli states.
Per il tifoso del Baseball, sì anche per quello che vive negli Stati Uniti, molto spesso Palm Springs o Scottsdale sono veramente solo dei luoghi di fantasia più che delle vere e proprie cittadine della Florida o dell'Arizona. Li, le loro amate squadre si ritrovano ogni anno in un clima di tranquillità e pace che solamente il Baseball, ampiamente criticato infatti da molti suoi detrattori proprio per questa sua immagine di facilità e poco impegno fisico, riesce a creare. Ma sono proprio queste sue caratteristiche a farne invece uno sport così tanto amato da chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.
E' primavera ormai e per molti abitanti dei freddi stati del nord l'idea di spostarsi verso regioni climaticamente più accoglienti vuol dire uscire da un profondo grigiore e torpore invernale per riassaporare il calore ed i colori della natura, per così tornare in un certo senso alla vita. E'anche questa sorta di metamorfosi, che ogni anno avviene di questi tempi, a far sì che lo spring training sia un qualcosa di più di una semplice preparazione di inizio stagione.
Il Baseball nacque nel nord est del paese, in stati dove la rigidità dell'inverno è assolutamente più forte che in qualsiasi altra parte degli states. Il fatto che a metà febbraio si partisse da città fredde come New York, Boston o Chicago per raggiungere la già soleggiata Florida voleva dire e continua a significare tornare a vivere in tutti i sensi.
E' un rituale che continua a ripetersi da oltre cinquanta anni. Logicamente ciò ha fatto si, come già detto, che lo spring training si sia trasformato in un idea più che in un fatto, in un rituale che ha un qualcosa di particolare anche per chi vivendo in California, per citare uno degli stati beneficiati dall'espansione ad ovest del Baseball, sicuramente non sente la stessa necessità di chi vive nel New England di spostarsi verso posti più caldi.
Detto del clima è inevitabile parlare dell'atmosfera che circonda lo spring training. Altri sport americani, primo tra tutti il football, hanno una sorta di preparazione più simile all'addestramento di reclute per il corpo dei marines con campi di allenamento ideali per tutto ciò. Se invece date un occhiata alle belle cittadine dove ogni anno le squadre di Baseball svolgono il loro spring training siamo di fronte ad un qualcosa che ci fa pensare a dei villaggi turistici.
Ai tifosi che seguono le loro squadre in Arizona e Florida non mancano di certo le opportunità di avere a disposizione luoghi ricreativi e strutture di ogni genere che sono sorti affianco ai campi di allenamento delle squadre. Tutto ciò a contatto con i propri idoli in una atmosfera unica completamente assente negli altri sport dove si bada da subito all'aspetto fisico ed agonistico.
L'altra grande gioia degli appassionati del Baseball è che dopo pochi giorni di preparazione atletica si passa quasi subito a giocare e da marzo sino al termine dello spring training ogni squadra fa oltre 30 partite dando vita in Arizona alla Cactus League ed in Florida alla Grapefruit League.
Lo svolgimento di questi due mini tornei è in vigore da non molto, prima le squadre si spostavano, rigorosamente in treno, per i cosidetti exhibition game. Logicamente l'avvento e l'espansione dei media, l'importanza del merchandising e la possibilità anche per i tifosi di spostamenti in tempi più rapidi ha portato allo sviluppo dell'attuale formula di incontri. Dai primi di marzo ecco che i piccoli ballpark si riempiono per le sfide più attese che vengono anche teletrasmesse in tutto il paese.
Il primo stato che fu beneficiato dallo spring training fu senza dubbio la Florida che dagli anni 20 ospita squadre di Baseball. Ci fu anche un buon periodo dove molte squadre si recavano in California ed infine dopo la seconda guerra mondiale ci fu l'avvento dell'Arizona. Prima delle varie espansioni che hanno portato all'attuale numero di squadre, la stagione regolare iniziava nel tardo aprile e quindi dopo il primo periodo di spring training si iniziavano delle vere e proprie tourneè in altre zone dove il Baseball era presente solamente con buone squadre delle leghe minori.
Logicamente anche lo spring training è legato a tante storie, miti e leggende. Giocatori dati per fenomeni che proprio nelle loro uscite primaverili dimostrarono di essere degli assoluti brocchi, altri fuggiti di nascosto, managers alle prese con le prime cruciali decisioni da prendere. Soprattutto quando era il tempo delle tourneè l'arrivo delle squadre nelle città era un evento eccezionale, alimentato da tante leggende che la stampa locale abilmente metteva in circolazione.
Ecco questo è stato ed è tuttora lo spring training. Logicamente non si tratta solo di divertimento e rilassatezza perchè l'impegno atletico e tecnico c'è tutto soprattutto in uno sport dove la prestazione individuale è al centro dello stesso ed è accompagnata da dei numeri che la giudicano immediatamente. Quindi da subito si iniziano ad analizzare le statistiche per sapere se un lanciatore sta progredendo nel controllo, se un battitore è adesso più paziente al piatto o se un terza base si trova a suo agio nel nuovo ruolo di shortstop.
E poi come sempre ci sono loro: i malati del Baseball quelli che anche in dei risultati di partite che hanno poco significato riescono a rimanere delusi o ad illudersi che finalmente l'anno della vittoria è arrivato. Si è il Baseball lo sport dove la fantasia non ha confini. Bentornati!