Kenny Cooper. L'attaccante del FC Dallas troverà finalmente spazio con la Nazionale USA?
Chiuso il 2008 con la pessima notizia della perdita del difensore Neven Subotić - che ha preferito la Serbia agli USA -, comincia oggi con il tradizionale January Camp della Nazionale il 2009 del soccer americano.
Molti gli appuntamenti dell'anno, con precedenza assoluta per le qualificazioni Mondiali. L'Hexagonal round di qualificazione vedrà infatti 6 team della CONCACAF affrontarsi nei prossimi mesi, con le prime tre del gruppo che si qualificheranno direttamente e con la quarta che dovrà vedersela con la quinta della CONMEBOL sudamericana.
Il pronostico è tutto dalla parte degli Stati Uniti ovviamente – favoriti assoluti insieme al Messico, anche se questo è arrivato all'Hexagonal solo per la miglior differenza reti sulla Giamaica - che dal 1990 non hanno più fallito una qualificazione. A giocarsi terzo e quarto posto dovrebbero essere invece il Costa Rica – che si affida agli attaccanti con base in Europa Bryan Ruiz (dei belgi del Gent), àlvaro Saborào (in Svizzera al Sion) e l'esperto Froylan Ledezma (Augsburg, Germania) – e l'Honduras dell'interista (ma in prestito al Benfica) David Suazo. Dietro di loro Trinidad & Tobago ed El Salvador.
Dal punto di vista degli impegni, la Nazionale USA avrà a giugno (dal 14 al 28) l'occasione di misurarsi con alcune delle migliori Nazionali del mondo nella Confederations Cup, il classico torneo internazionale organizzato dalla FIFA nell'anno premondiale nella sede di svolgimento degli stessi Mondiali. In Sudafrica gli USA si troveranno di fronte nel girone - nell'ordine – Brasile, Italia ed Egitto. Un trittico di sfide difficilissimo, che metterà a dura prova il gruppo guidato dal CT Bob Bradley, ma che sicuramente sarà di grande aiuto per calibrare la preparazione ai Mondiali 2010 (previa qualificazione ovviamente). E ciò a differenza di quanto invece accaduto per i Mondiali 2006, cui il team, allora guidato da Bruce Arena, arrivò con alle spalle pochissimi match di livello.
La follia della CONCACAF, che insiste nell'organizzare la Gold Cup ogni due anni, porterà poi gli USA a scendere in campo dal 3 al 26 luglio per il proprio torneo continentale, anche se a differenza del 2007 stavolta non ci sarà in palio un posto per la Confederations Cup. Probabile quindi che Bradley approfitti del torneo per effettuare una serie di esperimenti in previsione degli ultimi match di qualificazione che si giocheranno in autunno, puntando magari a recuperare qualche giocatore uscito fuori dal radar della Nazionale - per infortunio o altro. Gente come il laterale del Reading Bobby Convey o il centrocampista dei danesi dell'Aarhus Benny Feilhaber, protagonista proprio della vittoria USA nell'ultima Gold Cup.
Non va poi dimenticato che tra gennaio e febbraio la Nazionale Under 20 giocherà le qualificazioni per i Mondiali di categoria che si giocheranno in Egitto in estate, col rischio di rendere il calendario degli USA infernale come quello del 2007.
Tutti i gol della Nazionale USA nel 2008
Il January Camp
Per il tradizionale January camp (che Play.it ha "coperto" nel 2007 e 2008), che si chiuderà il 24 gennaio con un'amichevole contro la Svezia (anch'essa con una rosa priva delle stelle sparse per l'Europa con Ibrahimovic), il CT Bob Bradley ha diramato le convocazioni subito prima di Capodanno. Sacha Kljestan, Marvell Wynne e Stuart Holden sono alcuni dei principali protagonisti del gruppo assai giovane messo insieme da Bradley. Ecco la lista completa:
Portieri – Jon Busch (Chicago Fire), Will Hesmer (Columbus Crew), Troy Perkins (Valerenga IF), Matt Pickens (senza squadra)
Difensori – Jonathan Bornstein (Chivas USA), Danny Califf (FC Midtjylland), Sean Franklin (Los Angeles Galaxy), Cory Gibbs (Colorado Rapids), Clarence Goodson (IK Start), Chad Marshall (Columbus Crew), Chris Wingert (Real Salt Lake), Marvell Wynne (Toronto FC)
Centrocampisti – Geoff Cameron (Houston Dynamo), Brian Carroll (Columbus Crew), Ricardo Clark (Houston Dynamo), Eddie Gaven (Columbus Crew), Stuart Holden (Houston Dynamo), Jack Jewsbury (Kansas City Wizards), Sacha Kljestan (Chivas USA), Robbie Rogers (Columbus Crew), John Thorrington (Chicago Fire)
Attaccanti – Brian Ching (Houston Dynamo), Kenny Cooper (FC Dallas), Charlie Davies (Hammarby IF), Chris Rolfe (Chicago Fire)
Kenny Cooper (FC Dallas, vice capocannoniere quest'anno, cresciuto nel Manchester United), i centrali di difesa Chad Marshall (protagonista nella finale di MLS Cup 2008, appena riconfermato da Columbus) e Sean Franklin (MLS Rookie of the Year 2008), l'ala Robbie Rogers (Columbus, cresciuto nell'Heerenveen) e il portiere Will Hesmer (Columbus) sono solo alcune delle face nuove, o quasi, incluso in una lista di nomi a grande maggioranza provenienti dalla MLS. Unici veterani chiamati il difensore Cory Gibbs - un ritorno piacevole dell'ex Charlton dopo il brutto infortunio prima dei Mondiali 2006 – e l'attaccante Brian Ching. A scorrere la lista sorprende l'inclusione del difensore del RSL Chris Wingert e dei centrocampisti Geoff Cameron (Houston) e Jack Jewsbury (Kansas City). Ancor di più poi quella del portiere ex Chicago Matt Pickens, fermo da giugno dopo la fine del suo contratto col Queen's Park Rangers. Ma Bradley non è nuovo a scelte del genere, avendo già in passato fatto lo stesso col giovane Dominic Cervi, oggi al Celtic Glasgow. Magari non saranno contenti due che una chiamata se la sarebbero meritata, come Colin Burns, titolare in Svezia col Ljungskile, oppure David Yeldlell, che ben si sta comportando col TuS Koblenz in Germania. Lascia perplessi poi l'assenza - a meno di infortuni non noti al pubblico - l'assenza di gente come i difensori Jimmy Conrad (Kansas City) e Nat Borchers (RSL), dei centrocampisti Kyle Beckerman (RSL), tra i migliori nel 2008, e il giovane Michael Harrington (Kansas City), e degli attaccanti Conor Casey (Colorado Rapids) e Jeremiah White (AGF Aarhus).
Bravo comunque Bradley a creare una serie di rivalità , con almeno due pretendenti per ogni ruolo. Alcuni esempi: Califf contro Goodson e Gibbs contro Marshall per il centro della difesa, Bornstein contro Wingert per il ruolo di terzino sinistro, Holden contro Rogers e Gaven contro Thorrington (cresciuto nel Manchester United, è un ritorno il suo dopo gli esordi del 2001 e i tanti infortuni che lo han tenuto a lungo fuori) per le fasce, Davies e Rolfe per il ruolo di seconda punta, e così via. Duelli che comunque spesso vedranno un vincitore che al massimo potrà aspirare un ruolo di rincalzo. Non sono presenti al Camp infatti tutti gli Yanks Abroad impegnati in Europa (paesi scandinavi a parte), che riprenderanno i rispettivi campionati entro una settimana. YA da cui alcune ottime notizie – come la doppietta messa a segno da Clint Dempsey contro il Chelsea al sempre maggior spazio che Jozy Altidore sta trovando al Villareal, oltre ai costanti Carlos Bocanegra (benissimo col Rennes in Francia) e Gooch Onyewu (Standard Liegi) - e alcune meno, come la tanta panchina di DaMarcus Beasley e Maurice Edu coi Rangers Glasgow o quella di Freddy Adu a Monaco (cui era stato prestato dal Benfica proprio per giocare), passando per le incertezze di Michael Bradley al Borussia Mà¶nchengladbach, dove Christian Ziege che lo aveva voluto si è dimesso da poco. Da capire poi se e quanto spazio Jurgen Klinsmann darà a Landon Donovan, in prestito al Bayern Monaco per ora fino a marzo, ma il cui ritorno ai Los Angeles Galaxy non è assolutamente certo.
Nei prossimi 20 giorni quindi Bradley avrà tutto il tempo per fare le sue scelte, dando la possibilità a molti dei suoi di mettersi in forma (visto che i ritiri dei team MLS inizieranno solo a cavallo fra gennaio e febbraio), osservando intanto i suoi ragazzi oltreoceano dopo la ripresa. Il tutto per tirare fuori i migliori che saranno chiamati per il momento della verità . L'11 febbraio infatti a Columbus atterrerà il Messico - agguerritissimo dopo le numerose sconfitte degli ultimi anni in terra americana - dei vari Rafa Marquez (Barcellona), Carlos Salcido (PSV Eindhoven) e Giovani Dos Santos (Tottenham Hotspurs) per il primo match delle qualificazioni mondiali.
Anno interessante.