L’Evento: Winter Classic 2009

Un'azione concitata nel freddo dell'inverno di Chicago!

La gara del 1°gennaio è la più attesa della Regular Season NHL, semplicemente perché è "The Winter Classic" una gara outdoor, all'aperto.

Teatro dell'evento il Wringley Field di Chicago, casa dei Cubs della MLB, ovviamente tutto esaurito con 41.000 spettatori.

Non è una novità  una gara all'aperto, il primo esperimento avvenne nel 1991, quando il 28 settembre si affrontarono Los Angeles Kings e New York Rangers in un match di esibizione al Caesars Palace nella Città  degli Angeli.

La prima sfida "vera" della nhl risale al novembre del 2003 quando al Commonwealth Stadium si scontrarono gli Edmonton Oilers con i Montreal Canadiens.
Davanti a 57.167 spettatori le temperature oscillarono tra i meno 18° e i meno 30° nella gara che fu ribattezzata "A November To Remember"
Per la cronaca vinsero i Canadiens 4 a 3 e il primo gol all'aria aperta fu segnato da Richard Zednik.

La magia della NHL esplose in tutta la sua follia lo scorso anno.
Sempre il 1° gennaio quando ben 71.217 persone videro (alcuni dovettero immaginare) tra la fitta neve Buffalo Sabres- Pittsburgh Penguins al Ralph Stadium di Orchard Park casa dei Buffalo Bills della NFL.

Fu record assoluto per gli spettatori ad una gara di hockey. In realtà  solo le prime file poterono guardare la partita, gli altri dovettero ringraziare i maxischermi, ma quel giorno,l'importanza di esserci, ed entrare nella storia, fu la cosa più importante.

Il match non regalò lo spettacolo che avrebbe meritato, la vittoria dei Penguins arrivò agli shootout con i tempi regolari chiusi sull'uno a uno, ma visto l'eccezionalità  del clima non si poté chiedere di meglio.

Il Winter Classic 2009 appare con un ingresso stellare delle due squadre, in passerella tra fuochi d'artificio e bambini con le casacche dei due team, Blackhawks reduci da 9 vittorie prima della sconfitta 4 a 0 proprio contro Detroit il 30 dicembre.

Chicago schierata con una maglia stile anni '50 e Detroit con lo stile anni '40 quando non erano Red Wings ma Cougars.

Coach Babcock in panchina guida i suoi con un cappello stile cowboy, per non far dimenticare lo spirito di questo evento unico.

È la prima volta che un diamante di baseball ospita una gara NHL che tra Chicago e Detroit è la numero 701 tra due delle squadre che hanno composto le Original Six, le prime sei squadre della National Hockey League.

Il face off, avvenuto tra le stelle dello sport di Chicago (anche Savard ex coach degli Hawks prima di Quenneville) fa incrociare Nicklas Lidstrom, primo capitano europeo a sollevare la Stanley Cup, ed Jonathan Toews 3° tra i più giovani capitani della storia della NHL, i primi a sentire sul ghiaccio i - 6°.

È la gara speciale di un giocatore in particolare, Chris Chelios classe 1962 una vita tra i Blackhawks e ora sul ghiaccio con i Red Wings.
Altra curiosità  riguarda Ty Conklin, unico ad aver giocato tutte le partite all'aperto con Edmonton, Pittsburgh e ora Detroit.

Per riscaldare i tifosi Chicago realizza subito l'uno a zero con Versteeg su rimbalzo e le due squadre non si negano qualche spintone di troppo.

L'aperto giova a due svedesi, Henrik Zetterberg per discesa ed assist, Mikael Samuelsson per la rete del pareggio.

Martin Havlat regala altro calore ai suoi tifosi producendo in gol l'assist di Kris Versteeg.
Ben Eager toglie dal suo cilindro la magia del 3 a 1 alla fine del primo periodo quando trova impreparato Conklin e fa esaltare il Wringley Field.

Secondo periodo si apre con il gol del 3 a 2 di Hudler con Chicago che diventa vittima del freddo.
Detroit mette da parte la fisicità  per far giocare tutta la sua immensa classe, Lidstrom tira, Huet respinge su Rafalski ma è Hudler il più veloce a far rotolare il disco in rete, pareggio.
Si attende la fiammata di un campione che risolva il match, ed arriva con Pavel Datsyuk con un gol-perla di buon 2009 alla NHL quando da solo si beve difesa e portiere per il vantaggio dei campioni.

In sedici secondi la gara si chiude: anno nuovo vita vecchia e il power play è ancora la risorsa migliore di Detroit che segna il 5 a 3 con Rafalski tra le gambe di Huet e 6 a 3 di Lebda, grande tifoso Cubs, con una sassata che solo la moviola fa capire che il portiere Hawks è stato battuto di nuovo.

Il 6 a 4 di Duncan Keith serve solo per far applaudire ancora i tanti tifosi che hanno assistito ad un grande spettacolo, Detroit si conferma troppo forte anche per Chicago.

A fine gara tifosi sul ghiaccio per beneficenza, altro fatto stellare in questa magica partita.

"Giocare una gara esterna è come tornare alle origini del gioco quando era hockey praticato sui laghetti ghiacciati e i bambini non sognavano altro che costruire lì il loro campo"

Le parole del commissioner NHL Gary Bettman riflettono la cosa più bella, la NHL è un sogno che val la pena vivere.

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