Robert Warzycha, bandiera del Columbus Crew dal 1996 al 2002
Columbus, capitale dello stato dell'Ohio, considerata da molti la città americana tipo, è tra le metropoli che attualmente ospitano la MLS quella con minore tradizione calcistica. Come Salt Lake City non ha mai avuto franchigie che abbiano militato nella NASL né il suo nome è legato a sodalizi che abbiamo fatto la storia nell'indoor soccer piuttosto che nelle leghe semipro post NASL dove è cresciuta quella golden generation che si appassionò al calcio in tenera età guardando i campioni che anni prima erano sbarcati in america e che grazie al proprio sforzo, unito a sponsor e sapienti sforzi organizzativi e di marketing, ha ben figurato ai mondiali americani del '94 e in Copa America '95 ed ha, in virtù anche di questi risultati, ridato agli Usa una lega pro soccer nazionale dodici anni dopo la fine della NASL, considerato da molti il punto di non ritorno.
Prima dei Columbus Crew, l'unica franchigia nello stato dell'Ohio ad aver mai militato nella massima serie erano stati i Cleveland Stockers che nel 1967 disputarono il campionato USA, prendendo in prestito la squadra inglese dello Stoke City, e nel 1968 presero parte alla prima stagione NASL, chiudendo i battenti nel 1969.
Parlando propriamente di Columbus, la prima squadra a vedere la luce in questa città furono i Columbus Magic, che debuttarono nella ASL nel 1979. La squadra prende casa al Copper Stadium, diviso con la locale franchigia di baseball Columbus Clippers. Tre inglesi son presenti nella rosa dei Magic, il centrocampista Mike Barry, che già aveva vestito la maglia dei Washington Diplomats (e che oggi è nel coaching staff dei Minnesota Thunder, nella USL 1st Division), Keith Peacock, altro centrocampista proveniente dal Charlton Athletic,e l'attaccante Ron Wigg. Con 17 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte i Magic arrivano primi nella Eastern Division, e grazie alla posizione conquistata in campionato approdano direttamente alle semifinali dove sconfiggono i Pennsylvania Stoners col doppio risultato di 2-1. Sono però i Sacramento Gold a portarsi a casa il titolo ASL sconfiggendo i Columbus Magic per 1-0. Ron Wigg mette assieme 13 goal e 2 assist, il difensore Daniel Mammana e il centrocampista Norman Piper sono convocati tra le All Stars.
L'anno dopo la magia non si ripete e con 11 vittorie, 3 pareggi e 14 sconfitte si piazzano all'ultimo posto della National Conference, e al termine della stagione i Magic falliscono. Per rivedere il soccer a Columbus bisognerà aspettare il 1985, quando nella lega indoor AISA compaiono i Columbus Capitals, che nel loro primo ed unico anno di vita mancano l'accesso ai play-off con 13 vittorie e 27 sconfitte. Lesh Skhreli è il capocannoniere sociale con 29 centri e 30 assist. Il soccer ritorna ancora a Columbus nel 1994, quando nel Gennaio del 1994 viene dato l'annuncio che Columbus sarà una delle prime sette città sorteggiate per la nascita della MLS.
Nel frattempo nell'allora U.S.I.S.L. compaiono i Columbus Xoggz. Non è dato di sapere dove questa squadra giocasse né quali giocatori ne componessero la rosa, tutto quello che è pervenuto a noi è che nel primo anno di vita gli Xoggz si piazzarono al terzo posto della Midwest Division con 11 vittorie e 7 sconfitte, dietro a Minnesota Thunder e Milwakee Rampage. In virtù del terzo posto la squadra di Columbus disputa i play-off che finiscono però al primo turno causa una sconfitta di misura ad opera di Miwakee. Nel 1995 l'U.S.I.S.L. si scinde in Professional League ed Amateur League. I Columbus Xoggz militano nella Professional league e vengono assegnati alla West Conference della Midwest Division. Con 17 vittorie e 3 sconfitte gli Xoggz arrivano secondi, dietro ai Milwakee Rampage. La prima partita contro Louisville viene vinta d'ufficio, così Columbus approda al secondo turno dove però ancora una volta Milwakee la elimina dalla corsa al titolo con una sconfitta di misura. Al termine della stagione, quando viene reso ufficiale il nome dei Columbus Crew gli Xoggz decidono di modificare il nome in Ohio Xoggz, forse con la speranza di fare più presa sul pubblico che con la nascita della imminente franchigia MLS avrebbe sicuramente voltato le spalle alla squadra militante nella U.S.I.S.L., che nel frattempo si scinde ancora tra Pro League e Select League, oltre alla già citata Amateur League. I rinominati Ohio Xoggz decidono di militare nella neonata U.S.I.S.L. Select League e vengono assegnati alla Central Division, dove con 6 vittorie e 12 sconfitte mancano i play-off.
Al termine della stagione 1996, in concomitanza con l'esordio dei Columbus Crew nella MLS, gli Xoggz chiudono i battenti. Da quel momento il soccer è rappresentato in Ohio dai Crew, squadra di proprietà dell'Hunt Sports Group. Nella bacheca dei Crew troneggia una Us Open Cup vinta nel 2002, coadiuvata da un Supporters Shield ottenuto nel 2004, stesso anno in cui i Crew si sono aggiudicati la Carolina Challenge Cup. Ultimi trofei in ordine di tempo è la Pioneer Cup 2007, trofeo precampionato ideato per commemorare Lamar Hunt (ora sospeso in attesa della cessione del Crew da parte della famiglia Hunt), che vede i Crew sfidarsi con Dallas e che è stato vinto da Columbus nella prima edizione in virtù del 3-0 ottenuto al Pizza Hut Park di Dallas, il supporter Shield di quest'anno e dulcis in fundo la MLS Cup (la prima in assoluto) vinta ai danni dei New York Red Bulls all'Home Depot Center di Los Angeles col risultato di 3-1, a suggello dello splendido (e per quasi tutti imprevisto) campionato, dopo anni di vacche magre e prestazioni senza lustro
Essendo questa una rubrica dedicata agli anni prima della MLS, solo un breve accenno per i giocatori che hanno fatto la (breve) storia dei Columbus Crew: dagli original come il portiere Brad Friedel (1996/97, ancora in campo con l'Aston Villa) e l'attaccante Brian McBride (1996-2003, di ritorno a Chicago dopo essere diventato capitano del Fulham), passando per il centrocampista polacco Robert Warzycha (1996-2002, ex Everton, poi coach nel 2005), e per i “pionieri” Thomas Dooley e John Harkes, fino ai protagonisti di oggi come l'argentino Guillermo Barros Schelotto (bandiera del Boca Juniors) e il giovane Robbie Rogers.
Columbus Crew – Highlights 2007
Sebbene non siano una delle squadre di grido della lega, i Columbus Crew meritano rispetto perché sono stati la prima squadra ad inaugurare la politica dei soccer specific stadia, uno degli attuali cavalli di battaglia della MLS nonché uno dei principali motivi di successo della lega stessa. Il Columbus Crew Stadium, costato 28 milioni di dollari, è stato interamente finanziato da Lamar Hunt ed è stato costruito dove prima sorgeva l'Ohio Expo and State Fairground. Cominciato nel 1998, è stato inaugurato ufficialmente il 15 maggio 1999, ospitando il match valido per la stagione MLS in corso tra Columbus Crew e New England Revolution. La capienza dello stadio è attualmente di 22.500 spettatori ed è espandibile fino a 30.000. Altro dato non trascurabile è che il Columbus Crew Stadium è il primo stadio costruito appositamente per il soccer dagli anni '20.