I regali di Dario per il meglio e il peggio dell'anno
Ho-ho-hooooooo!! Anche quest'anno, puntuale come un esattore delle tasse svizzero il Natale è arrivato, quest'anno però dall'altro della mia slitta trainata dalle mie fedeli renne vedo meno luci e gioia e più facce corrucciate, forse è per via della recessione mondiale che proprio qui dagli Usa è partita, leggo però nel cuore della gente una speranza, quella di un futuro migliore. Come l'anno passato mi sono intrufolato nottetempo nel quartier generale della MLS e in casa di alcuni personaggi in vista del mondo del soccer, e questo è quel che ho regalato loro:
Un manuale di giardinaggio per Ruud Gullit: l'esperienza alla guida dei Los Angeles Galaxy è stata fallimentare, anche se non del tutto per colpa sua. L'idea di comprare un'altra punta e di rimandare indietro Grey e Celestine Babayaro di sicuro non è stata sua, così come quella di non tagliare da subito Abel Xavier. Ha pagato errori non suoi, ed è stato allontanato assieme a chi l'aveva scelto. Resta il fatto però che nemmeno in Europa la sua carriera di allenatore è stata brillante, e su di lui pesa un po' anche il fatto di aver rivolto critiche aspre alla scarsa organizzazione della MLS in alcuni settori. Certo non eran bugie, ma non si sputa nel piatto dove si mangia, per cui forse è il caso di cambiare mestiere e di ritirarsi nella natia Olanda a coltivare tulipani in serra.
Un berretto d'asino per Clark Hunt, per come sta gestendo le due squadre ereditate dal mai dimenticato patriarca Lamar Hunt. Dallas è assieme ai Los Angeles Galaxy la squadra più deludente del campionato MLS '08, oramai abbandonata anche dai suoi tifosi che, dopo la bufala Denilson dello scorso anno, quest'anno hanno visto buttare alle ortiche il dp slot per il difensore messicano Duilio Davino che ha molto deluso le aspettative, e dulcis in fundo, l'attaccante Ken Cooper, vice capocannoniere di lega e unica soddisfazione di un campionato fallimentare è dato in partenza per l'Europa. Per quel che riguarda la vincente Columbus Crew bisogna dire che il merito non va ai dirigenti che non hanno certo speso e spanso per la squadra bensì all'allenatore Sigi Schmid che ha azzeccato tra vari draft e pochi mezzi datigli dalla società i cambi giusti per rendere i Crew competitivi, ma non appena la festa per l'inaspettata vittoria in MLS è finita già è cominciato almeno in parte lo smantellamento della squadra vincente. Via l'allenatore Schmid, passato ai risorti Seattle Sounders. Intanto Brad Evans è stato lasciato scoperto ed ha imboccato la via per Seattle, e nulla di significativo probabilmente verrà fatto per rafforzare la squadra in vista anche della prossima Concacaf Champions' League, a parte la buona notizia della conferma di Chad Marshall, Defender of the Year, che ha rinunciato alle lusinghe dei tedeschi del Mainz. Se Clark Hunt non è interessato al soccer farebbe bene, come già detto l'anno scorso a vendere passando così il timone a chi veramente ha passione e voglia di investire.
Per Bruce Arena i regali sono più di uno. Innanzitutto un bel talismano,perchè in caso di fallimento la sua carriera di allenatore potrà considerarsi conclusa. Come portafortuna sceglierei un bel quadrifoglio a ricordare la sua origine italiana,aggiundendo un paio di difensori validi pescati nei prossimi imminenti draft, così che la terribile difesa dei Galaxy, la vera responsabile del terzo fallimento consecutivo della squadra, smetta di essere un gruviera. Concluderei con David Beckham e Landon Donovan di ritorno dall'Europa, scaduti i rispettivi prestiti, in forze e motivati a far bene nella MLS. Come si diceva una volta nelle piccole squadre di provincia, il miglior acquisto della stagione è il giocatore recuperato da un grave infortunio o non ceduto ad una grande, e nel caso dei Galaxy nulla sarebbe più veritiero, ma se Donovan dovesse cedere alle sirene europee, regalerei ai losangelini un attaccante a sceltra tra Pat Noonan o Freddy Adu che in questi anni in Europa non ha fatto vedere molto, anche se non del tutto per colpa sua.
Un biglietto per l'India ad Alexi Lalas: il nostro caro ex calciatore/cantante che ricordiamo in Italia nel Padova non ha avuto una gran carriera a livello dirigenziale, anzi possiamo dire senza malizia che ovunque è andato ha fatto più danni della grandine. A parte il disastroso biennio di Los Angeles vengono in mente le magre figure a San Jose e New York, dove la Red Bull lo ha rispedito alla AEG di Philip Anschutz poco dopo aver preso possesso della compagine newyorkese. Un po di meditazione per capire dove si è sbagliato e poter ritrovare se stessi non fa mai male, e chissà che non venga un'idea per cosa fare in futuro, magari tornare a cantare? Perchè no..
Carbone per David Beckam: l'inglese, attualmente l'atleta più pagato al mondo, al di là del pessimo andamento della squadra che non è certo dipeso da lui è apparso, specie nelle ultime salienti fasi di campionato spento e svogliato, quasi che non avesse interesse a giocare negli USA, il prestito al Milan conferma questa ipotesi, con la paura che possa rompere il contratto con la MLS e restare in Europa. Se così fosse sarebbe un brutto colpo non tanto per i Galaxy quanto per la MLS stessa. Al caro “golden balls” ricordo il significato della parola gratitudine, visto che i soldi che prende negli Usa non li vedrà da nessuna parte, oltre il discorso uomo immagine del soccer e della lega, la vera ragione per cui si trova nella città degli angeli.
Lettera di licenziamento per Michael Hitchcock: di Dallas abbiamo parlato in precedenza, ma quest'uomo è in gran parte l'artefice dell'insuccesso della franchigia col più alto numero di partecipazione ai play-off alle spalle. Sua l'anno scorso l'idea di ingaggiare Denilson e di chiamare quest'anno il messicano Davino, così come opera sua sono la partenza di Leonel Alvarez, accasatosi agli Earthquakes e la cessione di Juan Toja ai rumeni dello Steaua Bucarest a campionato in corso. Sempre per mano sua è avvenuta la sostituzione dell'allenatore Steve Morrow, peraltro da lui fortemente voluto, con lo sconosciuto Schellas Hyndiman, un coach con alle spalle venti anni di panchina alla SMU ma privo di esperienze a livello pro. Forse come Lalas, anche Hitchcock farebbe bene a cambiare mestiere.
Carbone per la famiglia Kraft: Nonostante quest'anno i New England Revolution abbiano conquistato la Superliga battendo finalmente in finale gli odiati Houston Dynamo, la squadra ai play-off non ha reso come molti si aspettavano, questo perchè il coach Steve Nicol, per quanto abituato da anni, come scritto già in passato, a fare le nozze coi fichi secchi, quest'anno non ha potuto fare miracoli,in quanto non sempre i nuovi talenti in erba diventano tali e perchè non sempre, come spesso visto durante gli anni passati, una squadra che fa bene durante la regular season si conferma poi schiacciasassi durante i play-off e viceversa, New York ne è dall'altra parte la conferma. Boston come tutti gli anni è stato un buon collettivo, così come i Columbus Crew che potevano però annoverare nei loro ranghi Guillermo Barros Schelotto che più di tutti è stato l'anima del successo della compagine dell'Ohio. Ma come sempre il patron Kraft non ha voluto mettere mano al portafoglio, e ad inizio di stagione ha lasciato che l'attaccante Pat Noonan salpasse alla volta della Norvegia trovando posto presso l'Aalesunds FK, salvo poi tornare in patria ed essere acquistato da Columbus dove però ha segnato solo una rete in undici presenze. Molto poi ha pesato l'infortunio del capitano Steve Ralston, stella del centrocampo e playmaker della squadra. Certo la colpa è anche delle rose limitate in uso nella MLS ma se magari si fosse investito qualcosa di più si sarebbe potuto trovare una soluzione decente con un rincalzo adeguato. E intanto il difensore Mikael Parkhust ha appena accettato le offerte dei danesi dell'FC Nordsjà¦lland
The Best of MLS 2008
Carbone per Claudio Lopez: El Piojo, come veniva chiamato in Argentina, è arrivato a Kansas City accolto con tutti gli onori, ma a parte quel goal ad inizio campionato quando sembrava che Kansas City fosse tra le papabili al titolo, non ha fatto vedere molto, solo sei centri tra campionato e play-off e prestazioni all'altezza del suo nome solo ad inizio e fine campionato, dove bisogna dire ha trascinato anche lui la squadra verso quei play-off che quasi parevano una chimera. In mezzo però tante prestazioni senza lustro e al di sotto della sufficienza, per colpa anche dei problemi fisici e degli infortuni che lo attanagliano da un pò di anni a questa parte. A dire il vero però il carbone oltre che a lui lo regalerei ai dirigenti dei Kansas City Wizard, che sembrano non aver imparato la lezione impartita a suo tempo e malgrado dalla defunta N.A.S.L., cioè che salvo rari casi i grandi nomi troppo avanti con gli anni sbarcano negli Usa solo per raccogliere gli ultimi soldi e non fanno la differenza a livello di classifica e gioco espresso.
Talismano per Sigi Schmid, che sorprendentemente e contro molti pronostici ha portato i Columbus Crew alla vittoria del Supporters Shield ed alla prima MLS Cup della storia del club. Per ragioni già esplicate in precedenza le strade di Schmid e dei Crew si sono divise, con l'allenatore tedesco chiamato alla corte di Adrian Hanauerpatron dei Seattle Sounders che si preparano a tornare a militare nella top division calcistica ventisei anni dopo il loro fallimento avvenuto nel 1983. A sua disposizione troverà i dieci giocatori scelti dai Sounders durante l'expansion draft tra i quali spicca il nome di Brad Evans, in arrivo come lui da Columbus,più il francese Sebastien Le Toux, il gambiano Sanna Nyassi, il portiere Kasey Keller di ritorno negli Usa dopo una vita spesa a difendere i pali della sua porta in Premier League, Liga e Bundesliga, così come dall'Inghilterra arriva lo svedese Freddie Ljunberg (ma sarà sano?). Altri atleti si uniranno nei mesi a seguire alla squadra, con l'arduo compito per Sigi Schmid di saper amalagamare bene la nuova compagine e renderla competitiva già dal primo anno. Un ferro di cavallo e i nostri migliori auguri per lui
Videocassetta per Luciano Emilio contenente gli highlights della stagione 2007, così che possa rivedere i goal del suo primo campionato negli Usa e capire come tornare a quei livelli, visto che quest'anno è stato molto al di sotto delle aspettative, tanto da indurre i dirigenti a prendere in considerazione ad inizio anno un suo probabile taglio poco dopo la sua promozione a dp. Certo un anno storto capita a tutti e non è stato il solo a Washington a concludere un'annata mesta finita col mancato raggiungimento dei play-off per la prima volta nella storia del club e salvata solo dalla vittoria della US Open Cup grazie alla quale i capitolini disputeranno un'altra volta la Champions' League,sperando in un piazzamento migliore di quest'anno. Questo dipenderà anche dai goal di Luciano Emilio che tutti si aspettano di vedere ancora ad alti livelli, così come ci aveva abituato.
Il libro “La forza per vivere” per Fernando Clavijo. Ricordate Amarildo,legnoso attaccante brasiliano in forza a Lazio e Cesena? Rimase impresso nella memoria della gente più per il suo regalare bibbie agli avversari e per essere stato il testimonial del libro “Forza per vivere” che non per le sue povere prestazioni calcistiche che non salvarono il Cesena dalle retrocessioni in serie B prima ed in serie C/1 poi. Ho ritrovato questo libro in una bancarella e mi è venuta l'idea di regalarlo all'ex allenatore dei Colorado Rapids che nemmeno quest'anno sono riusciti a qualificarsi alla fase dei play-off. La carriera di allenatore di Clavijo guardando indietro non appare esaltante. Assistente di Bora Milutinovic (suo vice durante la sua esperienza alla guida della Nigeria) durante la peggiore annata degli allora Metrostars nel 1998, sollevato nel 2002 dalla guida dei New England Revolution causa scarsità di risultati, e un altra esperienza internazionale non felice sulla panchina di Haiti, conclusasi con le sue dimissioni dopo la sconfitta contro la Giamaica durante le qualificazioni per i mondiali di Germania 2006. Un vecchio amico che molti anni fa lo aveva comprato mi disse che in realtà quel libro, per dirla alla Fantozzi era :”Una cagata pazzesca!”, ma la lettura fa sempre bene, specie nei momenti in cui la vita sembra sbatterti le porte in faccia. Un ritorno su qualche panchina di indoor soccer? Non sarebbe male, ma purtroppo l'indoor soccer sta attraversando uno dei momenti più neri della sua esistenza…
Un elisir di eterna giovinezza per Blanco, Angel e Schelotto. Questi tre “vecchietti grintosi” sono tra i giocatori migliori della lega, primo fra tutti Schelotto, ma anche Blanco ha contribuito non poco con i suoi goal al buon piazzamento dei Chicago Fire. Un pò sottotono quest'anno il colombiano ex Aston Villa Juan Pablo Angel che però ha dato un gran contributo ai disastrati New York Red Bulls nella fase finale del campionato e durante i play-off, dove contro tutti i pronostici sono arrivati in finale. Speriamo di vederli per i prossimi due anni ancora in gran forma sia per il livello di gioco delle rispettive squadre e della lega, che per i giovani americani che giocando al loro fianco potranno imparare molte cose e fane tesoro alzando così ulteriormente la competitività della MLS, che per quanto sia cresciuta molto appare ancora inferiore alle compagini sudamericane ma anche a quelle del vicino Messico ed altri stati sudamericani, come le povere prestazioni nelle competizioni Concacaf hanno purtroppo dimostrato.
Un nuovo altidore per Juan Carlos Osorio: Il coach colombiano che quest'anno ha guidato i New York Red Bulls ha avuto un'annata a dir poco funesta, cominciata col ritiro di “Mr America” Claudio Reyna, la dipartita a campionato in corso di Jozy Altidore, approdato in estate al Villareal, infortuni a catena,tra i quali la rottura del braccio del difensore Andrew Boyens, e la squalifica per doping del portiere Jon Convaye del difensore Jeff Parke, per tacere degli acquisti di Gabriel Cichero, Juan Pietravallo ma anche del venezuelano Jorge Rojas, di tutti e tre il più deludente. Con un Van den Berg dato come cavallo di ritorno in patria, quel che vorrei regalare al coach colombiano è un nuovo Altidore, che possa dare peso davanti assieme a Juan Pablo Angel, quest'anno sottotono per via di problemi fisici dei quali abbiamo già parlato in precedenza. Forse questo giocatore già esiste e si chiama Dane Richards, una delle piacevoli sorprese in finale di campionato per i Red Bulls, assieme al portiere Denny Cepero.Fuochi di paglia o concrete speranze per il futuro? Chi vivrà vedrà .
Un posto da titolare nel Bayern Monaco per Landon Donovan, che svariati anni fa scappò dalla fredda Leverkusen per poter tornare nella sua natia California, ma erano altri tempi. Ora il nostro Landone ha raggiunto la sua maturità , vincendo quest'anno sia il golden boot, premio che viene consegnato al miglior marcatore del torneo, che il premio di MVP '08, una delle poche consolazioni della funesta annata dei Galaxy. Il giocatore ora è pronto per tornare in Germania, laddove aveva fallito forse per immaturità oltre che per le poche chances di giocare titolare, e dimostrare il suo vero valore. Certo sarebbe triste per Los Angeles, ma siamo convinti che sia il momento giusto per lui di prendere l'aereo per l'Europa e segnare goal a raffica per i bavaresi. Ora o mai più
Soldi, tanti soldi per Oscar De la Hoya neopatrono in coabitazione con Philip Anschutz degli Houston Dynamo, che quest'anno hanno stentato specie all'inizio ed ha condotto un campionato al di sotto delle aspettative, almeno nella prima parte del campionato dove sembrava che l'attacco avesse perso incisività . Mettiamo anche la clamorosa eliminazione casalinga contro New York ai play-off in una sfida dove i Dynamo apparivano superfavoriti e la sconfitta in finale in Superliga contro quei New England Revolution battuti nella finale di MLS Cup per due anni consecutivi e il quadro è tracciato. Salva in parte la stagione la qualificazione ai quarti di finale di Concacaf Champions' League, ma ora viene il difficile, in vista delle sfide con le migliori squadre messicane e centroamericane, e qui servono rinforzi, mentre invece quest'anno la rosa di Houston ha subito un generale depauperamento, con la partenza del nazionale dello Zimbabwe Joseph Ngewnia, passato ai turchi dell'Antalyaspor dopo una breve permanenza con gli austriaci dell'SK Austria Kaernten, e quella dell'altro attaccante Nate Jaqua tornato però a campionato in corso dopo dieci presenze e cinque marcature con la maglia dell'S.C.R. Altache ceduto subito dopo la fine del campionato ai Seattle Sounders. Le gestioni in tandem spesso non funzionano perchè si concludono con uno scarica barile e incomprensioni su chi si deve occupare di una cosa piuttosto che dell'altra. Per cui Babbo Natale quest'anno regala un cospiquo assegno di svariati milioni di dollari al nostro ex pugile (speriamo non ancora suonato) per rilevare il 50% della franchigia ancora in mano all'AEG e per poter costruire in tempi brevi un soccer specific stadium.
Un nuovo dp per i Kansas City Wizard che dopo il taglio dell'argentino ex granata Carlos Marinelli, troppo spesso infortunato e la probabile dipartira per il Messico di Claudio Lopez del quale abbiamo già parlato, avrà finalmente un pò di soldi da investire per comprare finalmente in designated player che faccia la differenza in vista della stagione MLS '09, (sperando in una più tranquilla qualificazione ai play-off) e della Superliga alla quale i Wizard parteciperanno grazie al cambio delle regole di partecipazione. Certo un dp da solo non fa la differenza,Los Angeles Galaxy docet,ma sarebbe comunque un segnale di cambiamento che magari farebbe tornare i tifosi al Community America Ballpark dopo due anni di forte diminuzione delle presenze allo stadio che han fatto si che Kansas City fosse l'unica squadra con meno di 10.000 spettatori a partita
Un nuovo stadio per i Washington Dc United che nonostante l'annata balorda hanno comunque salvato la stagione vincendo la Lamar Hunt U.S. Open Cup. Complice del campionato deludente sono state la resa sotto le aspettattive dei brasiliani Fred e Luciano Emilio, ma anche i costanti infortuni di Marcello Gallardo e la parziale delusione dei difensori Gonzalo Peralta, in arrivo dall'Argentina, e il colombiano Gonzalo Martinez. Credo però che il telaio della squadra sia buono e non abbia bisogno di particolari cambiamenti,per cui la cosa più importante al momento è che il sognato stadio sulle rive del fiume Anacostia diventi finalmente realtà
Una nuova location per i Chivas Usa, che nonostante per il secondo anno consecutivo siano andati assai meglio dei loro cugini Los Angeles Galaxy hanno visto ancora una volta il pubblico in forte diminuzione, -30% in due anni, e questo nonostante i buoni piazzamenti ottenuti. Forse oltre che cambiare nome (lo suggeriamo caldamente) sarebbe il caso di cambiare città , meta consigliata la confinante col Messico San Diego, già casa dei Sockers,ridare vita e lustro ad una delle squadre più leggendarie di NASL e MISL non sarebbe una cattiva idea
Una bottiglia di Dom Perignon del '77 per Don Garber, commissioner della MLS grazie al quale la lega è diventata redditiva in termini economici e popolare, registrando aumento di sponsorizzazioni, investitori, e soprattutto numero di tifosi presenti negli stadi dove giocano le rispettive franchigie, salvo poche eccezzioni. I soccer specicif stadia sono realtà , la designated player rule è di uso comune presso molte squadre, i programmi di avviamento dei settori giovanili sono partiti,il calendario è stato parzialmente decongestionato,e dalla contrazione avvenuta a fine 2001 coi due club della Florida scomparsi per mancanza di operatori-investitori si è passati a 15 franchigie con l'ammissione di Seattle per la stagione 2009 prossima ventura, e nel 2010 sarà finalmente il turno di Philadelphia, ma altri consorzi bussano alla porta di Garber per poter entrare in MLS. Per cui la bottiglia di champagne pregiato è sia per festeggiare i suoi successi, sia perchè speriamo si ubriachi quando al termine della stagione 2009 ci sarà da rinegoziare i contratti dei calciatori e magari aggiunga uno zero in più all'esiguo salary cap che ha fatto scappare in Europa tanti calciatori a volte senza nemmeno passare per la MLS o che li ha fatti optare per la meno prestigiosa ma in alcuni casi più remunerativa USL
Un pò di sale in zucca per i dirigenti della U.S.S.F.affinchè cooperino di più con la MLS soprattutto per quel che riguarda la gestione della Lamar Hunt U.S. Open Cup,spesso senza copertura adeguata o spesso sarebbe da dire senza copertura alcuna da parte dei media,e affinchè nasca un trofeo tipo la supercoppa di lega italiana o il Charity Shieldinglese che possa attrarre su di se ulteriore attenzione mediatica e interesse dei tifosi, nonchè ridare lustro ad una competizione, la U.S. Open Cup, spesso considerata poco importante o comunque di secondo ordine. In più penso che sarebbe il caso di unire Interliga e Superliga in un' unica competizione spezzettata in più parti dell'anno che unisca alla possibilità per le squadre MLS di poter accedere alla Copa Libertatdores, il sapore dell'oramai classica sfida Usa-Messico che tanto piace ai tifosi americani.
Un designated player per Real Salt Lake che finalmente dopo tre anni di magre figure ha raggiunto le semifinali dei play-off ed ha inaugurato il bellissimo Rio Tinto Stadium. Grazie all'arrivo di [d]Kenny Deuchar, attaccante originario della Scozia,l'argentino Javier Morales, l'americano Nat Borchers di ritorno dalla Norvegia,oltre l'ucraino-americano Dema Kovalenko acquisito dai NY Red Bulls, ma dato in partenza per Los Angeles sponda Galaxy, la formazione del RSL ha fatto vedere buon gioco e concretezza ottenendo così il miglior piazzamento della sua breve storia. Un designated player che non sia però solo un nome (Denilson su tutti ma anche Matthaeus, Stoichkov e Djorkaeff solo per fare qualche nome) ma che sappia rendere la compagine dello Utah una delle possibili pretendenti al titolo.
Un jolly nelle mani di Mo “trade” Jonhston, con la speranza per lui che nelle sue prossime febbricitanti trattative per acquisti e cessioni di giocatori per rendere finalmente competitiva la compagine dei Toronto F.C.riesca a pescare quel jolly o quella doppia coppia di giocatori che possano finalmente far si che la capitale dell'Ontario possa disputare i play-off. L'anno scorso è andata meglio dell'esordio ma troppi sono stati gli arrivi, molti dei quali a metà campionato, cominciando dal trinidegno Julius James dal club militante in PDL Westchester Flames,oltre che il portoricano Marco Velez prelevato dai Puerto Rico Islanders,il centrocampista acquisito dai Galaxy Kevin Harmse, l'attaccante preso a campionato in corso dall'F.C. Dallas Abdus Ibrahim, così come l'ala inglese Rohan Ricketts, acquistato in aprile dal Barnsley, l'attaccante Chad Barret dai Chicago Fire in luglio in cambio dei diritti su Brian McBride , così come in aprile è è arrivato dagli honduregni del Motagua il centrocampista ex Metrostars e Chivas Usa Amado Guevara (MLS MVP 2004) seguito in agosto dall'attaccante guatemalteco Carlos Ruiz dai Galaxy. Completa la lista l'americano Johann Smith acquisito in estate dagli inglesi dello Stockport County (squadra che nel '73 fornì agli Atoms gli attaccanti Jim Fryatt ed Andy Provan) e in uscita il giamaicano Jeff Cunningham, ceduto in agosto ai texani dell'F.C. Dallas (dove è tornato a segnare), il centrocampista difensivo Maurice Edu, anche lui partito nello stesso mese alla volta della Scozia per indossare la maglia dei Rangers Glasgow, l'attaccante trinidegno Colin Samuel, che ha lasciato il Canada in primavera, anche lui accasandosi la Scozia militando nel [d]St. Johnstone, per tacere dell'ex nazionale francese Laurent Robert, 17 presenze e una marcatura, acquistato in aprile e sbolognato ai greci del Larissa dopo appena quattro mesi. Più che una squadra di calcio la compagine di Toronto è sembrata un albergo o un porto di mare, tutto questo via vai di acquisti e cessioni non è certo la maniera migliore di costruire un collettivo, per cui auguriamo a Mo Johnston di trovare da inizio campionato i giocatori con cui costruire la squadra e che possa così raggiungere i play-off. I tifosi, tra i migliori della MLS, se lo meritano.
Guaranà per Freddy Ljunberg, neoacquisto e designated player dei Seattle Sounders, con la speranza che il suo campionato nella MLS sia migliore di quello passato nel West Ham, conclusosi per una rottura di una costola contro un difensore del NewCastle United e dove comunque aveva totalizzato solo due marcature in venticinque presenze. I tifosi si aspettano molto da lui, per cui questo regalo serve a ridare forza alle gambe quando l'età e l'inverno si faranno sentire, se non dovessero bastare passeremo alle supposte di peperoncino di cajenna, già regalate l'anno scorso a Washington
Stadio nuovo e campagna acquisti di livello per i San Jose Earthquakes, che partiti come cenerentola nella loro conference hanno poi combattuto fino alla fine o quasi per raggiungere i play-off. Come già ci si immaginava la squadra allenata dal canadese Frank Yallop ha perso soprattutto all'inizio punti decisivi per strada, ma questo era da mettere in conto visto che si trattava di una expansion franchise, e gli acquisti a campionato in corso dell'inglese Darren Huckerby precedentemente in forza ai canarini del Norwich City,del brasiliano Francisco Lima, arrivato in estate dal Brescia,assieme al centravanti giamaicano Ryan Johnson, tornato nella MLS dopo brevi esperienze in Norvegia e nei New Jersey Ironmen militanti allora nella defunta MISL,così come l'attaccante trinidegno Scott Sealy, prelevato il 14 agosto 2008 da Kansas City, e dulcis in fundo il cavallo di ritorno Arturo Alvarez tornato in Luglio da Dallas,hanno reso la squadra più competitiva, per cui, per continuare su questa strada quel che ci vuole secondo me e le mie renne è uno stadio nuovo per ridare entusiasmo ai tifosi e una campagna acquisti non per forza spendacciona ma oculata, che rinforzi la squadra laddove serve e poter creare un robusto e collaudato telaio. Un dp? Forse…
Un bel portafortuna anche per il coach di Colorado Gary Smith, che forse se fosse subentrato prima al disastroso Fernando Clavijo i Rapids si sarebbero qualificati per i play-off, mancati invece per la seconda volta consecutiva pur potendo annoverare giocatori del calibro di Preston Burpo,Facundo Erpen,Jose Burciaga,Cory Gibbs,Terry Cooke, ma soprattutto Christian Gomez (MLS MVP 2006 con il D.C. United) e il capitano Pablo Mastroeni, tutti giocatori di livello e conosciuti nella lega, non dei fuoriclasse di caratura internazionale ma alcuni con lunghe esperienze all'estero e in grado di fare la differenza in MLS. Qualcosa è andato storto per cui reglaliamo un bel corno napoletano che cacci via tutti i malocchi e la negatività e faccia si che la squadra possa rendere per il valore che ha, nella speranza che il patron Stan Kroenke, – munifico quando si tratta di spendere per l'Arsenal nella Premier League, o per i suoi Denver Nuggets o Colorado Avalanche, quanto tirato ai livelli della famiglia Kraft quando si tratta di spendere per la propria franchigia MLS – apra il portafoglio se ce ne fosse bisogno magari acquistando un paio di giocatori per rinfozare i reparti più sguarniti e magari un designated player che possa ridare entusiasmo e far tornare i tifosi allo stadio, quel Dick's Sporting Goods Park inaugurato lo scorso anno e speranzoso di poter presto vedere i Rapids trionfare o perlomeno portare a casa la Rocky Mountain Cup strappandola ai rivali di Salt Lake City.