i San Diego Sockers sono la grande macchia della CISL…
Nella scorsa puntata abbiamo parlato delle prime 2 stagioni della CISL, la nuova lega di indoor soccer che, nei piani e nelle intenzioni dei proprietari delle squadre avrebbe dovuto prendere il posto della defunta MISL. Ma se i primi 2 anni di operazioni avevano mostrato segnali incoraggianti, fu a partire dalla 3ª stagione, targata 1995, che si palesarono problemi strutturali che avrebbero affossato le ambizioni non piccole della neonata lega.
La stagione 1995
La CISL aprì il 3° anno di vita annunciando l'attivazione di una franchigia creata l'anno prima, i Seattle Seadogs, e la nascita di un expansion team, i Mexico Toros; i Carolina Vipers decisero di rimanere inattivi per una stagione per tentare di ristrutturarsi finanziariamente. Sia i Toros sia Seattle partirono bene, vincendo le prime partite. Anche Sacramento partì a razzo, vincendo le prime 9 partite e stabilendo il nuovo record di lega.
Il 1995 fu certamente una stagione caratterizzata dai record (più che altro di Portland): John Putterman di Portland stabilì un record di salvataggi (15) nella vittoria dei Pride su Anaheim per 7-4. L'attaccante di San Jose Preki segnò 7 reti nella sconfitta per 10-11 contro la stessa Portland. Il portiere dei Pride Jim Brazeau riuscì a compiere il 1° shut-out della Lega nella vittoria contro Pittsburgh per 10-0. Il record più importante, quello per l'affluenza alle arene, venne stabilito il 30 settembre 1995 quando 16.427 fans riempirono la Reunion Arena di Dallas per vedere i Sidekicks battere Las Vegas per 8-5 in una rivincita della serie finale dell'anno precedente. Il 1° CISL All-Star game si tenne il 15 agosto a Portland.
Per quella stagione la CISL adottò il formato a 3 division. Le eterne rivali Dallas e Monterrey si contesero la Eastern Division, col trionfo finale di Monterrey. Anaheim prolungò il suo dominio sulla South Division, mentre la Western Division fu appannaggio di Sacramento che ebbe la meglio su San José.
Arrivarono i play-off: e nei quarti di finale non ci furono sorprese. Monterrey e Dallas superarono senza difficoltà Las Vegas e Mexico, mentre Sacramento e Anaheim ebbero qualche problema in più nel superare San José e San Diego. Nelle semifinali, Sacramento ebbe bisogno di gara-3 per superare Anaheim mentre Monterrey con un secco 2-0 si sbarazzò di Dallas.
La Serie Finale vide dunque la partecipazione di 2 squadre inedite; la spuntò Monterrey che batté Sacramento 2-1 senza mai rischiare seriamente. I La Raza vincevano così il loro 1° titolo.
CISL Standings 1995
G W L % GB
Eastern Division
Monterrey La Raza 28 23 5 .821 —
Dallas Sidekicks 28 18 10 .643 5.0
Washington Warthogs 28 13 15 .464 10.0
Pittsburgh Stingers 28 10 18 .357 13.0
Detroit Neon 28 5 23 .179 18.0
Southern Division
Anaheim Splash 28 17 11 .607 —
Mexico Toros 28 17 11 .607 —
San Diego Sockers 28 17 11 .607 —
Arizona Sandsharks 28 11 17 .393 6.0
Houston Hotshots 28 8 20 .286 9.0
Western Division
Sacramento Knights 28 20 8 .714 —
San Jose Grizzlies 28 15 13 .536 5.0
Las Vegas DustDevils 28 13 15 .464 7.0
Seattle SeaDogs 28 12 16 .429 8.0
Portland Pride 28 11 17 .393 9.0
Quarterfinals:
Sacramento batte San Jose 2-1 (7-8, 4-0, 5-4)
Monterrey batte Las Vegas 2-0 (13-8, 7-4)
Anaheim batte San Diego 2-1 (6-5, 3-4, 8-6)
Dallas batte Mexico 2-0 (8-7, 2-0)
Semifinals:
Sacramento batte Anaheim 2-1 (5-4, 5-6 (OT), 5-1)
Monterrey batte Dallas 2-0 (9-8 (OT), 5-4)
CHAMPIONSHIP:
Monterrey batte Sacramento 2-1 (12-6, 4-5 (OT), 10-7)
Classifica marcatori:
GP G A Pts
Tatu, Dallas 27 49 47 96
Preki, San Jose 24 51 38 89
Zizinho, Monterrey 28 55 30 85
Jeff Betts, Portland 27 35 49 84
David Doyle, Dallas 27 38 28 66
Drago, Pittsburgh 29 24 42 66
Jon Parry, Sacramento 23 40 25 65
Chris Scotti, Portland 28 39 25 64
Michael Collins, Seattle 27 24 39 63
Dante Washington, Washing. 27 39 21 60
Rob Baarts, Portland 28 37 22 59
Andy Chapman, Detroit 28 38 21 59
Jean Harbor, Seattle 26 40 18 58
Most Valuable Player: Preki, San Jose
Goalkeeper of the Year: Mike Dowler, Sacramento
Coach of the Year: Eric Geyer, Monterrey
Defender of the Year: Danny Pena, Sacramento
Rookie of the Year: Mark Chung, San Diego
Playoff MVP: Zizinho, Monterrey
Purtroppo alla fine della stagione le franchigie di Pittsburgh, Mexico City, San Jose e Carolina fallirono e chiusero i battenti, lasciando un ridotto numero di squadre a competere per il titolo del 1996.
Purtroppo, a minare la credibilità della Lega c'erano gli stessi presupposti con i quali essa era nata; autodenominarsi "Continental Indoor Soccer League" presupponeva la concreta possibilità (oltre che la volontà ) di raggiungere tutti i mercati più importanti del paese; invece, quando Pittsburgh e Carolina fallirono, il punto più a Est che la Lega riusciva a raggiungere era Washington (e i Warthogs non erano esattamente uno squadrone). Questo tagliava fuori una parte consistente del paese, che non si sentiva rappresentata (e infatti non fu un caso la creazione della EISL, ossia "Eastern Indoor Soccer League", nel 1997).
Aggiungiamo il fatto che porsi come Major League da parte della CISL presupponeva avere alle spalle delle coperture finanziarie solide e durature, che invece nella maggior parte dei casi si scoprivano essere effimere, principalmente perché i finanziatori non percepivano l'immediato ritorno del loro investimento. Per rimediare ad almeno una di queste mancanze, all'inizio della stagione 1996 la CISL tentò di occupare un "buco", rimpiazzando i Carolina Vipers con gli Indianapolis Twisters, anche se gli Arizona Sandsharks decisero di rimanere inattivi per la stagione.
La mossa sembrò sortire gli effetti sperati, tanto che il prodotto sul campo fu forse il migliore mai visto nella breve vita della CISL. Un impulso anche alla buona riuscita della stagione fu il formato a 2 division (anziché 3). La punta di Dallas Tatu segnò il 716° gol in carriera il 9 agosto, diventando così il nuovo leader dei marcatori di tutti i tempi nella storia dell'indoor soccer, sorpassando il leggendario Steve Zungul. Il 31 agosto Tatu fece suo anche il record degli assist. Un altro effimero segno di prosperità venne dalla firma di un contratto televisivo triennale con la Fox Sports.
In quella stessa estate del 1996, però, avvenne il lancio della nuova lega outdoor, che andava a tappare il buco decennale che la scomparsa della NASL aveva creato: stiamo ovviamente parlando della MLS. La preoccupazione della CISL era di perdere i suoi migliori giocatori a vantaggio della nuova lega, a cui era stato da subito conferito dalla FIFA lo status di Major League.
Ma le preoccupazioni dei proprietari della CISL si rivelarono infondate. Solo un esiguo numero di giocatori passò alla MLS, e nessuno di questi era portiere o attaccante. Questa è un'indicazione delle sostanziali differenze tra il calcio all'aperto e quello indoor: i giocatori abituati ai rigidi confini della pista e quelli che invece si trovano meglio negli ampi spazi del campo aperto sono di 2 "razze" differenti, e il numero più ampio era a favore dei giocatori di indoor soccer.
Un'altra fonte di orgoglio per la CISL fu il fatto che riuscirono a sopravanzare la NPSL per l'affluenza media alle arene, raggiungendo una media di 5.936 a partita, anche se c'è da dire che la NPSL giocava durante il periodo invernale.
La stagione 1996
La regular season vide un'entusiasmante corsa nella Eastern Division da parte di Monterrey e Houston che finirono a pari merito al 1° posto (in assenza di criteri per determinare il vincitore). A Ovest i San Diego Sockers, ancora meritevoli di considerazione visti i trionfi passati nella NASL e nella MISL, vinsero la division, non senza dover battagliare aspramente contro Anaheim e Sacramento. Nei quarti di finale San Diego, Houston, Monterrey e Dallas avanzarono senza problemi. Nelle semifinali Houston buttò fuori i Sockers, che giocarono così l'ultima partita della loro storia (fino al ritorno nella MISL II, sotto un'altra proprietà ). Monterrey sconfisse Dallas e andò di nuovo in Finale, dove Monterrey sconfisse Houston in una Serie a bassissimo tasso di epicità , vincendo nuovamente il titolo (il 2° della loro storia).
CISL Standings 1996
GP W L Pct. GB GF GA
Eastern Division
Monterrey La Raza 28 18 10 .643 — 196 159
Houston Hotshots 28 18 10 .643 — 186 167
Dallas Sidekicks 28 16 12 .571 2 212 181
Washington Warthogs 28 13 15 .464 5 151 170
Detroit Neon 28 13 15 .464 5 173 197
Indianapolis Twisters 28 10 18 .357 8 160 188
Western Division
San Diego Sockers 28 17 11 .607 — 173 156
Anaheim Splash 28 15 13 .536 2 180 169
Sacramento Knights 28 14 14 .500 3 143 153
Seattle SeaDogs 28 11 17 .393 6 144 147
Portland Pride 28 10 18 .357 7.5 156 185
Quarterfinals:
San Diego batte Washington 2-1 (11-2, 6-11, 4-2)
Houston batte Sacramento 2-1 (2-1, 6-10, 8-5)
Monterrey batte Detroit 2-1 (13-5, 4-9, 12-3)
Dallas batte Anaheim 2-0 (6-5, 5-4)
Semifinals:
Houston batte San Diego 2-1 (9-7, 4-8, 10-5)
Monterrey batte Dallas 2-0 (10-4, 5-3)
CHAMPIONSHIP:
Monterrey batte Houston 2-0 (10-6, 6-5)
Classifica Marcatori:
GP G A Pts
Tatu, Dallas 24 45 44 89
David Doyle, Dallas 28 47 25 72
Paul Dougherty, Houston 27 36 34 70
Dale Ervine, Anahiem 26 45 24 69
Mariano Bolella, Indianapolis 27 28 38 66
Marco Lopez, Monterrey 28 23 36 59
Jon parry, Sacramento 26 37 18 55
Nebo Bandovic, Houston 27 31 23 54
Eric McLellan, Washington 28 34 19 53
Chris Scotti, Portland 28 35 17 52
Danny Barber, Anahiem 28 21 30 51
Andy Chapman, Detroit 28 31 20 51
Giampaulo Pedroso, Houston 26 32 18 50
Jeff Betts, Portland 27 24 24 48
Genoni Martinez, Monterrey 28 24 24 48
Braeden Cloutier, San Diego 28 27 21 48
Most Valuable Player: Tatu, Dallas Sidekicks
Goalkeeper of the Year: Juan de la O, Seattle SeaDogs
Coach of the Year: Trevor Dawkins, Houston Hotshots
Defender of the Year: Troy Snyder, Washington Warthogs
Rookie of the Year: Carlos Farias, San Diego Sockers
Playoff MVP: Raul Salas, Monterrey la Raza
Ma la stagione 1996 si chiudeva in maniera mesta: i San Diego Sockers, la scoietà professionistica di indoor soccer più gloriosa, le cui radici risalivano fino alla NASL del 1974, chiudeva i battenti. Si trattava di una "botta" difficile da assorbire per la CISL, che in piccolo (e in un periodo di tempo più breve) stava riproponendo gli stessi problemi che avevano afflitto la MISL.
In primo luogo, molti investitori avevano già comunicato che alla fine della stagione 1996 si sarebbero ritirati, perché non vedevano profitto. Il grosso problema era che anche la CISL non intendeva iniettare denaro per rendere competitivo un prodotto che difficilmente avrebbe avuto un vero "respiro nazionale". Per questo fu chiaro da subito che la CISL avrebbe subito un grosso ridimensionamento.
La stagione 1997
La scomparsa dei Sockers aveva gettato una macchia indelebile sul mantello della CISL, macchia che la riattivazione degli Arizona Sandsharks non poteva certo aiutare a cancellare. Per fare un paragone, se il Milan fosse scomparso all'inizio degli anni '80 non sarebbe certo bastato il Brera a "tappare il buco""
Ciononostante la stagione 1997 offrì un buono spettacolo. I Monterrey La Raza vinsero il 3° titolo divisionale consecutivo, e i Seattle SeaDogs vinsero la Western Conference. I play-off si svolsero in maniera inconsueta: il 1° turno consistette in una "wild card" in cui Seattle sconfisse Portland e Houston si sbarazzò di Indiana per accedere al 2° turno.
Il 2° turno fu un "girone all'italiana", in cui dopo una serie di partite le stesse Seattle e Houston avanzarono fino alla Serie Finale. Seattle vinse la serie e si laureò campione CISL per la 1ª e unica volta nella sua storia; infatti la vita della CISL aveva i giorni contati.
CISL Standings 1997
GP W L Pct. GF GA GB
Eastern Division
Monterrey La Raza 28 20 8 .714 190 166 —
Indiana Twisters 28 17 11 .607 194 177 3.0
Houston Hotshots 28 17 11 .607 199 157 3.0
Dallas Sidekicks 28 13 15 .464 165 160 7.0
Washington Warthogs 28 12 16 .429 170 178 8.0
Detroit Safari 28 3 25 .107 134 217 17.0
Western Division
Seattle SeaDogs 28 21 7 .750 170 128 —
Anaheim Splash 28 16 12 .571 165 134 5.0
Sacramento Knights 28 14 14 .500 146 148 7.0
Portland Pride 28 13 15 .464 144 158 8.0
Arizona Sandsharks 28 8 20 .286 135 189 13.0
First Round Series:
Seattle batte Portland 2-0 (8-2, 6-5)
Houston batte Indiana 2-1 (?-?, 4-7, 2-1 (MG))
Second round series:
Monterrey batte Dallas 2-1 (7-3, 5-10, 2-1 (MG))
Sacramento batte Anaheim 2-0 (7-3, 6-3)
Seattle batte Sacramento 2-0 (?-?, 4-3)
Monterrey batte Houston 2-1 (7-6, 2-3, 4-3 (MG))
CHAMPIONSHIP:
Seattle batte Houston 2-0 (6-5, 7-1)
Classifica Marcatori:
GP G A Pts
Paul Dougherty, Houston 28 50 42 92
Allen, Houston 27 35 29 64
Livaois, Anahiem 27 44 18 62
Tatu, Dallas 19 26 36 62
Castillo, Indiana 27 45 14 61
Genoni Martinez, Monterrey 29 29 29 58
David Doyle, Dallas 26 32 25 57
Molomo, Seattle 25 33 24 57
Corla, Monterrey 27 32 24 56
Goran Hunjak, Washington 28 18 38 56
McCormick, Seattle 28 31 25 56
L'autunno del 1997 fu il canto del cigno per la CISL; problemi di natura operativa (leggi: i finanziatori non avevano intenzione di continuare a investire in un prodotto che non portava profitti) portarono all'allontanamento prima di Houston, poi di Washington e Portland ed infine di Dallas. Monterrey e Indiana considerarono per un certo periodo la possibilità di unirsi alla NPSL, ma poi non compirono questo passo.
Di fronte alla diaspora di così tante squadre e considerando che le altre stavano per fare la stessa cosa i dirigenti della CISL fecero l'unica cosa possibile in quel momento: il 23 dicembre 1997 dichiararono fallita la Continental Indoor Soccer League.
Subito dopo i dirigenti di Sacramento, Dallas, Portland e Arizona (rinominati Phoenix)formarono la nuova Premier Soccer Alliance che avrebbe iniziato a giocare nell'estate del 1998.
Così finiva la CISL: definire la sua parabola un'epopea sarebbe una mistificazione nonché una mancanza di rispetto per la MISL. 5 stagioni condotte ad un livello discreto ma che non ha mai raggiunto punte di eccellenza e in più una grave macchia: il fallimento della società più gloriosa dell'indoor soccer americano; in più consideriamo che, a parte i Sockers, non c'era nella Lega nessuna città , nessun mercato realmente appetibile: non c'erano NY, L.A. (a meno che non si voglia considerare Anaheim"), Boston, Philadelphia".
Tutto questo è sufficiente per considerare la CISL un fallimento per l'indoor soccer: e la cosa più preoccupante è che ai giorni nostri si sta ripetendo lo stesso errore"
(13 - continua)