Boston interrompe la striscia

Un Garnett poco felice esce sconfitto dal campo dei Warriors…

Dopo ben 19 vittorie consecutive la striscia vincente dei Celtics viene interrotta a Natale in diretta nazionale e la successiva sconfitta contro Golden State fa chiudere la settimana con un bilancio in pareggio, 2 a 2, ma con molti risvolti tecnici e psicologici.

Risultati

New York Knicks @ Boston Celtics W 124-105
Philadelphia 76ers @ Boston Celtics W 110-91
Boston Celtics @ Los Angeles Lakers L 83-92
Boston Celtics @ Golden State Warriors L 99-89

Commento

Sono arrivate a conclusione le vittorie consecutive, sono ben 19, nuovo record storico di franchigia, battuto il precedente record di 18, e subito dopo sono arrivate due sconfitte consecutive per un bilancio in parità , ma pieno di emozioni.

Le due gare giocate prima della trasferta ad ovest sono state utilizzate dai Celtics quasi come allenamento in vista della gara contro i Lakers, tale è stato il divario tra le formazioni, ed in entrambe le serate è stato dato ampio minutaggio alla panchina per dare riposo ai titolari, anche se a dire il vero Ray Allen ha avuto un utilizzo insolitamente alto, probabilmente non era troppo appesantito dagli impegni oppure aveva bisogno di giocare.

Durante il finale della gara contro Philadelphia il pubblico di Boston ha intonato un "beat L.A." famoso negli anni Ottanta e che voleva essere di buon auspicio per il successivo appuntamento nel giorno di Natale, ma prima di partire da Boston Paul Pierce ha voluto stemperare l'attesa con una dichiarazione molto realistica: "Se battiamo i Lakers otterremo qualcosa? Vinceremo un altro campionato? Otterremo un altro anello? No, è solo un'altra gara in lista che dobbiamo giocare" e detto da un losangelino di nascita, per cui lui stesso dovrebbe sentire la partita in modo molto intenso, è significativo del fatto che l'attesa era eccessiva rispetto all'importanza della partita.

Un aiuto a Pierce è arrivato da Bryant il quale, evitando di fomentare i propri tifosi con dichiarazioni più o meno bellicose, ha candidamente affermato "Penso che (i Celtics) siano i migliori, in tutta onestà ", ma l'attesa è rimasta sempre altissima (i prezzi di alcuni biglietti sono arrivati fino a 8-10mila dollari ed il rating è stato di 5.3, il più alto per la regular season degli ultimi quattro anni) e lo spettacolo non ha deluso le attese, con due tra le migliori formazioni dell'NBA a combattere a viso aperto.

Alla fine hanno prevalso i Lakers, ma non sarebbe stato strano se avessero vinto i Celtics visto che a 3 minuti dal termine le squadre erano in perfetta parità . In fin dei conti però aveva ragione Pierce: nessuna squadra ha vinto nulla, la stagione è ancora lunga ed è stata solo una W ed una L aggiunta alle rispettive squadre.

Una L per i Celtics a cui ne è seguita un'altra il giorno dopo contro Golden State, crollati nell'ultimo quarto dopo aver condotto per buona parte dell'incontro, segno che il contraccolpo psicologico per la sconfitta contro i Lakers (senza nulla togliere ai Warriors) è stato più elevato rispetto a quello che sarebbe stato lecito aspettarsi.

Si conclude così una settimana partita bene, ma che alla fine ha rimesso i Celtics coi piedi per terra. È difficile dire se già  avessero pensato che la strada verso la riconferma del titolo fosse alla portata, ma siamo orientati verso il no, in ogni caso queste due sconfitte hanno fatto capire a tutti che nessuna squadra è imbattibile, anche se è facile intuire che il titolo sarà  una cosa a tre tra Celtics, Lakers e Cavaliers.

Ora per Boston è necessario ricominciare a giocare come ci hanno già  mostrato nel recente passato e soprattutto ammettere che le sconfitte fanno parte del gioco in una stagione così lunga e che non permette di riprendersi da cali fisici e mentali.

Parlare di temi tecnici in questo momento per i Celtics è fuori luogo, ora si tratta di sistemare la parte psicologica dei giocatori, è quella che deve essere curata in questi giorni, vedremo se lo staff ed i giocatori stessi riusciranno a riprendersi velocemente.

Infortuni

Durante il primo quarto della partita contro i Lakers Kendrick Perkins ha avuto un dolore alla spalla sinistra operata lo scorso 2 luglio, ha stretto i denti e ha terminato l'incontro, ma al risveglio il giorno dopo il dolore è aumentato ed i medici gli hanno consigliato di non giocare contro Golden State, ma non è nulla di grave ed è facile rivederlo sul parquet contro Sacramento. "Probabilmente potrei giocare se fossero stati i playoff" ha tranquillizzato il giocatore. Al suo posto è partito Powe, nativo proprio di quelle parti.

Glen Davis ha avuto un incidente stradale poco prima della gara contro New York slittando sulla strada ghiacciata ed è stato costretto a saltare due partite per uno stiramento ai muscoli del collo e forti mal di testa, ma ha potuto aggregarsi alla squadra per la trasferta ad ovest, dove non ha saltato nessuna gara nonostante fosse in dubbio la sua partecipazione.

La preoccupazione di Doc era quella di non essere costretto ad aumentare il minutaggio di Garnett perché ritiene che stia già  giocando un numero corretto di minuti, ma questi due infortuni hanno costretto il lungo biancoverde agli straordinari, come potrete leggere nella sezione "I minuti del PGA Tour".

Curiosità 

Si pensa che ci sia bisogno di un lungo veterano alla P.J. Brown per aumentare il tasso di talento e di esperienza della panchina? Sembra (ripetiamo sembra) che proprio P.J. non sia disponibile per un ritorno ai Celtics. Vedremo se la voce è vera e se, nel caso, ci ripenserà .

La striscia di vittorie consecutive è stata quindi interrotta a quota 19, nuovo record della storia dei Celtics, battendo di 1 il precedente record. Complimenti alla squadra, anche se Pierce lo ritiene quasi un contrappasso al contrario dopo aver conseguito solo 2 stagioni fa la peggior striscia della storia della franchigia con 18 sconfitte consecutive.

La striscia di vittorie consecutive permette ai Celtics di riscrivere un altro capitolo della storia dell'NBA: sono loro infatti che hanno migliorato la miglior partenza di una franchigia NBA con 27 vittorie su 29 partite il precedente record di 26 vittorie su 29 incontri dei 76ers nel 1966-67 ed i Knicks nel 1969-70.

Anche le immagini della televisione hanno ripreso Pierce che spinge Ray Allen allontanandolo da Rondo a 7.47 dalla fine del terzo quarto che si stavano attardando in campo con un time-out che li attendeva in panchina. Tra Allen e Rondo c'era appena stato un chiarimento di vedute su un passaggio errato, ma tutto si è risolto senza problemi, dice Rondo "Siamo molto competitivi, vogliamo vincere" e Garnett tranquillizza "Dare voce alle nostre opinioni è la forza della nostra squadra".

È stata rilasciata la seconda comunicazione sull'andamento delle votazioni per l'All-Star Game. La situazione ad est vede primo LeBron James con 1,2 milioni di voti, segue Garnett con 905mila voti e terzo il cinese Yi Jianlian con 762mila voti, in quarta posizione c'è Bosh ed in quinta Pierce, quindi in corsa per il quintetto. Allen è quarto tra le guardie con 354mila voti, Perkins è decimo tra i centri con soli 54mila voti e Rondo non raggiunge l'undicesima posizione in classifica tra le guardie. Ricordiamo che saranno gli allenatori a completare il roster dopo che i tifosi avranno votato i quintetti delle due formazioni.

Nonostante alcuni dei giocatori abbiano una casa nei paraggi di Los Angeles (oltre ovviamente a Pierce che è di casa) molti dei giocatori biancoverdi non hanno nulla che gli ricordi qualcosa di familiare sulla costa ovest e quindi i Celtics hanno celebrato il Natale con una cena in un locale di San Francisco. La scelta della città  non è stata casuale, infatti non si è voluto celebrarlo a Los Angeles per evitare che alcuni giocatori cenassero a pochi isolati dai loro familiari od amici.

Come ogni anno Pierce compra dei biglietti per parenti ed amici quando passa allo Staples, questa volta ne ha comprati 43 nonostante la penuria di biglietti.

Il migliore della settimana

Difficile assegnare il riconoscimento settimanale in quest'ottava perché nessuno a parte Rondo ha offerto prestazioni costanti in tutte e quattro le partite, ma non sempre Rondo è stato positivo. Vediamo quindi se altri giocatori possono meritarsi il riconoscimento.

Iniziamo da Allen, il quale però si è distinto solo contro New York, mentre Powe e House hanno una situazione identica in cui sono entrambi scomparsi contro i Lakers e non possono compensare le pur discrete prestazioni nelle altre tre partite. Su Perkins il discorso è diverso, si è distinto nelle prime due partite, non è affondato contro i Lakers però non ha giocato contro Golden State. Le sue prestazioni potrebbero valere più di Rondo che ha fatto molto ma che ha disfatto anche altrettanto?

Noi riteniamo di no, Rajon Rondo ha fatto tanto questa settimana, troppo per un Perkins che non ha offerto una prestazione eccellente, se avesse giocato un'ottima gara contro Golden State allora forse avrebbe potuto farcela, ma purtroppo non è riuscito a scendere in campo.

Complimenti quindi a Rondo, il quale nella contestata partita contro Golden State è comunque arrivato ad 1 assist dalla seconda tripla doppia in carriera, ma auspichiamo un maggiore controllo del suo gioco per evitare d'essere più dannoso che utile.

Classifica aggiornata:
4 Rondo
3 Perkins
1 Powe
1 House

I minuti del PGA Tour

L'impiego settimanale del PGA Tour è diviso esattamente in due parti: le prime due partite hanno visto un impiego medio inferiore ai 32 minuti di media, la terza è stata la più alta con oltre 39 minuti, mentre la quarta, complice anche il minutaggio inferiore di Allen per il problema-falli, ha avuto una media sui 36 minuti e mezzo.

Tra i tre, quello che ha giocato di più è stato Ray Allen con 35 minuti e mezzo nonostante il minutaggio basso contro Golden State, segua a distanza ravvicinata un insolito Garnett con 34 minuti e mezzo e chiude Pierce con 34 minuti di media.

Nel computo totale della stagione non ci sono tante differenze, Pierce rimane primo ma si avvicina ai 36 minuti e mezzo, Allen rimane secondo e sostanzialmente rimane fermo a 35,8 minuti mentre buon ultimo Garnett sale sopra i 33 minuti di media.

I Celtics nella D-league

Due sole partite per i due rookie Giddens e Walker, trapiantati negli Utah Flash per farli giocare ed evitare che marcissero nell'anticamera della panchina.

Nel primo appuntamento contro Anaheim Giddens è stato il migliore dei suoi con ben 24 punti e 10 rimbalzi ed il più impiegato con 38 minuti, ma anche Walker non ha sfigurato con un bel 14+7.

La successiva serata contro Colorado non è stata ancora caricata sul server della D-League quindi ve ne daremo conto la prossima settimana.

Appuntamenti e classifiche

Complice il ritorno a casa dopo la trasferta ad ovest i Celtics giocheranno solo (si fa per dire) 3 partite nei prossimi 7 giorni.

domenica 28 dicembre in trasferta contro Sacramento
martedì 30 dicembre in trasferta contro Portland
venerdì 2 gennaio in casa contro Washington

Quale sarà  il bilancio finale dei Celtics sulla prima trasferta ad ovest?
Lo vedremo fa qualche giorno, quando giocheranno nei due campi di Sacramento e di Portland. Apparentemente senza troppe difficoltà  l'appuntamento nella capitale della California, bisogna comunque tener conto che in una trasferta così lunga le difficoltà  sono sempre all'ordine del giorno.

Di tutt'altra caratura la successiva tappa nel nord della costa pacifica con una Portland che, osannata come futura dinastia (vedremo se sarà  così) ultimamente però sta perdendo qualche colpo con un roster che rimane comunque molto giovane (e per vincere servono come il pane i veterani) e qualche infortunio di troppo. Le possibilità  per i Celtics di portarla a casa tutte e due ci sono, ma non è scontato che ci riescano.

Il rientro contro Washington in casa può essere annoverato come uno dei risultati più scontati che ci possano essere, esclusi ovviamente colpi di testa dei Celtics.

Nonostante le due sconfitte consecutive i Celtics sono ancora primi in classifica generale, ma sia i Cavaliers che i Lakers hanno decisamente ridotto le distanze. Contro LeBron e soci la differenza non sta nelle sconfitte, 4 a testa, ma nelle vittorie, 2 a favore dei Celtics, mentre i Lakers hanno una sconfitta in più. Solo Orlando è degna d'essere citata con 6 sconfitte, mentre tutte le altre sono molto distanti e non destano preoccupazioni per le prime in classifica.

A risentirci.

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