Il capitano del Columbus Crew, Grankoe Hejduk, solleva la MLS Cup 2008
Tutto esaurito – 27.000 paganti – al bellissimo Home Depot Center di Carson (CA) per la 13° finale di MLS Cup, in campo NY Red Bulls e Columbus Crew entrambe all'esordio in finale, che designerà la squadra che succederà alla Houston Dynamo, vincitrice delle ultime due edizioni.
Squadre in formazione tipo. Columbus, guidata da coach Sigi Schmid, alla quarta finale in carriera, con Hesmer in porta (oggi è il suo 27° compleanno), Hejudk a destra, il Defender of the Year Marshall e O'Rourke in mezzo e l'ex QPR e Bristol Rovers Padula a sinistra; a centrocampo Barros Schelotto playmaker con Carrol ed Evans a correre per lui, Rogers e Gaven sulle ali e il venezuelano Moreno centravanti di manovra, unico dei suoi ad aver già vinto una MLS Cup, con Houston nel 2006. New York, con il colmbiano Juan Carlos Osorio in panchina, presenta il giovane Cepero tra i pali, Leitch a destra, Goldthwaite e Mendes in mezzo con Jimenez a sinistra. Quattro di centrocampo con van den Bergh e Richards sulle ali, Sassano mediano, il serbo Ubiparirovic dietro le punte Angel e Wolyniec.
Columbus subito avanti con Guillermo Barros Schelotto a giostrare. Al 4' fallo di Chris Leitch su Robbie Rogers. Punizione di GBS, la linea difensiva di NY e l'arbitro Toledo annulla un gol proprio di Rogers per fuorigioco netto. Al 6' bella discesa di Dave van den Bergh e cross deviato in angolo da Gino Padula. Batte l'olandese e Hesmer blocca.
NY tiene bene , apparendo anche meno contratta del Crew, facendo girare bene la palla tra Sassano, Ubiparirovic e van den Bergh, sempre pericoloso quando arriva sul fondo, con Wolinjec a pressare in avanti. Al 18' Red Bulls vicini al gol con Kevin Goldthwaite, che manda di poco fuori di testa su corner di van den Bergh. Al 22' discesa devastante sula destra di Dane Richards, entra in area e crossa, ma Angel e Woljniec sono troppo avanti.
Il centrocampo di Columbus appare in notevole difficoltà (bravo Sassano a pressare Barros Schelotto) , incapace di salire e di dettare i tempi del gioco. Al 24' il terzino sinistro, l'argentino Gino Padula si accascia a terra a causa di una distorsione, ma fortunatamente rientra poco dopo. La prima conclusione vera di Columbus arriva quindi al 26', con un bel tiro centrale di Eddie Gaven, fermato però facilmente da Cepero. Ancora Cepero un minuto dopo blocca con tranquillità su un tentativo poco convinto di Rogers.
Al 28' è Angel a spaventare il Crew con una mezza girata, ma al 30' il venezuelano Alejando Moreno se ne va sulla destra in contropiede su lancio di Barros Schelotto, anticipa l'intervento di Jimenez e tira debolmente. Ma Cepero è posizionato in maniera improbabile e la palla si va ad infilare per il vantaggio, tutto sommato immeritato, di Columbus e per l'esultanza degli oltre 2.000 tifosi arrivati dall'Ohio.
Il gol mette il turbo a Columbus, che inizia a macinare gioco, spinto dal PO-PO-PO (sì, proprio quello dei Mondiali di Berlino) del Nordecke, con Barros Schelotto e Rogers che costringono l'abbattuto Cepero ad un paio di interventi di pugno. Angel si fa rivedere al 29', quando se ne va sulla sinistra e guadagna un angolo, su cui Hesmer è costretto ad uscire in difficoltà . Un minuto dopo e van den Bergh a mandare alto su un tiro dalla distanza.
Secondo tempo al via coi fuochi d'artificio. Dopo 5' infatti accade l'imprevisto. Richards al limite dell'area finta il passaggio a destra e invece piazza una palla rasoterra in area per il taglio di John Wolyniec, che di esterno sinistro infila in scivolata Hesmer. Ed è 1-1, con i tifosi di NY che srotolano un enorme bandierone blu. Ma passano solo 30 secondi e Columbus torna in vantaggio. Corner di Barros Schelotto su cui si avventa di testa Marshall, al secondo gol nei playoff e al 6 della stagione, per il 2-1.
Al 58' curiosa inquadratura della ESPN. Si vede un Barros Schelotto improvvisamente in borghesr e un po' ingrassato. Ma è l'altro "mellizo", l'altro gemello, Gustavo, anche lui con una lunga carriera alle spalle, chiusasi però l'anno scorso dopo una sagione proprio negli USA, ma nella USL 1st Division, con i Puerto Rico Islanders.
Dopo il secondo gol cala il ritmo del match, con NY che appare sterile, il Crew che si difende agevolmente e va avanti a folate che partono sempre dai piedi di GBS, le cui intenzioni però forse a vole sono troppo superiori ai mezzi dei compagni per essere comprese. Al 77' è proprio Barros Schelotto che va vicino a chiudere il match con un tiro da oltre 20 metri che poteva incorniciare una stagione ma che invece si infrange sulla traversa a portiere battuto.
Osorio prova quindi a smuovere i suoi. Fuori i polmoni di Luke Sassano e dentro i piedi buoni del venezuelano Jorge Rojas, arrivato a metà stagione e decisamente deludente. Ma il genio irrompe all'82': Rogers per Barros Schelotto, pallonetto meraviglioso di questi verso il centro dell'area per l'accorrente Frankie Hejduk che di testa fa 3-1 insaccanto su Cepero in ritardo sull'uscita. Esplode la gioia del capitano Hejduk che corre per tutto il campo e quella della curva degli ultras gialloneri.
Entra quindi il senegalese Macoumba Kandji per lo spento Wolyniec, ma è tutto inutile ormai. Columbus è padrona del campo, con Moreno, Barros Schelotto (3 assist per lui stasera!) e Rogers a gestire il pallone, e la ESPN a fare una carrellata sui visi del Crew che si va ad aggiudicare per la prima volta la MLS dopo il Supporers Shield (che va alla prima classificata della regular season). Schmid dà quindi spazio alle riserve: dentro Andy Iro e standing ovation del pubblico per “El Mellizo”, a 35 MVP dell'anno e anche nella finale.
Al 92' Ubiparirovic prende l'eserno della rete, ma è finita. C'è gloria per Steve Lenhart, dentro per Gaven, fino a quando dopo pochi secondi l'arbiro Toledo fischia la fine con tutta la panchina che si riversa sul campo a festeggiare il Columbus Crew campione 2008.
Ed ecco le scene che vediamo al termine di ogni finale, che sia in America come in Europa o in Africa: da una parte la delusione, con i visi affranti di un mancato protagonista come Juan Pablo Angel e di Wolyniec, e dall'altra parte l'incontenibile gioia del Crew quando il capitano Hejduk alza la rinnovata MLS Cup per la prima volta nella storia del club andando a chiudere una stagione da sogno.
Un appunto a Sky: pessima. Non si può iniziare il collegamento all'ultimo secondo, senza nessuna presentazione del match (peraltro annunciato come COLUMBIA (!) contro New York a Sky Calcio Show), e staccare subito alla fine senza la premiazione. Non capisco. Viene da chiedere il perché se non si crede in un prodotto poi lo si compri senza valorizzarlo. Ci si dimentica che davanti alla TV ci sono abbonati che pagano. Fortunatamente almeno la telecronaca è stata ottima, grazie al "nostro", competentissimo, Federico Zancan.
Guarda i gol:
CLB — Alejandro Moreno 31'
NY — John Wolyniec 51'
CLB — Chad Marshall 53'
CLB — Frankie Hejduk 82'