Dave van den Bergh: suo il gol che fa volare NY alla finale di MLS Cup
Dopo 13, disastrosi, anni di storia nella MLS, prima col nome MetroStars e poi Red Bulls, NY raggiunge per la prima volta la finale di MLS Cup battendo per 1 a 0 il Real Salt Lake nel nuovissimo rio Tinto Stadium di Sandy (UT). Il gol che vale la prima storica finale per NY è del 31enne centrocampista olandese cresciuto nell'Ajax Dave van den Bergh, che al 28' ha infilato una respinta del portire del RSL Nick Rimando su cross basso di John Wolyniec.
E così, dopo aver vinto una sola volta in trasferta in tutta la stagione, NY si aggiudica il trofeo della Western Conference (cui ha partecipato a causa dello strano sistema di qualificazione ai playoff) andando a vincere per la seconda volta consecutiva in trasferta dopo Houston, oltre tutto con il “portiere titolare per caso” Danny Cepero capace di subire un solo gol in 5 partite totali nella MLS, e con persino un gol all'attivo! E ancora una volta Cepero è stato il "salvatore della patria" con 7 parate decisive, che aggiunte ai 3 pali presi dal RSL danno l'idea di un match a senso unico dopo il gol. Contro il Real Salt Lake, Cepero, Mendes, Kevin Goldthwaite e Chris Leitch e il resto della squadra di NY sono stati infatti sotto assedio per l'intero secondo tempo. Proprio la presenza di del newyorkese (di Long Island) Carlos Mendes al centro della difesa, in sostituzione di Andrew Boyens che si è rotto un braccio, è stata una delle piacevoli sorprese della serata, specie dopo averlo visto in panchina o in tribuna per le altre 32 partite giocate da NY quest'anno.
Dall'altra parte il Real Salt Lake ha fatto tutto ciò che ha potuto, con l'argentino Javier Morales ad illuminare il gioco e a creare continui pericoli con i suoi calci da fermo, come la sua punizione quarto minuto di recupero, che sembrava destinata ad insaccarsi ma invece respinta dal palo, il terzo ed ultimo della partita. Bene anche l'attaccante canadese Will Johnson, in gran forma ma che ha sbagliato troppo, come quando nel primo tempo ha mandato incredibilmente fuori una palla calciata da Morales che sembrava già in gol.
Onesto nelle dichiarazioni l'allenatore dei Red Bulls Juan Carlos Osorio: "Credo di dover fare i complimenti ai miei ragazzi ed al palo. In passato siamo stati sfortunati, ma stasera qualcuno lassù ci ha aiutati".
15/11/2008 – Real Salt Lake vs. NY Red Bulls 0-1
Le prestazioni dei Red Bulls in questi playoff sono da considerare eccezionali, tanto più se raffrontati alla storia del team. Dalla fondazione del club, datata 1996, NY ha superato la prima fase solo nel 2000 (con gli allora MetroStars) sulle 9 partecipazioni, nonostante (o a causa) l'avvicendarsi di 11 in 13 anni, tra cui alcuni di gran nome come Carlos Alberto Parreira, Carlos Queiroz, Bora Milutinovic e Bruce Arena. Ma ci sono voluti un colombiano arrivato da Manchester via Chicago, e tanta fortuna, per portare NY alla finale di MLS Cup che si giocherà domenica 23 novembre all'Home Depot center di Los Angeles.
Ovvio che a vede NY qualificarsi per la finale saranno stati in molti a rimanere stupiti se non perplessi. A dire che i Red Bulls non meritano la finale e nemmeno di essere nei playoff. Ma il calcio è fatto così, e in America non può certo essere diverso. In fondo la fortuna è parte del gioco, e va detto che NY in questi 13 anni non ne ha proprio mai avuta. La "maledizione di Caricola" (dal nome del difensore italiano Nicola Caricola che segnò un autogol nel primo match assoluto dei NY MetroStars nel 1996) non sarebbe altrimenti una sensazione che tutti i tifosi di NY hanno sentito in questi anni.
Certo, probabilmente sabato note il Real Salt Lake avrebbe meritato qualcosa in più per quanto fatto vedere tra regular season e playoff, ma quando ci si qualifica prima ai playoff e poi alla finale di Conference grazie ad un gol all'ultimo minuto, inevitabilmente qualcosa in termini di fortuna si deve scontare, specie se ci si dimostra incapaci di realizzare una decina di occasioni da gol. Ma per il RSL questa era la prima partecipazione, e certi "meccanismi" la squadra guidata dal bravissimo Jason Kreis deve ancora assorbirli.
Domenica a Los Angeles vedremo quindi in campo la miglior squadra dell'anno, il Columbus Crew, contro la "cenerentola" NY. Pronostico scontato, sulla carta. Ma proprio per questo è una partita tutta da vedere (diretta Sky alle 21.30 italiane).
PS: la vittoria di sabato nella finale di Western Conference vale per NY un posto nella CONCACAF Champions League 2009/2010. I quattro posti della MLS vanno infatti alle finaliste di MLS Cup, alla vincitrice della US Open Cup (D.C. United) e a quella del Supporters Shield (essendo Columbus, il posto sarà assegnato alla seconda assoluto, Houston). Per NY sarà la seconda volta assoluta in una competizione internazionale, dopo la partecipazione all'ormai defunta Copa Merconorte nel 2001, in cui gli allora MetroStars furono eliminati nella fase a gironi. Certo, gli appassionati ricorderanno la vittoria nella La Manga Cup, ma quello era solo un torneo precampionato (ma Play.it c'era già sulla MLS).