Chad Marshall e Brian McBride: gol per entrambi, ma è Columbus a volare in finale
Partiamo da una certezza, ovvero che la MLS Cup 2008 sarà conquistata da un team che mai aveva vinto il trofeo nelle precedenti edizioni.
La prima finalista della sfida in programma all'Home Depot Center di Carson in California è il Columbus Crew che nella finale dell'Eastern Conference hanno battuto per 2-1 i Chicago Fire. La formazione dell'Ohio, autentica grande protagonista della regular season – 17 vittorie, 6 pari e 7 sconfitte nel suo ruolino di marcia – si è confermata anche nella fase più delicata del torneo, non pagando dazio nei confronti dei più smaliziati Blanco e soci. L'undici di Sigi Schmid non ha deluso le attese del proprio pubblico accorso a sostenerla verso lo storico traguardo con una gara di grande temperamento; Infatti i “gialli” provono da subito ad attaccare la porta del miglior keeper della stagione, l'ex Jon Busch ma senza molta fortuna come nella parte superiore della traversa colpita dall'ispirato Guillermo Barros Schelotto. E come spesso accade in questi casi, alla prima vera occasione, sono gli ospiti a passare: è il minuto 29 quando Blanco lancia sull'out sinistro Justin Mapp, questi pennella un cross teso nel cuore dell'area di rigore dove Brian McBride, altro ex del match, è bravo a smarcarsi dal duo Marshall – O'Rourke e deviare di testa di giustezza alle spalle di Hesmer.
La reazione dei Crew tarda ad arrivare ed i Fire su azione di corner hanno con Blanco una buona occasione per chiudere il match. La ripresa si apre sotto il segno dei Crew che nel giro di pochi minuti piazzano l'uno-due della rimonta. Al 49' arriva il pari: sugli sviluppi di un calcio piazzato, calciato da Schelotto da posizione defilata della trequarti, irrompe Marshall che supera nel duello aereo McBride spedendo il pallone sotto la traversa. Passano sei minuti ed i Crew possono festeggiare la rete del vantaggio, su un pallone lungo, batti e ribatti al limite dell'area dei Fire, con Schelotto che serve Alejandro Moreno, il venezuelano vede l'inserimento centrale di Eddie Gaven e lo serve di testa, il giovane centrocampista statunitense calcia un preciso diagonale alla destra di Busch per il sorpasso della formazione dell'Ohio.
Il finale è il prevedibile assedio dei Fire al fortino dei padroni di casa a difesa della porta di Hesmer in attesa del triplice fischio, ma Cuauhtémoc Blanco e compagni non sono aiutati dalla fortuna ed è il pubblico dell'Ohio Stadium a festeggiare la “prima” finale in Mls Cup dei propri beniamini.
Ora i Crew attendono di conoscere quale sarà la prossima rivale all'Home Depot Center di Los Angeles domenica 23 novembre. Sabato al Rio Tinto Stadium nello Utah è in programma la sfida tra Real Salt Lake City di Jason Kreis ed i New York Red Bulls di Osorio. Una sfida tra due formazioni “cenerentole” della Mls. I newyorkesi, ammessi per il rotto della cuffia al post season, sono galvanizzati dal successo di Houston e sono sempre alla ricerca di quell'exploit che possa rilanciare il Soccer nella Big Apple, dopo anni di cocenti delusioni. La formazione dello Utah vi arriva al termine di una stagione da autentica sorpresa, culminato nell'accesso ai primi playoff della sua storia e con ancora viva la memoria per la deludente e tribolata passata stagione.