L'esultanza del colombiano Juan Pablo Angel dopo il rigoredel 2-0 per NY
Clamoroso è l'aggettivo adatto, visto che i New York Red Bulls hanno ottenuto ieri sera forse la più incredibile e inaspettata vittoria della storia dei playoff MLS, andando a battere 3-0 fuori casa i due volte campioni in carica Houston Dynamo, shockando gli oltre 30.000 presenti (incluso un centinaio di tifosi arrivati da NY), nel ritorno della semifinale di Western Conference (cui NY partecipa grazie alla wild card).
Eroe della serata sicuramente la 24enne velocissima ala giamaicana Dane Richards, scelto al secondo giro nel Draft 2007, autore del gol d'apertura, bravo ad ottenere il rigore del secondo gol e infine autore di un grande volata di 50 metri sulla fascia con assist per il gol finale di John Wolyniec, che per i Red Bulls valgono la finale di Western Conference contro l'altra sorpresa della settimana, il Real Salt Lake. NY che forse è stata aiutata in parte dal velocissimo sintetico del Roberston Stadium, su cui, giocando su un terreno simile al Giants Stadium, è apparsa più a proprio agio della Dynamo. Infatti ieri il campo era stato sistemato per il football dalla University of Houston e quindi diverso dal solito terreno della Dynamo, che infatti a NY ha sempre giocato male.
Mentre Richards terrorizzava la difesa di Houston, a proteggere la porta di NY c'era Danny Cepero, autore con sei parate decisive della migliore prestazione della propria breve carriera. Scelto al Draft 2007 da NY, nell'inverno scorso vicino al PSV Eindhoven con cui si è allenato a lungo e arrivato a NY solo a settembre dagli Harrisburg City Islanders (USL 2nd Division) dove era in prestito a seguito della cessione di Zach Thornton al Chivas USA, e diventato titolare con la squalifica da 10 giornate di Jon Conway per doping, ieri sera Cepero è stato anche bravissimo a dirigere bene una delle peggiori difese della MLS, ieri sera invece sicura e attenta.
“Abbiamo giocato un gran match dal punto di vista fisico, e abbiamo realizzato le occasioni create. Abbiamo giocato per noi stessi, da vera squadra, uniti come non mai", ha dichiarato dopo il match l'attaccante colombiano dei Red Bulls (ed ex Aston Villa) Juan Pablo Angel, autore del secondo gol su rigore. “Quando giochiamo così, possiamo battere chiunque“.
Subito dopo il fischio d'inizio sembrava che la previsione che voleva i Red Bulls sommersi dal gioco avvolgente dellla Houston Dynamo fosse pronto a realizzarsi, con in aggiunta un Cepero incerto che preoccupava non poco coach Osorio. Incertezza durata però poco, con le prime parate a dare sicurezza al giovane (24 anni) portiere newyorkese e a tuta la squadra, a cominciare da un'occasione bloccata a Dwayne DeRosario (assai spento ieri) dalla breve distanza. “Mi veniva di ridere a vedere Cepero fare tutte quelle parate, perché sapevo essere quelle a tenerci in partita, specie in una partita importante come questa. Stasera [ieri per chi legge, ndr] Cepero ha giocato alla grande, spero continui così", le parole di Andrew Boyens, lungo (193 cm) difensore nazionale neozelandese.
E così mentre Cepero teneva chiusa la saracinesca (un traversa e due pali esterni in tutto per Houston), ci pensava Richards a risolvere il match, facendo impazzire il capitano avversario Wade Barrett sulla fascia. Ma è al centro che al 25' si infila tra le maglie della difesa arancione su lancio di Sinisa Ubiparipovic, andando a bucare Pat Onstad in uscita.
Passano 11 minuti e Richards semina ancora una volta Barrett, si allarga sulla destra e crossa in mezzo, ma la palla è bloccata dalla mano (discutibile ma il rigore ci poteva stare) del centrocampista Ricardo Clark. Rigore imprendibile messo a segno da Juan Pablo Angel. Ed è 2-0. Forti le lamentele di coach Dominic Kinnear nel dopo partita nei confronti dell'arbitro: "Rigore a parte, l'atteggiamento dell'arbitro contro di noi è stato evidente sin da prima del match. E' stato quasi imbarazzane vederlo correre per tutto il campo per andare a congratularsi con Angel a fine partita".
Houston Dynamo vs. NY Red Bulls 0-3
Nel secondo tempo Houston prova a ripartire. Kinnear toglie Barrett sostituendolo con l'assai più veloce Corey Ashe, ma anche questi si fa bruciare da Richards, che all'81' scapa sulla fascia da centrocampo, arriva fino in fondo e piazza un assist facile facile per l'accorrente John Wolyniec, al primo gol dell'anno e al primo assoluto in carriera nei playoff.
Grande soddisfazione per l'allenatore colombiano, già a Chicago e secondo al Manchester City, Juan Carlos Osorio, che ha visto una squadra a lungo imbarazzante durante la regular season (basti ricordare il 5-2 subito a Chicago nell'ultima di campionato) ribaltare tutti I pronostici. Dopo la brutta sconfitta di Chicago Osorio aveva deciso alcuni cambiamenti, mirati principalmente a rafforzare la squadra dal punto di vista fisico: dentro così Luke Sassano e Sinisa Ubiparipovic in mezzo e il grezzo ma esperto John Wolyniec. Una spinta la loro fondamentale nel buttare giù l'impianto messo in piedi da Kinnear. “Ero sicuro al 100 per cento che la squadra avrebbe dato il meglio. Ho messo la squadra in campo in un modo che sentivo potesse creare problemi a Houston, specie in fase di creazione di gioco. E stasera si è visto“.
I Red Bulls affronteranno in finale di Conference, massimo risultato della loro storia che non raggiungevano dal 2000, con in palio un impensabile, fino a ieri sera, finale di MLS Cup. Visto il modo in cui i Red Bulls hanno superato Houston, si avvicinano alla finale sicuramente coi favori del pronostico, pur dovendo volare a Salt lake City, ma sappiamo tutti che in un match ad eliminazione diretta può succedere di tutto. Come ieri, appunto.
Angel: “Sento un sacco di persone dire che nemmeno meritavamo di esserci ai playoff, e penso che sia un nonsense. E adesso eccoci qua, e la gente inizia a parlare seriamente di noi. Ma sappiamo che non è finita. Siamo alle soglie del momento più importante dell'anno, ci attende una sfida difficile,e vogliamo fare la cosa giusta". Vincere.
E come ha scritto qualche tifoso maligni: se fosse David Stern (commissioner della NBA) a guidare la MLS, la finale designata sarebbe Chicago contro New York. Ma dato che invece c'è Don Garber, bisogna prima gustarsi le due finali di Conference:
Giovedì 13 novembre - 7.30 pm ET
Columbus Crew vs. Chicago Fire
Sabato 15 novembre - 9.30 pm ET
Real Salt Lake vs. New York Red Bulls.