MLS, i migliori del 2008

Guillermo Barros Schelotto (Columbus) e Michael Parkhurst (New England)

Tempo di playoff nella MLS, ma prima ancora che si arrivi all'assegnazione della MLS Cup è ovviamente anche tempo di bilanci, considerando che la stagione ci ha già  consegnato la migliore squadra della stagione, il Columbus Crew vincitore del Supporters Shield, e le peggiori, le 6 escluse dai playoff. In questi giorni poi la Major League Soccer sta iniziando ad assegnare i vari Awards stagionali, con una serie di annunci che culmineranno, il prossimo 22 novembre, con il Major League Soccer Best XI e il Comeback Player of the Year Awards, che saranno entrambi presentati in occasione del MLS Awards Gala che si terrà  a Los Angeles ala vigilia della finale per la MLS Cup 2008.

Tra i nomi dei candidati rilasciati dalla MLS la scorsa settimana non ci sono state molte sorprese, al Massimo c'è forse qualche assente di troppo, ma certamente marginale. E l'assegnazione dei primi premi questa settimana, quelli di Portiere e Difensore dell'anno hanno appunto rispettato le attese, premiando certamente i migliori di quest'anno. E anche il fatto che Columbus Crew e Chicago Fire guidino la classifica per numero di candidati rispecchia l'annata super dei due team del nord. Potrebbe invece lasciare perplessi la presenza di un solo giocatore della Houston Dynamo, Geoff Cameron per Rookie of the Year, ma è noto che il team di Dominic Kinnear fa del gruppo e non dei singoli la sua forza.
Ma andiamo attraverso le nomination per capire chi sono stati i migliori giocatori, e il coach, della stagione 2008.

Most Valuable Player: Cuauhtemoc Blanco, Chicago Fire; Landon Donovan, Los Angeles Galaxy; Guillermo Barros Schelotto, Columbus Crew

Il favorito assoluto è inevitabilmente il centrocampista del Columbus Crew, il 35enne argentino Guillermo Barros Schelotto, storica bandiera del Boca Juniors. Miglior giocatore del miglior team dell'anno, con la sua visione di gioco e i suoi passaggi (19 assist in 27 partite, numero uno dell'anno), aggiunti a punizioni sempre pericoloso e ad una grande leadership in campo e fuori, ha illuminato una squadra che da tutti (noi compresi) era data per morta prima ancora che il campionato inziasse, portandola fino al Supporters Shield. La sua stagione lo pone sicuramente tra i migliori di sempre nell'ancor breve storia della MLS.
Dietro di lui due nomi "pesanti". Landon Donovan, capace di insaccare ben 20 gol, che gli sono valsi la Scarpa d'Oro, con accanto il terzo cannoniere della lega, Edson Buddle, 14 gol anche grazie a Donovan. Il tutto giocando nella peggior squadra del campionato, i Los Angeles Galaxy. E certo non può diventare MVP un giocatore di una squadra nemmeno capace di arrivare ai playoff. E va poi notato come 14 dei 20 gol di Donovan siano arrivati in sole 6 partite (due triplette), segno di un campionato fatto di alti e bassi eccessivi.
L'altro nome è quello del messicano Cuahutémoc Blanco, anche lui a 35 ancora capace di accendere la luce in campo col Chicago Fire. Ma l'età  si è fatta probabilmente sentire nella seconda parte dela stagione, in cui il suo rendimento è notevolmente calato, ma nei playoff ha già  fatto vedere di essere tornato lui, e Chicago è ora favorita numero 1 insieme a Columbus. Per lui 8 gol e 11 assist in 30 match quest'anno.

L'unico nome che forse manca da questa lista, che inevitabilmente qualcuno doveva tener fuori, è quello del 28enne centrocampista argentino Javier Morales, che con i suoi tocchi (15 assist in 29 partite) ha trascinato il Real Salt Lake ai playoff per la prima volta nella sua storia. Da segnalare poi l'ottima stagione di Brian Ching, centravanti della Houston Dynamo, che ha registrato numeri record per la sua carriera, toccando quota 13 gol e 5 assist, e contribuendo ancora una volta ad un grande campionato degli arancioni. Ultimo il colombiano Juan Pablo Angel. Senza i suoi 14 gol e 3 assist col cavolo che NY sarebbe ai playoff, ma certo nulla ha potuto Angel con alle spalle una difesa imbarazzante come quella dei Red Bulls.

Defender of the Year: Jimmy Conrad, Kansas City Wizards; Chad Marshall, Columbus Crew; Bakary Soumare, Chicago Fire

Il premio è stato assegnato giovedì scorso al central del Columbus Crew Chad Marshall. Inevitabile che a vincere fosse la roccia della difesa giallo nera. Ripresosi alla grande dopo l'infortunio che lo ha fermato la scorsa stagione, Marshall si è dimostrato ancora una volta quell'ottimo giocatore fisico ma corretto (due sole ammonizioni nel 2008) che aveva fatto intravedere di essere in passato. Dietro di lui Jimmy Conrad, centrale capitano dei deludenti Kansas City Wizards. Capace di ben 6 gol (secondo cannoniere della squadra), Conrad ha confermato le sue qualità  fatte di leadership e continuità  di rendimento. Ultimo, ma non certo ultimo, c'è Bakary Soumare, una delle sorprese di quest'anno, Fisicamente imponente, ha ancorato la miglior difesa dell'anno, quella del Chicago Fire, nonostante qualche fallo di troppo che gli sono valsi ben 10 ammonizioni. Scelto al secondo giro al Draft 2007, Columbus lo spedì a Chicago in cambio di Andy Herron, ma l'affare lo ha fatto Chicago. Ottimo prospetto per la Nazionale degli Stati Uniti, dove è cresciuto provenendo dal Mali, il lungo processo di acquisizione della cittadinanza USA lo ha convinto qualche settimana fa a scegliere la Nazionale del Mali, dove si ritroverà  accanto gente come Mahamadou Diarra (Real Madrid), Frédéric Kanouté (Siviglia) e il leccese Souleymane Diamoutene, che ne potranno solo aiutare la crescita, specie con in vista la probabile qualificazione ai Mondiali sudafricani. Brutta perdita per gli USA, che non riescono a sfruttare come altri paesi le naturalizzazioni.

Tra gli altri nomi da segnalare il centrale dell'ottima difesa di Houston Bobby Boswell, che però non aveva certo iniziato bene la stagione; il costaricano Gonzalo Segares (Chicago Fire), che sta facendo vedere ottime cose anche nei playoff, e come al solito Michael Parkhurst del New England Revolution, sotto i suoi standard però, che si è dovuto accontentare del premio Fair Play.


Defender of the Year 2008 – Chad Marshall

Goalkeeper of the Year: Jon Busch, Chicago Fire; Will Hesmer, Columbus Crew; Matt Reis, New England Revolution

Ha vinto il 32enne Jon Busch, guardiano della porta del Chicago Fire, già  vincitore del premio MVP della squadra e in testa tutte le statistiche (10 shutouts, cioè senza subire reti, 122 parate e una media gol di 1.10 seconda solo a Pat Onstad). Del resto è il portiere della miglior difesa della MLS. Busch è anche in corsa per il Comeback player of the year. Ottimo anche Will Hesmer (Columbus Crew), sicuramente la sorpresa dell'anno. La scelta di Bob Bradley di chiamare il 27enne della North Carolina per lo scorso camp della Nazionale a gennaio 2008 è stata sicuramente lungimirante, nonostante l'altalenante campionato 2007, il primo da titolare. Dietro di loro Matt Reis, il migliore nella prima metà  della stagione, ma crollato insieme ai revs, e autore anche di alcuni gravi errori.

Tra gli altri da ricordare i soli Joe Cannon, che ha salvato spesso San Jose di cui è stato il migliore insieme all'inglese Darren Huckerby. Viene da chiedere come sia venuto in mente a Los Angeles di cederlo. Ah, vero, c'era Alexi Lalas General Manager. L'altro è l'ultra 40enne Pat Onstad, miglior media gol della MLS (1.03 a partita), ma I media USA danno giustamente il merito all'ottima difesa di Houston che gli rende sicuramente la vita più facile.

Rookie of the Year: Geoff Cameron, Houston Dynamo; Kheli Dube, New England Revolution; Sean Franklin, Los Angeles Galaxy

È mancato quest'anno un crack qual'è stato Maurice Edu l'anno scorso a Toronto, non per niente quest'estate finite ai Rangers Glasgow. I media americani danno come favorito il difensore dei Galaxy Sean Franklin, nonostante si sia dovuto allineare nel peggior team della lega. Ma certo è stato l'unica luce nel buio della difesa di LA. Gli altri due sono Kheli Dube (4 gol e 4 assist per lui) del New England. Il 25enne dello Zimbabwe è stato sicuramente una sorpresa, essendo sbarcato a Boston solo col Supplemental Draft (riservato ai non scelti al Draft). Momento clou della sua stagione è stato sicuramente il gol vittoria in SuperLiga contro i messicani del Santos Laguna. SuperLiga, insieme a CONCACAF Champions Cup, in cui il terzo candidato, Geoff Cameron (Houston) si è messo maggiormente in mostra. Fa un po' strano vederlo quindi lizza come rookie dell'anno avendo giocato meno di 1.000 minuti in campionato. Forse meglio di lui l'attaccante del Chivas USA Justin Braun, bravo a non far rimpiangere l'assenza del cubano Mykel Galindo.

Coach of the Year: Dominic Kinnear, Houston Dynamo; Sigi Schmid, Columbus Crew; Frank Yallop, San Jose Earthquakes

Il lavoro di tre anni di Sigi Schmid a Columbus merita sicuramente di essere premiato, sia per i risultai che per il gioco espresso dalla squadra. Stesso discorso per Dominic Kinnear, per il quarto anno consecutivo al top (1 con San Jose e poi 3 con gli Earthquakes trasferitisi a Houston) della Western Conference nonostante gli innumerevoli impegni tutti rispettati al massimo (finale di SuperLiga, qualificazione vicina in Champions'). Terzo Frank Yallop, scappato dall'incubo LA e gettatosi a capofitto nella sfida di riportare San Jose ai fasti cui lui stesso li aveva portati in passato. Ripartire da zero è però un'altra cosa, ma gli aggiustamenti fatti in corsa (Huckerby, il brasiliamo Lima, Scott Sealy) hanno confermato la bravura di Yallop.

Peccato non sia della lista Jason Kreis. Esordiente in panchina a metà  della scorsa stagione in cui ha fatto il grande salto dal campo, Kreis è riuscito nella grande impresa, in cui non era riuscito da giocatore, di portare il Real Salt Lake ai playoff nell'anno d'inaugurazione del nuovo stadio, mettendo insieme un bel gruppo di giocatori che in futuro daranno ottime soddisfazioni (il giovane portiere Chris Seitz, il difensore colombiano Jamison Olave, l'attaccante Robbie Findley, gli argentini Morales e Fabian Espindola). Il vincitore dell'anno scorso, Preki, ha ben fatto anche quest'anno, arrivando bene ai playoff nonostante I tantissimi infortuni. Certo però la brutta figura nelle qualificazioni di Champions' contro i panamensi del Tauro ha lasciato il segno.

Newcomer of the Year: Darren Huckerby, San Jose Earthquakes; Claudio Lopez, Kansas City Wizards; Andre Rocha, FC Dallas

È stato capace di cambiare il volto di una squadra nuova di zecca, che sembrava destinata a ripetere il triste campionato di Toronto all'esordio. Parliamo ovviamente di Darren Huckerby e dei San Jose Earthquakes di ritorno nella MLS quest'anno. L'attaccante inglese con i suoi 6 gol e 4 assist nelle 13 partite giocate (è arrivato ad agosto) ha "rischiato" di portare San Jose ai playoff se la squadra non fosse scoppiata nell'ultimo mese. Nomination anche per l'attaccante argentino Claudio Lopez (Kansas City Wizards), ex di Lazio e Valencia, arrivato da un breve passaggio al Racing Avellaneda, dopo qualche anno in Messico, come Designated Player. Se la MLS si fosse limitata all'ultimo mese non si potrebbe che essere d'accordo. Ma il suo rendimento lungo tutta la stagione è stato assolutamente deludente, come dimostrano i soli 6 gol (come il difensore Conrad!) in 28 match, tanto più se si considerano le aspettative che lo circondavano. Probabile il suo ritorno in Messico, dove lo vuole il Puebla. Terzo nominato è il 24enne centrocampista (“volante” o anche laterale) brasiliano Andre Rocha (FC Dallas), arrivato in prestito dall'Atletico Paranaense. Bravo, ma non certo fenomenale quest'anno. Ma va detto che i newcomers di quest'anno non sono stati niente di che.

Lascia quindi stupiti la mancata nomination del difensore colombiano Jamison Olave (Real Salt Lake), uno dei giocatori chiave del gruppo di Jason Kreis, arrivato quest'anno dal Deportivo Calì e forse destinato ad altri lidfi se farà  un altro anno a questi livelli.

Comeback player of the year – Jon Busch (Chicago Fire), Kenny Cooper (FC Dallas), Santino Quaranta (D.C. United).

Il ritorno dell'anno, dal punto di vista sportivo, è stato sicuramente quello del centravanti di Dallas Kenny Cooper. Cresciuto nel Manchester United, 24 anni, l'anno scorso una brutta frattura l'aveva tenuto fermo quasi tutta la stagione. Nel 2008 invece ha messo insieme 18 gol in 30 partite e tanti fan che lo vorrebbero in Nazionale, dove invece Bradley lo ignora. Non lo ignorano invece in Inghilterra e Norvegia, dove presto potrebbe volare. Dal punto di vista umano invece il ritorno dell'anno è stato sicuramente quello di Santino Quaranta, ancora giovane ataccante del D.C. United. Grande promessa della MLS (quando aveva 17 anni si parlava addirittura di un interesse da parte della Nazionale italiana a chiamarlo per le giovanili) si era perso tra infortuni e dipendenza dagli antidolorifici. Ma la sua forza di volontà  ha prevalso, e nonostante il pessimo anno del D.C. ha lasciato la sua impornta sulla stagione.

P.S. Nelle varie nomination non appare mail il nome di David Beckham. Sarà  un caso?


Calendario delle premiazioni

Goalkeeper of the Year - Jon Busch (Chicago Fire)
Fair Play Award Individual & Team - Michael Parkhurst e New England Revolution
Defender of the Year - Chad Marshall (Columbus Crew)
Referee of the Year - Jair Marrufo
Martedì 11 novembre
MLS Newcomer of the Year
MLS Coach of the Year

Giovedì 13 novembre
Rookie of the Year

Mercoledì 19 novembre
Goal of the Year

Giovedì 20 novembre
MLS Most Valuable Player

Sabato 22 novembre
MLS Best XI
MLS Comeback Player of the Year

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