Indoor Soccer: la MSL 1990-92

Le ultime partite della MISL: la fine di un'epoca irripetibile

Come detto nella puntata scorsa, la MISL cambiò il suo nome in Major Soccer League prima dell'inizio della stagione 1990-1991. Per la prima volta dopo qualche anno, la lega vide ai nastri di partenza le stesse squadre che avevano disputato la stagione precedente, senza espansioni, soppressioni o trasferimenti; anche il calendario rimase il medesimo: 52 partite per squadra, la stagione più dura mai vista nel calcio professionistico statunitense, superato solo dalla MISL della stagione 1987/88, quando il calendario previde ben 56 partite.

L'apparente stabilità  era comunque solo un palliativo per i tifosi, che stavano iniziando a disertare le partite: quell'anno la media-spettatori scese a 6.500 persone circa, e non era un dato che poteva essere ignorato dai dirigenti della lega, che dalle presenze all'arena traevano comunque profitto che potevano reinvestire. Ma se alcune franchigie (come i San Diego Sockers) avevano le forze finanziarie per reggersi e continuare, ce n'erano altre (anche insospettabili, come i Baltimore Blast) che qualche problema l'avevano e in generale lo stato della lega era in continua emorragia economica, il che gettava una luce preoccupante sullo stato delle franchigie e conduceva chiaramente e disgraziatamente alla chiusura, presto o tardi che fosse, della lega stessa.

La stagione 1990-91
Sul campo, comunque, le squadre si davano battaglia incuranti degli evidenti problemi in cui versava la MSL; e quell'anno le maggiori sorprese furono nella Eastern Division.

I bi-campioni di Division, i Baltimore Blast, finirono al 3° posto, a pari merito con i Wichita Wings, ma negli scontri diretti questi ultimi avevano uno score favorevole, che permise loro di avanzare alle semifinali di Division, mentre i Blast dovevano fare i conti con la fine di un'epoca: gli anni '80 erano finiti e con loro era finita anche la stagione magica dei Blast (e poco più tardi anche quella della MISL, o MSL che dir si voglia). Il titolo divisionale di regular season venne vinto dai Cleveland Crunch, alla loro 2ª stagione di vita, mentre al 2° posto si piazzarono i Kansas City Comets.

Nella Western Division, invece, i San Diego Sockers continuavano a dettare legge, conquistando il titolo divisionale con 2 partite di vantaggio sui secondi, quei St. Louis Storm che non riuscirono mai a sostituire, nel cuore dei tifosi, i mitici Steamers; più staccati, al 3° posto arrivarono i Tacoma Stars e in ultima posizione i Dallas Sidekicks alle prese con un certo ridimensionamento.

Ma durante la pausa natalizia la Lega fece intraprendere ad alcune delle sue franchigie un tour promozionale in Europa: i Baltimore Blast batterono l'Oldham Athletic, una squadra di 2ª divisione inglese, con un perentorio 6-1. Inoltre i St. Louis Storm vinsero il "New Year's Indoor Tournament" che si svolgeva a Zurigo, in Svizzera. St. Louis fu la 1ª squadra Americana a partecipare al torneo, giunto al 10° anno, e finì con il record di 4W, 1T, 1L aggiudicandosi così il trofeo. La lega annunciò anche il nuovo contratto televisivo biennale firmato con SportsChannel.

Le semifinali di division videro a Est St. Louis battere Tacoma in una serie in cui vinse chi giocava in casa; a Ovest Kansas City invece non ebbe problemi contro Wichita. Furono i Division Championship (serie al meglio delle 7 partite) ad essere entusiasmanti. A Ovest San Diego sconfisse St. Louis senza patemi. Invece Cleveland ebbe bisogno di gara-7 per arrivare alla Finale, ma si trovava 3-1 nella serie e 4-3 a pochi secondi dalla fine di gara-5 quando i Comets trovarono il gol del pari e nell'overtime riuscirono a ribaltare il risultato; gara-6 non ebbe storia, con i Comets rabbiosi come lupi attorno ad una carcassa. Gara-7 fu condotta comunque sull'orlo dell'equilibrio e solo un gol a pochi minuti dalla sirena mise la parola "fine" ad una semifinale entusiasmante.

Entusiasmo che mancò invece nella serie finale: i Sockers vinsero gara-1 e gara-3 in maniera netta, e persero gara-2 e gara-4 per questione di episodi; insomma, se avessero fatto lo sweep non ci sarebbe stato nulla di strano, ma il caso volle che si arrivasse a gara-5 sul 2-2. E lì venne fuori la straordinaria classe e potenza dei Sockers: annichilirono i Crunch con una gara perfetta, dove non concessero nulla agli avversari e li seppellirono letteralmente. A quel punto i Crunch avrebbero dovuto disputare una gara-6 magistrale per pareggiare e riportare la sfida a gara-7, ma la stanchezza che cominciava ad affiorare, l'inesperienza che li caratterizzava e lo scoglio psicologico costituito dal dover affrontare una compagine che assomigliava ad un carro armato ebbero il loro peso. Cleveland si arrese, combattendo fino alla fine, ma alla fine cedendo ai Sockers il 7° titolo della loro storia.

Ma, spenti gli echi dei festeggiamenti dei Sockers, la Lega doveva affrontare il nodo del calo di presenze; soldi in cassa ce n'erano pochini, e per ridurre l'ammontare delle spese la MSL decise di ridurre il calendario della stagione 1991-92 a 40 partite di regular season. Inoltre riuscì a negoziare un nuovo contratto collettivo con l'Associazione Calciatori.

Ma un'altra brutta notizia veniva a turbare il già  pericolante ambiente della MSL: i Kansas City Comets, una delle squadre da più tempo nella lega, chiusero i battenti subito dopo la stagione.

1990/91 MSL Standings

G W L GF GA % GB
Eastern Division
Cleveland Crunch 52 29 23 322 280 .558 —
Kansas City Comets 52 26 26 263 283 .500 3
Baltimore Blast 52 21 31 298 315 .404 8
Wichita Wings 52 21 31 257 308 .404 8.9

Western Division
San Diego Sockers 52 34 18 302 250 .654 —
St. Louis Storm 52 32 20 320 288 .615 2
Tacoma Stars 52 25 27 254 259 .481 9
Dallas Sidekicks 52 20 32 257 294 .385 14

Divisional Semi-finals:
St. Louis batte Tacoma 2-1 (9-2, 3-4(OT), 9-2)
Kansas City batte Wichita 2-0 (6-0, 9-8)

Divisional Finals:
San Diego batte St. Louis 4-1 (9-6, 5-4(OT), 4-5, 11-4, 7-4)
Cleveland batte Kansas City 4-3 (7-2, 7-5, 6-7(OT), 5-4, 4-5(OT), 6-8, 7-6)

CHAMPIONSHIP:
San Diego batte Cleveland 4-2 (8-4, 3-4, 6-5, 5-7, 6-1, 8-6).

Classifica Marcatori:
GP G A TP
Tatu (Dallas) 51 78 66 144
Zoran Karic (Cleveland) 47 73 48 121
Preki (Tacoma) 52 68 53 121
Jan Goossens (Kansas City) 41 53 58 111
Hector Marinaro (Cleveland) 45 63 44 107
Thompson Usiyan (St. Louis) 51 64 38 102

Most Valuable Player: Victor Nogueira, San Diego
Coach of the Year: Trevor Dawkins, Cleveland
MISL Scoring Champion: Tatu, Dallas Sidekicks
MISL Pass Master (most Assists): Tatu, Dallas Sidekicks
Defender of the Year: Kevin Crow, San Diego
Goalkeeper of the Year: Victor Nogueira, San Diego Sockers
Rookie of the Year: David Banks, San Diego Sockers
Newcomer of the Year: Paul Peschisolido, Kansas City Comets
Championship Series Player of the Year: Ben Collins, San Diego Sockers
Championship Series Unsung Hero: Glenn Carbonara, San Diego Sockers

La stagione 1991/92
Ma cosa c'era dietro al continuo regresso della Major Soccer League? Nonostante il nuovo contratto collettivo firmato con i giocatori, c'era la continua competizione con la AISA, che l'anno prima si era rinominata NPSL (North Professional Soccer League). La competizione consisteva soprattutto nel fatto che sempre più giocatori lasciavano la MSL per la NPSL, che, nonostante operasse ad un livello leggermente più basso, era molto più forte finanziariamente perché aveva molte meno spese e garantiva stipendi forse non migliori ma più sicuri. In pratica ciò che la stessa MISL aveva messo in pratica 10 anni prima contro la NASL le si stava ritorcendo contro.

La stagione comunque non andò male sotto il profilo dei numeri; anche se di poco, gli spettatori crebbero rispetto alla stagione precedente, e c'erano prospettive per un nuovo tour europeo nella off-season seguente e, per la stagione 1992/93, c'era l'intenzione di creare una nuova franchigia a Pittsburgh.

Sul campo di gioco, visto il fallimento di Kansas City, la Lega si riorganizzò a girone unico, il cui titolo di regular season fu vinto facilmente dai Sockers; alle loro spalle si piazzarono Dallas (2° posto), Cleveland (3° posto) e Baltimore (4° posto).

Le semifinali furono poco più di una formalità  per San Diego che si sbarazzò in 5 partite dei Blast; leggermente più impegnativa la semifinale tra Dallas e Cleveland, con i Sidekicks che arrivarono a gara-6 prima di buttare fuori i Crunch.

E si arrivò così all'atto finale (in tutti i sensi) della MSL; San Diego voleva continuare il proprio dominio, mentre Dallas aveva l'ambizione di detronizzare i Sockers, che tutte le volte che erano arrivati in finale non erano mai stati sconfitti. Ma anche stavolta San Diego si rivelò troppo più forte, o forse semplicemente più esperta: arrivò sul 3-0, si rilassò e concesse ai Sidekicks il tempo di sognare una rimonta ma in gara-6 esplose in tutta la sua potenza e distrusse i sogni dei texani. I San Diego Sockers vincevano il loro 8° titolo; non potevano sapere che sarebbe stato l'ultimo, almeno della MISL/MSL.

1991/92 MSL Standings

G W L GF GA % GB
San Diego Sockers 40 26 14 243 186 .650 —
Dallas Sidekicks 40 22 18 231 229 .550 4
Cleveland Crunch 40 20 20 249 229 .500 4
Baltimore Blast 40 19 21 213 230 .475 7
Wichita Wings 40 18 22 198 236 .450 8
Tacoma Stars 40 18 22 228 242 .450 8
St. Louis Storm 40 17 23 241 251 .425 9

Semifinals:
San Diego batte Baltimore 4-1 (5-4, 6-7, 5-4(OT), 6-3, 4-3).
Dallas batte Cleveland 4-2 (6-3, 7-6(OT), 6-7(OT), 8-7(OT), 7-8(OT), 8-4.

CHAMPIONSHIP:
San Diego batte Dallas 7-3, 9-7, 5-4(OT), 6-10, 2-4, 8-2.

Classifica Marcatori:
GP G A TP
Zoran Karic, Cleveland 37 39 63 102
Preki, St. Louis 39 45 52 97
Hector Marinaro, Cleveland 40 53 41 94
Tatu, Dallas 39 47 41 88
Chico Borja, Wichita 33 32 52 84
Dale Mitchell, Tacoma 40 45 34 79
Paul Wright, San Diego 39 50 27 77
Dale Ervine, Wichita 33 42 33 75
David Doyle, Dallas 40 51 23 74
Branko Segota, St. Louis 34 47 25 72
Domenic Mobilio, Baltimore 40 45 20 65
Paul Doughtery, San Diego 39 37 26 63
Kevin Smith, Dallas 35 25 33 58
Thompson Usyan, San Diego 40 29 26 57
Jan Goossens, Dallas 29 19 33 52

Most Valuable Player: Victor Nogueira, San Diego
Defender of the Year: Kevin Crow, San Diego
Championship Series Most Valuable Player: Thompson Usiyan, San Diego
Championship Series Unsung Hero: Kevin Crow, San Diego

Fu solo durante l'estate del 1992, in piena off-season, che Earl Foreman, commissioner e fondatore della MISL 14 anni prima, si trovò ad analizzare le prospettive future della lega: vide un buco nero davanti a sé, i piani che stava elaborando avrebbero potuto prolungare l'agonia della Lega per un'altra stagione, ma non si trattava di interventi strutturali che l'avrebbero potuta stabilizzare (tornare all'antico splendore sembrava utopia già  in quei primissimi anni '90); perciò, con la morte nel cuore, si decise a dichiarare fallita la MISL/MSL.

I Cleveland Crunch e i Wichita Wings si affiliarono alla NPSL, i San Diego Sockers e i Dallas Sidekicks invece si unirono ad un gruppo di proprietari di arene per creare la nuova CISL (Continental Indoor Soccer League), che avrebbe iniziato a giocare l'anno seguente come lega estiva, cosa che avrebbe evitato il confronto/competizione con la stessa NPSL. Tutti gli altri club dichiarano la cessazione delle operazioni.

Così finisce l'epopea della lega di indoor soccer più importante e famosa che sia mai esistita in Nord-America; ne sono seguite molte altre (e ce ne occuperemo nelle prossime puntate), alcune delle quali anche con buone prospettive, ma nessuna potrà  mai eguagliare la MISL. I motivi sono molti, la maggior parte dei quali sono strettamente personali e perciò soggettivi e opinabili.

Personalmente, aleggia intorno alla MISL un grosso alone di nostalgia perché si tratta dell'ennesima espressione dei mitici anni '80; chi ha avuto la fortuna di viverli li ricorda con nostalgia, mentre chi non li ha vissuti non può capire cosa significhino. Si respirava a pieni polmoni la convinzione assoluta che tutto era possibile, e soprattutto ogni cosa era colorata di ottimismo; mi rendo conto che quest'ultimo paragrafo può sembrare nostalgico, ma mi sembra l'unica maniera coerente (per quel che mi riguarda) di spiegare il grosso vuoto che il fallimento della MISL ha creato nel soccer del Nord-America.

Chi si riconosce in ciò che ho scritto condividerà  questa nostalgia (per un'epoca in generale, non per forza per la MISL), chi non vi si riconosce sappia che si è perso qualcosa, irrimediabilmente.

Alla prossima.

(11 - continua)

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