Cortland Finnegan, domenica ha messo a segno il suo primo TD nella NFL.
Per ora i fuochi, fatui, dei quarterback avversari è solito spegnerli sul campo, un domani, invece, Cortland Finnegan spera di poterli domare nella realtà di tutti i giorni, visto che tra i suoi desideri sul "cosa vuoi fare da grande"" c'è ne è uno che denota la grande personalità di questo ragazzo: diventare un pompiere volontario; sogno che accomuna molti giovani americani dopo le imprese dei "firefighter" in quel maledetto 11 settembre 2001.
Nato il 2 Febbraio 1984 a Fayetteville, l'attuale cornerback dei Titans ha percorso una strada lunghissima per arrivare in NFL, facendosi strada nelle division minori del football collegiale dopo aver chiuso la carriera liceale a cavallo tra la natia North Carolina e la Florida, dove si è trasferito con la famiglia ad inizio del nuovo millennio.
Finnegan si è avvicinato al football durante il liceo cominciando a calcare i campi della 71st Senior High di Fayetteville prima di diventare una delle stelle della squadra della High School di Milton, in Florida; nel sud degli States si è imposto subito all'attenzione degli scout conquistando i primi riconoscimenti nella palla ovale, MVP nel 2001, e nel basket, dove ha giocato come guardia, prima di essere nominato capitano dei Panthers.
Diventato leader indiscusso della squadra e intascato il 3A District Player of the Year honor, Cortland si presenta al recruiting per il college come uno dei giocatori più promettenti dello stato, avendo ottenuto la nomina nel All-State Team e nel All-Northwest Florida Team durante la stagione da senior; con poche proposte ed un rendimento scolastico non di prim'ordine è però costretto a vagliare con attenzione le offerte che arrivano anche dalle division minori.
Dopo qualche tentennamento Finnegan si accorda con la Samford University, college di Division I-AA con sede a Homewood, Alabama, dove inizia la sua carriera universitaria nel 2002; durante la stagione da freshman si impone subito come playmaker difensivo, a fine anno è il miglior defensive back con 9 pass defended e 2 intercetti, e giocatore delle squadre speciali, dove conquista il premio di I-AA All-Indipendent Special Teams Player of the Year.
Il titolo come special team player non è però l'unico trofeo messo in bacheca nello straordinario anno da matricola, infatti Cortland conclude la prima campagna NCAA portandosi a casa altri tre riconoscimenti, il I-AA All-Indipendent First Team Defense/Special Teams, il Don Hansen First-Team All-American Kick Returner, e lo Sports Network Third-Team All-American Kick Returner; gli ultimi due conquistati sfruttando al meglio le sue grandi doti di returner.
Doti che rimangono immutate, e vengono notate, anche nella stagione successiva quando Finnegan conclude con una media di 27.4 yards guadagnate a ritorno, aggiudicandosi la nomina nel Third Team All-Conference come kick returner; le squadre speciali però non sono più la sua principale occupazione, infatti comincia a presenziare con maggiore frequenza nello starting lineup difensivo, dove rimane uno dei DB più arrembanti.
Grandissimo colpitore, Cortland riesce a risultare più volte leading tackler della squadra facendo registrare il career-high contro Eastern Kentucky, partita in cui mette a segno ben 20 tackles, e concludendo in due occasioni con 15 placcaggi all'attivo, contro San Diego State, college di Division I-A, e Jacksonville State. Chiude la stagione con una media di 9.8 tackles per game, 3 intercetti, 1 TD realizzato, il premio come Ohio Valley State Player of the Year e l'inserimento nel First Team All-Conference.
Nominato nuovamente nel First Team All Conference, Finnegan chiude il 2004 diventando il team leader con 86 tackles all'attivo e 3 intercetti, messi a segno grazie alle 12 partite, tutte quelle della regular season, giocate come free safety titolare; lo stesso ruolo che ricopre anche nella senior season, quando fa segnare il record personale di 96 tackles e pone fine alla carriera universitaria con 1 intercetto, 1 fumble forced, e 1 fumble recored, numeri che gli permettono di entrare nei First Team All-American stilati da NFL Draft Report, dalla AFCA, l'associazione che raggruppa tutti i coach di football americani, e, per la terza volta consecutiva, nel First Team All-Conference.
L'importanza dei riconoscimenti ottenuti, soprattutto quello dei coaches, e il valore che il giocatore dimostra durante i workouts, dove sorprende il suo 4.33 fatto registrare nella prova sulle 40 yards, fanno si che il nome di Cortland cominci a circolare tra gli addetti ai lavori e inizi ad essere appuntato sui taccuini degli scout a caccia di talenti; ad aggiudicarselo in dirittura d'arrivo, duecentoquindicesimo pick, al draft del 2005 sono i Tennessee Titans, che decidono di spendere una scelta del settimo giro scommettendo sul ragazzo venuto da Samford.
L'ex Bulldogs parte a razzo e sorprende tutti durante i training camp estivi, conquistandosi fin da subito la fiducia dell'allenatore degli special teams e facendosi notare per la grande produttività negli schemi nickel e dime, dove lo stesso defensive coordinator Jim Schwartz pare intenzionato ad impiegarlo fin da subito; intenzione che viene confermata alla partenza della regular season, quando il defensive back esordisce in NFL, il 10 Settembre 2006 contro i New York Jets, nonostante l'arresto subito qualche mese prima, il 26 Giugno, per guida in stato di ebbrezza e risolto con venti ore di servizi sociali.
Arresto a parte il comportamento di Finnegan rimane irreprensibile per tutto il resto della stagione, dove soprattutto sul campo si dimostra uno dei defensive back più produttivi della squadra, nonché una garanzia nelle difese di situazione. Le buone prove e le prestazioni positive fornite quando è chiamato in causa gli consentono di partire titolare prima della fine della regular season, alla week 11 nella sfida del FedEx Field contro i Washington Redskins, il 15 Ottobre.
La prima apparizione nello starting lineup è buona ma la seconda, il 19 Novembre contro Philadelphia, è addirittura impressionante e Cortland conclude subito come leading tackler, mettendo a segno 11 placcaggi e 2 pass defended che confermano ancor di più le buone impressioni destate durante gli scouting primaverili, quando era stato etichettato come uno dei prospetti più interessanti dell'intera classe; a fine stagione il rookie da Samford fa registrare 16 presenze, due sole da starter, condite da 70 tackles, 2.0 sacks, e 7 PD, numeri che gli aprono le porte della depht chart per la sophomore season.
Il 2007 vede infatti Finnegan entrare in pianta stabile nello starting lineup dei Titans che puntano tantissimo su di lui per sostituire lo squalificato Adam "Pacman" Jones nel ruolo di cornerback; detto, fatto, e il difensore al secondo anno si impone al pari del suo collega, mostrando un fiuto incredibile per l'ovale che lo porta a guidare la squadra con 16 broken pass all'attivo. Nella seconda partita dell'anno, contro Indianapolis, mette poi a segno il primo intercetto in carriera, pizzicando un pallone lanciato dal fresco MVP del Superbowl, nonché World Champion, Peyton Manning.
Cortland chiude la sua seconda stagione tra i professionisti arrivando terzo nel ranking difensivo dopo aver totalizzato 109 tackles, 1.0 sack, e 1 forced fumble, piazzandosi alle spalle di un mostro sacro del calibro di Keith Bulluck, uno dei migliori tackler della NFL odierna. Nel 2007 il numero 31 di Tennessee si fa notare anche per il suo impegno nel sociale, dove risulta soprattutto attivo nella lotta alla leucemia vista la collaborazione e la beneficenza svolta con la "The Leukemia & Lymphoma Society", società che svolge un'importante compito nel campo della ricerca medica, che gli è valsa il premio come Titans Community All-Star.
La stessa società ha poi candidato Finnegan al titolo di Leukemia & Lymphoma Society Man of the Year per l'anno 2008, riconoscimento che sarà assegnato nel Giorno del Ringraziamento, quando tutte le famiglie degli states si riuniranno davanti al più classico dei tacchini ripieni; volatile a parte il giocatore dei Titans spera di meritarsi anche altri premi, cosa non impossibile visto le prestazioni che continua a sfornare sul campo.
Nelle prime tre settimane della nuova stagione Cortland ha infatti messo in fila i colleghi più illustri intercettando per ben 4 volte i cornerback avversari, due nella sola prima partita contro Jacksonville, e issandosi alla vetta del ranking NFL dei defensive back con 15 tackles, 6 pass defended, 4 INT e 1 touchdown, il primo realizzato in carriera nella sfida divisionale contro Houston, il 21 Settembre, dell'ultimo weekend.
Giovanissimo, ha appena 24 anni, Finnegan è considerato uno dei cornerback più promettenti della lega, promesse che ormai sembrano pronte a diventare realtà visto la costanza, la continuità , l'impegno, che unite a grandi doti fisiche lo stanno facendo emergere, prepotentemente, nel proprio ruolo. Con il desiderio di diventare protagonista in NFL ormai avverato a Cortland non resta che inseguire gli altri suoi sogni, magari da realizzare quando deciderà di appendere scarpette, casco, e guantini al chiodo: diventare pompiere volontario e soprattutto coach di football, per insegnare ai ragazzi tutto quello che ha imparato durante la sua storia nel football; storia che promette di essere lunga, lunghissima, e piena di pagine ancora tutte da scrivere.