Galaxy, mala tempora currunt

Alexi Lalas e Ruud Gullit: licenziati

Nonostante la roboante vittoria nell'ultimo weekend contro il D.C. United , abbastanza decimato dagli infortuni, anche a seguito della sorprendente vittoria di Dallas a Chicago, a sole 5 settimane dal termine si è fatta strada la concreta possibilità  che i Los Angeles Galaxy potrebbero concludere la stagione mancando i play-off per la terza volta consecutiva. E delle tre esclusioni questa sarebbe sicuramente la più amara, perchè per una buona parte del campionato i Galaxy erano saliti in testa alla propria Conference e nonostante evidenti lacune nella fase difensiva, questo per la mancanza di difensori validi e di un portiere di livello, fino al mese di giugno la compagine allenata da Ruud Gullit sembrava essere tra le papabili se non al titolo nazionale, perlomeno alla finale di conference. Dopo il pessimo esordio conclusosi con la sconfitta per 4-0 ad opera dei non eccelsi Colorado Rapids, Gullit aveva preso in mano la squadra e pian piano le aveva dato forma e gioco, ma le bugie hanno le gambe corte e i valori in campo hanno dato torto marcio al progetto strampalato di Alexi Lalas tanto da costringere a fare le valige sia lui che l'allenatore da lui chiamato, sebbene le cause della débacle non siano certo da attribuire a lui. Questa molto probabile esclusione dai play-off,oltre che essere la terza consecutiva sarebbe quella sicuramente la più bruciante perchè questa volta non ci sarebbero scuse plausibili.

L'anno scorso David Beckam era arrivato semi infortunato e dopo un campionato vinto con la maglia del Real Madrid non senza difficoltà  e acredini con l'allenatore Fabio Capello, e in mezzo al tourbillon di eventi organizzati ad hoc dagli sponsor ha giocato una manciata di partite senza avere il tempo di riprendersi completamente dall'infortunio. Dell'anno passato ricordiamo l'assist durante l'amichevole col Chelsea, lo stupendo goal in Superliga, competizione persa poi ai rigori in finale e che avrebbe potuto salvare la stagione, e la performance al Giant Stadium, strapieno come non si vedeva dai tempi dei Cosmos, contro i New York Red Bulls persa per 5-4. La compagine al tempo allenata dal canadese Frank Yallop mancò i play-off per un soffio, ma nonostante i limiti della squadra fossero sotto gli occhi di tutti non ci sono stati i dovuti cambi strutturali. Carlos Pavon è stato tagliato, ma purtroppo è rimasto (anche se solo fino ad Agosto,comunque abbastanza per fare danni) lo scandaloso Abel Xavier che in più di un'occasione ha fatto perdere ai Galaxy punti preziosi. In più è stato lasciato andare Joe Cannon, portiere di esperienza ceduto ai San Jose Earthquakes (che ne stanno beneficiando assai) per fare il posto all'altrettanto scandaloso Steve Cronin, elargitore di papere quanto Mike Bongiorno delizia il pubblico con le sue oramai proverbiali gaffes, di recente sostituito con il migliore ma non eccelso Josh Wicks.

Altra zavorra che sarebbe stata dovuta scaricare subito è il centrocampista a dir poco legnoso Peter Vagenas, balzato agli onori della cronaca a parte per il goal fortunoso contro Washington non per il suo livello di gioco ma per essersi pubblicamente lamentato di non guadagnare quanto Beckam. Nel frattempo Ruud Gullit è succeduto a Frank Yallop alla guida della squadra, che durante l'estate è stata portata in tournée nel Minnesota, in Canada, in Asia e dulcis in fundo alle Haawai per disputare la Pan Pacific Cup e pubblicizzare e propagandare il marchio Beckam, ma a parte questo sembrava che agli alti papaveri della società  sportiva interessasse solo propagare l'immagine “cool” del fuoriclasse inglese e in virtù di quella vendere magliette e merchandising, perchè nulla o quasi è stato fatto per migliorare il reparto difensivo della squadra, a tutt'oggi il buco nero della galassia losangelina, che come ogni buco nero che si rispetti ha pian piano inghiottito le stelle. L'africano nazionale del Togo Komi Tchangai conosciuto in Italia per aver giocato in serie C2 in forza al Benevento ha sostenuto un provino ma non è stato ritenuto idoneo a vestire la maglia dei Galaxy, certo non era un giocatore da poter garantire il salto di qualità , ma di sicuro nella MLS avrebbe potuto dire la sua e senza alcun dubbio si sarebbe dimostrato migliore del portoghese Xavier, più simile a un palo della luce che a un giocatore.

Ma gli errori madornali sono stati quelli di rispedire al mittente dopo aver sostenuto alcuni allenamenti con la squadra losangelina giocatori della caratura di Gray ma soprattutto Celestine Babayaro, difensore nigeriano di indiscusso valore (se sano), campione olimpico nel 1996 ad Atlanta e conosciuto per aver indossato le maglie di Anderlecht, Chelsea e Newcastle. Dietro questa scelta c'è stata la mano non di Gullit ma quella di Alexi Lalas e la sua intenzione di risparmiare sul salary cap per comprare un'altra punta, scelta che si è rivelata inutile. Il guatemalteco Carlos Ruiz non ha infatti trovato spazio e la sua presenza da definire complementare visto il ritorno al goal di Landon Donovan, fino ad ora l'attaccante più prolifico del campionato (e per questo in cima alla lista del Bayern Monaco di Jurgen Klinsmann, che ben conosce Donovan avendo lavorato per i Galaxy, per il mercato di gennaio) , e l'esplosione di Edson Buddle, una piacevole sorpresa, ha più che altro appensantito il già  esiguo salary cap, cosa recente è infatti il suo passaggio al Toronto FC, mossa giusta ma tardiva visti i suoi alterchi in passato con Gullit che di certo non han fatto bene allo spogliatoio.


20/09/2008 – Los Angeles Galaxy vs. D.C. United 5-2

Altra occasione sprecata è stata quella di non prendere in considerazione i nazionali cubani rifugiatisi negli Usa dopo il torneo di qualificazione alla Coppa del Mondo Sudafrica 2010, vale a dire il portiere Miranda, il difensore Bermudez e l'attaccante Alvarez, che sicuramente sarebbero stati meglio dei Cronin, Xavier e Vagenas, e sarebbero costati meno di Ruiz, oltre ad avere sicuramente più voglia di fare ed affermarsi (come dimostra l'esempio di Mykel Galindo coi cugini del Chivas USA) in quella che hanno scelto come patria di adozione, ma nessuno ha prestato attenzione ai tre fuggiaschi, anche perchè nel frattempo la squadra sembrava aver preso il largo, ma come dice un vecchio proverbio tutti i nodi vengono al pettine. Tardivo è stato anche il taglio di Xavier, sostituito con il giovane argentino Eduardo Dominguez che però per il momento non ha fatto vedere grandi cose, così come lascia perplessi molti addetti ai lavori, ma anche buona parte dei tifosi, l'arrivo di Bruce Arena, (ma non sarebbe stato più giusto lasciare il timone a Cobi Jones?) considerato inadatto quando non finito da tanti opinionisti, mentre per altri sembra l'uomo giusto al momento giusto, l'uomo della provvidenza, forse per il fatto che oltre aver portato la nazionale Usa ai quarti di finale durante i mondiali di Corea e Giappone 2002, è anche un gran motivatore capace di tirare fuori il sangue dalle rape, che pare abbondino nel roster dei Galaxy. Di sicuro per lui è l'ultima spiaggia, e potrebbe far bene visto che due anni fa portò ai play-off una disastrata compagine dei Red Bulls contro molti pronostici.

Recente è l'arrivo del centrocampista Eddie Lewis fortemente voluto dal neo allenatore, che almeno nei suoi progetti dovrebbe infoltire il centrocampo e renderlo più stabile, contando che a parte l'onesto Alvaro Pires, peraltro lasciato negli ultimi tempi in panchina dal nuovo coach, il reparto non brilla di elementi di spicco e il solo Beckam, senza qualcuno che gli pari le spalle può fare ben poco. La squadra non ha riportato vittorie per più di due mesi, è sprofondata dal primo posto ai bassifondi della Western Conference, la società  attraversa una vera e propria bufera culminata con il meritato allontanamento di Lalas e purtroppo, come già  scritto, con le dimissioni di Gullit, che forse ha pagato il fatto di essere stato scelto dall'ex giocatore del Padova, e durante l'esordio di Arena i Galaxy han perso in casa contro i Chicago Fire, rendendosi raramente pericolosi, anche se, come già  detto,entrambe le squadre erano decimate dalle chiamate internazionali per amichevoli e qualificazioni a Sudafrica 2010.

Manca ancora una manciata di partite e nonostante tutto, a testimonianza dell'equilibrio della conference, i losangelini sono a pochi punti dai play-off, ma ancor meno dal baratro. Un ulteriore passo falso peggiorerebbe di molto la situazione. Con quattro partite da giocare tutto è ancora possibile. La sfida contro una delle migliori compagini del campionato MLS, i New England Revolution,anche se non ha vistoi Galaxy vincere, almeno non li ha visti tornare a casa sconfitti, un 2-2 con doppietta di Donovan con svantaggio recuperato ed anche un momentaneo vantaggio. Questa prova di carattere ha aiutato molto il morale della squadra in vista delle prossime sfide. La successiva sfida casalinga contro il Real Salt Lake,ha visto i Galaxy, privi di Lewis, Donovan, Beckam, ma anche Ante Jazic, tutti impegnati per le qualificazioni mondiali,pareggiare per 2-2 dopo essere passata in vantaggio, ed essere poi recuperata a superata ed essere poi salvata dal pareggio di Edson Buddle,facendo venire ancora una volta al pettine i nodi della difesa a dir poco inadatta, che vanifica quando di buono fa l'attacco, uno dei migliori del campionato. Alla prova del nove contro i derelitti Kansas City Wizard,giocata per l'occasione all'Arrowhead Stadium i Galaxy hanno perso per 2-0, subendo in gran parte il gioco dell'avversario in una partita che dovevano assolutamente vincere. Ora la compagine di Bruce Arena, complice la clamorosa e sonante vittoria contro i DC United per ben 5 reti a 2, con tripletta del capocannoniere Landon Donovan è risalita di ben tre posizioni ed ora dista a soli due punti dai play-off. Una vittoria contro Kansas City avrebbe fatto si che ora la squadra losangelina fosse già  rientrata in una zona di classifica più tranquilla, e sicuramente si respirerebbe un'aria migliore.

I prossimi impegni per i Galaxy sono entrambi in trasferta, contro Chicago Fire e la capolista Columbus Crew, due tra le migliori compagini della MLS. Certamente non si può dare tutto per scontato, ma se i Galaxy vogliono migliorare la loro situazione e non uscire ancora una volta sconfitti dovranno mostrarsi in campo come lo scorso sabato all'Home Depot Center, ben altro che la povera prestazione vista a Kansas City. In caso di mancato raggiungimento dell'obbiettivo play-off,l'ex CT della Nazionale Usa potrà  dire finita la sua carriera di allenatore, almeno a certi livelli (anche se probabilmente gli sarà  data una seconda chance ad L.A. comunque). C'è poi il rischio che i tifosi inizino a disamorarsi e a disertare l'Home Depot Center, con appresso la la stampa pronta a fare a pezzi Beckham, che magari potrebbe inziare a pensare ad un ritorno in patria, dove sono molte le squadre che lo accoglierebbero a braccia (e portafogli) aperte. Il problema per la MLS è che a quel punto con l'inglese partirebbero anche gli sponsor.

I Cosmos di Pélé ci misero tre anni a vincere il Soccer Bowl ma i tempi erano diversi, e New York e Los Angeles sono città  molto differenti. La tradizione calcistica di New York ha una storia centenaria, tra leghe etniche,e le prime leghe pro antesignane alla NASL,oltre al mito immortale dei Cosmos, mentre a Los Angeles tutto è moda, tutto è trendy, basti guardare il vertiginoso calo di spettatori dei Chivas Usa per l'arrivo di Beckham ai Galaxy. Per cui se questi ultimi dovessero essere catalogati come perdenti, l'insulto peggiore per un americano, non ci sarà  Beckham che tenga e il colpo a livello di immagine si riperquoterà  su tutta la MLS. Tuttavia il futuro non è stato ancora scritto, per cui finchè la matematica non li condanna, i Galaxy sono ancora in corsa e un bel finale tipicamente americano non è da escludere.L'altra possibilità  è invece quella di vedere un gongolante come non si vedeva da lungo tempo Jim Rome (noto giornalista americano anticalcio) in uno stillicidio di battute al vetriolo sull'ennesimo fallimento dei Galaxy e sull'incolpevole Beckham, agnello sacrificale sul quale sicuramente, e ignorantemente, visto che molto probabilmente ignora molte delle regole del “soccer”, addosserà  la colpa. Quale dei due finali è quello giusto? Lo sapremo al termine delle poche puntate mancanti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Informativa cookie

Per far funzionare bene questo sito, a volte installiamo sul tuo dispositivo dei piccoli file di dati che si chiamano "cookies". Anche la maggior parte dei grandi siti fanno lo stesso.

Cosa sono i cookies?

Un cookie è un piccolo file di testo che i siti salvano sul tuo computer o dispositivo mobile mentre li visiti. Grazie ai cookies il sito ricorda le tue azioni e preferenze (per es. login, lingua, dimensioni dei caratteri e altre impostazioni di visualizzazione) in modo che tu non debba reinserirle quando torni sul sito o navighi da una pagina all'altra.

Come utilizziamo i cookies?

In alcune pagine utilizziamo i cookies per ricordare:

  • le preferenze di visualizzazione, per es. le impostazioni del contrasto o le dimensioni dei caratteri
  • se hai già risposto a un sondaggio pop-up sull'utilità dei contenuti trovati, per evitare di riproportelo
  • se hai autorizzato l'uso dei cookies sul sito.

Inoltre, alcuni video inseriti nelle nostre pagine utilizzano un cookie per elaborare statistiche, in modo anonimo, su come sei arrivato sulla pagina e quali video hai visto. Non è necessario abilitare i cookies perché il sito funzioni, ma farlo migliora la navigazione. è possibile cancellare o bloccare i cookies, però in questo caso alcune funzioni del sito potrebbero non funzionare correttamente. Le informazioni riguardanti i cookies non sono utilizzate per identificare gli utenti e i dati di navigazione restano sempre sotto il nostro controllo. Questi cookies servono esclusivamente per i fini qui descritti.

Che tipo di cookie utilizziamo?

Cookie tecnici: Sono cookie necessari al corretto funzionamento del sito. Come quelli che gestiscono l'autenticazione dell'utente sul forum.

Cookie analitici: Servono a collezionare informazioni sull'uso del sito. Questa tipologia di cookie raccoglie dati in forma anonima sull'attività dell'utenza. I cookie analitici sono inviati dal sito stesso o da siti di terze parti.

Quali sono i Cookie di analisi di servizi di terze parti?

Widget Video Youtube (Google Inc.)
Youtube è un servizio di visualizzazione di contenuti video gestito da Google Inc. che permette a questa Applicazione di integrare tali contenuti all'interno delle proprie pagine. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Mi Piace e widget sociali di Facebook (Facebook, Inc.)
Il pulsante "Mi Piace" e i widget sociali di Facebook sono servizi di interazione con il social network Facebook, forniti da Facebook, Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante +1 e widget sociali di Google+ (Google Inc.)
Il pulsante +1 e i widget sociali di Google+ sono servizi di interazione con il social network Google+, forniti da Google Inc. Dati personali raccolti: Cookie e Dati di utilizzo. Privacy policy

Pulsante Tweet e widget sociali di Twitter (Twitter, Inc.)
Il pulsante Tweet e i widget sociali di Twitter sono servizi di interazione con il social network Twitter, forniti da Twitter, Inc. Privacy policy

Come controllare i cookies?

Puoi controllare e/o verificare i cookies come vuoi - per saperne di più, vai su aboutcookies.org. Puoi cancellare i cookies già presenti nel computer e impostare quasi tutti i browser in modo da bloccarne l'installazione. Se scegli questa opzione, dovrai però modificare manualmente alcune preferenze ogni volta che visiti il sito ed è possibile che alcuni servizi o determinate funzioni non siano disponibili.

Chiudi