NFL – Top & Worst Week 3

Ronnie Brown ha distrutto la difesa dei New England Patriots

TOP 3

Ronnie Brown
Giornata trionfale per il runningback di Miami, che torna protagonista dopo il lungo stop causato dall'infortunio dello scorso anno e scaccia i dubbi sul suo recupero ad alti livelli.
Tutti i touchdowns dei Dolphins, che battono i New England Patriots e fermano la loro striscia vincente a 21 vittorie, nascono da Brown, quattro direttamente su corsa e uno su passaggio.
La maggior parte di essi arrivano su azioni in cui il runner dei Dolphins si schiera in shotgun dietro al centro e riceve direttamente la palla, spesso fintando la draw per il compagno Ricky Williams, un gioco in puro stile collegiale che ha mandato in confusione la difesa dei Patriots, bucata ripetutamente. Se Brown riesce a tornare quello visto all'inizio della scorsa stagione, per Miami ci potrebbe essere luce in fondo al tunnel.

Frank Gore
Seconda vittoria consecutiva per i 49ers e Gore è il protagonista principale. Ben 27 portate per il piccolo torello da Miami, con 130 yards di guadagno e 1 td, a cui vanno aggiunte altre 32 su ricezione, dimostrano che l'attacco di San Francisco si poggia sulle sue potenti spalle e che una stagione positiva dei Niners passa dalle giocate del proprio runningback.
Con JT O'Sullivan positivo, ma ancora in fase di rodaggio, Mike Martz ha puntato tutto su Gore per sconfiggere la sua ex squadra e vendicarsi del licenziamento e il runner non ha deluso le aspettative, dimostrando di poter essere un runningback da 25-30 portate e di essere sempre pericoloso fuori dal backfield.

DJ Williams e Nate Webster
Cutler e Marshall sono le punte più luccicanti del grande avvio di Denver, ma nella vittoria contro New Orleans le giocate decisive per la vittoria le hanno fatte i due linebackers.
Williams ha chiuso con 16 placcaggi, di cui 14 in solitario, fermando Pierre Thomas su un terzo e uno a due minuti dalla fine, che ha praticamente deciso il risultato finale, e Webster ha contribuito con 12 placcaggi complessivi, un touchdown da 34 yards su fumble recuperato e un placcaggio chiave sempre su Pierre Thomas, su un quarto down ad una sola yarda dalla goal line di Denver.
La copertina la prende l'attacco che segna a raffica, ma le partite si vincono spesso con le giocate difensive.

Menzione d'onore

Julius Jones: dopo la prima partita sembrava che la strada di JJ fosse in salita anche a Seattle, dopo il brusco addio con i Cowboys, ma l'infortunio di Maurice Morris gli ha dato un'altra chance che il runningback ha sfruttato a pieno, correndo per 267 yards complessive nelle partite contro 49ers e Rams.
La difesa di StLouis non è certo la più dura da affrontare, ma Jones ha dimostrato di poter portare palla più di 20 volte in una partita e di saper andare con efficacia oltre la linea dei linebackers, segnando un touchdown da 29 yards che ha definitivamente lanciato i Seahawks verso la prima vittoria stagionale.

Antonio Cromartie: dopo le meraviglia della passata stagione, chiusa con 10 intercetti e alcuni numeri da fantascienza, l'inizio di regular season non era stato particolarmente brillante per il cornerback dei Chargers.
Battuto più di qualche volta dai ricevitori di Panthers e Broncos nelle due sorprendenti sconfitte di San Diego, ancora a secco negli intercetti, qualcuno cominciava ad avere dei dubbi sulla consacrazione di Cromartie come defensiveback di valore assoluto.
Il Monday Night contro i Jets di Brett Favre era il palcoscenico adatto per smentire tutte le voci e tornare a volare. Due intercetti, il primo su Favre alla sua maniera con una magia, riportato in endzone per un touchdown, il secondo a fine partita su Kellen Clemens, potevano essere tre, con due td, ma un errore nella presa gli ha impedito di pescare il grande Brett due volte, come successo con Peyton Manning lo scorso anno.

WORST 3

Tyler Thigpen
Terzo quarterback titolare in tre gare per Kansas City, ma la situazione disastrosa del passing game non cambia, anzi peggiora. Il secondo anno da Coastal Carolina chiude con 14 completi su 36 passaggi, 1 touchdown, ma ben 3 intercetti e solo 129 yards guadagnate su lancio. L'inizio è stato terribile, un solo completo con un intercetto fino a nove minuti dalla fine del primo tempo, quando dopo il secondo completo ha lanciato anche il secondo intercetto. Probabile il ritorno di Damon Huard dalla prossima partita.

Derek Anderson
Era stato la sorpresa della scorsa stagione, quando Cleveland sembrava essere rinata grazie ai suoi lanci, che avevano oscurato la stella di Brady Quinn. Il calo di fine regular season sembrava doveroso dopo un inizio fantastico, ma qualcuno in estate aveva mosso i primi dubbi sulla possibilità  di Anderson di mantenere quei livelli. I Browns gli avevano comunque dato un nuovo contratto, dandogli di fatto le chiavi del proprio attacco e accantonando l'ipotesi Quinn.
L'inizio di questa stagione sembra dare torto alla scelta del GM Savage, con tre sconfitte consecutive, un attacco in grave difficoltà , sia sulle corse che sui passaggi e Anderson che ha chiuso due gare su tre sotto il 50% di completi, in particolare l'ultima contro Baltimore con solo 125 yards guadagnate e 3 intercetti.
L'ora di Brady Quinn sembra essere ormai vicina.

Peyton Manning
E' sempre strano mettere il grande Manning dietro la lavagna, ma l'inizio di stagione del qb dei Colts è lontano dalla perfezione a cui aveva abituato. Indianapolis ha già  perso due partite, rischiando di essere senza vittorie grazie ad una fortunosa vittoria contro i Vikings, con una rimonta guidata proprio da Manning.
Contro Jacksonville tanti errori per Peyton, ancora due intercetti come contro Minnesota, di cui uno riportato in meta da Mathis e solo un td pass, con una percentuale di completi molto bassa e poco più di 200 yards lanciate.
Numeri preoccupanti se i Colts vogliono approfittare dell'infortunio di Brady e candidarsi come prima forza della AFC.

Menzione di disonore

OL Panthers: Carolina veniva da due vittorie importanti e voleva continuare la marcia contro i Vikings, ma non aveva fatto i conti con la defensive line di Minnesota, che ha letteralmente messo a ferro e fuoco la linea di scrimmage avversaria. Delhomme è stato sackato 5 volte, commettendo 3 fumbles per mancanza di protezione (uno riportato in endzone da Winfield), la offensive line ha commesso ben sei false partenze e aperto pochi spazi per la coppia di runningback Stewart-DeAngelo Williams.
Giornata disastrosa della OL che ha fatto infuriare Delhomme e dato la prima sconfitta ai Panthers.

Martin Gramatica: per i kickers ci possono essere le giornate trionfali in cui il tuo calcio vince le partite e quelle disastrose in cui sei decisivo per una sconfitta. Gramatica è un kicker esperto, che negli ultimi anni è spesso subentrato per poche partite quando c'era da sostituire qualcuno. I Saints lo avevano confermato dopo le ultime gare dello scorso anno e le prime due partite erano andate bene.
Contro i Broncos, però, è arrivata la giornata incubo, due errori su tre fieldgoals, entrambi da distanze considerevoli, ma decisivi in una partita persa per soli due punti, soprattutto l'ultimo a due minuti dalla fine, poteva dare il vantaggio e forse anche la vittoria, ma è finito a destra del goal post.

ROOKIE TOP 3

Seconda settimana di valutazione per i rookies e questa volta a finire sul podio sono Matt Ryan, Matt Forte e Steve Slaton.
Il quarterback di Atlanta, terza scelta assoluta dell'ultimo Draft, dopo essere stato promosso titolare fin dall'opener, aveva destato qualche dubbio nella sconfitta contro Tampa Bay della settimana scorsa, in cui aveva chiuso con il 39% di completi e due intercetti.
Contro Kansas City ci si attendeva una ripresa e l'ex Boston College ha prontamente risposto presente, chiudendo con un 12/18 per 192 yards e 1 td pass, prestazione non eccezionale, ma sicura e senza palle perse.
Forte è la grande speranza dei Chicago Bears, partiti con la vittoria contro Indianapolis, ma già  in crisi dopo due sconfitte alquanto rocambolesche. Il potente runningback da Tulane ha già  dimostrato di essere un corridore per tutti i downs, con una media di 24 portate a gara, con il record di 27 nella sconfitta in overtime contro i Bucs, che ha evidenziato anche una notevole efficacia fuori dal backfield, viste le 7 ricezioni per 66 yards con 1 td. Forte, al momento, è l'unica certezza dell'attacco di Chicago.
Steve Slaton, invece, era partito con qualche problema nella sua avventura a Houston. Una preseason con molti errori e qualche dubbio sulla possibilità  di essere il runningback del futuro per i Texans. La prima partita aveva rispecchiato le difficoltà  dell'estate, ma contro Tennessee, l'ex West Virginia ha impressionato, correndo per 116 yards e 1 touchdown, con una gran corsa da 50 yards poco oltre la metà  del primo quarto, che ha dimostrato cosa Slaton sia in grado di fare.

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