Da sin. Abel Xavier, Ruud Gullit e David Beckham. Il primo è andato. Toccherà presto al secondo?
Tira aria pesante in casa Galaxy. Era così già da qualche giorno, ma sicuramente la sconfitta arrivata ieri all'ultimo minuto contro i San Jose Earthquakes ultimi in classifica sicuramente non ha aiutato ad alleggerire la situazione.
Sports Illustrated riporta che il CEO dell'Anschutz Entertainment Group, titolare dei Galaxy, Tim Leiweke, la scorsa settimana è piombato senza preavviso negli spogliatoi dando un ultimatum al squadra e allenatore. Quali però possano essere le conseguenze in caso di mancato rispetto dell'ultimatum non è assolutamente chiaro. Si passa dal possibile esonero di Ruud Gullit (che sta anche vendendo la casa a LA) alla possibile cessione di Landon Donovan, passando per il possibile (e auspicabile) licenziamento del GM Alexi Lalas. Tutte eventualità che sarebbero sul taccuino dell'AEG, assolutamente insoddisfatto delle performance del team di LA.
Insoddisfazione resa chiara proprio dall'intervento di Leiweke, uno che tende a non mettere il naso nelle vicende della squadra, e che infatti non interveniva dal settembre 2007, e anche allora per un motivo simile. E di lì a due mesi coach Frank Yallop era fuori (e ieri si è preso la meritata rivincita).
Con la sconfitta di ieri la situazione dei Galaxy inizia a farsi complicata. Senza vittorie da 7 partite, LA è crollata dal primo al quarto posto della Western Conference, e se il campionato si chiudesse fuori, LA sarebbe fuori dai playoff per la terza stagione consecutiva. Oltretutto quest'anno ciò avverrebbe dopo l'aver avuto a disposizione David Beckham e Landon Donovan a tempo pieno (col secondo attuale capocannoniere al pari di Cooper), e con un Edson Buddle capace di mettere a segno ben 12 gol, in una squadra con una media di 2 gol a partita. Peccato però che poi la stessa ne prenda 2,11 di gol a partita, per un totale di ben 12 più del DC United, secondo in questa classifica!
La difesa è infatti il vero punto debole del team di Gullit, e il taglio (finalmente) del portoghese Abel Xavier, sostituito dal difensore argentino ex Huracan Eduardo Dominguez, non sembra sia stato abbastanza, visto anche come questi si è fatto uccellare da Kenny Cooper la scorsa settimana contro Dallas. Qualche speranza è riposta nel possibile arrivo dal Charlton del nazionale USA Cory Gibbs (leggi la scheda di Play.it), che però è in ripresa da vari infortuni che in pratica lo hanno tenuto quasi fermo da poco prima dei Mondiali 2006. A Gullit piace, ma non sembra certo la panacea necessaria. Come non lo può essere il rookie Sean Franklin, sicuramente una promessa, ma non certo in grado di coprire da solo i buchi creati da gente come l'ormai cotto Greg Vanney in mezzo o da un Ante Jazic ancora in ripresa dall'infortunio subito in offseason.
Domenica 3 agosto, 2008 – San Jose Earthquakes vs. Los Angeles Galaxy 3-2
L'unico modo per LA di intervenire sul mercato in modo decisivo è a questo punto liberarsi di Carlos Ruiz, inviso a Gullit e assolutamente inutile quest'anno, i cui $400 mila e più d'ingaggio pesano tremendamente sul salary cap. Ma è proprio questo l'ostacolo principale ad un suo trasferimento. Si fa quindi possibile una cessione shock, e cioè quella di Donovan. Da tempo incitato da molti ad andare a mettersi alla prova all'estero, dopo il fallimento di inizio carriera al Bayer Leverkusen, il ragazzo da sempre attaccato alla sua California ha, almeno a detta del suo agente, dato disponibilità a trasferirsi all'estero, con la Premier League in testa alla lista delle preferenze (anche se la Liga sarebbe forse più adatta alle sue caratteristiche fisiche). E su di lui c'è già l'interesse del Fulham di Roy Hodgson, che si confermerebbe sempre più Fulhamerica. Con la partenza di Donovan, che pur con un contratto da $900 mila pesa "solo" per $400 mila sul salary cap ma non è considerato un Designated Player come anche Ruiz (un favoritismo della MLS), i Galaxy pur perdendo un ottimo giocatore avrebbero la possibilità di rimettere a posto la squadra, specie se Edson Buddle si confermerà a questi livelli. Ci sarebbe spazio al suo posto per il centrocampista peruviano del West Ham Norberto Solano, su cui Gullit aveva espresso forte volontà di portarlo a Los Angeles, impedito però dal salary cap. Altra possibile cessione a breve dovrebbe essere quella del centrocampista Peter Vagenas, anche lui in rotta con Gullit, che non è certo nuovo a pessimi rapporti coi giocatori "scomodi", un qualcosa già visto al Newcastle. Per Vagenas è arrivata ai Galaxy un'offerta dai cinesi del Shanghai Shenhua United, che hanno "ammirato" il giocatore nella tournée cinese di qualche mese fa (a Roma si rirebbe: “magari ce cascano…”).
Ma il problema non sembra essere solo tecnico, come ha confermato lo stesso Abel Xavier in alcune dichiarazioni velenose post-taglio, che però hanno confermato molte voci che da tempo girano nell'ambiente della MLS, cui si aggiunge il problema di cui nessuno parla ufficialmente ma reale del rapporto ormai compromesso fra Lalas e Gullit, entrambi certamente tra i principali responsabili della situazione attuale (il secondo più del primo, visti anche i precedenti). Ciò deriva anche dal fatto che Gullit non è stato scelto da Lalas, ma indicato da Terry Byrne, stretto consigliere di Beckham ed ex massaggiatore di Chelsea e Nazionale inglese ai Mondiali 1998.
L'unico senza responsabilità , e probabilmente un po' (negativamente) stupito di questa situazione, appare essere proprio David Beckham, che sta facendo in pieno il suo dovere, ma che spesso predica nel deserto (Donovan e Buddle a parte). E già si parla di un sempre maggior spazio in società per lui e per le persone del suo staff.
In parte giusta, visto lo scarso impegno di qualche giocatore, questa reazione dell'AEG sembra però lasciare trasparire una scarsa consapevolezza della realtà . Realtà che è fatta di una squadra che ha forse dato ben più di quanto potesse durante la regular season, e che ora sta iniziando a pagare dazio al proprio (basso) tasso tecnico, che come detto tolti 3 o 4 giocatori, è estremamente basso (si può pensare di vincere un campionato con Steve Cronin titolare in porta?). E se la situazione è questa, l'AEG non può certo evitare di assumersi le proprie responsabilità . Ma come sempre nel calcio, e non solo, il capo ha sempre ragione.
E a questo punto la panchina di Ruud Gullit, e forse anche il posto di Lalas, risiede nelle prestazioni di Beckham e compagni, che in un mese si giocheranno molto e contro avversari durissimi: il 14 agosto nel SuperClasico, il 21 contro il Chicago Fire e il 30 contro il New England Revolution. Ed è meglio che i punti arrivino subito, anche perché con settembre arriveranno anche le qualificazioni Mondiali, col rischio serio che sia Beckham che Donovan debbano saltare match di campionato per gli impegni con le rispettive Nazionali.