Matt Reis e Michael Parkhurst salvano su Damian Alvarez del Pachuca. Si ritroveranno in finale?
Si è chiusa la fase a gruppi della SuperLiga 2008. Qualificate nel Gruppo A la Houston Dynamo, che sabato ha battuto 3-1 il DC United, e a sorpresa l'Atlante FC, che ha eliminato il CD Guadalajara con un secco 2-0. Domenica invece il Gruppo B ha visto prevalere New England, 1-1 col Chivas USA eliminato, e Pachuca, anch'esso fermo sul pari col Santos Laguna, abbastanza però per la qualificazione. Per Houston Dynamo e FC Pachuca è la seconda qualificazione in due edizioni.
L'anno scorso le americane erano 3 su 4, fallendo però la conquista del titolo. Stavolta il panel delle semifinaliste invece si presenta più equilibrato, con due squadre ognuna a rappresentare MLS e FMF, probabilmente proprio ciò che gli organizzatori speravano (anche se forse avrebbero preferito vedere DC United e CD Guadalajara per questioni di pubblico). Le due semifinali si giocheranno a Hosuton, con Dynamo contro Pachuca, martedì 29, e mercoledì 30 a Foxboro (MA), dove i New England Revolution ospiteranno l'Atlante. Finale il 5 agosto.
Il torneo attuale, rispetto a quello tutto glamour dell'anno scorso con David Beckham all'esordio, dal punto di vista tecnico è apparso superiore. Le squadre messicane si sono presentate ai nastri di partenza con un atteggiamento assai più serio, nonostante siano in piena preparazione precampionato, essendosi rese conto l'anno scorso che il confront non sarebbe stato facile come si aspettavano nel 2007. "Le squadre della MLS sono molto veloci, e il loro calcio è decisamente migliorato negli anni", ha detto Fernando Arce, centrocampista del Santos Laguna, squadra campione in carica del Messico.
Certo la MLS non è ancora rispettatissima in messico, ma certo il toccarla con mano sta facendo cambiare l'opinione di giocatori e pubblico d'oltre confine, che si sta man mano costruendo un'impressione positiva. “Il livello è buono. E' un calcio veloce e di calibro importante, è molto difficile venire a vincere qui", ha dichiarato l'allenatore del Pachuca Enrique Meza. Lo sa bene la Nazionale messicana, che da anni non vince su suolo americano, dove più spesso è invece uscita dal campo con una sconfitta sul groppone.
E del resto alcuni risultati non potevano non attirare l'attenzione, come la vittoria per 4-0 di Houston sull'Atlante o quelle dei new England devolution e del Chivas USA sul Santos campione, o anche il buon pari dei Revs col Pachuca. Oltretutto, Revs a parte, ottimi primi in MLS, le altre americane non stanno certo avendo una buona stagione, tra alti (pochi) e bassi (di più).
Insomma un torneo che quest'anno sembrava aver perso quel significato col quale era partito nel 2007, sembra invece aver trovato in sé una ragione per il successo, e cioè la crescente rivalità tra americane (che vogliono crescere e dimostrare e messicane che vogliono fa vedere di essere ancora le più forti, dopo che la Nazionale appare aver perso lo scettro a livello CONCACAF. E sul campo tutto ciò si è visto, e si spera che il pubblico possa avere la possibilità di assistere ad una finale come quella del 2007 tra Galaxy e Pachuca, che vide l'infortunio di Beckham, il pareggio allo scadere di Chris Klein fino alla parata finale di Miguel Calero sul rigore di Landon Donovan.
La Soccer United Marketing, il ramo business della MLS, organizza oltre alla SuperLiga, anche l'InterLiga, torneo che qualifica due squadre messicane alla Copa Libertadores, la Champions' del Sudamerica, la Federazione messicana è "invitata", ma dove sino ad oggi i team della FMF al massimo hanno raggiunto la semifinale. Da molte parti è dato come non lontano il momento in cui la SuperLiga rimpiazzerà l'InterLiga, aprendo le porte della Libertadores ai team della MLS. Certo prima questa dovrà risolvere questioni come lasciarsi alle spalle l'attuale, patetico, salary cup da $2.3 milioni, le rose limitate e terminare la costruzione dei vari Soccer Specific Stadium.
E mentre l'attaccante argentino Fernando Vuoso dice che "la MLS è cresciuta e sta raggiungendo un livello internazionale", sono in molti, anche in Sudamerica (ovviamente per motivi di pecunia) a sperare che "presto la MLS sarà una delle più forti leghe d'America", (parole di Bruno Marioni, attaccante del Pachuca, ex di Siviglia e Sporting Lisbona) . E gli americani adorano i vincitori.