Steve Nash in allenamento coi NY Red Bulls nel 2006. Per lui forte interesse a investire nei Vancouver Whitecaps
Potrebbe arrivare dalla NBA la carta vincente necessaria a poter vedere i Vancouver Whitecaps nella MLS. Ma stavolta non si tratta di uno dei tanti magnati proprietari di squadre, ma di una delle stelle più brillanti del gioco, il canadese Steve Nash dei Phoenix Suns, il quale ha infatti confermato pubblicato di stare discutendo con l'MLS commissioner Don Garber, il proprietario dei Vancouver Whitecaps Greg Kerfoot e l'ex presidente di Yahoo! Jeff Mallett, il possibile ingresso della franchigia di Vancouver nella Lega pro del soccer USA.
Steve Nash, il cui fratello Martin gioca per I Vancouver Whitecaps nella United Soccer Leagues 1st Division, ha dichiarato di essere tifoso del team sin dai tempi della NASL (nel 1979 Vancouver vinse anche il Soccer Bowl) e di voler vedere la MLS espandersi in Canada fino 3 team. “Sta cercando di essere coinvolto, lo vuole veramente. Vuole aiutare il calcio in Canada a raggiungere un profilo alto", ha ditto Martin Nash. “Il calcio è il nostro primo amore. Siamo cresciuti giocandolo, come faceva nostro padre, e quindi è semplicemente qualcosa parte della nostra vita". A dimostrazione di ciò, Nash ha assistito alla finale di Berlino e al trionfo dell' Italia al Mondiale 2006, adora Del Piero e Totti («Sono due grandi»). D' estate gioca spesso con la sua squadretta, composta in gran parte da italiani che vivono a New York, eaddirittura a Central Park l' aveva convocata per sfidare Claudio Reyna e i NY Red Bulls, tentativo poi interrotto dalla polizia.
L'MLS commissioner Don Garber si è incontrato con Steve Nash nel mese di maggio e scritto sul sito della lega che il due volte MVP della NBA è interessato a essere parte di un gruppo pronto a portare la franchigia di Whitecaps nella MLS. Ma il presidente della MLS Mark Abbott, che anche il portavoce della Lega sulla questione espansione, è più cauto: "Steve Nash è assolutamente interessato al calcio in Canada, ma al momento non saprei dire quale sia il suo ruolo, aspetto le sue parole ufficiali".
Anche Montreal sta facendo lobbying per riuscire a compiere il grande salto dalla USL alla MLS. Sia i Whitecaps che il Montreal Impact stanno infatti entrambe cercando di salire "in parte in seguito al grande successo della franchigia Toronto FC, oltre che per la storia che lega Vancouver al calcio dai tempi della NASL", ha scritto Martin Nash. "Penso che avere tre città canadesi nella MLS fornirebbe quella spinta necessaria al calcio canadese nei confronti di media e tifosi". E sicuramente vedere coinvolto Steve Nash a Vancouver darebbe una spinta enorme al team, essendo considerato Nash un eroe nazionale.
Steve Nash e il calcio
La Major League Soccer è ormai in piena espansione da alcuni anni. Dopo l'ingresso del Toronto FC nel 2007 e il rientro dei San Jose Earthquakes nel 2008, toccherà a Seattle nel 2009 e a Philadelphia nel 2010, portando così il numero delle squadre a 16. Altre due franchigie saranno ammesse entro il 2012, con l possibilità che la MLS blocchi la propria crescita a quel numero (ma forse è un trucco per aumentare il prezzo d'ingresso). Tra le molte società americane che hanno espresso interesse vi sono Atlanta, Detroit, Miami, San Diego Portland e St. Louis, con queste ultime due fra le favorite insieme alle canadesi e ad una seconda possibile franchigia a NY City.
Bob Lenarduzzi, presidente dei Whitecaps ed ex giocatore degli anni d'oro della NASL, ha dichiarato che ovviamente il supporto di Nash sarebbe più che benvenuto. “Con la sua notorietà e la sua passion per il calcio, oltre al fatto che è un grande canadese di cui tutti siamo orgogliosi, gli daremmo un benvenuto incredibile. Per quanto riguarda il suo coinvolgimento, al momento è forse prematuro parlarne, dalla mia prospettiva". Ma il fatto che Nash si sia recentemente impegnato a sostenere, attraverso un investimento, la neonata Women's Professional Soccer, ha già espresso pubblicamente il suo desiderio di aiutare la crescita del calcio in Canada.
Sia Vancouver, con il suo proprietario Greg Kerfoot, che Montreal, controllata dalla ricchissima famiglia Saputo, hanno pronto i fondi necessari (US $40 milioni) a pagare l'expansion fee fissata dalla MLS, e Montreal ha anche aperto recentemente un nuovo soccer-specific stadium, il Saputo Stadium, 15.000 posti spesso esauriti. E quella dello stadio è una delle condizioni poste per l'ingresso nella MLS, cui per adeguarsi a Montreal basterebbe solo qualche ristrutturazionedell'attuale Saputo. Qualche problema in più a Vancouver, dover i Whitecaps vorrebbero costruire il nuovo stadio vicino al porto, ma dove non riescono a trovare un accordo con la Vancouver Port Corp., proprietaria di parte dell'area.
Nel frattempo i Whitecaps sono costretti a giocare le proprie partite nel piccolo (5.200 posti) Swangard Stadium, assai lontano dai requisiti previsti dalla MLS. La situazione cambierà dal 2011, anno in cui i Vancouver Whitecaps traslocheranno al BC Place (59.841 posti), già loro casa nel 1983 e 1984 prima del fallimento della NASL, recentemente ristrutturato per le Olimpiadi invernali, e che dal 2011 presenterà un tetto ritraibile che sostituirà la vecchia copertura in Teflon. Un ritorno quindi per i Vancouver Whitecaps, che giocarono al BC nel primo evento sportive tenuto in quello stadio, il 20 giugno 1983, vincendo 2-1 sui grandi rivali Seattle Sounders nella North American Soccer League davanti a 60.000 fans. Eroe della vittoria di quella sera fu il difensore Bob Lenarduzzi, che salvo sulla line ail possible 2-0 dei Sounders nel primo tempo e che oggi è invece seduto dietro la scrivania della società . Il modello, nell'attesa di un possibile accordo per il nuovo stadio al porto, sarà quello del Qwest Stadium di Seattle, con parte dello stadio coperto in qualche modo per consentire di avere un esperienza più intima per i 20/25.000 tifosi a partita che ci si aspetta, aprendo il resto per i grandi eventi. Sistemazione questa che ha già ricevuto l'ok di Don Garber, a patto che nel frattempo venga approvato il piano per il soccer-specific stadium.
La prossima data chiave è il 24 luglio, giorno in cui si giocherà l'All-Star Game, e in cui i proprietari della MLS si incontreranno anche per parlare della possibile expansion. "Il mio sogno sarebbe leggere di un'espansione in Canada", ha scritto Martin Nash.
E' il sogno suo come anche di molti canadesi, che sperano di rigiocare 30 anni il derby con Seattle nella massima serie e magari tornare a vincere come nel 1979, quando a Vancouver giocavano i vari Alan Ball e Peter Lorimer (e nel 1980 anche il mitico difensore olandese Ruud Krol poi passato al Napoli), e dove in 100.000 accolsero per le strade e portarono in trionfo i vincitori del Soccer Bowl.
Soccer Bowl 1979 – Vancouver Whitecaps vs. Tampa Bay Rowdies highlights