Cosa succede a Washington?

Linda Cropp al centro del caso Washington

La signora Linda Cropp l'ha combinata grossa. Per chi non la conoscesse, ed immagino che qua in Italia siano in molti, la Cropp è consigliera del distretto di Columbia che da non molto anche presiede ed è da qualche giorno al centro del problema “nuovo ballpark” che, forse nascondendo qualcosa di più grande, sta complicando il tanto declamato ritorno del national pastime nella capitale Washington.

Linda Cropp è moglie di Dwight Cropp che fu uno dei principali consiglieri dell'ex sindaco Marion Barry, quello che finì in carcere per problemi di cocaina e che ottenne popolarità  in tutto il mondo non nascondendo la sua addizione alla cocaina, l'alcool ed il sesso.

Il tutto gli costò il posto di Mayor della capitale statunitense e nel 1999 lasciò volentieri che fosse Anthony Williams il candidato da sostenere e lui ne guidò la campagna elettorale vincente, ma successivamente fece ritorno sulle scene e nonostante altre disavventure riuscì a riprendere un posto all'interno del consiglio, rientrando nel vivo della politica della città .

Chissà  quindi che dietro a ciò che la signora Cropp sta facendo non ci sia invece qualche strano gioco politico. La verità  è che il Baseball a Washington sta correndo un grosso rischio di non arrivarci proprio.

La Cropp ed un altro gruppo di consiglieri hanno totalmente ribaltato quelli che erano gli accordi iniziali con il MLB, iniziando a parlare e poi a legiferare su di un intervento da parte di privati per almeno il 50% del finanziamento del nuovo stadio, di annullamento di date ultime per costruire lo stesso, di questionamento in generale di ogni clausola sottoscritta precedentemente dal sindaco Williams.

Potrebbe anche fare la sua bella figura la signora Cropp dimostrando a tutti di essere una donna forte, tenace e battagliera ma il fatto che tutto ciò venga fatto a giochi già  ritenuti conclusi non fa altro che mettere in discussione il tutto, spazientire il MLB e soprattutto rischiare di far saltare la possibilità  che si torni a giocare a Washington.

Indiscrezioni parlano già  di emissari del MLB che stiano contattando ufficiosamente persone in altre città , perchè lo spinoso problema della Cropp sembra che non sia facile da sbrogliare.

Sono in tanti a chiedersi perchè se la Cropp voleva in qualche maniera minare la credibilità  del sindaco non sia intervenuta molto tempo prima dando vita ad un normale dibattito che avrebbe permesso al MLB di decidere in forma differente.

La gente di Washington vuole senza dubbio una squadra da quelle parti, ma le diatribe politiche gli stanno confondendo le idee e non capiscono più se sia giusto appoggiare il ritorno di un gioco tanto amato o se farsi coinvolgere anche loro nella battaglia che ha preso luogo in consiglio.

La costruzione di un nuovo stadio, per quanto sia senza dubbio un opera che implica sforzi ed impegno, non può frenare un progetto che sembrava essere stato studiato con attenzione, trattandosi dell'arrivo in città  di una franchigia di uno sport professionistico di certa importanza.

Il mondo del MLB era tanto sicuro che tutto fosse a posto che il presidente Bob DePuy non ha esitato ad annunciare che la decisione presa dal consiglio del distretto della Columbia non ha nulla a che fare con gli accordi presi con molta attenzione precedentemente ed è totalmente inaccettabile. Insomma la dirigenza ha mandato un messaggio chiaro parlando appunto di “carefully negotiated agreement”. Si tratta di un vero e proprio venir meno alla parola data ed in questo caso anche scritta.

Essendo tutti uomini di business e quindi poco propensi alle chiacchiere ma molto ai fatti, dal MLB hanno fatto immediatamente sapere che tutti gli affari commerciali e le attività  di promozione riguardanti i Nationals sono sospese ed anche i biglietti già  acquistati possono essere immediatamente rimborsati.

Adesso come d'altra parte immancabilmente avviene nel mondo del Baseball esiste una deadline, che è quella del 31 dicembre prossimo fissata per trasferire ufficialmente la franchigia a Washington. Dopo di ciò il MLB può iniziare a cercare alla luce del giorno nuove soluzioni. Nel frattempo toccherà  alla Cropp ed a Williams mettersi d'accordo.

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