Landon Donovan e David Beckham: galattici contro stasera per Inghilterra vs. USA
Una volta tanto per gli appassionati del soccer USA ci sarà la possibilità di vedere il match in diretta italiana ad orari umani. Inghilterra vs. USA sarà infatti trasmessa questa sera alle 21.00 da SkySport1, in diretta da Wembley.
A molti inglesi e altrettanti appassionati di calcio il match tra le due nazionali cugine non può che far tornare alla mente uno dei peggiori incubi della storia del football, che risale addirittura al 1950, anno in cui gli inglesi erano ancora "maestri". Parliamo ovviamente dell'incredibile vittoria per 1-0 ottenuta dagli USA, gol del carneade di origini haitiane Joe Gaetjens, a Belo Horizonte in un match dei Mondiali. Addirittura la stampa anglossassone credette ad un errore, e riportò il risultato come 10-1 per gli inglesi! Il Daily Mail addirittura scrisse che l'Inghilterra aveva perso contro "una Nazionale che nemmeno sapevamo giocasse calcio".
Da allora ovviamente tutto è cambiato. Gli inglesi non sono più "maestri" e non vincono nulla dal 1966, l'anno di Bobby Charlton e dei Mondiali casalinghi. Dall'altra parte gli USA hanno invece ormai una Nazionale capace di farsi onore a livello internazionale e di avere giocatori sparsi in campionati come Premier League e Bundesliga. Tra questi sono due probabilmente quelli che in questi anni si sono procurati la stima di tifosi e giornalisti: il portiere del Blackburn Brad Friedel, a 37 anni ancora tra i migliori della Premier League e certo meglio di tutti i suoi colleghi inglesi, e il centravanti e capitano del Fulham (che però probabilmente lascerà a breve) Brian McBride, a a 35 anni capace di rientrare da un grave infortunio e contribuire alla grande ad una salvezza insperata.
Stati uniti e Inghilterra non s'incontrano in terra d'Albione addirittura dal 7 settembre 1994, con I bianchi vincenti per 2-0. Ma allora del soccer in Inghilterra ricordavano al massimo le gesta di alcuni giovani (come Trevor Francis e Mark Hateley) e vecchi (tipo Geoff Hurst e Bobby Moore) leoni volati a raccogliere soldi nella North American Soccer League a cavallo fra gli anni '70 e '80. Ma nel 1996 è nata la Major League Soccer, e dal 2007 i media inglesi hanno iniziato a coprire il soccer (pur chiamando la MLS una "Micky Mouse League") a seguito del trasferimento-boom di David Beckham ai Los Angeles Galaxy.
Stasera però per gli inglesi non sarà una passeggiata. La Nazionale guidata da Fabio Capello, già padrone della lingua dopo pochi mesi, è infatti reduce da una stentata vittoria 2-1 con la Svizzera e dalla sconfitta subita nell'ultimo match giocato contro la Francia. E Capello ha già detto che i suoi dovranno giocare al massimo, anche perché ci sono in gioco i posti per la Nazionale che dovrà giocarsi le qualificazioni mondiali a partire da settembre. Per l'occasione l'ex allenatore di Milan, Roma e Real Madrid ha convocato David Beckham, al suo match numero 101 (per Donovan invece è il numero 100), alla faccia di chi dice che col suo trasferimento questi abbia rinunciato al calcio ai massimi livelli. Con lui un mix di veterani (con John Terry capitano come consolazione per la Champions') alla Frankie Lampard e Steven Gerrard, e di giovanotti alle prime armi come Dean Ashton del West Ham e il velocissimo duo composto da Theo Walcott e Gabriel Agbonlahor. Addirittura sette i calciatori alla prima convocazione: il portiere Joe Hart, i difensori Stephen Warnock, David Wheater e Phil Jagielka, il centrocampista Tom Huddlestone e appunto gli attaccanti Ashton e Agbonlahor. Sangue nuovo, ma la luna di miele di Capello è a serio rischio. Certo non rischia il ridicolo come quando Steve McLaren fu battuto dagli americani, ma appunto il rischio è grosso.
Di fronte Capello si troverà un gruppo guidato da un suo fan. Il CT USA Bob Bradley ha infatti ammesso di aver spesso seguito Capello, andando a vedere gli allenamenti del Milan del 1994 (poco prima della finale vinta 4-0 col Barcellona) e scambiandosi idee con lui. Ma stavolta l'allievo è (un po' troppo forse) fiducioso di poter superare il maestro.
Inghilterra vs. USA: un po' di storia e musica
Con quella di stasera prende il via per gli USA una trafila di amichevoli probabilmente la più difficile della sua storia. Dopo l'Inghilterra infatti, il prossimo 4 giugno gli americani andranno a Santander per affrontare la Spagna, mentre l'8 sarà l'Argentina ad andare in America. Per questo tris di match Bradley ha preselezionato ben 30 giocatori, di cui quasi tutti (19 su 22) "europei" per stasera. Come noto, stelle tra i selezionati a stelle e strisce non ve ne sono, ma l'Inghilterra si troverà di fronte un gruppo solido e affamato.
In porta la certezza principale è Tim Howard, numero 1 dell'Everton, reduce da un ottima Premier. Dietro di lui Brad Guzan (Chivas USA), già vicino al trasferimento all'Aston Villa, e il giovane Dominic Cervi, attualmente in prova al Celtic dopo aver rifiutato le offerte di Chicago.
La difesa non ha da temere dal punto di vista fisico. In mezzo infatti i due centrali sono: lo statuario Oguchi Onyewu, reduce dall'aver vinto la Jupiler League belga con lo Standard Liegi, e dall'aver segnato nelle ultime due amichevoli contro Messico e Polonia; Carlos Bocanegra, che dopo aver iniziato da capitano nel Fulham quest'anno, e stato coinvolto dal crollo della squadra finendo anche in panchina all'arrivo di Roy Hodgson, ma Boca rimane una sicurezza. Sulle fasce l'accoppiata è composta da due uomini della Bundesliga. A destra il piccolo Steve Cherundolo (Hannover '96), forte nella spinta e negli inserimenti, e Heath Pearce, che dopo un inizio duro all'Hansa Rostock si è riconquistato il posto in squadra. Per lui in nazionale ci sarà molto spazio per dimostrare quanto vale, almeno fino al rientro di Jonathan Bornstein, fuori per quasi tutta la stagione. Dietro di loro il costante Jonathan Spector (West Ham) e Dan Califf, campione con l'Aalborg in Danimarca e possibile prima alternativa. Di rincalzo Bradley ha chiamato da Columbus anche il veterano Frankie Hejduk, che sta giocando alla grande nell'ottimo campionato del team dell'Ohio. Ci sarà infine anche il giovane Michael Orozco. Sconosciuto ai più, si è messo in luce durante le qualificazioni olimpiche. Di lui e e degli altri tex-mex Play.it ha parlato qualche giorno fa.
In mezzo c'è l'importante ritorno di DaMarcus Beasley, che ha da poco superato l'infortunio ai legamenti subito in Champions'. Certo non sarà al top, ma la sua velocità sulla fascia potrà creare grossi problemi a David Beckham o a David Bentley. In caso di stanchezza pronto in panchina ci sarà Eddie Lewis, travolto dal terrificante Derby County di quest'anno ultimissimo e retrocesso, ma sempre capace di dare il meglio in Nazionale. Sulla destra dovrebbe giocare uno tra Clint Dempsey e Landon Donovan. Entrambi capaci di saltare l'uomo e di portar palla, se Bradley non li metterà di punta sono gli unici capaci di essere una spina nel fianco della difesa inglese. In mezzo tanti polmoni. Ricardo Clark, duro della Houston Dynamo, il cui compito sarà principalmente di copertura. Accanto a lui uno degli uomini di mercato di quest'estate, il figlio del CT, Michael Bradley. Cresciuto a NY coi MetroStars, Bradley si è messo in mostra quest'anno in olanda con l'Heerenveen, dimostrando di essere giocatore complete e pronto al salto in un grande campionato. Su di lui c'è già l'interessamento forte di Everton, Blackburn, Middlesborough, Sunderland e anche Sampdoria. Sarà l'uomo di punta degli USA nella corsa a Sudafrica 2010. Bradley quindi, e non (ancora) quel Freddy Adu che quest'anno ha fatto vedere solo sprazzi al Benfica, costretto anche da tre cambi da allenatore. Stasera sarà in panchina, e chissà che Bradley non gli faccia annusare Wembley. Il ragazzo è ora che si dia una svegliata, per quanto abbia solo 19 anni.
E' davanti che gli SUA presentano i problemi maggiori. Ritiratosi McBride dopo i Mondiali, Bradley non è ancora riuscito a trovare un sostituto valido. Per stasera è possibile Eddie Johnson in coppia con uno tra Landon Donovan o Clint Dempsey. Johnson, sbarcato a gennaio al Fulhamerica 8come lo chiamano molti fans americani) ha fatto veder il nulla quest'anno, e il 2008 dovrà essere l'anno in cui far capire se è il giocatore esplosivo visto nelle qualificazioni mondiali 2006 e nella LS 2007, oppure un fantasma dal sedere pesante (insulto usato contro di lui da qualche giornalista americano). Bob Bradley ha deciso di non portare in Inghilterra il giovane fenomenino Jozy Altidore, 18enne attaccante dei NY Red Bulls, che tra club e varie nazionali ha già giocato fin troppo quest'anno. Per lui ci sarà spazio più avanti, e magari nel frattempo uno dei club interessati a lui (Real Madrid, Chelsea, Villareal e Manchester Utd) riuscirà a convincere la MLS a cederlo. Il Donovan di quest'anno è invece una sicurezza in avanti: coi Galaxy ha già messo a segno 8 gol in 8 partite e stasera vorrà far vedere di valere anche a livello internazionale, dove ha sempre fallito. Dentro anche Nate Jaqua, ex centravanti di Galaxy e Houston. Gigante da 195 cm, se ne erano quasi perse le tracce dopo il suo trasferimento in Austria al SC Rheindorf Altach, che si è però salvato solo grazie ai suoi gol (5 in 10 partite). Jaqua al momento è senza contratto, e sicuramente Bradley gli vuol dare la possibilità di mettersi in mostra. Ultimo della lista Josh Wolff, ex Kansas City Wizards, al second anno col Monaco 1860, dove si è trasformato in un'ottima ala destra. Di lui viene in mente l'ottimo match giocato a settembre dagli USA contro il brasile, in cui è stato il migliore dei suoi.
Manca poco all'inizio del match. Gli USA sono imbattuti dall'ottobre 2007. Sarà dura stasera mmantenere la serie positiva.
PS: Qualcuno forse potrà spiegarci il perché nella sera di Inghilterra vs. USA si giochi un match di MLS fra FC Dallas e Houston Dynamo. E si dica che è un problema di gestione stadi, visto che si gioca al Pizza Hut Park di Frisco (TX) di proprietà dell'Hunt Sporting Group (investor-operator di FC Dallas). La questione calendario, specie la non contemporaneità fra campionato e Nazionale è sicuramente una delle prime riforme urgenti della MLS.
L'elenco dei convocati
USA (CT: Bob Bradley)
PORTIERI (3): Dominic Cervi, Brad Guzan (Chivas USA), Tim Howard (Everton FC)
DIFENSORI (8): Carlos Bocanegra (Fulham FC), Dan Califf (FC Midtjylland), Steve Cherundolo (Hannover 96), Jay DeMerit (Watford FC), Frankie Hejduk (Columbus Crew), Oguchi Onyewu (Standard de Liege), Michael Orozco (San Luis), Heath Pearce (Hansa Rostock), Jonathan Spector (West Ham United)
CENTROCAMPISTI (6): Freddy Adu (SL Benfica), DaMarcus Beasley (Glasgow Rangers), Michael Bradley (SC Heerenveen), Ricardo Clark (Houston Dynamo), Maurice Edu (Toronto FC), Eddie Lewis (Derby County)
ATTACCANTI (5): Clint Dempsey (Fulham FC), Landon Donovan (Los Angeles Galaxy), Nate Jaqua (Out of Contract), Eddie Johnson (Fulham FC), Josh Wolff (Monaco 1860)
INGHILTERRA (CT: Fabio Capello)
PORTIERI (3): David James (Portsmouth), Joe Hart (Manchester City), Chris Kirkland (Wigan)
DIFENSORI (10): Wayne Bridge (Chelsea), Wes Brown (Manchester United), Ashley Cole (Chelsea), Rio Ferdinand (Manchester United), Phil Jagielka (Everton), Glen Johnson (Portsmouth), John Terry (Chelsea), Stephen Warnock (Blackburn), David Wheater (Middlesbrough), Jonathan Woodgate (Middlesbrough)
CENTROCAMPISTI (12): Gareth Barry (Aston Villa), David Beckham (Los Angeles Galaxy), David Bentley (Blackburn), Joe Cole (Chelsea), Stewart Downing (Middlesbrough), Owen Hargreaves (Manchester United), Tom Huddlestone (Tottenham), Steven Gerrard (Liverpool), Jermaine Jenas (Tottenham), Frank Lampard (Chelsea), Theo Walcott (Arsenal), Ashley Young (Aston Villa)
ATTACCANTI (6): Gabriel Agbonlahor (Aston Villa), Dean Ashton (West Ham), Peter Crouch (Liverpool), Jermain Defoe (Portsmouth), Michael Owen (Newcastle), Wayne Rooney (Manchester United