Clint Dempsey. Suo il gol dell'ultima vittoria degli USA sulla Polonia nel 2006
Col match di stasera contro la Polonia per gli USA prende il via un percorso che li porterà al primo turno del torneo di qualificazione CONCACAF ai Mondiali del 2010 in Sudafrica. Ma mentre l'avversario di stasera sarà decisamente non facile e pronto a giocarsela - essendo in preparazione per gli Europei (ai quali partecipa per la prima volta) dove nel Gruppo B troverà Germania (mai battuta nella sua storia), l'Austria padrona di casa e la Croazia - per gli americani il primo ostacolo sulla strada dei Mondiali sarà una tra Barbados e Repubblica Dominicana. Non proprio la stessa cosa della Polonia. Inoltre la Polonia pare avere tutte le intenzioni di vendicare gli ultimi due match persi contro gli USA in terra europea, l'ultimo dei quali nel marzo 2006, quando fu Clint Dempsey a consegnare la vittoria per 1-0 ai suoi sotto la neve di Kaiserslautern, in Germania.
I tifosi polacchi daranno così al CT americano Bob Bradley proprio quello che questi va cercando, e cioè un'adeguata atmosfera ostile in cui far crescere la propria Nazionale. Ma non solo: “Le partite che giochiamo in Europa sono speciali per noi. Solo vincendo in Europa riusciremo a guadagnarci il rispetto di tutti", ha giustamente dichiarato Bradley. Michael Bradley: "Sono queste le partite di cui abbiamo bisogno, contro Nazionali europee in Europa, qui dove il gioco è molto più veloce che altrove".
Proprio la crescita del gruppo è l'obiettivo principale del CT, motivo per cui la Federazione calcistica USA ha messo in calendario nei prossimi mesi una serie di amichevoli di altissimo livello: il 29 maggio contro l'Inghilterra di Fabio Capello a Wembley; il 4 giugno la Spagna all'Estadio El Sardinero di Santander e probabilmente l'Argentina l'8 negli Stati Uniti, al Giants Stadium di East Meadowlands (NJ). La giusta preparazione alle qualificazioni mondiali che prenderanno il via il 15 giugno all'Home Depot Center di Carson (CA) contro la vincente fra Rep. Dominicana e Barbados. L'ultima vittoria degli USA nel Vecchio Continente risale allo scorso ottobre contro la Svizzera grazie ad un gol proprio di Michael Bradley all'87. Vittoria che ha portato lo score degli USA in Europa a 3 vittorie, 14 sconfitte e 3 pareggi (periodo aprile 1999 ad oggi).
Il gol di Dempsey in USA vs. Polonia 1-0 dell'1 marzo 2006
Per il match di stasera, visto anche l'imminente avvio della MLS (sabato 29 marzo), Bradley ha preferito puntare su una rosa composta principalmente da Yanks Abroad con base in Europa. Uniche eccezioni il duo di Houston formato dal centrocampista Ricardo Clark e dall'attaccante hawaiano Brian Ching, e da Landon Donovan (Los Angeles Galaxy), diventato capocannoniere all time della Nazionale USA con 35 reti grazie al penalty messo a segno contro la Svezia a gennaio (rivedi tutti i gol in Nazionale di Donovan). Con loro tutti i migliori.
Tra i pali prevedibile la staffetta tra Tim Howard (Everton) e Marcus Hahnemann (Reading FC), due sicurezze per Bradley. In difesa, sicuro a destra il rientro di Steve Cherundolo (Hanover '96), al centro il CT cercherà di dare spazio a Carlos Bocanegra, in questo periodo spesso in panchina nel Fulham guidato da Roy Hodgson. La sua intesa con Oguchi Oniewu (Standard Liegi), in grande ripresa e meno scorretto del solito quest'anno, è stata una delle armi degli USA vincenti in Gold Cup e nelle ultime uscite post Copa America, e Bradley non vorrà certo rinunciarci. L'attuale difficoltà di Bocanegra potrebbe comunque aprire la porta a uno tra Jay DeMerit, ripresosi alla grande col suo Watford, e Jonathan Spector (West Ham), che ben si è comportato nelle qualificazioni olimpiche. Terzino sinistro dovrebbe giocare Heath Pearce, capace di riprendersi il posto nell'Hansa Rostock dopo qualche difficoltà e pronto ad essere l'uomo per la fascia sinistra per questo 2008, approfittando anche della lunga assenza per infortunio di un favorito del CT, Jonathan Bornstein (Chivas USA). Di rincalzo, buono sia in mezzo che a sinistra, c'è il rientrante (era fermo per
infortuni vari da prima dei Mondiali) Cory Gibbs, che è da poco rientrato nel Charlton e che Bradley vuole probabilemnte valutare di persona. Sia lui che Spector sono ottimi back up per Pearce, col primo però sicuramente lontano dalla forma-partita.
A centrocampo sicuro ovviamente Michael Bradley (Heerenveen), che sta vivendo in Olanda la migliore stagione della sua carriera, arricchita anche da molti gol. Accanto a lui, seppur convocato, difficilmente giocherà il suo "gemello" di Gold Cup Benny Feilhaber (Derby County). Il giovane di origine austro-brasiliane sta vivendo una stagione assai complicata, passata più in tribuna che sul campo, per giunta in una squadra in pratica già retrocessa da mesi. Molto duri con lui però sono stati sia il CT dell'Olimpica Peter Nowak (per lui 24 presenze con la Nazionale polacca da giocatore) che quello della Nazionale maggiore Bradley. Il primo lo ha escluso dall'Under 23 che ha giocato il torneo di qualificazione olimpica mettendo in risalto lo scarso stato di forma del giocatore. Il secondo invece si è espresso in modo molto franco: "Dopo le splendide prestazioni in Gold Cup Benny non è più riuscito a focalizzarsi su ciò che è meglio per lui. Deve imparare a mettersi le spalle i successi, e capire che deve guadagnarsi il rispetto dei compagni con cui gioca tramite l'impegno costante giornaliero. Comunque siamo qui per aiutarlo a crescere, anche perché lui può essere di grande aiuto per questa squadra". E Feilhaber farebbe bene trovare alla svelta certe risposte, o qualcuno potrebbe iniziare a chiedersi il perché di disaccordi continui con 4 allenatori diversi in due anni. Con Bradley dovrebe quindi scendere in campo dall'inizio il mastino Ricardo Clark, apparso già in forma nei quarti di CONCACAF Champions' Cup giocati con la Houston Dynamo. Sulla fascia sinistra ritroviamo un esponente della vecchia guardia, il quasi 34enne Eddie Lewis. Probabilmente Lewis non farà parte dell'eventuale spedizione in Sudafrica, e quindi la sua convocazione ha fatto alzare qualche sopracciglio, ma rimane il fatto che è un titolare in Premier League (seppur con il disastroso Derby County di quest'anno), ha grande esperienza, è un ottimo crossatore e, più di ogni altra cosa, i due migliori americani nel ruolo (DaMarcus Beasley dei Rangers e Bobby Convey del Reading) sono entrambi out per infortunio. Giusto allora chiamare uno sempre pronto come Lewis per evitare di mandare allo sbaraglio gente come un Bryan Namoff in partite come questa, visto che oltre tutto il posto è comunque occupato per i prossimi due anni almeno. A destra infine, e qui sì che sorgon le perplessità visti i precedenti, Bradley è pronto ad inserire Landon Donovan. Perplessità perché la fascia non è il suo ruolo naturale. Ma insistendo Bradley a voler schierare due muscolari in mezzo e due attaccanti puri (e Donovan non lo è), inevitabile trovarlo sulla fascia.
Non c'è Freddy Adu (autore di una tripletta alla Polonia negli scorsi Mondiali Under 20), lasciato a casa però solo per un accordo col Benfica, che prevedeva per gli USA l'avere a disposizione il giocatore per il torneo di qualificazione olimpica e non per questa data FIFA, come anche Danny Szetela, che prima deve trovare spazio nel Brescia per risucire ad attirare l'attenzione di Bradley.
Davanti varie le possibilità . La prima potrebbe essere l'accoppiata tutta Fulham con da Eddie Johnson e Clint Dempsey. Il primo ha necessità di mettersi in mostra, dopo essere stato fermo mesi tra il termine della stagione MLS e il suo esordio in EPL avvenuto solo poche settimane fa. Dempsey è invece un punto fermo per Bradley, anche se schierato da attaccante (come nel Fulham) sembra poter dare qualcosa rispetto a quando è libero di scorrazzare partendo da qualche metro più indietro. C'è anche Brian Ching, peraltro unico vero centravanti a disposizione del CT. Il suo utilizzo dall'inizio non è certo. Possibile infatti che vi sia un accordo per non sacrificare troppo l'hawaiano, spesso vittima d'infortuni, che nel caso getterebbero nella disperazione il suo coach Dominic Kinnear, mai in necessità di buoni attaccanti come quest'anno. Pronto in panchina Josh Wolff, anche lui come Lewis chiamato per l'esperienza (ma è più giovane, 31 anni) e anche per il rendimento recente che lo ha visto titolare fisso negli ultimi tempi col Monaco 1860. Per lui probabili un po' di minuti nella seconda parte del match.
Gli avversari
La Polonia guidata dal CT olandese Leo Benhakker non è un cliente facile da gestire. Capace di mettersi dietro il Portogallo nella corsa all'Europeo austro-svizzero ed eliminando Serbia e Belgio, i polacchi si presentano al meglio e con qualche individualità di rilievo, anche se il collettivo rimane la sua forza. In porta il bravissimo Artur Boruc del Celtic Glasgow, sull'agenda anche del Milan per sostituire Dida. Il suo secondo è Tomasz Kuszczak, vice di Edwin Van der sar al Manchester United. La difesa è quindi il reparto forte dei polacchi, con gente come Marcin Wasilewski (Anderlecht), Pawel Golanski (Steau Bucarest), Mariusz Jop (Lokomotiv Mosca), Jacek Bak (Austria Viennaa), Michal Zewlakow (Olympiakos Piero), Grzegorz Bronowicki (Stella Rossa Belgrado) e Arkadiusz Radomski (Austria Vienna). In mezzo mancherà l'infortunato centrocampista Jakub Blaszczykowski (Borussia Dortmund), giocatore chiave sulla fascia destra nelle qualificazioni europee. Al suo posto Wojciech Lobodzinski (Wisła Cracovia), insieme a Jacek Krzynowek (VfL Wolfsburg) uno dei migliori in assoluto in Europa nelle qualificazioni, Mariusz Lewandowski (Shakhtar Donetsk) e Dariusz Dudka (Wisła Cracovia). In attacco il capitano Maciej Zurawski (Larissa), a gennaio a lungo nel mirino del Columbus Crew, farà coppia con Euzebiusz Smolarek, seconda punta cresciuta nel Feyenoord e oggi al Racing Santander, e autore di ben 9 gol nelle qualificazioni. Euzebiusz è figlio di Włodzimierz Smolarek, ottimo attaccante polacco che a cavallo tra gli anni '80 e '90 giocò con Widzew Łà³dź, Legia Warszawa, Eintracht Francoforte, Feyenoord, e Utrecht. Fu però annientato da Fulvio Collovati nella semifinale dei Mondiali 1982 vinta dall'Italia per 2-0 con doppietta di Paolo Rossi.
Gli USA hanno affrontato la Polonia più di ogni altra Nazionale europea, e in 15 match il bilancio è di 6 vittorie per gli americani, 7 per I polacchi e 2 pareggi. Prima del nevoso match di Kaiserslautern del 2006, USA e Polonia si erano scontrate solo un'altra volta in campo neutro. Era il match finale del Gruppo D dei Mondiali 2002, e la Polonia vinse 3-1 con gli USA già qualificati (verranno poi ingiustamente eliminati dalla Germania ai quarti).
Si gioca a Cracovia, Calcio d'inizio ore 20.30. In Italia diretta streaming usando TVU Player, in America in TV su Fox Soccer Channel. Via internet c'è altrimenti il Match Tracker su sito della USSF.