El Piojo sarà la guida in campo di Kansas City
A una settimana dal via della MLS 2008 continuiamo la nostra carrellata di preview: oggi è i la volta dei Kansas City Wizards.
I Wizards sono una squadra ed una società particolare. Kansas City, infatti, al di là dei luoghi comuni che vogliono la squadra abbandonata dal pubblico, è una città ricettiva per il calcio, ma i tifosi assomigliano a quelli dell'Inter: cioè vanno allo stadio se la squadra vince, ma se per caso la squadra va male (come è successo nel 2005 e nel 2006) sono i primi a voltarle le spalle. Beninteso, i luoghi comuni nascono perché un fondo di verità c'è sempre; ma non è nemmeno giusto dire (come emerso più volte anche su Play.it) che i Wizards dovrebbero sparire per lasciare posto ad un'altra squadra solo in base a questioni di mercato.
Dopo che la squadra ha rischiato il fallimento è stata acquistata da un gruppo finanziario (OnGoal LCC) che sta facendo di tutto per mantenere il soccer a Kansas City; il passo più importante è ottenere l'approvazione e i fondi per la costruzione di un soccer-specific stadium che verrebbe costruito nella parte sud della città .
Ma da quest'anno i Wizards cambiano casa comunque; infatti è stato raggiunto un accordo con i Kansas City T-Bones (una squadra di baseball che milita nella Northern League, una delle infinite minor leagues che popolano il paese) per convertire il loro stadio, il Community/America Ballpark, in un impianto che ospiti anche partite di calcio: verranno aggiunti anche 2.000 posti a sedere, il che significa che la proprietà si aspetta di portare tutti i tifosi nella nuova casa, attratti da una dimensione più intima. Ciò significa che l'Arrowhead Stadium tornerà ad essere la casa esclusivamente dei Chiefs. Inoltre il Ballpark ha il vantaggio di essere situato all'interno di Kansas City, cosa che facilita il raggiungimento da ogni punto della città e dell'hinterland.
Insomma, non si lascia niente di intentato per far sì che il pubblico torni ad affollare le tribune, e ovviamente l'aspetto tecnico è parte integrante di questi tentativi. Già l'anno scorso è stato raggiunto il Western Championship Game, ma oggettivamente si è trattato più di un colpo di fortuna che di meriti sul campo. E in ogni caso, dopo 2 stagioni senza play-off, si può parlare di un grosso miglioramento.
Ma per tornare a dire la propria in ottica-titolo era necessario incidere sul tessuto della squadra. Ecco perché finalmente il management ha sfruttato il DP Slot e alla corte di coach Curt Onalfo è approdato un personaggio che per i calciofili italiani non ha certo bisogno di presentazioni: parliamo del Piojo, al secolo Claudio Lopez. L'ingaggio dell'argentino, ex-laziale quando la Lazio era uno dei club più forti del mondo, fa guardare ai Wizards (in ottica di post-season) in una maniera differente dalle ultime stagioni, perché si inserisce in un tessuto di squadra solido e concreto e in un gruppo che, nel suo blocco centrale, gioca insieme da molti anni; il suo apporto dovrà tradursi in fantasia, professionalità e gol.
Al contributo in zona-gol si aggiunge il colombiano Ivan Trujillo, che insieme a Lopez può garantire una quindicina di gol; gol che aumenteranno se Scott Sealy, ormai liberato dell'ingombrante presenza di Eddie Johnson, esploderà come è nelle sue possibilità : i mezzi tecnici li ha, forse con Johnson a fianco non riusciva a mettersi in luce più di tanto.
Il resto della squadra non è molto differente da quella che ha affrontato la MLS 2007: in porta c'è ancora Kevin Hartman, e il suo back-up sarà ancora Eric Kronberg (che dopo 2 stagioni ancora non ha giocato un minuto).
La difesa desta un po' di dubbi, se è vero come è vero che attualmente ci sono in rosa solo 5 difensori di ruolo: Jimmy Conrad, Jack Jewsbury e Tyson Wahl sono elementi d'esperienza che partiranno titolari. Ma degli altri 2 uno è Aaron Hohlbein (alla sua stagione da sophomore) che è un centrocampista prestato alla difesa, e l'altro è il rookie Chance Myers, 1ª scelta assoluta del Draft 2008. Sorvolando, ma nemmeno più di tanto, sull'effettivo valore del draft, ci auguriamo che Myers abbia lo stesso impatto che l'anno scorso ha avuto Maurice Edu sulla stagione di Toronto.
Il centrocampo rimane il reparto storicamente più forte e meglio assortito della franchigia del Missouri: sono rimaste le colonne Kerry Zavagnin, Davy Arnaud e Sasha Victorine; in più Kurt Morsink e Lance Watson hanno dimostrato di poter mordere le caviglie a tanti avversari anche agendo come rincalzi. Ma il vero valore aggiunto dei Wizards sono l'argentino Carlos Marinelli, che scandisce il ritmo della squadra, e il sophomore Michael Harrington, per cui, se si confermerà dopo l'eccellente stagione d'esordio, facilmente si schiuderanno presto le porte della nazionale.
Coach Onalfo ha fatto un ottimo lavoro lo scorso anno, principalmente sul piano psicologico, ricostruendo il morale di una squadra che era letteralmente a pezzi dopo tutto il vociferare sull'eventuale chiusura della franchigia; è riuscito a riportare Eddie Johnson ad uno stato mentale che gli permettesse di esprimersi come è capace di fare (e stavolta, quando l'offerta europea è arrivata, non è stata rifiutata come accaduto 3 anni fa). Il suo lavoro è stato soprattutto di natura psicologica; quest'anno dovrà dimostrare di essere avveduto tatticamente.
Il centrocampo è piuttosto folto, così da permettergli una certa varietà di soluzioni; il vero problema è la difesa, che sembra un tantino sottodimensionata, e a quel punto è verosimile l'utilizzo di un 3-5-2 di partenza che può sempre scalare ad un 4-4-2 se la partita lo richiede. Non c'è secondo noi spazio per l'utilizzo delle 3 punte perché a quel punto il centrocampo soffrirebbe troppo.
In ottica post-season cosa possiamo dire dei Wizards? I play-off dovrebbero essere agevoli, poi tutto dipende da chi si incontra al 1° turno ma ipotizzare una Finale di Conference non è fantascienza.