Stephen Curry top scorer del 1° turno del Torneo NCAA
Nel primo turno del Midwest Regional spiccava la partita più interessante delle prime 33, quella che ha attratto l'attenzione di tutti gli addetti ai lavori, soprattutto professionisti, perché in USC-Kansas State si vedevano in campo uno contro l'altro i 2 principali candidati alla prima scelta assoluta NBA: Michael Beasley e O.J.Mayo.
Tra le altre la sfida statisticamente più propensa all'upset era UNLV-Kent State mentre Villanova al #12 e Davidson al #10 rappresentavano rispettivamente per Clemson e Gonzaga due squadre da non sottovalutare.
Kansas-Portland State
Classica partita tra la #1 e la #16 del bracket decisa da subito con i Jayhawks che prendono 10 punti di vantaggio dopo 5', diventano 20 all'intervanno e rimangono tali fino al +24 finale.
Partita dominata in lungo e in largo da Mario Chalmers, Darrell Arthur e Brandon Rush che segnano il 56% dei tiri dal campo, tra i quali diverse schiacciate e alley-oop, e finchè sono rimasti in campo non hanno permesso a nessun Vikings di andare in doppia cifra.
L'importanza che coach Bill Self ha attribuito alla partita lo si può intuire anche guardando il tabellino in quanto ha tenuto in campo i suoi titolari per più minuti di quello che il risultato avrebbe suggerito per 2 motivi principali: non rischiare upset come quelli del 2005 con Bucknell e 2006 con Braley e far rimanere i ragazzi nel clima Torneo appena iniziato.
Difficile per coach Ken Bone di Portland State impostare un game-plan contro Kansas, ma se scegli di difendere l'area per concedere il tiro da 3pti e poi gli avversari nei primi 20' oltre a fare 4 schiacciate ne segnano 8 su 13 da fuori l'arco, ti rimane veramente poco da fare se non i complimenti.
Georgetown-UMBC
G'town conferma il suo valore vincendo al primo turno grazie alla prima difesa della nazione contro cui va a terminare la miglior stagione della storia di Maryland Baltimore County che ha il season-low di punti realizzati con 47 nonostante una buona prestazione di Darryl Proctor (16 punti con 5-10, 8 rimbalzi e 7 rubate).
Gli Hoyas hanno giocato una buona partita nella quale si sono fatti notare Ewing Jr., anche quando è stato utilizzato anche da centro e Wallace, mentre soprattutto DaJuan Summers ha giocato una partita sotto tono, una di quelle che ultimamente gli stanno capitando con troppa frequenza.
La svolta della gara si è avuta già tra il 12° e il 17° minuto del primo tempo quando UMBC ha subito un parziale di 13-0 che non è più riuscita a recuperare pur essendo riuscita a limitare l'inevitabile sconfitta a rimbalzo dove il giocatore più alto con cui infastidire Roy Hibbert (7'2") era Cavell Johnson (6'8") che comunque gli lasciava ben 15cm.
Il tabellino finale conferma uno dei punti deboli degli Hoyas che gli avversari potrebbero sfruttare in un finale di gara punto a punto e rappresentato dalla percentuale ai liberi che in stagione si è attestata ad un modesto 66% ed in questa gara è sceso addirittura al 43%.
Wisconsin-Cal.St.Fullerton
Partita più tesa di quello che i ranking delle squadre potessero far prevedere e di quello potrebbe far intuire il 71-56 finale perché i Badgers hanno dovuto lottare fino a metà del secondo tempo per riuscire a batere Cal.State Fullerton guidata da un Josh Akognon col suo career-high.
Wisconsin ha dominato sotto le plance prendendo più rimbalzi offensivi (17) di quelli difensivi dei Titans (16) ma ha dovuto aspettare la ripresa per monetizzare perché il +7 a rimbalzo del primo tempo non gli aveva permesso di creare un vantaggio.
Nella seconda metà di partita un normale calo fisico abbinato a problemi di falli per i titolari di Cal.State è stato fatale anche perché la panchina ha prodotto 0 punti e 2 rimbalzi.
A proposito di panchina corta se contro la #14 coach Bo Ryan ha avuto una rotazione sostanzialmente a 6 giocatori, nei turni seguenti difficilmente potrai allungarla, soprattutto se l'avversario è una Kansas State che tiene il ritmo alto con una rotazione a 9.
Vanderbilt-Siena
Dopo meno di 10' i Commodores erano sotto di 10 punti e non sono più riusciti a riavvicinarsi.
Purtroppo per coach Stallings il tiro da 3 non ha funzionato (20%), la maggior altezza dei suoi non ha generato particolari vantaggi a rimbalzo (+2), l'assist-to-turnover ratio è stato negativo (-4) ed i suoi hanno commesso 20 falli.
Tutti, coach compreso, erano così demoralizzati che con 1'25" da giocare Vandy ha smesso di pressare e far fallo, lasciando che il cronometro esaurisse la sua corsa; atteggiamento strano per una squadra NCAA anche se sotto di 19 punti.
Appena ritornati nell'Arena per vedere chi sarebbe stata la loro avversaria, i Saints sono stati salutati da una standing ovation dei loro tifosi ancora presenti e tra tutti il più emozionato non poteva non essere Taj Fisher. Misurato generosamente 5'9", Fisher è l'ultimo giocatore rimasto della squadra che coach McCaffery ha trovato arrivando ad Albany 3 anni fa e che ha finito quella stagione con 6 vinte e 24 perse.
Clemson-Villanova
Forse Clemson dopo 15' di gioco in vantaggio di 18 punti si è illusa di avere già sconfitto la #12 del seeding, forse ha sopravvalutato l'inesperienza complessiva dei ragazzi di Villanova (nessun Senior a roster e 2 Junior tra i titolari) rispetto alla propria esperienza (3 Senior titolari), ma di certo le è stato fatale un black-out di 7' a cavallo dei 2 tempi durante il quale ha subito un parziale di 16-3 che ha riaperto a partita.
Indiscussi eroi di giornata per coach Jay Wright che porta i suoi Wildcats almeno al 2° turno per la terza volta negli ultimi 4 anni, sono Scottie Reynolds (So) con i suoi 21 punti e Corey Fisher (Fr) che ne aggiunge 17 ed insieme mettono a segno 6 triple su8.
Nella partita più importante dell'anno i Tigers vengono puniti dal 27% da 3pti dopo un 7-17 nella prima metà gara, ma soprattuto dalla pessima percentuale dalla linea della carità (61%) sulla quale hanno una parte determinante Trevor Booker e James Mays con un 4-13 complessivo.
Di contro Villanova negli ultimi 1'37" in un finale di gara tirato, realizza 9 liberi su 10 sventando quindi qualsiasi tentativo di rimonta di Clemson.
Se Jay Wright avesse perso la gara avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di un fallo tecnico ricevuto a meno di 3' dalla fine per una reiterata protesta su un fischio ed invece ora deve preparare da favorito la gara contro Siena.
USC-Kansas State
Partita chiaramente inquadrata come la sfida Beasley-Mayo, come spesso accade è stata però decisa dal supporting cast dei Wildcats che ha visto Bill Walker con 22 punti, Jacob Pullen con 11, Ron Anderson con 10 a cui sommare 8 rimbalzi che hanno fatto la differenza in attacco e Dominique Suton che ha lavorato duro difensivamente facendo sudare O.J. in ogni azione.
Sulla sponda Trojans solo Davon Jefferson e Taj Gibson hanno aiutato il capitano con 15+6 e 10+9 mentre il nostro Hackett è stato poco incisivo nonostante un discreto 9+6 per via del 2su6 dal campo e di 2 soli assist conditi da 3 perse.
I ragazzi di USC si devon sentire ancora più colpevoli se consideriamo che la partita era iniziata nel migliore dei modi per loro, con 2 falli fischiati in 11 minuti a Beasley che guardava quindi il resto del primo tempo dalla panchina per evitare quello che sarebbe stato un disastoso terzo fallo.
Beh, quello che poteva esere un vantaggio per i Trojans gli si è rigirato contro perché Bill Walker, consderato un ottimo giocatore prima che un serio infortunio al ginocchio all'inizio della scorsa stagione mettesse addirittura a rischio la sua carriera, ha dimostrato il reale valore segnando ben 18 punti nel solo primo tempo.
Altro fondamentale che ha fortemente influenzato il risultato è stata la lotta a rimbalzo dove i Wildcats erano favoriti per peso e centimetri ma non era immaginabile quello che è stato un dominio con 40 rimbalzi a 27 e ben 18 offensivi.
Gonzaga-Davidson
Lo scorso anno Stephen Curry fece 30 punti a Maryland ma non bastò per vincere.
Quest'anno ne ha fatti 40 (30 nel secondo tempo) a Gonzaga e finalmente Davidson accede al secondo turno del Torneo NCAA.
Partita molto combattuta con Gonzaga che due volte, una per tempo, è riuscita a raggiungere gli 11 punti di vantaggio senza però dare l'impressione di poter impostare una fuga, tant'è che in entrambe le occasioni i Zags sono stati rapidamente raggiunti e superati.
Ma se la vittoria sarà sempre ricordata per la prestazione di Curry (rifiutato da Georgia Tech, alma mater del padre Dell, per i suoi 5'9" di allora), notevole soprattutto il suo 8 su 10 da 3pti, bisogna però dar merito anche a Jason Richards per i 9 assist con 3 palle perse e ad Andrew Lovedale per i suoi 13 rimbalzi, 6 dei quali offensivi, che con 12 punti ha avuto la sua prima doppia-doppia della carriera.
Coach Few da parte sua le ha tentate tutte, semplicemente non è riuscito a fermare Curry, nemmeno con una inusuale difesa "triangolo e 2".
Tra i Bulldogs ottima la prestazione della giovane coppia di guardie Steven Gray e Jeremy Pargo con il primo, freshman, che ha segnato 7 volte su 12 tentativi da 3pti ed il secondo, junior, che ha messo a segno 18 punti.
UNLV-Kent State
Se la partita che entrerà nella storia per il minor numero di punti segnati da una squadra in un tempo durante il Torneo NCAA, i ragazzi di coach Kruger non si vanteranno dell'impresa perché il merito è tutto di Kent State che nel solo primo tempo ha collezionato: 5-17 da 2pti, 0-7 da 3pti, 0-2 ai liberi e 17 palle perse.
Da parte sua non è che UNLV abbia fatto la partita della vita perché di suo ci ha messo altre 19 palle perse, però ha tirato molto meglio dal campo (51%) ed ha dato anche 7 stoppate che, per una squadra che ha un solo giocatore di poco sopra 1 stoppata a partita, non sono poche.
Migliori in campo Renè Rougeau tra i Rebels con 12 punti, 10 rimbalzi, 4 stoppate e 3 rubate e Haminn Quaintance dei Golden Flashes con 12 punt, 9 rimbalzi, 3 palle recuperate e "solo" 3 perse.
Con 4 upset su 8 partite il Medwest Region si presenta come il più incerto e dalla partita #12Villanova-#13Siena uscrà sicuramente una Cinderella, anche se difficilmente qualcuna delle altre 3 avrà possibilità di raggiungerla.
La sola Kansas State potrebbe avere una qualche possibilità data dall'immenso talento di Beasley che non gli preclude alcuna possibilità contro una Wisconsin che non ha certamente brillato nella prima partita.