Indoor soccer: la MISL 1980-82

I San Francisco Fog ballarono una sola stagione…

Nelle prime 2 stagioni la MISL aveva dimostrato di essere l'unica realtà  veramente futuribile su cui l'indoor soccer poteva fare affidamento per prosperare negli USA; la concorrenza con la NASL era poco più che nominale, per i fattori esposti nelle scorse puntate.

All'inizio della 3ª stagione questa supremazia venne confermata da un fattore preponderante: vennero aggiunte delle squadre di espansione. La Major Indoor Soccer League intendeva espandersi sempre di più e vennero individuate 3 zone affamate di calcio in cui era possibile operare: la lega stava esplorando zone dove non fossero presenti franchigie NASL e su questa modalità  scelse di creare 3 squadre rispettivamente a Denver (Avalanche), Phoenix (Inferno) e Chicago (Horizon). Ma ci furono anche dei trasferimenti che, col senno di poi, hanno creato attorno alla MISL un alone di leggenda tra noi appassionati del soccer americano.

Infatti i proprietari degli Houston Summit, delusi dai risultati magri delle prime 2 stagioni ma anche per non rimanere troppo nell'ombra di altre leghe (soprattutto la NBA, in cui i Rockets recitavano in quegli anni un ruolo importante), decisero di trasferire la franchigia in una zona che fosse ricettiva per il calcio. Scelsero perciò la città  di Baltimore (nel Maryland) e diedero vita ai Baltimore Blast, squadra che, a dispetto delle poche vittorie in termini assoluti, ha sempre portato lustro alla MISL grazie all'affetto e alla partecipazione di cui l'hanno sempre circondata i tifosi.

Un altro trasferimento eccellente (ma che ha portato pochi miglioramenti sia alla squadra sia alla lega) fu l'abbandono dei Lightning da Detroit per andare a San Francisco e diventare i Fog. Purtroppo si dovette registrare anche l'inattività  dei Pittsburgh Spirit dovuta a problemi di utilizzo dell'arena: la situazione venne mal gestita e non si fece in tempo a trovare un'arena sostitutiva per permettere agli Spirit di giocare la stagione.

Ma l'idea di andare a scandagliare mercati e zone dove non fossero già  presenti franchigie NASL fu certamente una buona idea, premiata con un incremento generale di spettatori che si attestava all'incirca al 19%. Le squadre vennero suddivise in 3 division e la stagione regolare venne espansa a 40 partite. Inoltre venne firmato un nuovo contratto tv che legava la MISL alla ABC per 2 anni.

La stagione 1980/81
Sul campo la concorrenza era aumentata, ma in realtà  la parte del leone la facevano sempre i New York Arrows. Non c'era possibilità  di sconfiggerli quando erano in giornata e quando decidevano che dovevano vincere erano inarrestabili. Non si spiega altrimenti un record di 35 vittorie e 5 sconfitte (!). Ovviamente il portabandiera di questa immensa squadra era sempre Steve Zungul, che stabilì un record personale di 108 reti, che lo portò ad avvicinarsi sempre più a simbolo della Lega e, più in generale, di un'epoca irripetibile. Un altro record di quegli Arrows fu una striscia di 19 vittorie consecutive. Ovviamente gli Arrows conquistarono il titolo della Atlantic Division. Dietro di loro i Blast superarono di poco il 50% di vittorie (21W - 19L), ma agganciarono la post-season.

I St. Louis Steamers avevano il miglior pubblico della Lega e infatti erano in testa per quanto riguardava le presenze all'arena; spinti da questo entusiasmo vinsero il titolo della Central Division (da notare che tutte e 4 le squadre della Central andarono ai play-off, segno di un equilibrio che non si registrava nelle altre division), e davano l'idea di essere pronti a raccogliere l'eredità  che gli Arrows avrebbero dovuto, prima o poi, lasciare.

I Wichita Wings vinsero la Western Division, anche se c'è da dire che questa era di gran lunga la division più debole, visto che aveva al suo interno ben 2 expansion teams. I Chicago Horizon si attestarono su un buon 50%, ma alcuni problemi finanziari costrinsero il club a chiudere alla fine della stagione. I Philadelphia Fever e gli Hartford Hellions rimasero fuori dalla post-season e questo iniziò a far riflettere i proprietari sull'opportunità  di mantenere attivi i club. Come detto, il numero degli spettatori salì ancora, fino a 1.641.410, portando ad una media di 7.000 persone a partita.

I playoff videro poche sorprese al 1° turno: Baltimore, Wichita, St. Louis e New York avanzarono, anche se ben 3 delle 4 serie arrivarono fino alla finale gara-3. Da questo momento in poi, i playoff andarono avanti a "partita secca", e l'intero turno di semifinali si tenne a St. Louis.

Davanti a 16.236 tifosi infoiati, gli Arrows disintegrarono i Blast per 10-1. Sorprendentemente gli Steamers, strafavoriti nel confronto con gli Wings (anche per via del turno casalingo), vinsero la partita solo per 8-7, e solo dopo gli shootout.

La Finale fu un vero "scontro di titani", con un continuo testa a testa che si concluse per 6-5 a favore dei New York Arrows sui St. Louis Steamers. Gli Arrows vicevano il loro 3° titolo consecutivo. Questo il riepilogo:

1980-81 MISL Standings

G W L GF GA GB %
Atlantic Division
New York Arrows 40 35 5 285 176 — .875
Baltimore Blast 40 21 19 182 190 14 .525
Philadelphia Fever 40 18 22 212 245 17 .450
Hartford Hellions 40 13 27 165 192 22 .325

Central Division
St. Louis Steamers 40 25 15 222 196 — .625
Cleveland Force 40 21 19 209 214 4 .525
Chicago Horizon 40 20 20 216 187 5 .500
Buffalo Stallions 40 20 20 246 210 5 .500

Western Division
Wichita Wings 40 23 17 228 181 — .575
Phoenix Inferno 40 17 23 210 254 6 .425
Denver Avalanche 40 16 24 174 217 7 .400
San Francisco Fog 40 11 29 175 271 12 .275

1980-81 MISL Play-off

1st Round:
Baltimore batte Cleveland 6-5(OT), 1-7, 5-2
Wichita batte Chicago 3-4, 6-4, 8-6
St. Louis batte Buffalo 6-4, 6-5
New York batte Phoenix 6-10, 10-6, 6-5

Semi-Finals:
New York batte Baltimore 10-1
St. Louis batte Wichita 8-7(SO)

1980-81 MISL CHAMPIONSHIP:
New York Arrows batte St. Louis Steamers 6-5

Classifica Marcatori GP G A TP

Steve Zungul, New York 40 108 44 152
Branko Segota, New York 35 38 45 83
Charlie Cordas, Buffalo 36 40 41 81
Vic Davidson, Phoenix 30 50 29 79
Iubo Petrovic, Buffalo 39 44 33 77
Joe Fink, Philadelphia 39 51 18 69
Fred Grgurev, New York 37 44 25 69
Jorgen Kristensen, Wichita 38 14 52 66
Don Ebert, St. Louis 40 46 19 65
Dave MacWilliams, Philadelphia 37 38 27 65
Tony Giavin, St. Louis 32 37 27 64
Ian Anderson, Cleveland 37 30 31 61
Johnny Moore, San Francisco 40 32 29 61
Luis Alberto, New York 37 24 36 60
Graham Pyle, Cleveland 33 38 20 58
Kevin Kewley, Wichita 39 26 32 58

Most Valuable Player: Steve Zungul, New York Arrows
Coach of the Year: Don Popovic, New York Arrows
MISL Scoring Champion: Steve Zungul, New York Arrows
MISL Pass Master (most Assists): Jorgen Kristiansen, Wichita Wings
Goalkeeper of the Year: Enzo DiPede, Chicago Horizon
Rookie of the Year: Don Ebert, St. Louis Steamers
Championship Series Player of the Year: Steve Zungul, New York Arrows

La lega ebbe dunque dalla sua 3ª stagione la conferma che la strada sulla quale aveva deciso di battere era quella giusta e continuò nella stessa direzione; cercare nuovi mercati in cui espandersi (possibilmente non già  occupati da una franchigia NASL), creare "in casa" i propri talenti (anche se spesso si trattava di giocatori slavi naturalizzati americani o canadesi) e puntare sull'immagine di un gioco veloce, divertente e pieno di ribaltamenti di fronte, cosa che il pubblico americano ama sopra ogni cosa.

Forse non giovava all'immagine della MISL la guerra fratricida con la NASL, ma tutto sommato ciò che stava accadendo era sotto gli occhi di tutti: persino i giocatori outdoor (quindi della NASL), quando giocavano la stagione indoor, preferivano accasarsi con le franchigie della MISL piuttosto che passare alle squadre indoor NASL. Questo era un segnale molto forte che soprattutto gli "addetti ai lavori" avevano implicitamente decretato chi meritava più credibilità  e quindi più seguito sul mercato, ancora ristretto, del calcio sul suolo USA.

La MISL perciò continuò a espandersi e/o a ricollocare franchigie che promettevano bene su mercati diversi da quelli di partenza. Ecco quindi perché i San Francisco Fog, dopo una sola stagione in California, per volontà  del proprietario David Schoenstadt si trasferirono a Kansas City dove diventarono i Kansas City Comets, gli Hartford Hellions si trasferirono a Memphis, dandosi il nome di Americans e inoltre tornarono i Pittsburgh Spirit.

La stagione 1981-82
In vista della nuova stagione la lega aveva progettato anche di ripristinare i Chicago Horizon, ma Lee Stern, proprietario dei Chicago Sting della NASL diede molti soldi alla lega pur di impedire il ritorno degli Horizon (che avrebbe causato meno presenze all'arena per gli Sting).

Invece la MISL assegnò la nascita di una nuova franchigia alla Meadowlands Arena, ossia i New Jersey Rockets. Condividevano lo spazio con i Nets della NBA, e avrebbero dovuto creare una rivalità  con i New York Arrows.

La stagione 1981-82 si preannunciava ancora migliore di quelle che l'avevano preceduta: la MISL era presente su quasi tutte le più grandi città  del paese e gli spettatori erano in continuo aumento. La regular season venne aumentata ancora, fino a 44 partite per squadra; con 13 squadre si rese necessario il riallineamento a 2 division.

Fu una stagione che stabilì record che resistono ancora oggi; il 4 dicembre 1981 gli Arrows batterono Phoenix per 15-10 nella partita MISL col più alto numero di gol segnati (prima dell'avvento, nella MISL II, del valore doppio dato ad ogni segnatura); il 14 febbraio 1982 Keith Van Eron (portiere dei Blast) segnò quello che era il 1° gol mai segnato da un portiere nell'indoor soccer.

Sul campo, comunque, i New York Arrows continuavano a dettare legge, e vinsero la Eastern Division con un pazzesco record di 36W e 8L, ovviamente sempre sotto la guida di Steve Zungul, the Lord of All Indoors, accompagnato stavolta da Omar Gomez. Zungul segnò 103 reti quell'anno: meno della stagione precedente, ma la cosa assume dell'incredibile se si pensa che, tra coloro che lo seguirono in classifica marcatori, solo 2 ne avevano segnati più di 55. Gli Arrows avevano anche una delle migliori difese della Lega: solo 199 reti concesse, superati in questo solo dai St. Louis Steamers, che non a caso vinsero la Western Division.

I Pittsburgh Spirit compilarono un record di 31W-13L, abbastanza per la 2ª posizione a Est. Forse la delusione più grande venne dai Cleveland Force che finirono penultimi a Est nonostante il roster fosse più che competitivo. A Ovest il "cucchiaio di legno" andò ai Kansas City Comets; una 1ª stagione di cattivo auspicio per una squadra che lungo il decennio offrirà  invece prestazioni di tutto rispetto.

Nei playoff, gli Spirit vennero battuti inaspettatamente da Baltimore, mentre nelle altre serie del 1° turno i favoriti (New York, St. Louis e Wichita) avanzarono. Nelle semifinali non ci fu storia: New York asfaltò i Blast (6-5 e 6-2), e St. Louis sconfisse Wichita (10-5, 6-7 e 4-1). In Finale si trovarono così le squadre vincitrici delle 2 division.

Quell'anno la Finale venne giocata al meglio delle 5 partite, e ci vollero tutte e 5 per decidere chi avrebbe sollevato il trofeo. Gli Arrows persero gara-1 per 3-2 all'overtime, ma si rifecero in gara-2 (5-3 il risultato); presero il vantaggio nella serie in gara-3 (9-8, ma i tempi regolamentari erano finiti 8-8).

St. Louis impattò la serie vincendo gara-4 per 6-4 e rimandando tutto alla decisiva gara-5. Il risultato rimase in bilico per tutta la partita, e quando mancava una manciata di secondi alla sirena (col risultato bloccato sul 6-6) gli Arrows riuscirono a segnare 2 reti portando a casa la partita (per 8-6) e il titolo, il 4° consecutivo.

I critici avrebbero avuto motivi giustificati per chiamare la Lega come "New York Arrows Soccer League". Nessuno poteva sapere (o meglio, qualcuno lo sapeva ma la cosa sarebbe venuta fuori solo più tardi) che entro un anno gli Arrows sarebbero entrati a far parte della Storia e non dell'attualità , a causa della guerra di salari che si era scatenata tra MISL e NASL, guerra che chiedeva il suo prezzo a entrambe le parti in causa: il prezzo della MISL fu la perdita degli Arrows.

Una cosa su cui vale la pena soffermarsi è l'assoluta intercambiabilità  dei ruoli dell'indoor soccer rispetto alla versione outdoor: i giocatori devono saper equilibrare doti offensive e difensive in egual misura. I premi di fine stagione sottolinearono questo fatto: Val Tuksa (degli Arrows), pur apparendo negli almanacchi della Lega come punta, fu nominato "Defender of the Year", e nonostante le sue doti in zona-gol Steve Zungul apparve come centrocampista nell'All-Star Game. Questo il riepilogo:

1981-82 MISL Standings

G W L GF GA GB %
Eastern Division
New York Arrows 44 36 8 302 199 — .818
Pittsburgh Spirits 44 31 13 254 208 5 .705
Baltimore Blast 44 27 17 223 207 9 .614
Buffalo Stallions 44 24 20 276 244 12 .545
New Jersey Rockets 44 17 27 195 230 19 .386
Cleveland Force 44 15 29 205 250 21 .341
Philadelphia Fever 44 11 33 175 250 25 .250

Western Division
St. Louis Steamers 44 28 16 228 182 — .636
Wichita Wings 44 27 17 235 200 1 .614
Memphis Americans 44 20 24 250 271 8 .455
Denver Avalanche 44 19 25 182 203 9 .432
Phoenix Inferno 44 17 27 222 254 11 .386
Kansas City Comets 44 14 30 174 223 14 .318

1981-82 MISL Playoff:

1st round:
Baltimore batte Pittsburgh 1-3, 6-5(OT), 6-2
New York batte Buffalo 7-9, 5-4 (OT), 10-6
St. Louis batte Denver 4-2, 7-6
Wichita batte Memphis 3-5, 6-3, 12-3

Semi-Finals:
New York batte Baltimore 6-5 (OT), 6-2
St. Louis batte Wichita 10-5, 6-7 (OT), 4-1.

1981-82 MISL CHAMPIONSHIP:
New York batte St. Louis 3-2 (2-3(OT), 5-3, 9-8 (OT), 4-6, 8-6)

Classifica Marcatori GP G A TP

Steve Zungul, New York 40 103 60 163
Stan Terlecki, Pittsburgh 43 74 43 117
Stan Stamenkovic, Memphis 36 46 47 93
Steve David, Phoenix 44 58 23 81
Paul Child, Pittsburgh 44 52 29 81
Omar Gomez, New York 40 40 36 76
Keith Furphy, Cleveland 44 50 25 75
Joe Fink, Baltimore 43 51 22 73
Germain Iglesias, Buffalo 44 46 25 71
Don Ebert, St. Louis 44 52 19 71
Tony Carbogani, Memphis 43 39 35 65
Dave MacWilliams, Philadelphia 39 29 36 65
Jorgen Kristensen, Wichita 39 14 51 65
Mike Laschev, Buffalo 34 36 28 64
George Nanchoff, Phoe/Clev 45 34 27 61
Tony Glavin, St. Louis 35 34 21 55
Bill Nichol, Pittsburgh 44 26 29 55
Helmut Dudek, Memphis 43 34 20 54
Paul Kitson, New York 38 33 21 54
Charlie Carey, Denver 40 42 12 54

Most Valuable Player: Steve Zungul, New York Arrows, Stan Terlecki, Pittsburgh Spirit
Coach of the Year: David Clements, Denver Avalanche
MISL Scoring Champion: Steve Zungul, New York Arrows
MISL Pass Master (most Assists): Steve Zungul, New York Arrows
Defender of the Year: Val Tuksa, New York Arrows
Goalkeeper of the Year: Slobo Ilijevski, St. Louis Steamers
Rookie of the Year: Germain Iglesias, Buffalo Stallions
Championship Series Player of the Year: Steve Zungul, New York Arrows

Gli indubbi miglioramenti che la MISL otteneva di stagione in stagione non potevano in ogni caso far passare sotto silenzio il problema della chiusura anticipata di alcuni team: Denver e New Jersey (quest'ultima dopo una sola stagione) chiusero i battenti, ma la lega compensò la perdita espandendosi ad ovest con i Los Angeles Lazers.

In realtà  non si trattò di una vera espansione, quanto di un trasferimento: Jerry Buss (sì, proprio l'attuale proprietario dei L.A. Lakers) alla fine della stagione 1980-81 aveva comprato i Philadelphia Fever, con la promessa di mantenere la squadra in Pennsylvania se avesse condotto una stagione all'altezza. Poiché i Fever arrivarono all'ultimo posto della Eastern Buss decise di trasferire la franchigia a L.A. e la ribattezzò Lazers (evidente l'assonanza con i Lakers e, permetteteci, difficile trovare un nome più brutto, anche se gli attuali New Jersey Ironmen se la giocano, ndR).

Subito dopo la fine della stagione 1981/82, comunque, la Lega era in uno stato florido e tutto lasciava finalmente presagire un grande futuro per il soccer (almeno quello indoor) negli USA. La sensazione di invincibilità  durò ancora per quasi tutto il decennio.

(6 - continua)

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