Che è successo a Honolulu?

Brian Ching e Houston sono stati travolti dal Gamba Osaka nella finale del Pan-Pacific Championship

L'Aloha Stadium di Honolulu, tutto esaurito poche settimane fa per il Pro-Bowl della NFL, era invece pieno a metà  per le finali della prima edizione del Pan-Pacific Championship. Di fronte, gli Houston Dynamo campioni in carica della MLS, e i giapponesi del Gamba Osaka, dopo aver battuto rispettivamente Sydney FC e Los Angeles Galaxy. Sulla carta il match si presentava abbastanza equilibrato, con di fronte due squadre solide, seppur entrambe in precampionato e prive di alcuni dei rispettivi migliori giocatori.

Ma ecco che succede quello che, obiettivamente, non ci si aspetta, specie dopo il gol di Houston all'11' di Ricardo Clarck. L'attaccante brasiliano del Gamba, Barè, in giornata super, mette in imbarazzo la miglior difesa della MLS bucandola per 4 volte e portando la sua squadra al trionfo con un incredibile 6-1 finale a seguito dei gol del connazionale Lucas e di Masato Yamazaki. "La peggior sconfitta della mia vita" ha commentato stupito nel post partita lo scozzese Dominic Kinnear, coach dei Dynamo.

Houston aveva iniziato bene, reggendo il ritmo dei giapponesi e portandosi anche in vantaggio con un colpo di testa in tuffo di Ricardo Clark. Il pareggio e il sorpasso da parte di Barè arrivano in un quarto d'ora, ma fino ai primi del secondo tempo la Dynamo sembra assolutamente in partita. Ma al 60', al terzo gol di Barè, inizia il crollo che avviene in 18 minuti, chiudendosi al 78' col gol di Yamazaki dopo una serie di folate offensive del team guidato in panchina da Akira Nishino, allenatore amante del gioco offensivo.

Il Gamba aveva già  dato dimostrazione di forza nella semifinale coi Galaxy sprecando però molte occasioni e vincendo con un solo gol di vantaggio. Ma nulla tralasciava pensare una dimostrazione di forza come quella messa in campo domenica mattina (in Italia) contro Houston, la cui difesa è apparsa degna dei peggiori" Galaxy dello scorso anno.

Certo, gli Houston Dynamo sono sbarcati alle Hawaii decisamente fuori condizione, con alle spalle solo tre settimane di allenamenti e qualche amichevole coi San Jose Earthquakes. Fuori per infortunio il centrocampista Brian Mullan e Dwayne De Rosario, coach Dominic Kinnear ha optato per una difesa a tre invece della solita linea a quattro a causa dei numerosi infortuni che hanno piagato la squadra negli ultimo giorni (su tutti il nazionale Eddie Robinson). Ma specie il duo formato da Patrick Ianni e dal neoacquisto Bobby Boswell (2006 MLS Defender of the year) ha fatto venire il mal di testa a Pat Onstad, che se non avesse compiuto alcuni interventi eroici il risultato sarebbe potuto essere anche più pesante. Davanti, l'eroe di casa, l'attaccante hawaiano Brian Ching, autore di due assisst nel 3-0 sul Sydney in semifinale, è apparso completamente tagliato fuori dal gioco sia per la scarsa attività  dei suoi che dalla stretta marcatura dei giapponesi.

Assenze a parte non ci sono comunque giustificazione per la pessima prova della Dynamo, sepolta, oltre che dai gol, dal gioco e dalla forza degli avversari. Ciò che imbarazza ancor di più è che anche il Gamba è in preseason ed era privo di alcuni dei suoi migliori. Ma nonostante questo i suoi 11 erano più veloci, svegli, affamati, disciplinati e meglio messi dei texani. Che sia di lezione su come si affronta un torneo internazionale, seppur amichevole. Sottolineo questo punto perché non è che il gamba Osaka sia il Milan o il Real Madrid, com'è invece apparso a chi lo ha visto giocare contro Houston.

Le responsabilità ? Cominciamo dal campo. 5 gol su 6 si devono all'incapacità  di Ianni e Boswell, in tutti I casi superati dai rispettivi avversari a causa di una marcatura che definire allegra è poco. Ma anche il capitano Wade Barret, di solito sicuro, è apparso lento e impacciato, probabilmente in difficoltà  nella difesa a 3 e con due compagni in pessima forma. Dal campo alla panchina, Kinnear ha dalla sua sicuramente l'aver mal gestito l'avvicinamento alla partita, illuso forse dalla bella vittoria sugli australiani, e l'aver improvvisato un modulo completamente nuovo con uomini inadatti e fuori forma davanti ad un team con più esperienza e galvanizzato dalle migliaia di tifosi giapponesi presenti all'Aloha Stadium. L'unico aspetto positivo per Kinnear è che certe magagne della squadra sono venute fuori, seppur in modo un po' eccessivo, quando c'è ancora del tempo per sistemarle attraverso il lavoro e il mercato, visto che manca un mese al via alla CONCACAF Champions' Cup.

Dall'altra parte è inevitabile mettere in evidenza la prova dell' brasiliano Barè, che oltre ai 4 gol ha messo in mostra qualità  da attaccante di livello, che probabilmente nella MLS troviamo nei soli Juan Pablo Angel e Jozy Altidore. Barè è esattamente il tipo di giocatore sul quale la MLS dovrebbe avere la forza e il coraggio di puntare, quando si deciderà  a fare il salto definitivo superando l'attuale e ridicolo salary cap. Altrimenti meglio far evitare alle proprie squadre figuracce in mondovisione. Dopo l'arrivo di David Beckham la MLS infatti sta avendo un'esposizione pubblica senza precedenti, ma questa deve essere ben gestita, perché prestazioni come quella di Houston domenica rischiano di far perdere una credibilità  internazionale tutta ancora da conquistare.

Per quanto riguarda il match in sé va ovviamente preso con le pinze, e considerato un segnale negativo su cui lavorare. Ma va ricordato che era pur sempre un'amichevole di precampionato, e come tale va considerata, senza fare drammi eccessivi o dare giudizi affrettati sul valore di una lega rispetto all'altra sulla base di un match, Altrimenti, andando a scavare nel passato, giugno 1983, troveremmo un Amburgo (neo campione d'Europa dopo aver battuto in finale ad Atene la Juventus per 1-0, gol incredibile di Felix Magath) sconfitto dai New York Cosmos con un esorbitante 7-2 (4 gol di Giorgio Chinaglia 36enne). Ma non credo che nessuno abbia pensato allora che la NASL fosse meglio della Bundesliga!

Con la vittoria dei Los Angeles Galaxy per 2-1 (entrambi gol su iniziativa di David Beckham) sul Sidney FC si quindi chiusa la prima edizione del Pan-Pacific Championship. Edizione considerata un successo a metà . Dei 50.000 posti dell'Aloha Stadium ne sono stati occupati 23,087 per le finali, record assoluto per un match di calcio alle Hawaii. Il calcio professionistico mancava dalle isole da alcuni anni, quando in 15.000 assistettero ad un match amichevole fra Galaxy e D.C. United per l'Aloha Soccer Cup. Prima ancora bisogna risalire al 1977, quando nella NASL giocava il Team Hawaii, mentre l'anno prima un match dei NY Cosmos di Pelè attirò 22.000 spettatori. Per la PPC sugli spalti sono potuti vedere spettatori con le maglie dei Dynamo (amici di Brian Ching) e Beckham (principalmente giapponesi), ma c'erano anche fans di USMNT, Brasile, Chivas de Guadalajara, Club America, Cruz Azul, Arsenal, Liverpool, AC Milan, Inter, Rangers, Celtic, e Barcelona.

È probabilmente la prima volta che abbiamo un match con David Beckham in campo senza il tutto esaurito", ha dichiarato il commissioner della MLS Don Garber. “La cosa ci ha sorpreso, perché avendo girato dall'Asia ai posti più disparati degli USA con grande successo, non ci saremmo aspettati di vedere solo metà  stadio pieno". Meglio il torneo è andato dal punto di vista economico, grazie all'intervento di numerosi sponsor giapponesi assai felici del risultato finale. A fine torneo i dirigenti di MLS, J-League e A-League si sono riuniti per valutare il futuro del PPC: "Dobbiamo lavorarci molto, ma vogliamo portarlo avanti. Certo c'è bisogno di più tempo per vendere meglio il prodotto", ha detto Garber. "E poi bisognerà  fare qualcosa per il terreno da gioco, il peggior sintetico su cui abbiano mai giocato i giocatori scesi in campo nelle due partite".

Parole quelle di Garber che, ancora una volta, si riferiscono a marketing e business, ma che invece non fanno alcun riferimento alla pessima figura fatta dai team della MLS. Peccato. Ma ci sono voci che per Garber possano essere gli ultimi mesi alla guida della lega. Vedremo.

Intanto i Galaxy continuano il loro tour internazionale, in cui scenderanno in campo prima a Seul, conto il Seul FC, e poi a Shangai, contro un team della seconda divisione cinese. Mah! Houston invece affronterà  il prossimo 5 marzo il Texas Pro Soccer Festival.

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Domenica, 24 febbraio 2008 Aloha Stadium, Honolulu (HA)
Pan-Pacific Championship
Houston Dynamo vs. Gamba Osaka 1-6

Marcatori:
HOU — Ricardo Clark 11
GAM — Bare 14
GAM — Bare 26
GAM — Bare 60
GAM — Lucas 64
GAM — Bare 72
GAM — Masato Yamazaki 78

Houston Dynamo - 18-Pat Onstad, 4-Patrick Ianni (17-Mike Chabala 81 / 16-Craig Waibel 87), 8-Richard Mulrooney, 24-Wade Barrett, 32-Bobby Boswell, 13-Ricardo Clark, 11-Brad Davis (20-Geoff Cameron 69), 22-Stuart Holden, 26-Corey Ashe, 7-Chris Wondolowski, 25-Brian Ching (6-Eric Ustruck 89).
Non entrati: 30-Corbin Waller, 19-John Michael Hayden, 21-Nick Hatzke

Gamba Osaka - 22-Yosuke Fujigaya (1-Naoki Matsuyo 84), 3-Mineiro (19-Takumi Shimohara 68), 2-Sota Nakazawa, 5-Satoshi Yamaguchi (28-Ryujiro Ueda 89), 10-Takahiro Futugawa, 16-Hayato Sasaki (23-Takuya Takei 76), 17-Tomokazu Myozin, 20-Shu Kurata (6-Yohei Fukumoto 81), 18-Bare, 9-Lucas, 30-Masato Yamazaki.
Non entrati: 24-Kenta Hoshihara, 25-Hideya Okamoto

Ammoniti:
HOU — Brad Davis 13
HOU — Stuart Holden 47
GAM — Bare 59

Arbitro: Kevin Stott
Spettatori: 23,087

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