Il tour di Carl Pavano

Carl Pavano uno dei protagonisti del mercato 2005

Si è quasi concluso il lungo giro di consultazioni di Carl Pavano che a questo punto deve solo decidere quale sarà  la sua squadra per almeno i prossimi tre anni. Il lanciatore originario del Connecticut, che con caparbietà  seppe conquistarsi il posto da titolare nei Marlins che conquistarono il titolo di campioni del mondo nel 2003, è stato artefice di un ottimo 2004 che lo ha definitivamente consacrato come uno dei pitcher più interessanti del MLB.

Terminato il suo contratto con la franchigia di Miami, Carl Pavano ha iniziato un lungo giro di consultazioni con diverse squadre per decidere il suo futuro. Attualmente il giocatore, essendo dentro un'offerta di arbitration propostagli dai Marlins, ha tempo sino al 19 dicembre se accettarla o no. Gli uomini di Miami dopo due anni consecutivi di enormi perdite non possono, a causa di un bilancio a rischio di intervento fiscale esterno, offrire una cifra superiore ai 21 milioni di dollari per altri tre anni di contratto.

Dopo aver speso buona parte della sua carriera in squadre con lanciatori piuttosti giovani ed inesperti, Pavano non ha mascherato il suo desiderio di arrivare finalmente in una franchigia dove la presenza di giocatori esperti potrebbe ulteriormente essere un accrescimento per il già  forte pitcher.

Carl Pavano ha detto chiaramante che non ne può più dei pre-game fatti in uno stadio completamente deserto, come abitualmente ha fatto per 8 anni. Si perchè 5 anni a Montreal e 3 a Miami vogliono dire scaldare il braccio davanti a poche centinaia di persone prima dell'inizio della partita che sarà  poi giocata in una coreografia di sedie vuote come accadeva in uno stadio da quasi 50.000 persone come quello canadese o come continua ad accadere nel Pro Player da oltre 35.000, Insomma, non si tratta certamente della cosa più eccitante della vita.

Carl Pavano ha ottenuto durante la stagione 2004 anche molta notorietà  per la sua chiacchierata relazione sentimentale con l'attrice Alyssa Milano. Poi la sua bella presenza, alto oltre l'1,90, gli hanno fatto arrivare anche proposte di partecipazione a dei programmi televisivi o addirittura un ruolo importante nel reality di successo “The Bachelor”. Pavano a cui non dispiace essere protagonista sul diamante ha declinato le offerte perchè non troppo amante, invece, di esporsi troppo in pubblico nella sua vita extra sportiva.

La verità  è che a Miami quando per qualche motivo si è personaggi noti è facile finire nel turbine del gossip. Pavano ha fatto così in fretta ad affermare che gli appuntamenti con la MIlano sono stati solamente una leggerezza da single ed a ribadire che il suo vero amore è Lindasy Rosen, dirigente di una catena di ristoranti conosciuta durante la sua permanenza a Montreal. Lasciare Miami vorrebbe dire quindi anche lasciare un mondo nel quale Carl non si trova poi così tanto a suo agio.

Il giocatore è molto legato ai quei valori di famiglia che le sue origini italiane gli hanno fatto crescere sin da piccolo. Il suo primo obbiettivo quando firmerà  il nuovo contratto sarà  quello di comprare una casa nuova per tutta la sua famiglia. Una bella casa di legno nel Connecticut come sempre ama dire lui.

Terminato il giro di consultazioni, con passaggi dalle parti di Baltimora, Detroit, New York (lato Yankees), Boston e Seattle il giocatore raggiungerà  Anaheim dove il mondo del Baseball terrà  il suo abituale summit invernale e da li via verso il Canada. E' proprio curioso che un giocatore di una squadra di Miami vada verso il nord per la sua preparazione personale durante la off-season mentre tutti viaggiano proprio verso la calda Florida.

In Canada Pavano ha il suo immancabile appuntamento con il coach Scott Livingston che da anni lo aiuta nella preparazione fisica e psicologica ideale, che ogni pitcher di gran livello deve avere prima di affrontare una nuova stagione.

Pavano è consapevole che la prima fase della sua carriera è terminata ed è in prossimità  di scegliere la strada giusta verso gli anni che consolidano definitivamente la carriera di un lanciatore. Sono già  ampiamente passati i primi 5 anni di MLB quelli dove si ci scotta per l'inesperienza, quelli dove gli infortuni possono veramente tirarti dei brutti scherzi, quelli dove si cade con facilità  ma dove allo stesso tempo si ha l'entusiasmo e la grinta per reagire.

Carl ha dimostrato che una volta che la condizione fisica lo sostiene, è capace di essere un pitcher veramente solido che se avesse avuto un maggior supporto dalla squadra poteva tranquillamente arrivare al Cy Young già  nel 2004. Lui sa benissimo che non è più il pitcher conosciuto a tutti solamente perchè fece parte dello scambio che portò a Boston Pedro Martinez o perchè contro di lui nel 1998 Mark McGwire battè il fuoricampo n.70 di quella memorabile stagione.

Dopo un finale di 2003 notevole con un postseason di 2 – 0 e media ERA di 1.40, Pavano nel 2004 ha chiuso l'anno con 18 – 8 e 3.00 di ERA. Soprattutto ha fatto vedere che tipo di pitcher è veramente. Uno che va subito davanti nel conto grazie ad una capacità  non indifferente di ottenere lo strike al primo lancio. Un pitcher che ama pensare e far le cose in maniera calcolata. La dimostrazione è che in due stagioni da oltre 200 innings l'una, non ha mai mandato in base per balls più di 44 battitori. Non è allo stesso tempo un pitcher da troppi strikeouts ma più che altro uno che riesce a lanciare delle palle che non possono essere battute con troppo successo. Insomma un 'espressione ideale del vero lanciatore, quello che non forza troppo le cose ma che allo stesso tempo fa giocare male i suoi avversari.

Le sue caratteristiche ne fanno un perfetto n. 2 in una rotazione di una grande squadra, con l'assoluta potenzialità  di arrivare presto allo spot di n.1. La sua indiscutibile capacità  di tenersi intorno a numeri molto bassi di lanci per inning (siamo sui 14) è pari solo a quella di Greg Maddux e garantisce per Pavano una buona resistenza nel corso della partita.

Pavano non ha mai nascosto il suo tifo da ragazzino per gli Yankees e tanti pensano che quella sarà  la sua nuova destinazione. Si sa anche che ha pranzato a casa Schilling e molto spesso i piatti preparati da donna Shonda si sono rivelati fondamentali per le firme di contratti. Lui oltretutto fu scelto nel 1994 al tredicesimo giro del draft dagli stessi Red Sox che poi lo misero dentro alla trattativa per avere Pedro Martinez.

Pavano che sicuramente cerca un buon contratto a livello economico vuole soprattutto un luogo dove la passione per il Baseball sia forte e dove giocatori di esperienza possono aiutarlo a farlo maturare definitivamente e farlo diventare uno degli assi del monte di lancio dei prossimi anni.

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