Victor Conte boss della Balco
Bene bene, anzi forse è meglio dire male male, visto l'argomento ed il suo più recente evolversi. Inutile dire che si tratta del caso Balco e delle sue forti ripercussioni su tutto il mondo dello sport professionistico americano.
Non ancora terminata l'infinita ed inevitabile tiritera degli immancabili moralisti, pronti a condannare quelle stesse persone che sino al giorno prima esaltavano senza batter ciglia, è arrivato il momento di capire cosa veramente accadrà una volta che il tutto avrà preso un aspetto ufficiale.
Si perchè per il momento si discute sulla base di una fuga di notizie che ha permesso al San Francisco Chronicle di pubblicare nei giorni scorsi stralci delle testimonianze rese davanti al gran jury federale da parte di diversi personaggi coinvolti nell'affaire Balco ed in particolar modo di due giocatori di Baseball ovvero Jason Giambi e Barry Bonds.
Partiamo dall'ultimo che è anche il più famoso, il più ricco sia economicamente che a livello di riconoscimenti vinti e prossimo ad entrare definitivamente nella storia e leggenda del national pastime. Bonds si sa non è mai stato un personaggio molto amato sia dai media che dal pubblico e molto spesso anche dai suoi stessi compagni di squadra. Era evidente sin dall'inizio dell'indagini sull'uso di steroidi che per lui la vita non sarebbe stata tanto facile. Adesso che si inizia a sapere qualcosa di più ecco quindi tutti in coda per chiedere i danni. Si parla già di revocargli i riconoscimenti vinti, di farlo scomparire dalle classifiche che da anni domina ed altre amenità del genere.
Finita da tempo l'epoca dei record bollati di asterischi tanto amata negli anni 50 dall'inquisitore di turno Ford Frick, la dirigenza del MLB dei giorni nostri non toglierà nulla ai 703 homeruns attuali di Bonds ed il giocatore potrà già il prossimo anno superare anche il record di Babe Ruth. Il problema rimane a livello personale su come Bonds, nel caso fosse dichiarato colpevole, saprà dimostrare che le sostanze proibite non lo hanno aiutato a raggiungere certe prestazioni. Come già detto tempi sempre più difficili a livello mediatico per il giocatore e null'altro.
Poi esistono dei risvolti di tipo prettamente giuridico che dicono che se verrà accertato che Bonds sapeva di usare degli steroidi ciò significherà contraddire la sua testimonianza data di fronte al gran jury e quindi da quel momento il giocatore sarà passibile di accusa di falsa testimonianza … cose per avvocati da pagare con tanti dollaroni che al giocatore non sembrano mancare. In questa fase sarà importante la testimonianza di Gary Sheffield che ha già detto che Bonds gli procurò gli oli e le creme magiche ma che anche lui era completamente ignaro della presenza di steroidi nelle stesse.
Passiamo a Jason Giambi che dopo aver superato il grave problema di salute, a proposito per il momento non si è ancora ipotizzato nulla su di una eventuale relazione tra l'uso degli steroidi e la scoperta nella scorsa estata della presenza di un tumore benigno, che lo ha costretto a saltare buona parte della stagione appena conclusa, eccolo di fronte ad una situazione che può mettere in gioco il resto dell sua carriera. Si perchè nel Bronx non sono assolutamente intenzionati a trattenere il giocatore che ha un contratto di altri quattro anni con gli Yankees per un valore complessivo di 82 milioni di dollari (con i due ultimi anni 2007 e 2008 ovviamente più alti con i loro 21 milioni di dollari cadauno) ed una opzione per il 2009.
Scenario numero uno: il giocatore non accetta la rescissione del contratto ed i New York Yankees si troverebbe con il panchinaro più pagato di sempre, Cosa molto probabile.
Scenario numero due: Il fatto che Giambi abbia ammesso di aver fatto uso di steroidi durante la stagione 2003 significa aver trasgredito l'accordo stipulato tra giocatori e proprietari di franchigia, con conseguente arrivo di una prima sanzione contro il giocatore, peraltro non troppo dura, che sicuramente avverrà e possibile intervento del Commissioner Bud Selig che ha i poteri per poterlo sanzionare ancor più duramente aiutanto così anche gli Yankees nella soluzione del caso. Difficile che Selig intervenga.
L'accordo tra giocatori e proprietari cambierà ? Difficile dirlo anche se ovviamente le parti in causa si stanno già muovendo. Il leader del sindacato dei giocatori Don Fehr si sta già incontrando in questi giorni a Phoenix con dei rappresentanti dei giocatori stessi ed il caso steroidi sarà sicuramente trattato. Per il momento l'accordo tra sindacato e proprietari stipulato nel settembre 2002 ha validità sino a dicembre 2006. Fehr ha sempre messo davanti la difesa della privatezza e quindi l'intensificarsi di controlli od il ricorrere ad interventi a sorpresa, stile ciclismo per intenderci, è molto difficile.
Selig ha il potere ma lo userà ? Difficilmente lo Zar del Baseball ricorrerà ai suoi poteri che potenzialmente gli permettono di sanzionare anche i giocatori scoperti “positivi” fuori dai controlli stabiliti dall'accordo tra sindacato e proprietari. Il sindacato porterebbe senza dubbio il caso dinanzi ad un arbitro che darebbe ragione a Fehr e compagnia.
Insomma difficile per il momento che le cose cambino tanto radicalmente. Ricordiamoci inoltre che il MLB, tanto criticato per la poca fermezza con cui affronta il problema del doping, non è poi così messo male se si pensa che la NHL non prevede controlli sugli steroidi, la NBA fa per i giocatori con due o più anni di attività un solo controllo durante il training camp, mentre le matricole sono testate quattro volte durante il corso della stagione. La NFL è l'unica che prevede controlli casuali ma solo uno per giocatore in tutto l'anno compresa pure la off-season. Per quanto riguarda il Baseball nelle major leagues invece il controllo avviene solo durante la stagione e non casualmente a differenza delle leghe minori con controlli casuali anche a stagione conclusa.