Chance Myers è la 1ª scelta del Draft 2008
Il SuperDraft 2008 è negli archivi della MLS. Vediamo le scelte delle varie squadre, avvertendo come sempre che le scelte più alte sono quelle più valide in prospettiva.
In realtà la tendenza degli ultimi draft è quella di scegliere alle prime chiamate dei prospetti futuribili ma al contempo già pronti per scendere in campo: ne sono prova Marvell Wynne (1ª scelta nel 2006, ma un po' involuto la scorsa stagione) e Maurice Edu (1ª scelta nel 2007 e vincitore del "Rookie of the Year"). Vedremo se quest'anno si confermerà la tendenza mostrata negli ultimi anni.
Pick n. 1 – Chance Myers (Kansas City Wizards): la 1ª scelta assoluta spettava ai San José Earthquakes, in quanto team d'espansione, ma i Wizards ne hanno acquisito i diritti spedendo il difensore Nick Garcàa in California. Così i Quakes aggiungono un'altra tessera al puzzle che Frank Yallop sta componendo, partendo proprio dalla difesa per avere una squadra subito competitiva, e i Wizards potenziano il roster svecchiandolo allo stesso tempo. Myers ha 20 anni, viene da UCLA e nel 2007 (anno da senior) ha fatto parte della First Team All-Pac-10; inoltre ha giocato nelle Nazionali U-18 e U-20, ed è stato convocato per il training camp della Nazionale U-23 del 2008. Sembra insomma un elemento già pronto per scendere in campo, difficile che possa da subito conquistare i galloni di titolare, ma il coach dei Wizards Curt Onalfo è uno che ai giovani dà spazio e se Myers si farà trovare pronto non c'è dubbio che l'allenatore lo utilizzerà quanto prima.
Pick n. 2 - Brek Shea (FC Dallas): anche qui prima del Draft c'è stato uno scambio: Toronto ha ceduto la sua scelta (2ª assoluta) a Dallas in cambio di un'allocazione in denaro e una scelta al 1° giro del Draft 2009. Dallas ha chiamato il 17enne Shea, difensore/centrocampista che non arriva da un college, ma dall'U-17 Residency Program dopo aver giocato con i Texans FC, squadra di una lega dilettantistica locale. Shea non era stato oggetto di analisi dai columnists calcistici USA, ma dobbiamo pensare che le squadre MLS hanno anche le leghe dilettanti locali quali "territori di caccia" ed in queste a volte si scoprono degli ottimi giocatori: Shea sarà uno di questi? Coach Steve Morrow crede molto in questo ragazzo, e ci crediamo visto che per sceglierlo è salito fino alla 2ª scelta; tutto sta a vedere se Shea sarà subito pronto per scendere in campo coi professionisti. A 17 anni ne dubitiamo.
Pick n. 3 - Anthony Beltran (Real Salt Lake): i Real Salt Lake stanno rivoluzionando il roster ancora una volta per trovare l'assetto giusto. Forse con Beltran hanno trovato un elemento su cui fare affidamento per il futuro. Il ragazzo (compagno di Myers a UCLA) ha 20 anni, nel 2007 ha fatto parte del First Team All Pac-10; inoltre è nel giro delle Nazionali dal 2003, partecipando alla Coppa del Mondo U-20. Insomma, Beltran sembra un buon prospetto che si può destreggiare bene tra i professionisti; quello che a Salt Lake City si attendono è comunque una percezione di competitività da parte di questa squadra, che i tifosi seguono stoicamente, ma arrivati alla 4ª stagione è tempo di dimostrare di non essere una Cenerentola.
Pick n. 4 - Sean Franklin (Los Angeles Galaxy): arriva direttamente da California State, su di lui trovate un profilo completo qui. Noi possiamo solo rilevare come coach Gullit sta tentando di mediare tra una squadra competitiva da subito (con Donovan, Beckham e Ruiz) e un team futuribile che possa vincere anche quando i 3 "pezzi da 90" non faranno più parte della rosa. Che ci riesca è tutto da vedere, anche perché alle sue spalle agisce Lalas, col quale i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo, e quello che sembra assodato oggi potrebbe non esserlo domani. Franklin è comunque un'ottima scelta, e visto che a L.A. un difensore serve come il pane è normale che i Galaxy abbiano puntato sul prospetto più interessante disponibile alla 4ª scelta.
Pick n. 5 - Ciaran O'Brien (Colorado Rapids): altro 20enne californiano (da Santa Barbara) che ingrossa le fila del ruolo in questo draft; gli ultimi draft sono stati pieni di difensori e centrocampisti difensivi, e alquanto poveri, invece, di attaccanti di peso. O'Brien non fa eccezione: nominato WCC Freshman of the Year nel 2006 e NSCAA All-America Third Team nel 2007, sembra il centrocampista adatto a prendere subito confidenza col campo di gioco, soprattutto se (come pare assodato) davvero Mastroeni andrà a San José. I Rapids devono rendersi nuovamente competitivi, coniugando il loro carattere agonistico con un innalzamento della qualità e della cifra tecnica. Il vero problema è che è difficile raggiungere questo risultato pescando dal draft.
Pick n. 6 - Andy Iro (Columbus Crew): l'inglese (nato a Liverpool) 23enne Iro è cresciuto calcisticamente a Santa Barbara (con O'Brien) ed è uno dei più promettenti prospetti del draft; del resto il suo palmarès universitario è consistente: Big West Defensive Player of the Year (2005, 2006 e 2007), NSCAA First Team All-Far West (2006 e 2007), NSCAA All-American Third Team (2005), NSCAA All-American Second Team (2006 e 2007). Sembra insomma che su questo giocatore si possa contare ad occhi chiusi, ma parliamo di una squadra, i Crew, che l'anno scorso ha apparentemente imboccato l'uscita dal tunnel e deve continuare su questa strada. Certamente iniziare dalla difesa è il primo passo per puntellare la squadra, ma sarebbe importante tentare anche qualche colpo di mercato in attacco, visto che tra le altre cose non c'è più Szetela (al Racing Santander): se, come appare probabile, verrà confermato Schelotto i Crew ripartono da una certezza importante in mezzo al campo. Ma per essere competitivi mancano ancora alcuni pezzi al puzzle.
Pick n. 7 - Patrick Nyarko (Chicago Fire): trovate qui la sua scheda tecnica; noi rileviamo che è l'unico attaccante scelto al 1° giro, ed evidentemente a Chicago hanno visto qualcosa che è sfuggito agli altri, visto che il diritto di scelta era originariamente dei Red Bulls. Molto probabilmente gli sarà di grande aiuto osservare Cuahutemoc Blanco, perché grazie al suo esempio potrà apprendere molte finezze che in generale mancano agli attaccanti di scuola americana. Nyarko è ghanese di nascita, come Adu, e di sicuro ha mezzi atletici che gli altri suoi coetanei non hanno; forse è questo il motivo che ha portato i Fire a scegliere lui. Tecnicamente però c'era di meglio.
Pick n. 8 - Josh Lambo (FC Dallas): Lambo è uno dei 2 portieri scelti quest'anno. In generale la qualità dei portieri sembra in discesa rispetto al draft dello scorso anno, ma di sicuro Lambo (che fino a poco tempo prima del draft non era sicuro di dichiararsi) è una sicurezza. Il suo curriculum parla da sé, e non è una carriera universitaria: NSCAA All-American (2006 e 2007) (alle superiori), US U-17 Residency Program (2005, 2006 e 2007), membro della Nazionale al Mondiale U-17 (2005 e 2006) e membro della Nazionale U-20 (2007). Avrà davanti Ray Burse e Dario Sala, da cui potrà solo imparare, ma non c'è dubbio che ha le potenzialità per diventare un grosso nome già in questa stagione. Tutto sta a vedere cosa ha intenzione di farne Dallas, che probabilmente si sta preparando a lasciare andare uno dei due succitati.
Pick n. 9 - Julius James (Toronto FC): anche di James trovate qui la scheda tecnica aggiornata. Trinidegno cresciuto a Connecticut, è forse il difensore con più upside di tutto il draft, e molti lo davano nelle prime 5 scelte (cosa che sarebbe avvenuta se Toronto si fosse tenuta la sua 2ª chiamata). È scivolato alla n. 9, quindi possiamo dire che i torontini hanno raggiunto il loro obiettivo (acquisendo il pick dai Chivas USA). La 2ª stagione del club canadese deve per forza di cose ripetere quanto di buono fatto fin qui e ovviamente migliorare: poter contare ancora sulla guida di Maurice Edu sarà un grosso aiuto, James va a puntellare un reparto che non ha ancora trovato l'assetto finale: ha grossi margini di miglioramento, ma potrebbe essere pronto già da ora per un posto da titolare.
Pick n. 10 - Pat Phelan (Toronto FC): chiamato come centrocampista, qui lo trovate tra i difensori, ma è un giocatore molto versatile, che si inserisce in quella filosofia per la quale la costruzione di una squadra parte dalla difesa. Noi siamo d'accordo e rileviamo che Toronto ha scelto, con due chiamate piuttosto basse (questa acquisita dai DC United), due elementi che in prospettiva possono essere 2 pilastri, ma si renderanno utili fin da questa stagione, almeno come cambi per i titolari. Phelan sembra meno pronto rispetto a James, per lui potrebbe volerci più tempo.