Scelte strane per San Josè

Frank Yallop ha condotto l'expansion draft dei nuovi San José Earthquakes

Non si sono ancora spenti gli echi della MLS Cup 2007 e dei festeggiamenti dei Houston Dynamo che un altro avvenimento importante è giunto a caratterizzare la 1ª settimana post season della MLS: parliamo dell'Expansion Draft, che ha visto la (semi)nuova franchigia, i San José Earthquakes, procedere alla costruzione di un roster "primordiale" per mano del proprio head coach, quel Frank Yallop che ha vinto 2 MLS Cup (2001 e 2003) alla guida di una squadra con questo stesso nome (che nel 2006 si è trasferita a Houston e ha vinto le ultime 2 MLS Cup).

Possiamo in realtà  considerare l'Expansion Draft come il 1° atto ufficiale della stagione 2008, poiché grazie a questa cerimonia i Quakes iniziano ad esistere anche dal punto di vista sportivo e non solo come società  comandata da dietro una scrivania.

Nelle settimane scorse la notizia della nomina di Yallop come allenatore ha certamente indirizzato il corso delle speculazioni dei columnists che si occupano di calcio negli USA; i suoi precedenti in questa città  sono troppo importanti per essere messi in 2° piano da 2 stagioni a L.A. andate male per colpe in larga parte non sue. Perciò se si avessero ancora dubbi sulla scelta del coach, sappiate che San José ha scelto il migliore sulla piazza tra i coach nordamericani ancora liberi.

Ma alla fine in campo ci vanno i giocatori, e l'Expansion Draft serve a costruire una rosa iniziale, per cominciare anche ad avere pedine di scambio in vista di possibili trades (che in occasione del SuperDraft di gennaio vedranno di sicuro i Quakes tra i protagonisti).

Yallop aveva diritto di scegliere 10 giocatori, 1 per ogni squadra MLS: evidente che con questo metodo ben 3 squadre non sarebbero state toccate. La "fortuna" è toccata a Colorado Rapids, Kansas City Wizards e Real Salt Lake, con questi ultimi che forse avrebbero preferito vedersi portar via un elemento di quelli protagonisti di questa disgraziata stagione, ma tant'è"

Vediamo dunque quali sono i giocatori approdati alla corte di Yallop, sempre tenendo presente che alcuni di essi potrebbero indossare anche una maglia diversa all'inizio della stagione 2008.

1) Ryan Cochrane (Houston Dynamo): difensore – Cochrane è reduce da 2 titoli vinti in sequenza con i Dynamo, è un buon difensore, che sa giocare la palla sia in fase di rottura sia in fase di impostazione. E allora perché Houston l'ha lasciato unprotected? Ogni squadra doveva compilare una lista di 11 giocatori da mettere a disposizione, e di certo coach Kinnear avrà  avuto difficoltà  a scegliere: crediamo abbia optato per il male minore, considerando che ovviamente non era pensabile mettere in lista De Rosario o Ching. Cochrane tra le altre cose è già  stato a San José, arrivando l'anno dopo che Yallop aveva lasciato i Quakes per andare ad allenare la nazionale canadese. Un ritorno per lui, quindi, e prevediamo che sarà  uno degli elementi che rimarranno in biancoblu anche ad aprile.

2) Clarence Goodson (FC Dallas): difensore - I tifosi di Dallas avevano scelto proprio il centrale Goodson come MVP della squadra di quest'anno, eppure l'allenatore Steve Morrow ha scelto di proteggere Drew Moor, che può giocare sia a destra che al centro. Forse Yallop spera di ridare Goodson a Dallas per avere in cambio qualcun altro (forse lo stesso Moor?), ma più probabilmente Goodson sarà  il perno centrale della difesa dei Quakes, e Yallop preferirà  scambiare qualcun altro (Jason Hernandez?)

3) Ned Grabavoy (Columbus Crew): centrocampista - Buon centrocampista dalla discreta visione di gioco e dal dinamismo spiccato, tanto che può giocare sia al centro che sulla fascia sinistra come ala. Giocava nei Galaxy di Sampson ma, una volta esonerato lui, Lalas ha mandato Grabavoy a Columbus, poco prima che arrivasse Yallop. Ora ai Crew c'è Schelotto che agisce in quella zona di campo e il coach Schmid non lo ritiene importante nell'economia della squadra. A Yallop farà  sicuramente comodo, perché tra i giovani americani è uno dei migliori centrocampisti, di sicuro tra quelli più dotati di senso geometrico. Yallop non se ne priverà  facilmente.

4) James Riley (New England Revolution): centrocampista - Versatile, grintoso, dinamico; tende a far confusione nelle gare tirate allo spasimo, meglio in fase difensiva che offensiva. Può essere una buona addizione per un roster di espansione, fermo restando che non lo vediamo titolare fisso. Vero è che a Boston era chiuso da Joseph, Dorman e Ralston, con più spazio potrebbe esprimersi al meglio delle sue capacità . Comunque un elemento scambiabile.

5) Joseph Vide (New York Red Bulls): centrocampista - Agisce al centro della linea mediana, era un beniamino del pubblico newyorchese. Si vede che ha delle qualità , è un buon frangiflutti e se c'è da recuperare un pallone lui è l'uomo giusto. Ma tende ancora a strafare e se lo si lascia a briglia sciolta va fuori giri. Ha bisogno ancora di fare esperienza, ma se a San José vogliono subito tornare competitivi forse lui non è ancora l'uomo giusto. Viceversa se in California si accontentano di una stagione di assestamento Vide può fare al caso loro.

6) Ivan Guerrero (Chicago Fire): centrocampista - Elemento costoso, il più costoso (160.000 $) di questo roster ancora in divenire. Stiamo comunque parlando di un centrocampista di esperienza, con un buon trattamento di palla, che forse non rientra più nei piani di una Chicago decisa a costruire attorno a Blanco: Guerrero non è più giovanissimo (compirà  30 anni il 30 novembre), ma può dare un apporto consistente alla manovra, visto che per ora non c'è nel roster di San José un elemento tecnicamente più valido di lui.

7) Brian Carroll (D.C. United): centrocampista - Yallop ha per ora riempito la rosa di centrocampisti e difensori e anche Brian Carroll fa parte del reparto di mediana. Le sue stagioni a Washington (quasi sempre titolare) testimoniano a suo favore: buona esperienza ma entra ora nel fiore degli anni (è del 1981), quindi può dare moltissimo ai Quakes in termini di grinta, dinamismo e movimento: più grezzo tecnicamente, ma non è assolutamente disprezzabile palla al piede. Secondo noi Yallop su di lui punta moltissimo.

8) Jason Hernandez (Chivas USA): difensore - I Chivas USA lo hanno messo in lista-unprotected insieme ad un paio di altri nomi "eccellenti": Alex Zotinca, Preston Burpo e (soprattutto) Amado Guevara. Che Yallop abbia preferito puntare su Hernandez può solo voler dire 2 cose: 1) crede moltissimo in lui; 2) ha già  pronta una trade con qualche altra squadra, usando Hernandez come pedina di scambio. Noi propendiamo più per la 2ª, non fosse altro che molti centrocampisti di cui il roster è affollato possono giocare anche da difensori. Certo, lascia stupiti il fatto che Guevara non sia stato preso in considerazione: ma Yallop ne conosce il carattere, forse ha fatto bene i suoi conti.

9) Gavin Glinton (Los Angeles Galaxy): attaccante - questa è l'unica punta chiamata a San José, tra tutte quelle presenti nelle liste delle altre squadre. Con tutta la stima per Glinton, in 3 anni di MLS non ha messo insieme cifre da far perdere la testa. C'è da dire che chi ha un attaccante prolifico in casa non se ne priva di certo (vista la scarsezza di attaccanti americani, in termini di qualità ), sarebbe impossibile aspettarsi una punta da 20 gol in un expansion draft (il discorso-Guevara fa storia a sé). Glinton in ogni caso non ci sembra una garanzia in fase offensiva, e poiché eventuali trades sembrano difficili Yallop sarà  costretto a cercare una punta al draft di gennaio: per quest'anno temiamo che a San José in attacco soffriranno di anemia.

10) Chris Pozniak (Toronto FC): centrocampista – Yallop ha già  allenato questo centrocampista canadese (di origine polacca) quando era alla guida della nazionale del Canada e lo conosce bene. Non è ben chiaro perché Toronto lo abbia messo in lista-unprotected, ma Yallop ne ha approfittato subito. Pozniak è un centrocampista che può giocare anche come terzino destro, ed è prevedibile che sia in questa posizione che Yallop lo voglia utilizzare; il ragazzo è nella sua maturità  agonistica, è un marcatore arcigno, ma tecnicamente non sembra dotato di piedi fatati.

C'è da considerare comunque che almeno uno di questi elementi potrebbe essere utilizzato per qualche trade: si vocifera infatti che il GM John Doyle e Frank Yallop vogliano riportare a San José gli ex Ramiro Corrales (attualmente ai norvegesi del Brann Bergen) e Danny Califf (che gioca in Danimarca all'AaB Aalborg).

Tirando le somme, sarebbe facile vedere come il roster sia largamente incompleto. Mancano almeno altre 2 punte (di cui almeno una "di peso") e 2 portieri. Portieri che, al contrario degli attaccanti, nelle liste delle squadre erano a disposizione: c'erano Burpo, Busch, Thornton, Gaudette, Sala(!), Onstad(!!), Hartman (!!!), eppure Yallop non ne ha preso in considerazione nemmeno uno.

A meno che non ci siano già  delle trade pronte (di cui non siamo a conoscenza) che prevedano l'arrivo di almeno un portiere, la scelta ci appare incomprensibile. Ma Yallop è uomo di esperienza e conosce il calcio; lui sa quel che fa, a noi non resta che attendere e vedere che accade.

Nel frattempo, possiamo augurare ai Quakes un caloroso "bentornati!"

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