George Best in America

George Best ai tempi dei San Jose Earthquakes della NASL

A due anni dalla sua precoce morte, Play.it vuole ricordare il grande George Best ripercorrendo gli anni “americani” della sua carriera.

Dopo essere stato messo fuori rosa dai Red Devils nel 1974 causa il suo comportamento intemperante, George Best, sebbene nominalmente appartenesse ancora al Manchester United (peraltro retrocesso in seconda divisione) era di fatto un ex giocatore, impegnato a curare i suoi affari (era tenutario più locali alla moda) e in preda ai vizi che molti anni dopo gli costeranno la vita.

I primi contatti con la NASL erano cominciati attraverso il general manager dei Cosmos Clive Toye già  nel 1972, dopo la vittoria del primo campionato da parte della franchigia di New York, ma è solo due anni dopo che l'accordo sembra quasi concluso. L'acquisto di George Best sfuma però all'ultimo momento, non per ragioni finanziarie ma perché l'asso irlandese, in fuga dalla Gran Bretagna e dalla sua fama, non si vuole sottoporre alla pressione dei media ed alle esigenze dello show business già  allora molto presenti in america (feste mondane, pubblicità , continue conferenze stampa, inaugurazioni ecc ecc) alle quali verrà  invece massicciamente sottoposto l'astro brasiliano Pelé.

Dopo aver giocato due mesi per il Jewish Guild di Joannesburg, e firmato contratti di breve durata, poche partite e amichevoli per raggranellare soldi con Chelsea, Stockport County, Cork Celtic, Dunstable, nel 1976 accetta l'offerta del presidente dei Los Angeles Aztecs , John Chaffetz , che vista l'esigenza di far decollare in soccer negli Usa e tenuto conto delle storiche rivalità  tra la East e la West Coast, vede in Best un valido antagonista il grado di competere con Pelé e i suoi Cosmos. Lo segue grazie ad una sua raccomandazione personale il mediano Bobby Mc Alindern, promessa disattesa del Manchester City finito poi al Port Vale ed allo Stockport. Best prende alloggio in una villa ad Hermosa Beach, dove sembra vivere una seconda giovinezza lontano dallo stress e i vizi che avevano caratterizzato il suo stile di vita in Inghilterra. Coadiuvato dalla presenza dell'attaccante gallese Ron Davies e l'ex Chelsea Charlie Cook, Best mette a segno 15 centri in 23 partite. I play-off vengono raggiunti all'ultima giornata grazie ad una sonora vittoria sui Dallas Tornado per 4-1, la quale permette agli Aztecs, in virtù del complesso e controverso sistema di punteggio in voga allora negli Usa di scavalcare di un punto San Antonio e poter così partecipare alle eliminatorie, dove però vengono sconfitti subito per 2-0 dagli stessi Dallas Tornado strapazzati poche settimane prima.

La California sembra aver rigenerato Best, che accetta così insieme a Rodney Marsh, di giocare la stagione invernale nel Fulham. Per i soliti alterchi tra la USSF e la FA britannica, che non vedeva di buon occhio la NASL ed ancor meno i britannici che vi andavano a giocare, il trasferimento sembra sfumare, ma grazie alle pressioni del nordirlandese e della trafila diplomatica ad opera del presidente del Fulham Tommy Trinder e del suo segretario Graham Hortop, il Fulham può schierare il suo asso in campo per la stagione 1976/77. Le cose per Best partono nella maniera migliore ma cominciano poi ad andare di male in peggio, causa anche problemi personali ed instabilità  sia dello spogliatoio che dell'assetto societario della squadra londinese.

Dopo essere sopravvissuto ad un grave incidente d'auto e attratto ancora una volta dalle sirene americane e dalla modanità  di Los Angeles e dalle prospettive di aprire locali come aveva già  fatto in Inghilterra e, dulcis in fundo il trasferimento della sede degli allenamenti degli Aztecs all'ippodromo di Hollywood (Best tra le altre cose era un giocatore incallito) il ragazzo di Belfast decide di tornare in California, anche perché convinto che un ritorno negli Usa possa far bene alla sua tormentata relazione con l'americana Angela Mac Donald Janes (questa in un momento d'ira lo aveva addirittura accoltellato al sedere). Nel gennaio del 1978, George ed Angela si sposano a Las Vegas nella Candlelight Chapel, la notizia farà  il giro del mondo. Nel frattempo la situazione negli Aztecs comincia a deteriorarsi, come già  successo in precedenza al Manchester United ed al Fulham. Una delle ragioni è il dissidio tra la nuova dirigenza e il giocatore. Best scriverà  nella sua biografia "Il nuovo presidente mi chiese chi avrebbe dovuto comprare dopodiché ignorò i miei consigli, pensava che per portar più spettatori allo stadio che si doveva battere sul carattere latino della città  ed acquistare dei giocatori messicani, non sarebbe stata una cattiva idea se solo avessero preso dei bravi calciatori, ma quelli che la squadra acquistò erano dei veri e propri sfigati."


1981, San Jose vs. Ft Lauderdale Strikers: il meraviglioso gol messo a segno da George Best

L'ex stella del Manchester Utd ricomincia a bere e non presentarsi agli allenamenti, viene più volte ed inutilmente sospeso finchè una volta dichiarato al presidente di non voler più giocare per i Los Angeles Aztecs viene trasferito ai Fort Lauderdale Strikers, dove arriva poche ore prima della partita con i New York Cosmos. Grazie alla voglia di riscatto del quinto Beatle, come veniva chiamato negli anni '60, gli Strikers vincono contro i Cosmos, mai battuti fino a quel momento, con il risultato di 5-3. Con l'apporto di Best, la compagine guidata da Ron Newman arriva ad un punto di svolta e conquista così Conference e play-off contro tutti i pronostici. Nelle eliminatorie si svolge il derby della Florida contro i Tampa Bay Rowdies, e sia all'andata che al ritorno le due squadre finiscono in parità , rendendo così necessario un mini game di spareggio, che si conclude anch'esso in parità . Poco prima della fine dei supplementari però Best, Ray Hudson (ex Newcastle) e David Irving (ex Everton) vengono sostituiti per errore dall'allenatore che ignaro delle regole del campionato NASL si priva così dei tre giocatori migliori per gli shoot-out, che verranno così persi dagli Strikers con un Best che inveisce furioso su Ron Newman colpevole di non conoscere le regole del soccer USA e di aver per questo fatto eliminare la squadra dalla corsa per il Soccer Bowl.

A stagione finita Best si imbarca in un torneo estivo coi Detroit Express per sostituire l'inglese (poi alla Sampdoria) Trevor Francis, ma per questa ragione il Fulham, appellandosi alla FA inglese la quale si appella alla FIFA, ottiene che Best sia squalificato in tutti i paesi sotto la giurisdizione della FIFA, vale a dire in tutto il mondo, ma il ragazzo di Belfast non ha tempo per pensarci visto che pochi giorni dopo riceve la notizia della morte della madre, da tempo in preda all'alcoolismo. Non appena passato il lutto Best affida al suo avvocato la causa contro il Fulham, che si svolgerà  nel marzo 1978 e vedrà  la vittoria della società  nei confronti del giocatore riottoso. Ma fortunatamente per lui la FIFA decide di annullare la squalifica nei suoi confronti.

La situazione nello spogliatoio degli Strikers è tumultuosa per via dell'acredine ormai ineliminabile tra Best e il tecnico Ron Newman, acredine che sfocia in un aspro litigio dopo la sconfitta per 3-2 contro i New York Cosmos, maturata per via della sostituzione di Hudson ed Irving con due ragazzini ad un quarto d'ora dalla fine, quando Fort Lauderdale stava vincendo 2-0. Negli spogliatoio Best rinfaccia a Newman gli errori e infuriato si leva la maglietta e gliela tira in faccia, e dopo aver fatto questo racconta l'accaduto alla stampa locale, che poco tempo dopo inoltrerà  un sondaggio tra i tifosi chiedendo loro se se ne deve andare Best o Newman. I tifosi risponderanno in stragrande maggioranza Newman, ma la società  decide di appoggiare l'allenatore mandando così via da Fort Lauderdale George Best.

Il quinto Beatle, dopo aver perso la squadra perde anche la moglie che lo lascia causa la sua dipendenza dall'alcool. Dopo un breve periodo passato a Los Angeles a condurre una vita dissipata, George Best cerca di tornare insieme con Angela e si trasferisce con lei a Londra trovando però un ingaggio in Scozia con la maglia dell'Hibernians nella stagione 1978/1979. Best non prende sul serio la collaborazione con gli Hibs, e in preda al suo demone comincerà  a saltare gli allenamenti ed acquisterà  notevolmente peso.

Al termine della stagione accetta l'ingaggio in un'altra squadra della NASL per la stagione 1980, i San Jose Earthquakes. Durante la prima stagione Best, attanagliato da problemi fisici al ginocchio oltre che in scarsa forma fisica segna 8 goal, che purtroppo non solleveranno la squadra dai bassifondi della Conference. Al termine della stagione accetta anche di giocare il torneo indoor durante il quale però si infortuna seriamente.

Best avrebbe bisogno di un lungo periodo di riposo ma deve tornare a giocare con gli Hibernians, che nel frattempo sono retrocessi in seconda divisione. Il quinto Beatle rientra a livelli discreti ma purtroppo la sua presenza in campo non è più qualcosa che muove le folle a riempire gli spalti, ecosì Tom Hart, manager degli Hibs decide di estrometterlo dalla squadra. Questa repentina risoluzione del contratto sarà  vissuta da Best come uno smacco perché aveva deciso di sistemarsi in Scozia e provare a lasciarsi dietro i suoi problemi, ma sarà  costretto a tornare a San Jose - posto che lui odiava – anche per l'imminente nascita del figlio. La dipendenza dall'alcool diventa sempre più pesante e sua moglie Angela arriva a nascondere i soldi e le chiavi dell'auto, ma nemmeno questo ferma Best né placa la sua sete di alcool, tanto da farsi miglia a piedi e dormire sulla spiaggia o addirittura rubare 10$ dalla borsa di una signora che era andata alla toilette del bar per prendersi un drink. Nemmeno le pastiglie di Antabuse, il farmaco anti alcool, aiuteranno Best ad uscire dal tunnel dell'alcool, e purtroppo per lui nemmeno la nascita del figlio Calum. Dopo alcune accuse, rivelatesi poi infondate, di aver scassinato la casa dei vicini e di essersi fatto vedere nudo dalla moglie e la figlia del vicino, Best cerca di smettere con l'alcool e ritorna ad impegnarsi ed allenarsi e nella stagione 1981 mette assieme 13 reti, una delle quali - forse la seconda migliore della carriera dopo quella col Manchester Utd. In finale di Coppa dei Campioni anni prima – contro la sua ex squadra, i Fort Lauderdale Strikers. In amichevole poi segna contro gli Hibernians, salvando l'onore dei Quakes che soccombono per 3-1. Dopo ben 9 mesi di astinenza, riprende a bere in quantità  industriale. La sua avventura negli Usa finisce alla fine della stagione 1981, dopodiché George Best, cercando di salvare la sua relazione torna in Inghilterra e si unisce senza successo a gruppi di aiuto come alcoolisti anonimi ed altri ancora.

Intanto la Nazionale dell'Irlanda del Nord riesce a qualificarsi per i mondiali del 1982, ma Best viene si autoesclude in accordo col CT Billy Bingham, che lo avrebbe voluto portare, anche per rispetto ai compagni che avevano raggiunto la qualificazione, e perde così l'ultimo treno per approdare a un Mondiale cui, come il grande Alfredo Di Stefano, non è mai riuscito a partecipare.

La sua carriera di calciatore terminerà  nel 1983, dopo aver rifiutato un ingaggio dal Middlesborough ed un altro dalla sua ex squadra degli anni migliori, il Manchester Utd. Le sue ultime apparizioni arrivano con la maglia del Bournemouth, in un paio di squadre di Hong Kong e con gli australiani del Brisbane Lions, la sua ultima squadra di club con la quale gioca un torneo in estremo oriente più una partita extra richiestagli per l'ottima affluenza di pubblico legata al suo nome.

Sebbene già  tormentato dai problemi che spesso sono stati sovrapposti alla sua indubbia classe da una certa stampa scandalistica più interessata ai vizi che alle virtù di personaggi dello sport e dello spettacolo, George Best ha dato anche lui un grosso contributo allo sviluppo del soccer negli Usa associando il suo nome, suo malgrado, alla squadra di San Jose, fallita al termine della stagione 1984, ma rimasta nel cuore degli appassionati tanto da convincere la USSF nel 1996, con la nascita della MLS, ad impiantare una nuova franchigia nella città  del terremoto più conosciuto della storia moderna chiamandola San Jose Clash ma ribattezzandola col vecchio nome Earthquakes nel 2001. Chiusa a fine 2005, i la franchigia dei San Jose Earthquakes è stata riammessa nella MLS a partire dal 2008, e sono allo studio inziative per ricordare la figura di George Best, come accaduto a Boston per il portoghese Eusebio, che vi militò con i TeaMen.

Il personaggio Best, per quanto drammatico incarna per molte cose quello che era il soccer USA degli anni '70: classe, sregolatezza, eccessi, spettacolo, glamour. E lui è stato tutto questo contemporaneamente. Se non si fosse bruciato così giovane forse avrebbe potuto dare di più al calcio deliziando i tifosi con i suoi dribbling e le sue giocate, ma questo purtroppo non lo sapremo mai.

Goodbye George.

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