Il capitano Wade Barrett alza la MLS Cup 2007. A destra, l'allenatore Dominic Kinnear
I New England Revolution erano i favoriti. Arrivati alla finale di MLS Cup domenica sera al gran completo, fiduciosi, in salute e con un Taylor Twellman che vede la porta come non mai, nei primi 45 minuti sembrano proprio in grado di vincere la prima finale della loro storia, dopo averne perse già 3 in 6 anni, e di cui 2 consecutive nel 2005 e 2006.
Ma ancora una volta non è abbastanza. Nel secondo tempo esce fuori infatti la forza degli Houston Dynamo, la forza derivante dalla tranquillità di un gruppo vincente (3 titoli tra Houston e San Jose prima del trasferimento), e la capacità di essere decisivo nei momenti essenziali di Dwayne De Rosario (decisivo già nel 2001 a San Jose), cui si aggiunge l'incapacità dei Revs di realizzare. 2-1 per i Dynamo il risultato finale. E ancora una volta il gruppo guidato da Steve Nicol, la cui panchina inevitabilmente traballa, si ritrova a dover vedere gli avversari alzare la coppa.
Eppure tutto era dalla parte di New England, a cominciare dal ritrovarsi davanti avversari privi dei due uomini migliori, due nazionali: il centravanti Brian Ching, infortunato al polpaccio, e e il centrocampista Ricardo Clark, squalificato per 8 giornate per un calcio a Carlos Ruiz già in terra. Proprio approfittando di queste assenze New England domina, con Shalrie Joseph e Jeff Larentowicz in mezzo a tenere il campo, e si porta avanti al 20' con un bellissimo stacco di testa su cross dalla destra di Steve Ralston, con Pat Onstad battuto. 1-0 e partita saldamente in mano ai Revs.
Nel secondo tempo la rivoluzione. Revs non in palla come nella priam parte, mentre i ragazzi di Dominic Kinnear iniziano a giocare come sanno, con passaggi lineari e precisi, Richard Mulrooney a recuperare palloni e Joseph Ngwenya a tagliare in diagonale la difesa dei Revolution un po' impacciata.
Al 60' Kinnear ripete la mossa tattica che lo scorso anno fruttò la MLS Cup. Passaggio al 3-5-2 con Dwayne De Rosario più vicino all'area avversaria senza dover subire la stretta della coppia Joseph-Larentowicz. Passa un minuto e proprio De-Ro, come lo chiamano i suoi tifosi, appoggia a Ngwenya, che al secondo tentativo la mette dentro per il pareggio. Non basta. Al 74' cross di Brad Davis e stacco perfetto del canadese di Scarborough (Ontario) che di testa supera Jay Heaps e gela Matt Reis, immobile.
Houston Dynamo vs. New England Revolution 2-1
La disperazione cala sulla squadra e sui tanti tifosi arrivati a Boston coi pullman offerti dal presidente Robert Kraft. Un solo lampo: il colpo di testa di Larentowicz a colpo sicuro che fa pensare ai supplementari per una frazione di secondo, quella che ci mette la palla per finire sui piedi del vecchio ma sempre decisivo Pat Onstad. Lo stesso Onstad che nella finale del 2003 parò un rigore ad Ante Razov, o che ha parato tutto nella finale 2006. E il cielo sopra Washington diventa arancione.
Disperazione Revs
Per i Revs il giorno vale la storia, ma quella negativa, eguagliando i record di Minnesota Vikings e Buffalo Bills della NFL per numero di finali perse. I Revolution hanno infatti perso 4 finali di MLS Cup negli ultimi 6 anni, come i Vikings persero 4 Super Bowl negli anni '70 e i Bills altrettanti e consecutivi tra il 1991-94.
Lo stesso, tristissimo, Taylor Twellman, in campo in tutte le finali perse, ammette che i Revs saranno d'ora in poi visti in quest'ottica. “Chiamatemi pure Jim Kelly quanto volete", ha detto Twellman comparandosi al quarterback dei Bills. “Sono svuotato. Ho perso ogni finale in questi anni, in tutti i modi possibili". Solo Steve Nicol rifiuta pubblicamente il paragone coi di essere la versione dei Bills per la Major League Soccer. Ma lui è scozzese" Però anche lui, vivendoci da tanto, si rende conto di quanto pesi la tradizione vincente di una città come Boston, dove un secondo posto è sempre una sconfitta. Ancor di più per lui che è sempre stato vincente da giocatore, negli anni d'oro del Liverpool di Kenny Dalglish e Ian Rush.
Ma nella depressione che oggi inevitabilmente pervade giocatori, società e tifosi, va comunque ricordata la splendida stagione di un gruppo che ha giocato sempre ai massimi livelli, vincendo anche con la US Open Cup il primo trofeo della propria storia. Piccola consolazione.
E la proprietà cosa farà ? Robert Kraft non è patron famoso per i suoi grandi investimenti sulla squadra, e i primi rumors non lasciano prevedere nulla di buono. Intanto ieri, dopo la finale incredibilmente persa ancora una volta, insieme ai suoi familiari se n'è volato a vedere i suoi New England Patriots, che giocavano contro i Buffalo Bills" con cui ora anche lui ha qualcosa in comune. Coraggio Revs.
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L'albo d'oro della MLS Cup
2007 Houston Dynamo – New England Revolution 2-1
2006 Houston Dynamo – New England Revolution 1-1 (4-3 d.c.r.)
2005 Los Angeles Galaxy – New England Revolution 4-2
2004 D.C. United – Kansas City Wizards 3-2
2003 San Jose Earthquakes – Chicago Fire 4-2
2002 Los Angeles Galaxy – New England Revolution 1-0
2001 San Jose Earthquakes – Los Angeles Galaxy 2-1
2000 Kansas City Wizards – Chicago Fire 1-0
1999 D.C. United – Los Angeles Galaxy 2-0
1998 Chicago Fire – DC United 2-0
1997 D.C. United – Colorado Rapids 2-1
1996 D.C. United – Los Angeles Galaxy 3-2
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Domenica 18 novembre, 2007 – RFK Stadium, Washington (D.C.)
Finale di MLS Cup 2007
New England Revolution vs. Houston Dynamo 1-2
Marcatori:
NER — Taylor Twellman (Steve Ralston, Shalrie Joseph) 20'
HOU — Joseph Ngwenya (Dwayne De Rosario) 61'
HOU — Dwayne De Rosario (Brad Davis, Craig Waibel) 74'
New England Revolution — 1 – Matt Reis, 4 – Avery John, 6 – Jay Heaps, 15 – Michael Parkhurst, 13 – Jeff Larentowicz, 27 – Wells Thompson, 21 – Shalrie Joseph, 14 – Steve Ralston (78' 25 – Andy Dorman), 18 – Khano Smith, 20 – Taylor Twellman, 11 – Pat Noonan.
Non entrati: 12 – Doug Warren, 7 – Adam Cristman, 16 – James Riley, 22 – Marshall Leonard, 29 – Abdoulie Mansally, 31 – Sainey Nyassi
All. Steve Nicol
Houston Dynamo — 18 – Pat Onstad, 2 – Eddie Robinson, 5 – Ryan Cochrane, 16 – Craig Waibel, 24 – Wade Barrett, 11 – Brad Davis, 9 – Brian Mullan, 14 – Dwayne De Rosario, 30 – Richard Mulrooney, 21 – Nate Jaqua, 33 – Joseph Ngwenya (80' 22 – Stuart Holden)
Non entrati: 1 – Zach Wells, 4 – Patrick Ianni, 7 – Chris Wondolowski, 8 – Paul Dalglish, 17 – Mike Chabala, 26 – Corey Ashe
All. Dominic Kinnear
Ammoniti:
HOU — Wade Barrett 57'
NE — Khano Smith 65'
Arbitro: Alex Prus
Spettatori: 39,859