Melvin Mora un 2004 da ricordare
Sorpresa o conferma? Per Adrian Beltre (.334, 48, 121) è in effetti difficile parlare di sorpresa dato che il terza base dei Dodgers era dato ad inizio stagione da molti esperti come in procinto di giocare l'anno dell'esplosione definitiva. Il fatto che ad una giovane età si mantenga una regolarità di prestazioni eccellenti vuol dire che il cammino per una carriera ad alto livello è già intrapreso; si tratta solo di aspettare la consacrazione a fuoriclasse che un annata come questa gli ha sicuramenet dato.
I vertici raggiunti nel 2004 da Beltre sono ampiamente migliorabili considerando che il dominicano ha solo 25 anni e generalmente l'età apice di un giocatore è intorno ai 28 – 29 anni. La fase successiva della sua carriera è quella che generalmente prevede un rafforzamento della struttura fisica ed il perfezionamento della parte tecnica, intanto è altamente prevedibile che i suoi numeri se non migliorerarnno dovrebbero comunque ripetersi anche nel 2005.
Rimaniamo nella National League per parlare di un altro giocatore capace di andare oltre le previsioni si tratta dell'esterno dei Cubs Corey Patterson (.268, 17, 60). Il giocatore già durante gli anni delle leghe minori aveva fatto parlare di se. Se i suoi numeri non hanno raggiunto valori da prime posizioni assolute è solamente perchè a settembre ha avuto uno slump pesante nel pieno della caduta della sua squadra con conseguente wild card gettata via.
L'esterno o eterno infortunato J.D. Drew (.305, 31, 93) ha finalmente giocato una stagione consistente con la cifra stratosferica per lui di 518 AB. Non siamo ancora ai livelli del 2001, sua autentico anno top, ma sembra che una volta stabilita la sua condizione fisica, possa iniziare a dire la sua ad alti livelli.
Lo shortstop Jimmy Rollins (.289, 14, 73) ha iniziato con i Phillies una stagione piuttosto in sordina ma nella seconda parte del 2004 è stata una delle sorprese più interessanti nella deludente stagione della squadra.
Anche per Miguel Cabrera (.294, 33, 112), dei campioni uscenti Marlins, non si può proprio parlare di sorpresa assoluta. Il suo anno da rookie aveva fatto capire che ci si trovava di fronte ad un autentico talento, ma i dubbi su di una conferma sul sempre difficile secondo anno c'erano. Il venezuelano non ha invece tradito le attese e qua sembra che ci siano tutte le condizioni per una carriera da superstar, anche se le sue proiezioni sono orientate verso una esplosione definitiva solo dopo il 2005.
Reale invece la sorpresa per la prestazione complessiva di Tony Womack (.307, 5, 38) arrivato ai Cardinals in uno scambio da leghe minori e dopo una operazione avuta ad ottobre del 2003. Il trentacinquenne ha invece conquistato caparbiamente il suo spot da leadoff ed è stato capace a carriera data da molti come già terminata, di stabilire il suo record di OBP (.349).
Nell'altra lega un nome su tutti: Melvin Mora (.342, 25, 98), terza base degli Orioles e soprattutto numero uno nel suo ruolo, superiore anche ad A-Rod o ad altri protettori del cuscino sinistro come Hank Blalock o Eric Chavez. Ora stabilire se questo exploit a 32 anni rimarrà semplicemente un episodio sporadico è la cosa più difficile da fare. Anni di grandi numeri ad una certà età sono in genere seguiti da grossi tonfi, richiedendo quindi una valutazione più accurata sulla base di almeno tre anni di statistiche. Il giocatore si è trovato a perfetto agio battendo nelle posizioni alte del lineup di Baltimora e soprattutto nei primi mesi di regular season ha sfornato numeri molto ma molto caldi.
Chone Figgins (.296, 5, 60) degli Angels ha avuto un anno di maggior visibilità ed ha confermato quei numeri che nel 2003 aveva raggiunto passando una stagione tra leghe minori e roster dei titolari. La sua fortuna è stato l'infortunio di Troy Glaus ed ora sembra che l'ottimo 2004 significhi non solo una conferma nel ruolo ma molto probabilmente anche il passaggio di Glaus a DH o prima base anche se li è più probabile l'utilizzo da parte di Anaheim del prospetto Dallas McPherson. Figgins, vista la sua versatilità , potrebbe anche ricoprire comunque altri ruoli da interno.
Aaron Rowand (.310, 24, 69)che aveva iniziato il 2003 come punto di forza nel South Side di Chicago si ritrovò ben presto a rimpolpare le fila di Charlotte in tripla A per le deludenti prestazioni date. All'inizio del 2004 stesso copione ma questa volta non solo Rowand si è tenuto stretto il posto nei White Sox ma è stato capace di infilare un trimestre (giugno – agosto) ad oltre .350 di media. Inoltre si è scoperto per la prima volta nella sua carriera anche molto veloce tra le basi con un totale inconsueto per lui di 16 sb. Tutto ciò gli ha dato un bel posto da leadoff che si è dimostrato un vero toccasana per i suoi numeri.
Lew Ford (.299, 15, 77) doveva essere il quinto se non il sesto esterno a disposizione di Ron Gardenhire nei Twins del 2004 ma le ottime prestazioni offerte nelle partite della Grapefruit League gli hanno fatto guadagnare fiducia, quando poi a stagione iniziata una serie di infortuni ha colpito prima Torii Hunter e poi Shannon Stewart, Ford si è guadagnato anche un posto da titolare contribuendo all'ennesima bella stagione della franchigia delle città gemelle.